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2017-12-17 20:09:11

Riscaldamento a pavimento e scaldasalviette


Sono in procinto di dover realizzare il riscaldamento per la mia abitazione. Avendo optato per un riscaldamento a pavimento ho deciso di inserire degli scaldasalviette per i due bagni. Il dubbio che mi viene è come gestire le due differenti temperature di riscaldamento, bassa per i pannelli radianti ed alta temperatura per gli scaldasalviette.

Il costruttore mi ha proposto due soluzioni:

la prima consiste nell'avere una sola uscita a bassa tempuratura. Gli scaldasalviette sono quindi integrati con delle resistenze elettriche al loro interno che devono alzare la temperatura dai canonici 30 gradi circa fino a 60 gradi. Il costruttore ha detto che questa è la soluzione che lui predilige perché con circa 400 W a bagno ottiene la temperatura voluta. Oltretutto dice che la caldaia a condensazione da me scelta lavora a temperatura ottimale.

La seconda soluzione è quella di uscire dalla caldaia con acqua ad alta temperatura per gli scaldasalviette. L'acqua per il riscaldamento a pavimento si ottiene mediante valvole miscelatrici. In questo caso, secondo il costruttore, perdo i benefici di avere una caldaia a condensazione perché utilizzo acqua ad alta temperatura.

Mi hanno sempre detto che "scaldare" mediante circuiti elettrici è notevolmente più dispendioso. Quale soluzione è la migliore? Esistono soluzioni alternative? Ci sono caldaie con la doppia uscita per il riscaldamento?

Grazie per qualsiasi aiuto
  • anonymous
    0
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    Venerdì 30 Novembre 2007, alle ore 10:49
    Non mi risulta che la mandata sia a 30 °, più probabile a 40

    tenuto conto che in questo caso gli scaldasalviette ti servono solo per asciugare gli asciugamani (o quello che vuoi ) io lascerei gli scaldasalviette collegati alla caldaia a bassa temperatura. non allo stesso circuito, meglio farne uno separato a partire dal collettore principale.

    gli asciugamani sono bagnati, non zuppi d'acqua, secondo me non servono le resistenze elettriche.

    ciao tennison

  • archibagno.it
    0
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    Venerdì 30 Novembre 2007, alle ore 11:01
    Gli ultimi bagni da noi realizzati, inizialmente gli scaldasalviette erano collegati a bassa temperatura, ma dovendo essere molto surdimensionati per ottenere le calorie richieste, si è così giustamente creato un collegamento alla caldaia ad alta temperatura.

    Il riscaldamento è a soffitto, solo che per motivi troppo lunghi da spiegare, non si è potuto riempire con l'impianto tutta la superfice, per cui si è integrato con gli scaldasalviette.

  • elnigno82
    0
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    Venerdì 30 Novembre 2007, alle ore 12:11
    Anch'io sono nella stessa situazione di Fangio ... devo creare per forza due circuiti diversi quindi ?

  • archibagno.it
    0
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    Venerdì 30 Novembre 2007, alle ore 12:25
    Anch'io sono nella stessa situazione di Fangio ... devo creare per forza due circuiti diversi quindi ?

    Se non vuoi sovradimensionare gli scaldasalviette, penso propio di si...

  • elnigno82
    0
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    Venerdì 30 Novembre 2007, alle ore 12:35
    Chiedo venia...sovradimensionare...cioè?

  • anonymous
    0
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    Venerdì 30 Novembre 2007, alle ore 12:38
    Bene qui si parla di errori di progetto e non di asciugare l'accappatoio. e insisto sugli errori di progetto in quanto il progettista generalmente si occupa di riempire 50 chili di carte che nessuno leggerà mai, è sicuramente preparato per quel che riguarda isolamenti, dispersioni e trasmittanze, ma non si preoccupa quasi mai di verificare se quanto da lui progettato sia veramente fattibile, lasciando all'impiantista la soluzione dei problemi.

    quando monto gli scaldasalviette li faccio abbinare SEMPRE ad un radiatore o ad altro tipo di impianto, perché lo scaldasalviette quando ci metti la roba bagnata (e non sempre l'asciugamano umido ) non scalda più, tutto il calore emanato diventa latente e completamente inutile al riscaldamento dell'ambiente. di regola nei bagni preferisco inserire radiatori dotati di testa termostatica, per consentire una buona regolazione della temperatura.

    per quanto possibile evito accuratamente il radiante nei bagni perché le superfici a pavimento sono abitualmente insufficienti e difficilmente si può mettere un radiante a soffitto.

    ciao tennison

  • fangio
    0
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    Venerdì 30 Novembre 2007, alle ore 13:16
    Il costruttore mi ha detto che l'inserimento dei termoarredi è necessario, sia per implementare la temperatura dei bagni che devono essere leggermente più caldi delle altre stanze, sia perché nei bagni di solito si accende il riscaldamento anche nelle mezze stagioni o comunque quando il riscaldamento a pavimento è ancora spento.

    Su questi punti sono pienamente daccordo, inoltre un elemento caldo è sempre utile per asciugare gli asciugamani ecc.

    Quello che stò invece cercando di capire è come riuscire a conciliare il fatto che l'acqua per il riscaldamento a pavimento è troppo "fredda" per essere utilizzata nei termoarredo.

    Come da mio primo post, è una soluzione migliore alzare la temperatura del riscaldamento a pavimento con un circuito elettrico e quindi portarla agli scaldasalviette o viceversa è meglio uscire dalla caldaia con una temperatura dell'acqua elevata (per essere inviata agli scaldasalviette) e poi miscelare questa acqua con il circutito del riscaldamento a pavimento?

    Esiste inoltre una terza possibilità?

  • fornello
    0
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    Venerdì 30 Novembre 2007, alle ore 14:36
    Sì, una caldaia a condensazione tipo la Hydromotrix Frisquet, ma ce ne sono anche altre, che ha di serie due uscite per il riscaldamento una a bassa ed una ad alta temperature.
    Ovviamente gli scaldasalviette andranno collegati con un circuito separato.

  • archibagno.it
    0
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    Venerdì 30 Novembre 2007, alle ore 19:03
    Chiedo venia...sovradimensionare...cioè?

    Chiedo scusa, forse mi sono spiegato male, cerco di spiegarmi con parole semplici...

    Se per scaldare quel bagno con un impianto ad alta temperatura, occorre un radiatore di dimensioni "x", per scaldare lo stesso ambiente ma con un radiatore collegato ad un impianto a bassa temperatura, occorrerà un radiatore di dimensioni "x++", cioè molto più grande di quello tradizionalmente utilizzato e collegato ad alta temperatura...

    Quindi se io ho un termoarredo calcolato per un utilizzo in ambiente con impianto ad alta temperatura, per ottenere le stesse calorie con un radiatore collegato alla bassa temperatura, dovrò sovradimensionarlo nelle sue dimensioni...

    Forse non sono stato molto chiaro...

  • elnigno82
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 30 Novembre 2007, alle ore 19:40
    Chiarissimo adesso non essendo esperto del settore non sapevo cosa volesse dire...
    però scusa torniamo al discorso fatto in precedenza: se sovradimensioniamo il termoarredo collegato a bassa temperatura, avremo sì le calorie necessarie per scaldare l'ambiente, ma la superficie dello stesso sarà più fredda rispetto al termoarredo ad alta temperatura...e mi par di aver capito che un termoarredo a bassa temperatura non è motlo indicato...giusto?

  • archibagno.it
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 30 Novembre 2007, alle ore 19:46
    Chiarissimo adesso non essendo esperto del settore non sapevo cosa volesse dire...
    però scusa torniamo al discorso fatto in precedenza: se sovradimensioniamo il termoarredo collegato a bassa temperatura, avremo sì le calorie necessarie per scaldare l'ambiente, ma la superficie dello stesso sarà più fredda rispetto al termoarredo ad alta temperatura...e mi par di aver capito che un termoarredo a bassa temperatura non è motlo indicato...giusto?

    ESATTO...

    A parte quello, generalmente occorre un termoarredo che normalmente nei bagni non trova un posizionamento dove sia possibile collocarlo...

  • elnigno82
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 30 Novembre 2007, alle ore 19:57
    Quindi dobbiamo necessariamente installare due circuiti separati...ma in questo modo non pregiudichiamo un pò il risparmio energetico dell'impianto a pavimento?

  • archibagno.it
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 30 Novembre 2007, alle ore 20:06
    Quindi dobbiamo necessariamente installare due circuiti separati...ma in questo modo non pregiudichiamo un pò il risparmio energetico dell'impianto a pavimento?

    Valvoline termostatiche sui termoarredo, e via andare...



  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 1 Dicembre 2007, alle ore 12:18
    Togliamoci dai dubbi,è possibile pilotare i termoarredi ad una temperatura piu alta usando la solita caldaia a condensazione e far lavorare il pavimento alla temperatura ottimale,è semplicissimo basta fare un impianto dedicato per i termoarredi collegarlo adeguatamente abbinare il compensatore idraulico e tutto funziona per incato,peccato non averci pensato prima è come la storia dell'uovo di colombo,cosi facendo la caldaia funziona perfettamente i termoarredi scaldano alla giusta temperatura dicimo intorno ai 60° poi se vogliamo aumentare con un radiatore per i vari problemi che avete detto è semplice basta montarlo

  • elnigno82
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 1 Dicembre 2007, alle ore 12:46
    è possibile fare tutto questo con una caldaia a condensazione? cioè con una uscita acqua a 30 ° e con una a 60 ° ? sarebbe ottimale come soluzione...naturalmente la caldaia costerà e consumerà di più... giusto?

  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 1 Dicembre 2007, alle ore 13:21
    Il consumo è dato dagli ambienti da scaldare e da che temperature ci vuoi tenere,eseguendo un buon impianto abbinato ad una buona caldaia il che deve essere coadiuvato(ho scitto bene?) da una distribuzione perfettamente realizzata i consumi non cambiano in maniera significante

  • fangio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 1 Dicembre 2007, alle ore 13:53
    Radiante scrive:

    Togliamoci dai dubbi,è possibile pilotare i termoarredi ad una temperatura piu alta usando la solita caldaia a condensazione e far lavorare il pavimento alla temperatura ottimale,è semplicissimo basta fare un impianto dedicato per i termoarredi collegarlo adeguatamente abbinare il compensatore idraulico e tutto funziona per incato,peccato non averci pensato prima è come la storia dell'uovo di colombo,cosi facendo la caldaia funziona perfettamente i termoarredi scaldano alla giusta temperatura dicimo intorno ai 60° poi se vogliamo aumentare con un radiatore per i vari problemi che avete detto è semplice basta montarlo.

    Scusa tanto ma non capisco cosa dici. Cosa è un compensatore idraulico?
    Potresti spiegarlo con parole più semplici?

    Grazie

  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 1 Dicembre 2007, alle ore 15:00
    Un semplice tubo di diametro e alztezza adeguati dove all'interno non c'è nulla,sui fianchi ci sono gli attacchi per la caldaia e per gli impianti,la caldaia fa girare l'aqua dentro il compensatore l'impianto la preleva ,adeguatamente calcolato esso funziona anche da miscelatore,non sono cose nuove non ho inventato nulla in altri paesi sono anni e anni che li usano, mi spiace solo non averci penato prima

  • fangio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 1 Dicembre 2007, alle ore 15:35
    Praticamente un boiler come quelli utilizzati nei sistemi solari!

  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 1 Dicembre 2007, alle ore 16:08
    Con un po di fantasia qualche cosa che gli somigli c'è ,ma è tutto molto piu semplice molto piu piccolo

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 1 Dicembre 2007, alle ore 20:04
    Che deve essere coadiuvato(ho scitto bene?)

    non mi sembra... si scrive "scritto", mica scitto

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Dicembre 2007, alle ore 09:21
    Quindi con un'unica caldaia a condensazione si possono far andare il riscaldamento a pavimento e i termoarredi con due temperature diverse senza necessariamente tenere molto più alta la temperatura della caldaia? Come sempre il problema principale è che l'impianto sia fatto bene! Ma con quel tipo di caldaia che avete detto prima (Hydromotrix Frisquet) volendo oltre ai termpoarredi potrei mandare acqua più calda anche nei fancoil senza quindi doverli sovradimensionare giusto? Impazzirò con questa storia dei riscaldamenti, e impazzirò ancor più a trovare un termotecnico veramente bravo che mi proponga idee come quelle che ho letto, fino ad adesso mi ha semplicemente detto che o tengo la temperatura della caldaia a 70/80 gradi oppure metto due caldaie.

  • fornello
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Dicembre 2007, alle ore 14:39
    Hai detto termotecnico, Ops.
    Ovvio che si può mandare l'acqua più calda agli scaldasalviette ed ai ventilconvettori.
    Una buona temperatura è 50-55°C, oltre la vedo male per le salviette.

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Dicembre 2007, alle ore 17:05
    Detto in parole povere è fattibile allora come cosa? Senza andare a fare degli impianti complicati o troppo dispendiosi?

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Dicembre 2007, alle ore 17:37
    Ma allora lo mollo e ne trovo uno migliore? Si, direi di si. Comunque mi dite che si può fare una sola caldaia doppia uscita doppio coso o come si dice che fa acqua più calda per fancoil e scaldasalviette e più tiepida per il pavimento tenendo una temperatura di non so quanti gradi comuqnue più bassa di quella che avrei con una cladaia con una sola uscita di acqua ad un'unica temperatura. Ottimo, al prossimo tizio che chiederò saprò cosa chiedere se non me la propone di sua iniziativa!

  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Dicembre 2007, alle ore 22:20
    Ricapitolaimo,è tutto molto semplice,montate una buona caldaia a condensazione,di quelle serie non quelle ciofeghe che sembrano lavatrici,tanto per intenderci ,l'impianto funziona cosi,esce l'aqua a 55° va alle salviette ritorna entra nellequilibratore dove si miscela ed esce a 35° non ci sono valvole non ci sono congegni non c'è nulla ,solo un tubo adeguatamente dimensionato messo in verticale con quattro attacchi posti due su ogni lato in verticale,naturalmente un termostato con chiusura di sicurezza per il pavimento mi sembra doveroso che e per disgrazia supera la temperatura blocca il flusso,l'equilibratore puo avere anche 6 attacchi i soliti due della caldaia piu 4 sull'altro fianco ogni altezza corrispondera un tempratura diversa di funzionamento (molto interessante vedere come funziona con un prototipo in trasparenza e flussi colorati)è stupefcente un semplice tubo quello che puo fare,sbalorditivo,come gia detto peccato che non cio pensato io,
    N.B. per i fan coil calcolandoli per aria fredda in fase riscaldamento funzionano benissimo a 50° cosi li lasciate al minimo della velocita non fanno rmore ,perfetti

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 12 Dicembre 2007, alle ore 07:22
    Radiante sei il mio eroe! Adesso ce lo dico io come fare questo benedetto impianto! Grazie!!!

  • lanfrancoevangelista
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 3 Novembre 2015, alle ore 11:24
    Ma poi la caldaia non condensa.

  • caggiovanni
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 9 Dicembre 2017, alle ore 22:10
    Usa una normale e buona caldaia dove una linea andra' alle scaldasalviette 60° (fungendo nei bagni anche da riscaldamento) e una seconda linea che passa da un impianto di termoregolazione (max 40°)per l'impianto a pavimento .Lascia perdere caldaie le a condensazione .

  • jovis
    0
    Ricerca discussioni per utente Caggiovanni
    Domenica 17 Dicembre 2017, alle ore 20:09 - ultima modifica: Domenica 17 Dicembre 2017, all or 20:10
    usa una normale e buona caldaia dove una linea andra' alle scaldasalviette 60° (fungendo nei bagni anche da riscaldamento) e una seconda linea che passa da un impianto di termoregolazione (max 40°)per l'impianto a pavimento .Lascia perdere caldaie le a condensazione .
    Ciao,
    mi sembra un'ottima idea, lo devo dire a un amico che si trovava in una situazione simile, ma era dubbioso sulla risoluzione.
    In questo modo credo si risparmi anche sui consumi.

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