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2006-08-02 08:55:12

Soldi da mutuo dopo iscrizione ipoteca + problema con notaio


Anonymous
login
20 Luglio 2006 ore 10:33 14
Buongiorno a tutti.
Espongo la mia problematica:
- il 2 agosto rogito la vendita del mio appartamento per un costo di 110 (gli importi sono tutti degli esempi)
- ho già ricevuto un'anticipo di 10 all'atto del compromesso
- all'atto del rogito riceverò altri 50 con assegno circolare (soldi cash disponibili sul conto dell'acquirente)
- altri 50 a seguito della richiesta di un mutuo (da parte dell'acquirente) NON mi verranno consegnati subito
- il 3 agosto, salvo complicazioni, il notaio scelto dall'acquirente effettuerà la registrazione dell'atto di vendita + la registrazione dell'iscrizione dell'ipoteca accesa a seguito della richiesta del mutuo
- il 4 agosto il notaio consegnerà alla banca le pratiche prima descritte e da quel momento la banca (erogatrice del mutuo) si prenderà 11 giorni di tempo prima di rilasciare fisicamente i restanti 50 che all'atto del rogito NON mi aveva fisicamente consegnato (mi effettueranno un bonifico).

E' lecito tutto questo tempo di attesa? 11 giorni?

Da cosa dipende?
Dalla policy della banca?
Dalla quantità di mutuo scelto?
Dalla affidabilità del richiedente del mutuo?
Dalla affidibilità del venditore dell'appartamento?
Da tutto questo messo insieme o da altro?

Io ho già acquistato in passato un'appartamento...ma la prassi prima descritta NON è successa a me, i soldi del mutuo richiesto (tramite assegno circolare) sono passati il giorno stesso nelle mani del venditore, nello stesso giorno in cui firmavamo il rogito...
  • monos
    Monos Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 21 Luglio 2006, alle ore 09:23
    Mai sentita una prassi simile.
    ma sull'atto notarile viene segnato qualcosa in merito a questo "bizzarro" metodo di pagamento?
    tu firmi che hai venduto il tuo appartamento rimanendo sulla parola..che dopodomani ti salderò?
    consentimi di dire , non son problemi tuoi reperire i soldi per saldare il valore dell'appartamento.la cancellazione della vecchia ipoteca e tutte le pratiche per la nuova iscrizione,erogazione del mutuo etc etc vengono gestite nella maniera più limpida possibile dal notaio e dall'addetto dell'isituto di credito che eroga il mutuo.

  • lollolalla
    Lollolalla Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 21 Luglio 2006, alle ore 09:55
    Molte banche hanno questa prassi. Se non ti va bene sì al tuo acquirente che i soldi li vuoi subito, quindi se vuole la casa di accendere un mutuo con una banca che non abbia questa prassi.

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 21 Luglio 2006, alle ore 15:54
    Infatti, molte banche hanno questa prassi...nel frattempo mi sono informato ed anche il mio istituto bancario "di solito" fa così...di solito perche con alcuni clienti più "cari" (tipo me 2 anni fa) azzera questa tempistica portandola a 0 giorni di attesa...

    va bè, che dire, ogni giorno si impara una nuova cosa...

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 21 Luglio 2006, alle ore 16:04
    Ora ho un'altro problema/dubbio...


    oggi ricevo la chiamata del notaio della persona che compra la mia casa: mi dice che essendo questa una vendita di una prima casa senza che siano passati minimo 5 anni, devo versare a questo notaio una cifra di 10mila euro (calcolata come? su che basi 10mila? bah!) a titolo di garanzia nel caso non riacquistassi un'altra casa entro 12 mesi, la cifra andrebbe come copertura cautelativa per pagare la plusvalenza (come da legge).

    naturalmente l'ho mandato a quel paese, considerato che:
    - se non riacquisto entro 12 mesi sono solo ed esclusivamente affari miei, non deve interessare a questo notaio
    - sono io come persona fisica ad andare in contro a sanzioni, non è l'appartamento od il futuro acquirente a rischiare qualcosa (che c'entrano loro?)
    - se non riacquisto, siamo poi sicuri sicuri che questo notiaio li utilizzerà per pagare le eventuali tasse da plusvalenza? e se si dimentica? rimango io cornuto e mazziato, senza 10mila euro e con una tassa pendente sul mio capo?
    - ho ribadito per la terza volta che il rogito di acquisto della mia prossima casa avverrà a settembre, dopo 1 mese dalla vendita dell'attuale, quindi tale rischio non sussiste comunque (ho già un compromesso firmato e le pratiche in mano ad un'altro studio notarile, e l'ho invitato a contattarli se non si fidano della mia parola)
    - non mi garba proprio dare 10mila euro in garanzia per 1 mese, considerando comunque che questi soldi, seppur un minimo, sul mio conto corrente fruttano degli interessi

    Ho ragionato bene secondo Voi?
    Avete mai sentito storie di questo tipo?

  • ma$$imiliano
    Ma$$imiliano Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 21 Luglio 2006, alle ore 17:40
    Poi cerco di informarmi, se trovo qualcosa ti faccio sapere; se non ricordo male il discorso del notaio serve per non farti perdere il beneficio sulla prima casa, ovvero se entro 12 mesi compri una casa puoi traslare su di essa il beneficio statale; se non la compri forse dovrai saldare la differenza dal 4 al 10% in quanto sembra che hai fatto l'operazione a fini speculativi; ecco quindi che la ritenuta del notaio parrebbe trovare giustificazione. Spero di trovare qualcosa in merito.
    Cmq occhio che se la casa l'hai comprata meno di 5 anni fa, ti tocca pagare pure le plusvalenze. Oggi puoi optare per il regime ordinario, cioè pagare il 20% della plusvalenza sulla dichiarazione dei redditi spalmandola su 5 anni, altrimenti puoi optare per la nuova imposta sostitutiva del 12,5% da versare immediatamente nelle mani del notaio. Ciao

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 21 Luglio 2006, alle ore 17:49
    Grazie per l'interessamento!

    tu dici che incorro in plusvalenza se rivendo prima di 5 anni...ma io sapevo la seguente norma:

    "in caso mancata decorrenza di anni 5 tra la vendita di una casa e l'acquisto della nuova, di fronte ad una eventuale plusvalenza si è soggetti a tassazione della nuova imposta sostitutiva del 12,5 % dovuta se l?immobile non è stato destinato per la maggior parte del tempo di possesso ad abitazione principale del titolare o dei suoi familiari".

    io negli ultimi 2 anni (da quando l'ho acquistata come mia prima casa da mio padre) ho abitato in questa casa, ed a dirla tutta, ho la residenza in questa casa da sempre, da quando sono nato.
    oltretutto ricompro un'altra casa dopo solo 1 mese dalla vendita dell'attuale.
    non credo, quindi, di essere soggetto a plusvalenza...

  • ma$$imiliano
    Ma$$imiliano Ricerca discussioni per utente
    Sabato 22 Luglio 2006, alle ore 18:17
    Ciao,
    per quanto riguarda il discorso dell'agevolazione sulla prima casa ti confermo quel che ho detto prima, cioè che il beneficiario decade dalle agevolazioni prima casa, tra le altre ipotesi, anche quando vende l'abitazione prima che sia decorso il termine di 5 anni dalla data di acquisto, a meno che entro 12 mesi non proceda al riacquisto di un altro immobile da adibire a propria abitazione principale. Nella sostanza se compri una nuova "prima casa" entro 12 mesi dalla vendita della tua attuale prima casa, lo Stato ti riconosce un credito d'imposta pari all'importo che avevi versato per l'acquisto della attuale prima casa. Ovvero se avevi pagato 3000 euro di tasse per acquistarla ed ora che la vendi ne riacquisti un'altra per la quale dovresti pagare tasse per 5000 euro, la legge dice che devi pagare solo la differenza, ovvero 2000 euro. Attento però al fatto che se non compri una nuova prima casa entro 12 mesi dalla vendita dell'attuale, decade l'agevolazione il che comporta il recupero dell'imposta nella misura ordinaria ( al netto di quanto già corrisposto ). Tieni presente che se hai comprato la casa da un privato (pagando tassa di registro al 3% + ipotecaria forfettaria 168euro, + catastale forfettaria 168euro) se non riacquisti entro 12 mesi una nuova prima casa dovrai pagare la differenza con la tassazione normale (cioè 7% registro, 2% ipotecaria, 1% catastale ovvero il 10%). Mi sembra che poi dovresti pagare pure una multa.... quindi occhi aperti, ciao

  • ma$$imiliano
    Ma$$imiliano Ricerca discussioni per utente
    Sabato 22 Luglio 2006, alle ore 18:31
    Per quanto riguarda il discorso plusvalenze hai ragione; ai sensi dell'art.67, punto b del TUIR, è vero che sono tassate le plusvalenze derivanti dalla cessione di immobili acquistati o costruiti nei 5 anni precedenti la vendita, tuttavia sono escluse da tale tassazione, tra le altre, le unità immobiliari urbane adibite ad abitazione principale del cedente o dei suoi familiari per la maggior parte del tempo trascorso dall'acquisto alla vendita. Ciao

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 24 Luglio 2006, alle ore 07:42
    Grazie mille!
    mi hai definitivamente tolto 2 dubbi non indifferenti...
    (non ricado in nessuno dei casi "sfavorevoli" da te descritti!)

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Martedì 25 Luglio 2006, alle ore 11:45
    Qualche anima pia mi aiuti!!!

    chiedo urgentemente aiuto su una delle questioni rimaste in sospeso relativamente alla mia compravendita.

    il notaio della persona che acquista la mia casa continua a chiedermi di lasciargli (all'atto del rogito ad agosto) un assegno da 10mila euro a titolo di garanzia nel caso io non ricompri un'altra casa entro 12 mesi dalla vendita dell'attuale.

    io continuo a rispondergli che ho già fissato il mio rogito di acquisto per settembre (pratica già seguita da altro studio notarile e documentazione preliminare già firmata da tutte le parti), quindi è già tutto fissato dopo 1 mese dalla vendita della mia attuale casa.

    secondo lui, la prassi è che gli darò questo assegno e poi all'atto del successivo rogito loro me lo riporteranno e lo stracceranno (quindi 10mila euro che non maturano alcun interesse, oltretutto!).

    ho risposto che se non crede alla mia parola può contattare lo studio notarile che segue la mia pratica...ed in questo caso s'è in parte ammorbidito...ma in parte però, perché dopo pochi minuti torna alla carica continuando a pretendere questo assegno!
    in sostanza mi fa capire che o verso questo assegno oppure salta il rogito di agosto!
    ...e se salta questo...salta anche il mio di settembre, per la cronaca...

    a quel punto l'ho invitato a dichiarare in maniera precisa secondo quale articolo di legge io sono obbligato a versare tale cifra a lui (a lui e non ad altri)...ed a domanda precisa m'è stata data una risposta molto poco precisa: "beh, ora non lo ricordo...poi le faccio sapere...".

    cosa devo fare?
    esiste veramente questo fantomatico articolo di legge?
    se non esiste e lui insiste, posso "minacciarlo" di adire per vie legali?

    ho mandato una email di richiesta spiegazioni al Consiglio Notarile di competenza della mia città per chiedere se il comportamento del loro associato è anomalo oppure no...ma ho idea che in questo periodo nessuno mi risponderà celermente...

    come devo comportarmi secondo Voi?

    help!

  • monos
    Monos Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 26 Luglio 2006, alle ore 09:00
    Ciao anpi
    non so quanto possa esserti utile questo sito

    http://www.studi-legali.info/home.htm

    ma da qui puoi contattare , per un breve consulto "legale"

    stessa cosa da qui

    http://www.notariato.it/cnn/search/search.aspx

    spero ti possa esser d'aiuto

    ciao

  • lollolalla
    Lollolalla Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 26 Luglio 2006, alle ore 09:54
    Prova a chiedere all'altro notaio.
    E forse ti conviene telefonare anche all'Agenzia delle Entrate e vedere cosa ti dicono (il numero verde lo trovi sul loro sito).
    Il comportamento di questo notaio mi pare alquanto strano, anche perché facendo così è come se ti "obbligasse" a fare il secondo rogito da lui...

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 26 Luglio 2006, alle ore 10:07
    Dunque, poco fa mi sono rivolto al settore "legale" dello studio notarile che curerà il mio futuro rogito di ri-acquisto della casa.

    ho chiesto in maniera chiara ed equivocabile: ESISTE UNA LEGGE CHE OBBLIGA IL VENDITORE A VERSARE AL NOTAIO SCELTO DALL'ACQUIRENTE UNA SOMMA PARI A 10 MILA EURO, SOMMA VERSATA A TITOLO DI GARANZIA NEL CASO IL VENDITORE NON RIACQUISTI ALTRA CASA ENTRO 12 MESI DALLA VENDITA DELLA PRECEDENTE, RIPETO, SOMMA CHE VA A COPERTURA PER IL PAGAMENTO DELLE EVENTUALI SANZIONI RICHIESTE DALLO STATO?"

    la risposta è stata secca: NO, NON ESISTE ALCUNA LEGGE, NON POSSONO OBBLIGARLA A VERSARE QUESTI SOLDI.

    in via confidenziale poi m'è stato detto che è prassi, non comune ma frequente, chiedere versamenti di questo tipo in quanto se il venditore non ricompra entro 12 mesi allora lo Stato viene a bussare alla mia porta per richiedere il versamento delle agevolazioni a me accordate a suo tempo; se, per qualsiasi motivo, io non verso queste sanzioni, allora lo Stato può rivolgersi all'acquirente dell'appartamento, e per questo il notaio dell'acquirente cerca di tutelare l'acquisto.
    (strano che lo Stato si rivolge all'acquirente e non ai miei parenti stretti...bah...)

    comunque ripeto, non possono in nessun modo obbligarmi a versare tale cifra ne tantomeno possono permettersi di "minacciare una sorta di estorsione" così come hanno tentato di fare con me ieri (o versi l'assegno oppure il rogito non lo facciamo).

    spero possa essere di aiuto a qualcun'altro/a questa mia esperienza.

    saluti!

  • optime
    Optime Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 2 Agosto 2006, alle ore 08:55
    Buongiorno a tutti.
    Chiedo un aiuto per risolvere una situazione che mi riguarda.
    Nel 2003 ho acquistato una casa nel comune X beneficiando della riduzione prevista per la prima casa.
    Non vi ho portato la residenza perche, essendo un militare di carriera e prestando servizio nel comune Y, potevo evitare di portarvela ai sensi dell'articolo 66 della legge 342/2000 dove dice che non è richiesta la condizione della residenza "al personale in servizio permanente appartenente alle Forze armate e alle Forze di polizia ad ordinamento militare, nonché da quello dipendente delle Forze di polizia ad ordinamento civile" e perché i regolamenti militari impongono la residenza nel comune nel quale si presta servizio.
    Ora ho appena venduto questa casa e il notaio mi ha detto che, avendo effettuato la vendita prima che fossero trascorsi 5 anni, dovendo acquistare una nuova casa solo alla consegna dell'appartamento attualmente in costruzione (tra circa 3 anni) e non avendo trasferito durante i tre anni di possesso la residenza nella vecchia casa (a causa della predetta possibilità che mi era offerta dalla legge e dal regolamento militare), oltre al recupero d'imposta dal 4% al 10%, dovrò pagare un'imposta sostitutiva del 12,5% sulla plusvalenza tra quanto ho speso per acquistare la vecchia casa e quanto ho conseguito rivendendola perché non era stata destinata per la maggior parte del tempo di possesso ad abitazione principale (dell'art.67, punto b del TUIR).
    Mi chiedo e vi chiedo: sono obbligato a pagare questa tasse del 12.5% sulla plusvalenza anche se NON ho portato la residenza in quanto la mia condizione di militare mi impediva di risiedere nella casa che ho venduto?
    Grazie per quanto mi potrete far sapere!

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