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2004-06-17 21:28:07

Cambio d'uso parte condominiale


Saia
login
06 Giugno 2004 ore 17:51 6
In caso di locazione di un locale condominiale "ex portineria", volevo sapere se è necessario un Nulla Osta da parte del Comune di appartenenza, per la variazione della destinazione d'uso da abitazione a laboratorio (di parrucche, nella fattispecie). Tenuto conto che tale locale non ha subito alcuna variazione strutturale, chi è tenuto a richiedere dei permessi specifici? Il Locatore o il conduttore? Quali documentazioni devono essere presentate dalle parti?

Ringrazio anticipatamente tutti coloro che mi vorranno rispondere.

Saluti.
  • sim_75
    0
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    Lunedì 7 Giugno 2004, alle ore 07:36
    Ti devi rivolgere ad un tecnico (geometra ing. ecc..) che avvierà una pratica di cambio di destinazione d'uso senza opere,

    ciò comporta pagare il tecnico, gli onere comunali, e la monetizzazione di parcheggi e zone a verde (e son dolori).
    Oltre a modificare la destinazione nei documenti catastali e a richiedere una nuova agibilità.

    ciao

  • saia
    0
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    Lunedì 7 Giugno 2004, alle ore 09:35
    Ti devi rivolgere ad un tecnico (geometra ing. ecc..) che avvierà una pratica di cambio di destinazione d'uso senza opere,

    ciò comporta pagare il tecnico, gli onere comunali, e la monetizzazione di parcheggi e zone a verde (e son dolori).
    Oltre a modificare la destinazione nei documenti catastali e a richiedere una nuova agibilità.

    ciao

    Ma questo onere è a carico della proprietà, o del conduttore che presta l'attività? Il locale è all'interno di un condominio, adiacente al portone di entrata allo stabile, al di fuori c'è una via che ha già dei parcheggi liberi comunali e non ci sono spazi per zone verdi. Chi deve richiedere l'agibilità?

    Il problema grosso è che all'insaputa della proprietà , il conduttore del contratto di affitto, sta eseguendo dei lavori di modifica del locale e abbiamo richiesto per stasera un assemble straordinaria, quali rischi corriamo, come proprietari e come potremmo tutelarci legalmente. Possiamo denunciare il fatto alle autorità giudiziarie se ha violato il contratto di affitto (nel contratto era indicato in calce, che tutti i lavori all'interno del locale dovevano essere richieste per iscritto da parte del locatore o proprietario).

    Grazie per la pazienza.

    Ciao

  • sim_75
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 7 Giugno 2004, alle ore 10:16
    Tutte le richieste di opere edili o in questo caso di cambio d'uso devono essere richieste sempre dalla proprietà, la persona che è in affitto non ha mai titolo a richiedere l'esecuzione di opere. e le spese sono tutte a carico della proprietà.
    il dfatto che ci siano dei parcheggi non vuol dire, potrebbero benissimo essere già a servizio di altre unità.
    In questo caso le opere che sta facendo, l'affittuario, sia che siano state richieste in comune o no sono abusive.
    e quindi vanno o demolite e ripristinato lo stato precedente o condonate (bisogna pagare).
    CIAIOO

  • saia
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 7 Giugno 2004, alle ore 12:53
    Grazie mille per le tue gentili risposte.

    Ciao

  • lucignolo
    0
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    Giovedì 17 Giugno 2004, alle ore 17:59
    In caso di locazione di un locale condominiale "ex portineria", volevo sapere se è necessario un Nulla Osta da parte del Comune di appartenenza, per la variazione della destinazione d'uso da abitazione a laboratorio (di parrucche, nella fattispecie). Tenuto conto che tale locale non ha subito alcuna variazione strutturale, chi è tenuto a richiedere dei permessi specifici? Il Locatore o il conduttore? Quali documentazioni devono essere presentate dalle parti?

    Ringrazio anticipatamente tutti coloro che mi vorranno rispondere.

    Saluti.

    In caso di mutamento di destinazione d'uso senza opere non sono dovuti oneri al comune. In Toscana , addirittura, non occorre presentare alcuna pratica mentre in altre regioni , ad es. il Piemonte, occorre presentare una specie di DIA , gratuita però.
    Per quanto riguarda il Catasto è sufficiente presentare una planimetria a variazione con il DOCFA.
    Le spese da sostenere, a carico della proprietà salvo diversi accordi, consistono in 25,82 ? di diritti catastali oltre all'onorario del professionista per il DOCFA e l'eventuale pratica in comune.

  • saia
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 17 Giugno 2004, alle ore 21:28
    Grazie lucignolo (Collodi insegna ),
    infatti abbiamo già chiesto ad un tecnico del Comune di Milano e per quella modesta metratura, non è necessario eseguire la variazione d'uso. Inoltre il conduttore dichiara di non aver effettuato alcuna modifica strutturale. L'unica mancanza è che avrebbe dovuto avvertire l'amministratore, prima di effettuare i lavori di ristrutturazione.

    Ciao

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