In data 6 maggio 2005 ho spedito con raccomandata la comunicazione per la detrazione del 36% dei lavori di ristrutturazione edilizia di un immobile in comproprietà (originariamente un vetusto laboratorio artigianale) allo scopo di ricavare un appartamento.
Lo scrivente è beneficiario della detrazione, progettista nonché direttore dei lavori.
I lavori sono iniziati il 13 maggio 2005.
Attualmente i lavori non sono ancora conclusi, lo saranno entro l?estate 2006, e l?importo complessivo delle fatture dell?impresa edile (Stati Avanzamento Lavori per le opere murarie, gli impianti, le opere in pietra a da fabbro) e degli artigiani direttamente interessati dalla Committenza (piastrellista, serramentista, ecc.) ha raggiunto la somma di Euro 42.000 circa. Tali fatture e i relativi pagamenti sono stati effettuati a mio nome. L?importo degli oneri è pari a circa 9.000 Euro ? pagati in contanti prima del rilascio del titolo autorizzativo (aprile 2005) ? e le quietanze di pagamento presso la tesoreria del comune risultano cointestate con gli altri comproprietari dell?immobile sebbene il pagamento sia stato fatto per intero dal sottoscritto.
A tale proposito avrei da sottoporVi tre brevi quesiti sintetici:
1) il limite (Euro 51.645,69) sopra il quale è necessario trasmettere ? dopo la fine dei lavori ? l?attestazione di un professionista è da intendersi per soli lavori oppure per oneri + lavori ?
2) se fosse superato l?importo di Euro 51.645,69 potrebbe il sottoscritto beneficiario, nonché progettista e direttore dei lavori dell?intervento presso il proprio immobile, redigere l?attestazione richiesta?
3) Le porte interne ? nel contesto della ristrutturazione edilizia che ha modificato completamente la suddivisione interna dei locali ? rientrano nella detrazione oppure fanno parte dell?arredamento ? quindi non sarebbero detraibili ? come ha affermato (in verità con qualche dubbio) la società che le produce e le vende?
RingraziandoVi fin da ora per le risposte che potrete fornirmi, saluto cordialmente.
Un "Beneficiario".