Salve,
sto effettuando dei lavori di ristrutturazione per manutenzione ordinaria in base alla legge 457/78 art.31 comma 1, lettera a).
Durante i lavori, il condomino dell'appartamento sottostante, mi ha fatto notare che c'era una crepa che partiva dal soffitto del suo bagno fino ad arrivare alle mattonelle di rivestimento, dove le prime due erano rotte.
Da una perizia fatta dalla stessa impresa che sta effettuando i lavori è sembrato plausibile, pur non conoscendo la situazione precedente, che la crepa possa esssere stata causata dalla stessa, in quanto è stato necessario utilizzare un piccolo martello pneumatico per il ripristino dell'impianto idirico.
Io ed il titolare dell'impresa ci siamo detti disponibili a riparare la crepa e sostituire le mattonelle danneggiate, chiedendo ai signori di attendere la fine dei lavori ed i signori hanno accettato sulla parola.
Dopo due giorni l'amministratore mi ha consegnato una lettera dove i signori richiedevano i danni, che ho precedentemente citato, segnalando anche una perdita dalla braca della fecale, sostendendo che la succitata crepa estendendosi fino alla fecale, l'abbia danneggiata. Dopo un'altra verifica fatta, sempre dalla mia impresa, non risulta la perdita e l'umidità riferità sembra esssere riconducibile a condensa, inoltre è altamente improbabile che la crepa estendendosi abbia danneggiato la braca, che tra l'altro è in vista e di Eternit.
Cosa mi consigliate di fare?
Grazie mille
Gaetano