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2009-07-01 14:22:40

Servitu' scomoda


Mariagrazia1207
login
22 Giugno 2009 ore 16:12 5
Ho acquistato una casa che sto finendo di ristrutturare come prima casa.Proprio prospiciente alla facciata della casa e dentro alla mia proprieta' c'é un palo di cemento di circa 50 cm di diametro e 7 metri di altezza, di proprieta' dell'Enel, sulla cui presenza non si fa cenno nel rogito di acquisto né nei documenti catastali.Ho chiesto all'Enel circa un anno fa e una seconda volta due mesi fa la possibilita' di spostarlo, visto che compromette la visibilita' e che con la sua bruttura deprezza, in modo significativo il valore dell'immobile.
L'Enel ha preso tempo per decidere se sia possibile uno spostamento e a quali costi ,da addebitare alla sottoscritta richiedente.In attesa di un riscontro di Enel,io nel frattempo ho quasi terminato di ristrutturare la casa e sto accingendomi, perche' obbligata, ad eseguire l'esterno:con muretto di recinzione,marciapiede e vialetto di ingresso.Le mie domande sono queste:
La presenza di questa servitu' (non formalizzata in alcun modo) nella mia proprieta', mi da' dei diritti?
Enel puo' negare lo spostamento del palo?
Sono obbligata a pagare il lavoro, se venisse eseguito?
Se la risposta di Enel dovesse arrivare.dopo che i lavori esterni a cui facevo cenno,sono terminati, chi paga , se mai ce ne fosse bisogno per lo spostamento del manufatto,il rifacimento di tali lavori di ristrutturazione ???
Cordiali saluti
mariag1207@yahoo
  • rai6604
    0
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    Martedì 23 Giugno 2009, alle ore 18:29
    Verifica se esiste un esproprio da parte dell' Enel per occupazione suolo e se esso è stato pagato al proprietario se no chiede il dafarsi ad un avvocato.
    verifica se il voltaggio dei fili dell'Enel non crei pericolo (chiedi a loro il Voltaggio passante) esistono delle distanze da rispettare dai fabbricati " verifica chi ha costruito per prima l'Enel o il costruttore )
    Se Enel ha costruito per primo il costruttore doveva adeguarsi di conseguenza e quindi lo spostamento sicuramente ti verrà adebitato.
    Se Enel ha istallato il palo dopo la costruzione sarà Enel a spostare il palo senza chiedere nulla ??? !!!!
    Verifica se si sia scattato l'usocapione
    se no affrettati ad interrompere i termini mediante raccomandata A/R se no sono problemi ( vedi avvocato)
    per il resto devi pensarci in tempo se no diventa complicato

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 24 Giugno 2009, alle ore 17:24
    Ciao, i consigli di cui sopra sono solo in parte 'quotabili', ovviamente se ci fosse stato un esproprio, così come un'usucapione, da parte dell'Ente, dovrebbe risultare all'agenzia del territorio. Come primo step, sarei dell'avviso d'inviare una formale richiesta, assegnando un termine congruo (30 gg.) per rispondere.

  • mariagrazia1207
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 25 Giugno 2009, alle ore 09:05
    Ho chiesto e verificato il voltaggio della corrente: 400Kw.Quale distanza Enel doveva tenere dal fabbricato esistente ?
    Ho fatto fare una ricerca in Conservatoria .
    Sono riusciti a risalire al 1933 e da allora a tutt'oggi non esiste agli atti alcuna traccia di esproprio o occupazione .E' possibile che sia stato fatto con i vecchi proprietari, (che ora sono deceduti,) un accordo verbale ?
    Cosa mi consigliate di fare?
    Ho piena fiducia di Voi.
    Grazie mille e cordiali saluti
    mariagrazia1207

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 25 Giugno 2009, alle ore 16:33
    Gli accordi verbali, per atti negoziali soggetti a trascrizione, non sono opponibili ai terzi: potete stare tranquilli, sotto questo profilo.

  • giak02
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 1 Luglio 2009, alle ore 14:22
    Un problema simile nel mio fondo l'ho affrontato con una raccomandata A/R a:
    ENEL Distribuzione S.p.A
    casella postale 8080
    85100 Potenza
    credo che puoi utilizzare allo scopo il modulo per il reclamo che puoi scaricare dal sito ENEL.
    Oltre alla motivazione, ho fatto riferimento agli artt. 121 e 122 del Regio Decreto n° 1775 del 11/12/1933 (TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI DI LEGGE SULLE ACQUE E SUGLI IMPIANTI ELETTRICI), per facilità riporto l'art. 122.
    L'imposizione della servitù di elettrodotto non determina alcuna perdita di proprietà o di possesso del fondo servente.
    Le imposte prediali e gli altri pesi inerenti al fondo rimangono in tutto a carico del proprietario di esso.
    Il proprietario non può in alcun modo diminuire l'uso della servitù o renderlo più incomodo. Del pari l'utente non può fare cosa alcuna che aggravi la servitù.
    Tuttavia, salvo le diverse pattuizioni che si siano stipulate all'atto della costituzione della servitù, il
    proprietario ha facoltà di eseguire sul suo fondo qualunque innovazione, costruzione o impianto,
    ancorché essi obblighino l'esercente dell'elettrodotto a rimuovere o collocare diversamente le condutture e gli appoggi, senza che per ciò sia tenuto ad alcun indennizzo o rimborso a favore dell'esercente medesimo.
    In tali casi il proprietario, deve offrire all'esercente, in quanto sia possibile, altro luogo adatto all'esercizio della servitù.
    Il cambiamento di luogo per l'esercizio della servitù può essere parimenti richiesto dall'utente, se questo provi che esso riesce per lui di notevole vantaggio e non di danno al fondo.
    Da me è venuto un tecnico a fare un sopraluogo e poi mi hanno risposto di fornire la documentazione catastale del mio terreno in quanto ho chiesto di spostarlo sul confine o sul terreno dei confinanti che usufruiscono dell'allaccio, di spese non ne parlano.
    Spero di esserti utile
    gianni

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