Buonasera
sono pinkerton l'utente che ha aperto un post tempo fa chiedendo informazioni per presunte irregolarità del costruttore e del progettista in materia di documentazione nella compravendita di unità immobiliari.
Dopo aver incaricato un tecnico (architetto) iscritto all'albo e dei legali di tutelare me e il condomino nei confronti della società venditrice abbiamo scoperto quanto segue:
1) alcune case presentavano irregolarità ai fini di certificazione. Gli esempi più gravi (case vendute ristrutturate nel 2003 e 2004) avevano a catasto tutti i tre piani dichiarati come abitabili (a catasto, dove il primo piano veniva dichiarato come taverna abitabile - e fatta pagare come abitabile), mentre in comune l'ultima dichiarazione di attività depositata (del progettista e del costruttore) dichiarava lavanderia (quindi non vano principale ma accessorio). Non chiedetemi come abbiano potuto fare una cosa del genere, ma posso garantirvi che nei documenti depositati in comune risultano come lavanderia mentre al catasto come taverna.
2) a margine i questa dichiarazione "incompleta" non sono stati fatti e quindi non depositati i calcoli della legge 10/91 per quanto riguarda la taverna/lavanderia (non saprei neanche come definirla) con il risultato che, da analisi fatte da ing. edili specializzati, i muri non sono stati nè sanificati nè isolati per l'impatto termico/ambientale con conseguenze disastrose per gli inquilini che vivevano con % di umidità dell'aria vicine all'80% e umidità nei muri (dopo aver fatto vari tasselli) prossime al 100%
3) il condominio presenta un sistema di raccolta acque bianche nella parte comune (con tanto di pozzi e pompe) che non è dichiarata in Comune nè come impianto nè come scarico (in pratica non sa niente nessuno della destinazione di queste acque)
4) alcune caldaie non sono state localizzate in locali a norma, ma piazzate in sottoscala non aereati. L'ispezione del tecnico comunale ha confermato la cosa, ma ha specificato che la segnalazione verrà fatta a carico del proprietario il quale potrà rivalersi sull'impresa.
- Gradirei specificare che, come nel mio vecchio post su questo forum - NESSUN condomino o amministratore aveva ricevuto anche la minima documentazione sulla propria unità immobiliare (o del condominio) dal costruttore o dal progettista -
Ora il punto sta nella scelta della via da seguire: alcuni condomini vorrebbero partire con una causa civile e penale da subito, altri preferirebbero mediare. I legali hanno stabilito un appuntamento con il costruttore tra 3 giorni, ma, soprattutto per la legge 10/91 e gli annessi - la "imprecisa" dichiarazione in Comune - i condomini vorrebero rivolgersi subito alla Procura della Repubblica. Cosa rischiano il costruttore e il progettista per le "imprecise" dichiarazioni e, cosa fare a livello pratico?
Grazie per l'attenzione.