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masthead/889/125
2012-04-07 11:19:10

Condoni e ripicche


Renleo
login
07 Aprile 2012 ore 01:43 1
Salve,
Ho acquistato nel 2009 un appartamento a Roma di circa 41 mq interni e 6 di terrazzo all'ultimo piano in un edificio degli anni '50 di circa 25 appartamenti tutti di piccolo taglio.
Originariamente la terrazza era circa il doppio ma negli anni '80 e' stata coperta in muratura per la metà ricavandone una cucina di circa 7mq aumentando così a 41mq l'interno. E gia' negli anni '80 e' stata registrata la richiesta di condono.
Nel 2004 Il proprietario precedente a noi aveva acquistato l'appartamento già condonato e noi altrettanto da lui.
Ora, a causa di alcune ripicche (ho fatto pressione per far eliminare dell'eternit danneggiato) l'amministratore mi accusa di aver acquistato un appartamento con una copertura abusiva e vorrebbe nuove tabelle millesimali a mie spese.
- Devo pagare le spese per il ricalcolo dei millesimi (geometra o arch.)?
- Devo pagare arretrati (millesimi in meno pagati in questi anni)? e se si, da quando e' stato costruito o da un certo punto in poi c'e' prescrizione?
Sapevo del condono ma dopo tanti anni non potevo sospettare che non avessero aggiornato le tabelle millesimali e se ora devo pagare è per la negligenza di un amministratore che a suo tempo non ha fatto redigere il fascicolo del fabbricato che è stato obbligatorio fino al 2006.
Se l'avessero redatto come chiedeva la legge non mi sarei trovato in questa situazione visto che la struttura incriminata e' stata costruita negli anni 80 equindi dopo il '91 sarebbe stata introdotta nelle planimetrie perche' gia' esistente.
- E' giusto che tutto gravi su di me?
Tra l'altro molti condomini sapevano (sono stato accusato di abusivismo o meglio di aver acquistato un appartamento semiabusivo sin dalla prima riunione condominiale da qualche condomino) e non hanno mai richiesto nuove tabelle forse per paura delle spese.
Non basta, c'e' un'infiltrazione d'acqua piovana proveniente da quella copertura e l'amm. non interviene (neanche se sono io a sostenere completamente la spesa) asserendo che e' di mia proprieta' esclusiva e non appartiene al condominio.
Io provvederei volentieri al ripristino ma chiedo il permesso formale dell'ammini ad agire, permesso che non mi viene rilasciato.
L'amm. neanche dichiara formalmente che la copertura e' di mia proprieta' . Non so che fare e intanto vivo con le bacinelle per la raccolta dell'acqua piovana.
A rigor di logica una copertura condominiale da qualche parte dovrebbe esserci, prima era pavimentazione della terrazza, ora è diventata tetto ma non puo' sparire!!
- Si può considerare pertinenza condominiale?
- Se invece fosse di mia proprietà potrei fare le riparazioni necessarie senza permesso del condominio?
Mi sono anche stati intimati 30 gg di tempo per presentare documentazione di condono con la minaccia di far intervenire la pubblica autorita'. So di essere in regola, ho anche tutte le certificazioni e l'abitabilita' (cosa che non ha l'edificio).
- Posso rispondere che vadano a cercarsele al catasto ste cartacce poiché sono documenti pubblici oppure sono tenuto a presentare la documentazione che mi viene richiesta?
Ringrazio per l'attenzione.
Renato
  • consulente
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 7 Aprile 2012, alle ore 11:19
    In questo intervento vi sono una sfilza di elementi che meritano essere approfonditi, anche da parte di più utenti.
    Io posso dire la mia in seguito ad alcune questioni.

    Innanzitutto se l?immobile è stato regolarmente condonato è chiaro che vi deve essere l'evidenza di una autorizzazione rilasciata in sanatoria e di una successiva agibilità.
    Solo con quest?ultima fase si può dichiarare conclusa la pratica di condono edilizia e quindi in regola con le norme urbanistiche e fiscali (censimento dell?ampliamento al catasto).
    La mancanza di questo documento o di una traccia che indichi se la pratica è stata evasa o meno dall?ufficio condono, potrebbe creare qualche problema, in ordine: al ritardo nella consegna di qualche documento a suo tempo richiesto d?ufficio, al diniego dell?ufficio condono, o al altre questioni burocratiche.

    E? chiaro evidentemente tutto il suo interesse, in questo caso, a recarsi presso l?ufficio competente con la copia o il numero di protocollo della pratica di condono a suo tempo presentata, per chiedere chiarimenti.

    C?è anche da dire peraltro, che è necessario verificare quale è stata la consistenza immobiliare descritta nel rogito all?atto dell?acquisto del bene.
    Sulla scorta di queste informazioni potrà dare le giuste risposte sia all?amministratore che al resto dei condomini.

    Su ciò che riguarda l?onere dell?aggiornamento delle tabelle millesimali relative al nuovo corpo edilizio, non sono in grado di fornire indicazioni normative, ma dare una mia personale interpretazione.
    Ossia, se sono io che commetto un abuso realizzando un ampliamento del mio alloggio, è corretto che siano a mio carico tutte le spese accessorie, in quanto il tutto dipende da una mia volontà e non da quella altrui.

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