Sono un condomino che ha collocato i fili dello stenditoio nel proprio balcone in corformità a quanto deliberato dall?assemblea condominiale;preciso che abito in un palazzo di cinque piani e gli ultimi due piani(uno dei quali è il mio) risultano rientrati rispetto i tre piani sottostanti .Il condomino a me sottostante, mi ha sollecitato, sia con parole argute che con una recente lettera inviatami da uno studio legale ,alla rimozione dei fili,perché li ritiene pregiudizievoli al decoro architettonico dell?intero edificio e ?cagiona un ingiusto danno essendo il loro balcone sottostante al suo e soprattutto sporgente rispetto la luce dello stesso.Infatti lo scolo delle acque provenienti dai suoi panni cade direttamente sul balcone dei miei assistiti con conseguente disagio(pericolo di scivolare,impossibilità a permanere,ecc)?.
Preciso che alla data della delibera, il condomino in questione,non aveva ancora sottoscritto il rogito per l?appartamento in oggetto .Il costruttore dell?edifico risultava il vero proprietario,ma la delibera non è stata mai impugnatadall?attuale proprietario .
La contestazione dello scolo delle acque non risulta veritiera perché la biancheria è regolarmente strizzata in lavatrice.L?appartamento in oggetto si trova al terzo piano e,paradossalmente, non è stato mai abitato dai proprietari che contestano la propria impossibilità a permanere in un balcone di una casa in cui non abitano?
La lettera è esplicitamente rivolta a me,e non all?amministratore, perché il mio balcone rientrato domina sul suo.Mi chiedo quale sia la sopresa visto che la costruzione è conforme al progetto iniziale.
I quesiti che le porgo è se debbo procedere io, alla rimozione dei miei fili o se la questione debba essere discussa in assemblea condominiale,perché si proceda tutti in tale direzione ,dovendo salvaguardare il decoro architettonico???