Sanare abuso per un immobile del 1953
Ho ereditato dai miei un immobile costruito nel 1953 (in Puglia) con regolare licenza edilizia rilasciata dal comune.
Successivamente nel 1959 è stata aumentata la volumetria per una superficie di 20mq. a danno della distanza (mt. 1,50 esistente oggi) dal confine.
Purtroppo non sono stati sfruttati i condoni che si sono succeduti.
Recentemente ho fatto l'aggiornamento catastale depositando la pianta dello stato dei luoghi ad oggi al catasto, mentre al comune non è stato fatto nessun aggiornamento.
Certamente la situazione al catasto è in contraddizione con quella del comune.
A questo punto cosa mi conviene fare per sanare l'illecito edilizio e ristrutturare l'immobile (cambiando anche la disposizione degli ambienti e quindi demolizione e ricostruzione delle pareti)?
Per favore aiutatemi, sono tre anni che non riesco a sbrogliare questa situazione, non intendo lasciare ai posteri una situazione così come l'ho ereditata io.
Grazie
Saluti
Antonio
Successivamente nel 1959 è stata aumentata la volumetria per una superficie di 20mq. a danno della distanza (mt. 1,50 esistente oggi) dal confine.
Purtroppo non sono stati sfruttati i condoni che si sono succeduti.
Recentemente ho fatto l'aggiornamento catastale depositando la pianta dello stato dei luoghi ad oggi al catasto, mentre al comune non è stato fatto nessun aggiornamento.
Certamente la situazione al catasto è in contraddizione con quella del comune.
A questo punto cosa mi conviene fare per sanare l'illecito edilizio e ristrutturare l'immobile (cambiando anche la disposizione degli ambienti e quindi demolizione e ricostruzione delle pareti)?
Per favore aiutatemi, sono tre anni che non riesco a sbrogliare questa situazione, non intendo lasciare ai posteri una situazione così come l'ho ereditata io.
Grazie
Saluti
Antonio
Arch-ily Ricerca discussioni per utenteVenerdì 13 Febbraio 2015, alle ore 22:08Le consiglio di contattare un tecnico e dargli mandato di verificare la fattibilità della sanatoria: il caso appare infatti abbastanza complesso e necessita sia di un esame dei luoghi, sia di uno studio approfondito del Regolamento Edilizio comunale e delle leggi regionali pugliesi in materia di edilizia.
Saluti.- Arch-ily Ricerca discussioni per utenteVenerdì 13 Febbraio 2015, alle ore 22:11La disposizione interna può essere fatta con la stessa pratica edilizia della sanatoria: si chiama Permesso di Costruire (o SCIA) a parziale sanatoria ed è esplicitamente prevista dai regolamenti edilizi (almeno in quelli che ho visto io, dell'Emilia Romagna).
Dovrà probabilmente - anzi certamente se in Puglia non fosse prevista una qualche "prescrizione" degli abusi edilizi - pagare una sanzione commisurata all'entità dell'abuso, o meglio del volume e/o superficie edificata abusivamente. 
Minerva. Ricerca discussioni per utenteDomenica 15 Febbraio 2015, alle ore 22:04Bisogna innanzitutto capire se le modifiche realizzate sono sanabili. Ci sono infatti opere abusive sanabili e opere abusive non sanabili. Potrai verificare la questione parlando con un tecnico (architetto, ingengnere, geometra) che abitualmente lavora nel tuo comune e che conosce i regolamenti comunali.
Se le opere sono sanabili, dovrai presentare una pratica in comune, pagando una sanzione.
Se invece le opere non sono sanabili, devi ripristinare lo stato dei luoghi.
Una volta sistemata la questione, potrai procedere con eventuali altre opere che intendi eseguire.
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