Ho una richiesta per raccogliere qualche ipotesi di progettazione del mio impianto di riscaldamento radiante a pav.!
Mi spiego meglio: sono in fase di chiarimento con il termotecico per la definizione dell'impianto ri riscaldamento radiante per il mio appartamento.
Trattasi di appartamento di circa 110m su due livelli (1P+sottotetto).
L'impianto è già stato studiato e dimensionato e realizzato dal punto di posizionamento dei collettori, posa dei pannelli, dei fasci tubieri e della caldaia... adesso si tratta di decidere come "termoregolare il sistema".
Attualmente sotto la caldaia (murale a condensaz) sul bacone c'è un collettore primario che manda al collettore di zona al primo piano e al collettore in zona notte.
Ai collettori di zona attualmente non ci sono ne valvole di intercettazione di zona ne valvole motorizzate sui singoli circuiti.
L'intenzione di base era quella di non lavorare a punto fisso quindi non installare pompe di cirolazione (decisione presa per la esigua dimensione dell'impianto).
La mia esigenza è quella di poter termoregolare le due zone (primo piano e sottotetto) anche in maniera grossolana in maniera differenziata. Ad esempio se decido che in un periodo (mediamente lungo giorni/settimane) volessi tenere una temperatura mediamente più alta nella zona sottotetto!!
Posso realizzare con l'ausilio di un termostato ambiante (uno per zona) una regolazione "micrometrica" agendo sulla valvola princiale di ciascun collettore (agendo in definitiva sulla portata di ciascuna zona)?
Inoltre continua ad essere necessaria la sonda di temperatura esterna per la regolazione climatica? Oppure se ne può fare a meno??
Volendo invece gestire indistintamente le due zone come si può agire alla termoregolazione di un simile impianto senza l'ausilio della sonda temp. esterna?
Ciao
Andrea
Questa è la disposizione dell'impianto:
https://media.lavorincasa.it/oldforum/2008/72645_77473.jpg