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2007-07-25 14:21:54

Supercondominio e singole palazzine - gestione


Anonymous
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24 Luglio 2007 ore 21:53 3
Buonasera a tutti gli amici di HelpCasa.....
vi spiego il mio problema.

Mia nonna vive da 40 anni in un condominio (che chiamerò C) formato da 5 condomini inclusa la nonna e non vi è un amministratore della palazzina.
Accanto a questo condominio C ve ne sono altri, cioè altre palazzine che prese nel loro complesso formerebbero un c.d. "Supercondominio".
Ogni palazzina inoltre so che si gestisce a modo suo.
Questo super Condominio, ad oggi è gestito da una S.c.r.l. che funge da Amministratore delle cose comuni, cioè acqua, stradelle comuni, etc... insomma da cose che comunque si presume siano di interesse di tutti coloro che vivono nelle palazzine vicine.

Nel 1998 nella Palazzina C veniva stipulata polizza Globale Fabbricati riguardante la responsabilità civile per i danni che si sarebbero potuti verificare dalle parti comuni dell'edificio o da imprevisti eetc...
Tale contratto sarebbe dovuto scadere nel '98 con opzione di disdetta di anno in anno.
La mia nonna non aveva mai dato il consenso alla stipula di tale polizza e nel 2003 disdettava con lettera raccomandata l'assicurazione alla successiva scadenza del 2004.

Sempre nel 2004 TRE dei cinque condomini, DI LORO INIZIATIVA sapendo che la mia nonna non avrebbe più voluto pagare le spese relative alla polizza, pensarono bene di dare mandato al SuperAmministratore di gestire per loro conto la pratica assicurativa, riscuotere le somme necessarie al pagamento del premio etc....
L'amministratore allora provvedette, sempre nel 2004 ad una variazione di polizza (quella originaria era del '98) prorogandola per altri 10 anni! (adesso la scadenza è nel 2014).

Adesso alla nonna, che nel frattempo si rifiuta di pagare, tramite legale dell'amministratore, hanno minacciato di far un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo avvertendola che le avrebbero pignorato la casa!!!!! E questo per 700 euro circa!

Ora io non sono un legale, ma a naso la cosa mi puzza:
Infatti:
1) Su che base è stata presa la decisione di stipulare una polizza nel 98? Non c'è un amministratore, non c'è una delibera assembleare della palazzina, nemmeno un invito ad una riunione tesa a parlare, tra le altre cose, anche della stipula della polizza.
Va bene che la mia nonna fino al 2004 ha pagato, però poi ha manifestato la volontà con raccomandata di porre fine a quella che lei dice essere una "farsa" e una "presa in giro".
2) Su che base nel 2004 tre persone, lasciando allo scuro le altre due (tra cui la nonna appunto) danno mandato ad un amministratore di gestire la pratica assicurativa? Ma è possibile? Anche qui nulla di nulla....non c'è convocazione, ne assemblea ne verbale assembleare della palazzina.
3) Perché comunque una volta dato incarico alla S.c.r.l. che funge da superamministratore , questo non ha messo all'ordine del giorno per una discussione e successiva approvazione tanto il conferimento dell'incarico quanto la richiesta di modifica della polizza per la palazzina C?????????

Non esiste traccia di o.d.g. contenente simili oggetti, ne di verbale ne di preventiva autorizzazione!

Ho parlato con l'amministratore che sostiene genericamente che dietro un mandato lui poteva fare tutto.....si ma l'assemblea che ci sta a fare? NBe avrebbe dovuto parlare e mettere ai voti o no???

Ci sono dei margini per far evitare un D.I. alla nonna?

Grazie.

Buonasera
  • condominiale
    0
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    Martedì 24 Luglio 2007, alle ore 22:41
    Il problema potrebbe sembrare complesso, in realtà non lo è.

    Se la palazzina della nonna non ha mai nominato un amministratore, il condominio comunque esiste.

    Tre condómini su cinque, quindi si presume la maggioranza delle teste e dei millesimi, decide di continuare a pagare la polizza fabbricati che protegge dai danni soprattutto verso terzi (cade la fatidica tegola e muore un passante .... senza assicurazione i condómini proprietari si "giocano" l'appartamento).
    Nel condominio vige la legge della maggioranza, la minoranza e il dissenziente devono comunque accettare la decisione presa.

    Quella che tu hai evidenziato è solo mancanza di procedura, in realtà non si è violato l'art. 1136 del c.c.
    La nonna, venuta a conoscenza del rinnovo della polizza, non doveva limitarsi a inviare una raccomandata, doveva prendersi un avvocato e portare davanti al giudice la maggioranza che aveva autonomamente deliberato la prosecuzione della polizza, impugnando la deliberazione così come previsto dal Codice.

    Non avendolo fatto entro i fatidici 30 gg da quando è venuta a conoscenza della deliberazione, ha di fatto resa esecutiva la decisione della maggioranza.

    Ttta la procedura è comunque al limite della regolarità, ma non può ritenersi "nulla".

    L'amministratore ha agito correttamente, ora ha il pieno diritto di far emettere decreto ingiuntivo nei confronti della nonna che è diventata morosa essendo rimasta "inerte" (non impugnando) di fronte ai fatti, nel momento in cui ne è venuta a conoscenza.

    Una procedura di opposizione al decreto ingiuntivo costerebbe sicuramente di più dei 700? in questione.

    Il mio consiglio è quello di aderire alla richiesta di pagamento, un contenzioso giudiziario potrebbe ritorcersi contro la nonna.

    Ho in archivio precise sentenze su questo argomento, ciò che ti ho detto non è quindi solo un mio "parere personale".

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 24 Luglio 2007, alle ore 23:33
    Grazie per la risposta ma non hai centrato il problema. Tu parli di nullità, annullabilità conoscenza della delibera ma qui non c'è nulla che fosse stato fatto seguendo le regole del codice, non c'è mai stata una convocazione in tale senso ne per approvare la prima polizza, ne per dare mandato ne per modificare e creare una seconda polizza......

    Capisci?

    Tra l'altro ho cercato di documentarmi anche io e sinceramente (parere personale ovviamente) non riesco a trovare un nesso che giustifichi la cosa.

    Se il condominio (nella palazzina C) esiste, come tu affermi, allora dovrebbero applicarsi le regole del condominio giusto?
    Ma nella palazzina un amministratore non esiste e non è mai esistito e fino al 2004, da quelle info che ho reperito, anche nelle altre palazzine la cosa è sempre andata avanti alla "carlona" ove ognuno faceva ciò che voleva riguardo alla palazzina che abitava.
    Non esiste nemmeno un regolamento condominiale.

    Mi chiedo però come facciano ad applicarsi le regole del condominio alla palazzina. Péiuttosto il c.c. (che mi è toccato comprare e studiare alla buona) dice che in mancanza di regole sul condominio si applicano quelle sulla comunione.
    Ma anche qui ci sono regole precise circa la validità delle decisioni prese da coloro che godono della cosa comune: si richiede un avviso CERTO, si richiede che le decisioni siano prese in assemblea pena la nullità delle stesse.
    In altre parole, è valida la decisione tale da vincolare anche quelli in minoranza quando ci sia stato un avvertimento preventivo e anche i dissenzienti siano stati messi anticipatamente in condizione di conoscere il contenuto della assemblea che si sarebbe dovuta svolgere tra i condomini della Palazzina C...invece nulla!

    Domanda: come fai, VIOLANDO la legge a vincolare altri alle tue decisioni? Non puoi!

    Questo discorso vale per il contratto stipulato nel 1998

    Ma lo stesso deve dirsi per quanto riguarda il conferimento del mandato alla gestione della pratica assicurativa della palazzina C al superamministratore.
    Premesso che come da lui detto sono cose che non lo dovrebbero riguardare, va rilevato che lui potrebbe al più ocuparsene solo se:
    A) Ci sia stato un valido conferimento a monte e NON C'E' STATO.
    B) Abbia, una volta ricevuto il mandato, messo all'o.d.g alla successiva assemblea tale conferimento, lo abbia sottoposto a votazione e che ciò sia stato verbalizzato.
    Inoltre occorre che se il condomino è assente a lui deve essere notificato il verbale che approva quanto detto.
    Ma anche qui NULLA di tutto ciò e' stato mai fatto!!!!!

    Insomma Il C.c., anche se ci ho passato qualche ora sopra solamente (credo che gli avvocati ci dedichino la vita....) mi pare chiaro. O comunione o condominio e ognuno segue regle ben precise. Io non ho letto da nessuna parte che tre persone, di loro spontanea inizitiva un bel giorno diano incarico ad un amministratore senza che tale iniziativa sia stata avallata a monte dalla maggioranza degli abitanti della palazzina.
    Ne che una delibera presa così dall'oggi al domani (e per ripicca contro la scelta di mia nonna di disdettare un contratto di cui lei non fu mai avvisata nel 98) sia eseguita dall'amministratore SENZA AVALLO DELL'ASSEMBLEA.
    E questo, a grandi linee, mi è stato fatto capire anche un pò da alcuni amministratori conoscenti dei miei genitori....

    Ti ripeto....con la maggioranza e seguendo la legge si può fare tutto (o quasi) ma pretendere dei soldi sulla base di un qualcosa che è PRIVO di una volontà (anche discorde) di uno o più condomini che non siano stati resi partecipi della materia, mi sembra fuori del mondo.

    Tieni anche conto che dietro richiesta di tutti i giustificativi di spesa che legittimerebbero un loro intervento forzoso, l'amministratore mi ha detto di non avere nulla in mano perché sono cose che gestiva direttamente la palazzina C (che, per ripetersi, non ha seguito ne i criteri dettati dalle regole del condominio ne quelle circa la comunione che si applicano in mancanza delle prime) e di aver stipulato la modifica contrattuale nel 2004 dietro tale mandato (che tra l'altro, l'ho visto, non contiene l'indicazione a stipulare ma solo a gestire e riscuotere somme) che PERO' RIPETO, non e' stato PREVENTIVAMENTE DISCUSSO E APPROVATO DA NESSUNO!!!!! Ne nelle successive assemblee si è mai parlato di tale gestione, di tale proroga all'assicurazione!!!! MA TI RENDI CONTO!!! Qui la nonna ha saputo di tutto (o meglio io....visto che lei non cammina e non ha tutti i suoi giorni e i miei lavorano sempre) solo con una diffida dell'Avvocato!!!!

    Cioè questo amministratore etteva in bilancio le spese anche a mia nonna senza che lei fosse a conoscenza di nulla e le chiedeva i soldi....

    Quindi si approvava un bilancio con delle spese che erano state inserite quasi di nascosto e fatte approvare anche perché nemmeno tutti i condomini delle altre palazzine sapevano non avendo mai l'amministratore parlato delle modifiche avvenute nella palazzina C.

    Comunque...vabbè...adesso ti saluto....sono stato fin troppo prolisso. Va bene pagare, ma pagare senza che ci sia un valido vincolo mi sembra troppo.

    Ciao

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 25 Luglio 2007, alle ore 14:21
    Ripeto, ti ho dato la risposta in base alla mia esperienza, in base al Codice ed in base alle sentenze di Cassazione (oltre 10.000 riguardanti il condominio) che ho in archivio.

    Hai le tue "convinzioni", portale davanti al giudice tramite un avvocato, vedremo i risultati.

    Ribadisco che ti sarà più conveniente "economicamente" pagare l'assicurazione condominiale piuttosto che regalare il doppio (e oltre) dei soldi agli avvocati e per spese giudiziarie.

    Rileggi il 63 attuazione, il D.I. è immediatamente esecutivo nonostante opposizione......... rifletti.

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