Certificazione energetica: quando scatta l'abolizione

Ottimo sunto, ma ritengo sia un'interpretazione strettamente personale e troppo restrittiva.

Il decreto, come spiegato dal ministro, è stato introdotto proprio per ovviare al grave inconveniente che si stava creando: il blocco totale delle compravendite degli immobili usati e il blocco dell'offera di immobili in locazione.

Caro Beppe,
a mio avviso il rimedio è peggiore del male.
il Governo, a breve, dovrà tornare sui suoi passi, a pena di condanna in sede di Corte UE, ed imporre (o meglio, sperimentare) la classica soluzione all'italiana, sanatorie comprese...probabilmente sarebbe stato sufficiente qualche incentivo fiscale, anche da spalmare nel tempo, come si è optato per altre misure.
Al di là d'ogni considerazione d'interesse generale, ossia che il buon Governo deve privilegiare i benefici del medio-lungo periodo a quelli del breve (ed il risparmio energetico appartiene ai primi), una soluzione sarebbe una moratoria per le locazioni, con l'obbligo della certificazione energetica per i soli edifici nuovi (nuovi in senso edilizio, titolo alla mano), e, auspicabilmente, per le compravendite d'immobili ultradecennali.
Per gli immobili nuovi, non vedo perché il mercato non possa e debba apprezzare il risparmio energetico, come qualità intrinseca, e gli allarmismi mi sembrano infondati.
Tirando le somme, in ogni caso, è facile prevedere un aumento esponenziale del contenzioso, tanto per aggravare lo stato della giustizia civile...

Spero di non sbagliare utilizzando questo topic per il mio quesito.

Sono venuta a conoscenza dell'abrogazione della norma sull'obbligo per il venditore di un immobile di fornire la certificazione energetica all'acquirente, per questo vorrei esporre la mia situazione e i miei dubbi:

a fine maggio 2008 ho stipulato il compromesso per la vendita del mio appartamento; quel girono "a sorpresa" trovo nel testo del compromesso la richiesta al venditore di presentare al rogito la certificazione energetica (dico "a sospresa" perché non mi era stato precisato/ricordato prima e, immaginando che produrla mi comporterà dei costi, avrei voluto saperlo prima di "concedere" il prezzo di vendita).

Per non incorrere in imprecisioni, riporto la scansione della pagina:

http://i297.photobucket.com/albums/mm226/oneofthedevout_album/casa/solaro/scan007.jpg


Ora mi domando:

1. con l'abrogazione della norma cessa per me l'obbligo di presentare la certificazione, oppure, essendo specificatamente scritto sul compromesso, mi sono impegnata a fornirla qualsiasi cosa dica la legge?

2. il punto evidenzato dice "secondo le vigenti normative...". Vigenti a fine maggio 2008 (quando è stato firmato il compromesso) e quindi rimane valida la richiesta? Oppure l'abrogazione ha valore anche sugli atti già stipulati?
Certo è che il paragrafo riporta titolo "Documentazione necessaria per la stipula dell'atto notarile", mentre oggi la legge dice che non è più necessaria/obbligatoria.



Vorrei precisare che non ho nulla da nascondere sulla vendita della mia casa, è un bell'appartamentino di 60 mq di una decina d'anni ben tenuto e poco sfruttato. Si tratta principalmente di non trovarmi obbligata in qualcosa in cui non devo e spendere - forse - dei soldi che potrei evitare.


Ultima cosa: per curiosità, quanto costerebbe orientativamente far rilasciare da un tecnico questa certificazione? L'appartamento è un bilocale di circa 66 mq commerciali, 10 anni di età, si trova in prov. di Milano (a 20 km). Chi la rilascia?


Forse ho fatto un gran minestrone, ma spero che qualcuno possa darmi comunque delle delucidazioni. Grazie davvero tante per le vostre risposte.

Visto che ne abbiamo parlato a lungo in varie discussioni, non mi sembra il caso di ritornare su un argomento ormai "scontato" alla luce della nuova norma che ha abrogato l'obbligo della certificazione energetica.

Ho inserito più volte anche i riferimenti:

http://www.condomini.altervista.org/Cer ... getica.htm

La legge stessa che trovi nel link citata, in realtà non è mai entrata pienamente in vigore, non essendo mai stati emanati i decreti attuativi (e le relative sanzioni).

Il riferimento operativo è il T.U. Edilizia:

http://www.condomini.altervista.org/Tes ... ilizia.htm

Mettiamola così: se i contraenti concordano, in sede di preliminare, la consegna della certificazione energetica e di conformità degli impianti, anche se questa non è obbligatoria (per ora), il promittente acquirente è inadempiente, in caso di mancata consegna? la risposta può essere una sola, a mio avviso: si, è inadempiente.

Ma se il venditore non è in possesso o almeno dice di non essere in possesso,l'acquirente come può entrare in possesso di questi documenti?
Ho già contattato la società costruttrice e loro dicono di aver consegnato tutto e di non averne neanche una copia.

Come hai potuto leggere sopra, la norma è stata modificata.

Rimane in essere la 46/90 che impone comunque l'obbligo di impianti certificati.

Se l'immobile è recente, le certificazioni degli impianti devono comunque esistere ed essere consegnati.

Sono d'accordissimo con questa ultima cosa, l'unico documento in possesso è l'attestato di certificazione energetica (un fac-simile è visibile sul sito www.cened.it), è sufficiente questo documento o serve qualcosa di più specifico?

La certificazione viene rilasciata immagino a seguito di un collaudo, giusto?
Ma se il servizio (per esempio) gas, ancora non è attivo, come è possibile collaudare una caldaia? La cosa strana però è che la società fornitrice del gas mi chiede questo documento..

Vi prego ... aiutatemi ...

Non stiamo parlando di certificato energetico (non andato mai in vigore realmente).

Stiamo parlando di certificazione degli impianti (obbligatori).

Se compri dal costruttore un immobile nuovo, egli è obbligato a consegnarli, se compri da un privato (un immobile usato), la norma è stata modificata, non vi è più l'obbligo che era stato introdotto dal precedente governo.

Rimangono comunque gli obblighi della 46/90, come ti ho indicato sopra.

Se l'immobile è recente, ripeto, le certificazioni devono comunque essere consegnate.

Come hai accennato, visto che l'azienda del gas pretende la certificazione per erogare il servizio, se non riesci ad ottenere la certificazione dell'impianto, dovrai farla fare da un professionista a tue spese.

Quando si fa un contratto di compravendita, le informazioni si chiedono prima .... non dopo!

Chiaro, è cosa verrebbe a costare fare una nuova certificazione degli impianti?

Chiedi ad un professionista della tua zona.

La spesa sarà comunque sensibile e dipendente dalla vastità della struttura dell'impianto stesso (l'esperienza dice non meno di 300?).

Concordo con Condominiale, temo, peraltro, che la certificazione degli impianti possa costare più della somma ipotizzata sopra...

Vi segnalo che sul sito del Consiglio Nazionale del Notariato (www.notariato.it) si può leggere un contributo molto interessante, proprio sul punto dell'allegazione della certificazione energetica.