Buongiorno a tutti,
nelle tante faq lette non sono riuscito ad ottenere un definitivo chiarimento su una norma che viene interpretata in molteplici modi, rallentando o addirittura bloccando il procedimento per usufruire dell’agevolazione Superbonus 110% e chiedo quindi in questo forum se una ridistribuzione degli spazi interni di un appartamento in condominio (con spostamento di pareti, riposizionamento del bagno ed altre modifiche in “edilizia libera”) che non rientrano dunque negli interventi abusivi gravi (quali violazioni di altezza, distacchi, cubatura o superficie coperta che eccedano per singola unità immobiliare il due per cento delle misure prescritte, ovvero il mancato rispetto delle destinazioni e degli allineamenti indicati nel programma di fabbricazione, nel piano regolatore generale e nei piani particolareggiati di esecuzione) debbano essere rilevati e comunicati al Comune ed al Catasto o se l’asseveratore debba “limitarsi” a verificare solo gli eventuali gravi abusi di cui sopra; in sintesi, la conformità urbanistica richiesta dalla normativa relativa al Superbonus 110% deve o meno tener conto degli interventi in edilizia libera? Inoltre, l’agevolazione può essere rallentata o bloccata trovandosi nella condizione in cui in occasione di precedenti interventi non si è adempiuto alla presentazione della CILA al Comune pur non realizzando interventi abusivi gravi (ma semplici violazioni amministrative quali la mancata presentazione della CILA). Nei casi sopraindicati E’ NECESSARIO – ai fini dell’ottenimento del Superbonus 110% - far rifare la planimetria e depositarla al Comune ed al Catasto, pur se questa non riporta differenze che indichino gravi abusi o che comportino differenza di rendita catastale e quindi se vi sia la conformità richiesta dalla normativa Superbonus 110%?