Per chi ha un pò di tempo da perdere, (è un pò lunga in effetti ), vorrei raccontare la mia esperienza tutt'ora non conclusa, e in attesa di soluzione.
Se qualcuno può dirmi come fare, e come uscirne, gliene sarei grato.
Questa è la raccomandata che ho dovuto mandare a codesta "grande" azienda:
Spett.le Xxxxxxxx
Raccomandata AR Oggetto: Contestazione di vendita e funzionamento caldaia a condensazione, per l’impianto esistente.
Con la presente mi vedo costretta, mio malgrado, a contestarVi la vostra scelta e successiva vendita con installazione della nuova caldaia a condensazione, dal momento che il lavoro da Voi eseguito non ha tenuto conto, non ha preso in considerazione, o ha sottovalutato lo stato dell’impianto esistente, funzionante con la vecchia caldaia.
Cio premesso, vengo all’esposizione di quanto avvenuto.
Il 17 Novembre, in seguito alla mia decisione di sostituzione della vecchia caldaia, perfettamente funzionante, con una di ultima generazione dal ridotto consumo energetico ( 30/35% come da voi pubblicizzato ), ho contattato ***** energia nella persona della Sig.ra ***** vostra rappresentante che mi ha proposto l’acquisto di una caldaia a condensazione per un importo di € 3.400 “chiavi in mano”, cioè, senza che mi dovessi preoccupare di alcunché, come da lei puntualizzato, ovvero, installazione della suddetta caldaia, smontaggio della vecchia, lavaggio dell’impianto esistente, ecc. il tutto in una giornata.
Dopo aver conteggiato il numero dei caloriferi, ( una decina ), scattate alcune foto alla caldaia esistente, versatoLe un assegno di € 1000 quale acconto, ci siamo lasciati rassicurati dal fatto che da lì ad un paio di settimane al massimo, saremmo stati contattati per l'installazione. Tengo a precisare, che durante il colloquio, alla sig.ra ***** è stato fatto presente che l’acqua calda arrivava ai rubinetti con minore pressione rispetto alla fredda, al chè, ci ha risposto, che con la sostituzione della caldaia, il problema sarebbe stato risolto, poiché, la causa risiedeva nello scambiatore.
Dopo circa un mese, invece delle due settimane, primo problema, dal quale emerge, a mio avviso, la scarsa serietà.
Sono contattata dal responsabile organizzativo delle installazioni col quale concordiamo il giorno 18, Venerdi Dicembre, per l’installazione, e quindi chiedo alla mia ditta questo giorno.
Il giorno seguente mi viene chiesto di anticipare al Giovedì 17, chiedo sempre alla mia ditta di questo cambiamento, e a fatica mi viene concesso. Con mio grande stupore, sempre il vostro responsabile, mi ritelefona il giorno dopo chiedendomi di ritornare al giorno 18 inizialmente concordato, rispondo che i pagliacci sono al circo… quelli rimasti.
Comunque sia, rimane Giovedi 17 Dicembreil giorno dell’installazione.
Arriva un ragazzo, da solo per l’installazione, e appare subito evidente che senza l'aiuto di qualcuno ci sarebbero state difficoltà.
Infatti, mio marito l’ha accompagnato alla ricerca di un negozio di idraulico, in quanto, gli mancava del materiale, inoltre, nello smontaggio della vecchia caldaia murale del peso di più di un quintale, se non fosse stato aiutato, oltre a non riuscirci, avrebbe potuto farsi male. Infine, sempre mio marito ha dovuto salire sul tetto per installare il terminale dello scarico dei fumi, pulire l'acqua fuoriuscita dalla vecchia caldaia ecc. ecc.
Quindi, quanto affermato dalla Sig.ra *****, “ chiavi in mano” senza preoccuparsi di niente, è assolutamente falso.
Nel tardo pomeriggio la caldaia è stata installata, i caloriferi scaldano, ma contrariamente a quanto assicurato dalla *****, che sostituendo la caldaia il problema della poca pressione si sarebbe risolto, si è rivelato del tutto sbagliato.
Dal rubinetto dell'acqua calda scende tutt'ora la stessa quantità d'acqua come con la vecchia caldaia.
Lo facciamo presente al tecnico, il quale pulisce i filtri prima del miscelatore, ma il risultato non cambia, anzi, ci viene detto che ci dev’essere qualche ostruzione lungo il tubo dove scorre l'acqua calda, e che in sostanza la colpa è dell’impianto, per cui, in fretta e furia, ci fa compilare un questionario dicendo che facevamo un favore a lui nel compilarlo, e prende e se ne và.
Dopo poco tempo, verso le 19,30, utilizzando il bagno, ci accorgiamo che anche dopo qualche minuto dall'apertura del miscelatore,( manca una pompa “di spinta “ per questo occorre aspettare un po’ ), NON ARRIVA L'ACQUA CALDA, esce come con la vecchia caldaia, minore quantità d'acqua, MA SEMPRE FREDDA.
Immediatamente, chiamo prima il Call Center, poi il tecnico dell’installazione, che però ormai è parecchio lontano, e mi viene assicurato da entrambi che sarà informata l’assistenza sul da farsi.
A tutt'oggi, dal 17 Dicembre non ho l'acqua calda in casa, in pieno inverno.
CONCLUSIONI e RICHIESTE
Ilproblema unico e principale stà nel fatto che con questo tipo di caldaia, se al rubinetto dell’acqua calda non vi è un certo livello di pressione, la caldaia non si avvia, e pertanto non può produrre acqua calda.
Con la caldaia precedente avevo sia il riscaldamento che l’acqua calda, anche se aveva meno pressione, ma c’era, senza problemi, invece ora no.
In questi giorni, ho consultato due diversi idraulici, i quali mi hanno detto come si sarebbe dovuto procedere col lavoro: fondamentale la visita preliminare di un tecnico competente che si accertava della situazione dell’impianto, nonché, la pressione per l’acqua calda, che è sufficiente con la nostra vecchia caldaia, ma del tutto Insufficiente con la vostra.
Un esperto se ne sarebbe reso conto immediatamente all’apertura del miscelatore.
A questo punto, il tecnico competente e soprattutto onesto, avrebbe sicuramente consigliato se non obbligato a risolvere prima il problema della poca pressione, e successivamente procedere con l’installazione della nuova caldaia, onde evitare così, il problema che poi invece, si è puntualmente verificato.
Ci troviamo così a dover “subire” una situazione a dir poco paradossale, ovvero spendere una cospicua cifra di denaro per avere problemi che prima non esistevano.
SICURAMENTE ANDAVAMO AVANTI CON LA NOSTRA CARA VECCHIA CALDAIA!
In considerazione di quanto espresso, ai sensi degli artt. 2226 e 1668 del Codice Civile, a mezzo della presente Vi richiedo l'immediata eliminazione a Vostra cura e spese del problema relativo alla poca pressione all’acqua calda, oppure una riduzione almeno del 50% del prezzo pattuito, o in ultimo la rimozione della vostra caldaia con la reinstallazione della nostra preesistente e la risoluzione del contratto.
In mancanza mi vedrò costretto a far eseguire da altri i lavori necessari, addebitandovene il relativo costo.
Con riserva di ogni diritto, anche il relativo risarcimento del danno.
Resto in attesa di un Suo/Vostro riscontro entro 10 giorni dal ricevimento della presente.
Distinti saluti.
Firma ______________________________