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2024-09-12 23:33:00

Costi gestione riscaldamento


Salve,
in un piccolo "condominio" (di 6 appartamenti), zona F, le spese dell'impianto di riscaldamento vengono suddivise in 70% consumo combustibile reale per unità immobiliare, calcolato e pagato su fattura gas mensile e 30% di spese fisse.
Nel 30% che cosa è compreso?
É vero che vi rientrano la forza motrice per il funzionamento della caldaia, la manutenzione ORDINARIA dell'impianto, la lettura iniziale e finale dei contabilizzatori?
Altre voci che potrebbero sfuggirmi?
É possibile che gli inquilini possano "contrattare" col citato padrone una riduzione della quota fissa dal 30% attuale al 20 o al 10%?
Ho sott'occhio situazioni condominiali in cui ciò è stato deciso in assemblea.
Faccio presente che nel mio caso costui fa pagare a parte da anni (presumo ABUSIVAMENTE) l'energia elettrica e la lettura contabilizzatori.
Esiste qualche circolare, ddl, articoli C.C. a cui fare riferimento per avere INOPPUGNABILI CERTEZZE da opporre? Grazie.
  • jovis
    0
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    Lunedì 18 Aprile 2022, alle ore 10:14
    Secondo me ti dovresti rivolgere al Servizio di tutela del consumatore, ovvero "Consulenza Legale Gratuita Altroconsumo"

  • debora mirarchi
    0
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    Martedì 19 Aprile 2022, alle ore 09:14
    Confermo che, solitamente, tutto è deciso in assemblea.Ritengo che alcune voci di costo siano insolite.Qualora ciò fosse confermato, dopo un esame del contratto e lo studio dell'impianto, ritengo che Lei possa agire.

  • tedwallenberg
    0
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    Martedì 19 Aprile 2022, alle ore 09:17 - ultima modifica: Martedì 17 Maggio 2022, all or 19:31
    Buongiorno, grazie del consiglio... Per passate esperienze personali NON lo ritengo particolarmente "affidabile" tanto da aver disdetto l'iscrizione da anni!. Potrebbe invece essere utile una risposta di un "addetto ai lavori" di gestione impianti riscaldamento. E' più addentro al problema oggettivamente, avendoci a che fare per mesi e mesi ogni anno. In ogni caso GRAZIE ancora.

  • tedwallenberg
    0
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    Martedì 19 Aprile 2022, alle ore 09:20 - ultima modifica: Lunedì 25 Luglio 2022, all or 23:05
    Grazie anche a Debora...Aspetto il conguaglio di quest'anno per "muovermi"... La bagarre è appena iniziata... seguita da una innovazione cervellotica messa in piedi da una incapace erede del becero padrone di casa: l'addebito del consumo dell'acqua calcolato NON sui mc. consumati come da contatore individuale, installato da sempre in loco, bensì sul - Udite... Udite... - numero delle camere!!! Se non è follia questa...

  • manuelamargilio
    0
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    Giovedì 21 Aprile 2022, alle ore 09:16
    Innanzitutto deve avere chiaro le voci che rientrano in ciascuna quota di spesa. Confermo anche la necessità di rivolgersi ad un tecnico esperto nell'ambito del riscaldamento.

  • tedwallenberg
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 21 Aprile 2022, alle ore 23:35
    Le voci sono le quelle solite concordate nelle assemblee in genere; ma nel mio caso, essendoci a monte un UNICO PADRONE DI CASA "aguzzino, prepotente, avaro e quant'altro", costui e ora le eredi ci marciano da anni facendo il bello e il cattivo tempo e facendosi forti della "debolezza contrattuale" del conduttore. Della serie: prendere o lascìare. Ma arriverà ben... Canossa... Grazie, Manuela.

  • nabor
    0
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    Domenica 24 Aprile 2022, alle ore 17:47
    Quesito interessante, vedo probabile un contenzioso, però....

  • tedwallenberg
    0
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    Martedì 17 Maggio 2022, alle ore 19:26 - ultima modifica: Lunedì 25 Luglio 2022, all or 22:58
    Grz anche a te, Nabor... Anch'io lo prevedo, anzi, lo auspico sperando che i DUE INQUILINI "ASSENTEISTI" mi seguano. Ma la gente ha paura della propria ombra, e sempre di più. Guai a esporsi in prima persona. Ponzio ha "fatto" lezione... Dipendesse da me, saprei COME FARE, senza tanti tentennamenti... ma la Legge mi mette "nell'angolo" e sono con le spalle al muro... Vedremo fra pochi giorni, in vista di conteggi e conguaglio, come andrà a "finire"!... E infatti è finita con una "discussione" ancora NON conclusa... Ma, come si dice,  NON c'è peggior sordo di chi non vuol sentire!!! Vi aggiornerò...

  • tedwallenberg
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 16 Luglio 2022, alle ore 23:29
    Sarà ben incredibile, ma a tutt'oggi NON si è riusciti a capire se nel 30 o 20 o 10% di spese fisse relative al riscaldamento vanno comprese sia la lettura dei contabilizzatori di calore - iniziale e finale - sia l'energia elettrica per il funzionamento della caldaia, ferme restando a carico del padrone dei locali le manutenzioni ordinaria e straordinaria. Qualcun altro si offre per una risposta chiara e completa? Grz fin d'ora...

  • tedwallenberg
    0
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    Sabato 16 Luglio 2022, alle ore 23:38
    Dimenticavo: i tabulati "a consuntivo" appena arrivati addebitano a parte, cioè fuori dal 30% di quota fissa di cui sopra, sia la lettura dei contabilizzatori del consumo installati su ogni termo sia l'energia elettrica per il funzionamento della caldaia. C.V.D. Tutto come da previsione... Resto in attesa...

  • tedwallenberg
    0
    Ricerca discussioni per utente Debora mirarchi
    Lunedì 25 Luglio 2022, alle ore 23:12
    Confermo che, solitamente, tutto è deciso in assemblea.Ritengo che alcune voci di costo siano insolite.Qualora ciò fosse confermato, dopo un esame del contratto e lo studio dell'impianto, ritengo che Lei possa agire.
    Ho parlato di "condominio",. NON di Condominio. Il despota si comporta per suo comodo come se gli inquilini (tre) fossero condòmini, ma senza avere la possibilità di indire un'assemblea e prendere ognuno la parola. SI CHIAMA DISPOTISMO! Ecco il motivo dell'averlo definito BECERO! Incredibile nel terzo Millennio, ma è la verità.

  • cosimo cucchiara
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 12 Settembre 2024, alle ore 17:58
    Caro Tedwallenberg,
    La situazione che descrivi sembra presentare diverse irregolarità, soprattutto se rapportata alle normative vigenti in materia di ripartizione delle spese condominiali e di riscaldamento centralizzato. Cercherò di rispondere in modo completo e chiaro, concentrandomi sui punti principali che hai sollevato.

    1. Ripartizione delle spese fisse e variabili
    La ripartizione del 70% per il consumo effettivo e del 30% per le spese fisse è una prassi comune.
    Tuttavia, è essenziale che all'interno di questo 30% siano incluse solo le spese strettamente correlate al funzionamento dell’impianto, come:
    Manutenzione ordinaria dell’impianto (non quella straordinaria, che è a carico del proprietario).
    Forza motrice, cioè l'energia elettrica necessaria per il funzionamento della caldaia.
    Lettura e ripartizione dei consumi tramite contabilizzatori di calore.
    Altre spese, come eventuali interventi straordinari o addebiti separati per la lettura dei contabilizzatori, dovrebbero rientrare nelle spese a parte e non essere inclusi nel 30%.

    2. Riduzione della quota fissa
    La possibilità di ridurre la quota fissa dal 30% al 20% o al 10% non è direttamente regolamentata dalla legge, ma dipende dalla delibera dell'assemblea condominiale.
    Nel caso specifico, trattandosi di una gestione quasi autonoma da parte del proprietario e non di un condominio con un'assemblea regolare, diventa più complesso ottenere una modifica.
    Tuttavia, puoi far leva sul principio di equità nella ripartizione delle spese, che è sancito dall’articolo 1118 del Codice Civile, per richiedere una revisione.

    3. Addebiti separati per energia elettrica e lettura contabilizzatori
    L'addebito separato dell'energia elettrica necessaria per il funzionamento della caldaia e la lettura dei contabilizzatori è discutibile. Normalmente queste spese dovrebbero essere comprese nella gestione ordinaria del riscaldamento e suddivise tra gli utenti in proporzione.
    Se vengono fatturate a parte, è opportuno verificare i dettagli del contratto d’affitto o l’eventuale regolamento interno per capire se ci siano basi legali per tali addebiti.
    In caso di abuso, puoi chiedere il rimborso delle somme pagate ingiustamente.

    4. Assenza di assemblea e potere decisionale del proprietario
    La mancanza di un'assemblea formale è un grosso limite per voi inquilini. Sebbene non si tratti di un condominio tradizionale, potresti provare a far valere il principio di trasparenza e correttezza nella gestione delle spese.
    Se vi trovate in una situazione di sfruttamento o abuso, una via legale potrebbe essere necessaria.
    Puoi citare l’art. 1575 e 1576 del Codice Civile, che regolano gli obblighi del locatore in merito alla manutenzione ordinaria e alla ripartizione delle spese.

    5. Azioni consigliate
    Data la complessità del caso, il primo passo è ottenere una consulenza legale specifica, magari attraverso associazioni di tutela dei consumatori o avvalendoti di un legale esperto in diritto condominiale e locatizio.
    Inoltre, potresti richiedere una perizia tecnica sugli impianti per verificare l'effettiva correttezza della ripartizione delle spese.
    Spero che queste informazioni ti siano utili per orientarti meglio.
    Resta fondamentale agire in modo deciso, raccogliendo tutti i documenti necessari (contratti, fatture, regolamenti) per poter difendere i tuoi diritti.In bocca al lupo per la tua battaglia!

  • tedwallenberg
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 12 Settembre 2024, alle ore 23:33 - ultima modifica: Giovedì 12 Settembre 2024, all or 23:39
    Grazie, Cosimo, per la corposa e completa esposizione.
    Permettimi solo alcune osservazioni: al punto 1 leggo che nel 30% di spese generali dovrebbero essere compresi sia il consumo di energia elettrica per il funzionamento dell'impianto sia la lettura dei contabilizzatori di calore (iniziale e finale). Riporto con un copia/incolla quanto da te scritto (e quanto mi sembra di aver capito fino a "prova contraria"): "(...) è essenziale che all'interno di questo 30% siano incluse solo le spese strettamente correlate al funzionamento dell’impianto, come:
    Manutenzione ordinaria dell’impianto (non quella straordinaria, che è a carico del proprietario).
    Forza motrice, cioè l'energia elettrica necessaria per il funzionamento della caldaia.
    Lettura e ripartizione dei consumi tramite contabilizzatori di calore".
    Ma poco dopo (sempre punto1) "(...) Altre spese, come eventuali interventi straordinari o addebiti separati per la lettura dei contabilizzatori, dovrebbero rientrare nelle spese a parte e non essere inclusi nel 30%".
    Ho evidenziato in neretto quello che mi sembra essere una contraddizione con quanto affermi poco più sopra, sempre al punto 1.

    Punto 3 - Addebiti separati per energia elettrica e lettura contabilizzatori: come detto, queste due voci sono conteggiate a parte sia dalle proprietarie (per la forza motrice) sia dall'incaricato alla gestione dell'impianto (lettura contabilizzatori); il contratto d'affitto non ne fa menzione (da sempre), un regolamento NON esiste... solo i diktat del becero prima, delle eredi attualmente.

    Punto 4 - A parte i costi, rivolgersi al legale significherebbe scatenare una guerra; conoscendo i soggetti, come inquilino sai benissimo il rischio potenziale futuro quale potrebbe essere...
    NON si riesce, malgrado richieste reiterate nel corso degli anni, a concordare un orario per l'accensione della caldaia con eventuali interruzioni nelle ore più calde - o meno fredde - durante la giornata, tenuto conto che 1°) siamo in zona F e la caldaia, su richiesta credo anche di un solo inquilino, può rimanere accesa, in caso di freddo intenso, anche per 24 h./giorno;
    2° che l'appartamento esposto a Nord - il mio - ci mette più tempo a riscaldarsi la mattina e si raffredda rapidamente al tramonto, contrariamente a quanto succede per i locali esposti a Sud.
    Questo succede anche perché la casa, costruita in economia a FINE ANNI CINQUANTA, non è un esempio di coibentazione perfetta.Scusami, Cosimo, se mi sono permesso di fare queste puntualizzazioni...
    Grazie da ted

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