Per porvi la mia domanda devo purtroppo fare un breve riassunto del passato.
Siamo tre proprietari di una palazzina composta da 3 appartamenti.
Due anni fa quella del primo piano ed ultimo effettuò dei lavori di riparazione del tetto nei punti dove pioveva, si accollò tutte le spese di esso e con ogni proprietario fece una propria scrittura privata, ed ebbe il consenso di fare una terrazza a tasca e lucernari.
Siamo nel 2009, quella di sopra, ha mandato raccomandata per nuove infiltrazioni ,preciso che il tetto ha più di 50 anni, ho fatto valutare da geometra e ditte edile, e tutti ci hanno, credo, giustamente consigliato di fare un lavoro ex novo e a questo punto anche rifacimento facciata ect..visto ANCHE dei costi che ho letto per la sola impalcatura.
NON abbiamo amministratore, e visto i rapporti di diffidenza tra di noi, NON sapendo le reali intenzioni sopratutto di un condomino, ho proposto di fare apertura c/c firma cong.
Alla terza riunione, questo condomino, esce fuori col dire che NON vuol sostenere questa spesa perché il suo geometra SOSTIENE che i lavori fatti dall'altro proprietario due anni fa NON sono stati fatti bene.
Questa affermazione riferita solo a voce, NON doveva mostrare della documentazione per dimostrare ciò ?
NON è quindi favorevole nell'approvare della soluzione del rifacimento tetto ex novo.
Noi siamo rimasti perplessi..ed in verita' si voleva evitare di andare per vie legali contro questa persona, anche perché il tetto è un bene comune, i proprietari NON si possono astenere dalle responsabilita' per la manutenzione.
Vorrei chiedervi come è meglio procedere in questo caso.
Addirittura si pensava di chiedere ad un muratore se fosse fattibile tecnicamente fare SOLO la parte ns. del tetto e l'altra parte si accollerò lui le spese future.
Io trovo tutto questo assurdo.
Se avete un consiglio.