Ciao tutti,
non è la prima volta che faccio un quesito su questo NG in quanto lo ritengo molto informativo. Vengo al dunque, ho molti dubbi su come è stata gestita la questione fiscale dallo studio di geometri che sta seguendo i lavori sulla mia abitazione.
Nella fattispecie, sto ristritturando la prima casa e fin qui tutto ok. I lavori comprenderebbero un aumento della volumetria con la creazione di una nuova stanza ed un bagno in un sottotetto non abitabile. La domanda presentata dal geometra al comune recitava "Ristrutturazione ed adeguamento igenico sanitario per un fabbricato ad uso civile abitazione ed accessori" e sempre il geometra mi spiegava che non era un ampliamento ma un adeguamento sanitario e che quindi rientrava come ristrutturazione edilizia. Io rimasi fiducioso ma i dubbi cominciarono a sorgere quando ritirai il permesso di costruire dal comune in quanto questo recitava all'articolo 1 "è permessa alle condizioni appresso indicate e fatti salvi i diritti di terzi, la facoltà di eseguire i lavori di: Ristrutturazione - ai sensi art.3.1d) DPR 380/2001 ed ampliamento - nuova costruzione ai sensi dell'art.3.1e)e DPR 380/2001.
Ora, chiedo ai più esperti, cosa significa tutto questo:
1) Sto facendo un ampliamento una ristrutturazione o tutte e due?
2) Se sto facendo tutte e due come mi comporto con l'IVA? 10% sulla ristrutturazione e 4% sull'ampliamento? Devo farmi fare doppia fatturazione? Ed anche qui ripartizione in base ai metri cubi aggiuntivi?
3) La detrazione del 36% spetterebbe solo sulla parte dove applico l'IVA al 10% giusto? Devo fare una ripartizione considerando la cubatura aggiuntiva?
4) Come mi comporto con la detrazione del 55% per risparmio energetico? Visto che cambierei serramenti, farei il cappotto + solare e dovrei fare anche qui la ripartizione tra ristrutturato e ampliamento?
Grazie a chi mi darà qualche dritta, vorrei evitare in futuro di avere contenziosi con l'agenzia delle entrate e dormire sonni tranquilli!