Salve a tutti.
Ho bisogno di un chiarimento, ho paura di avere tra le mani una situazione un po' anomala.
Alla morte di mio padre, io e mia sorella siamo entrati in possesso di una casa, divisa in due piani indipendenti da 100mq l'uno (al momento eravamo entrambi proprietari dell'intera casa, non si sono fatte spartizioni precise).
Il piano superiore ha un'altezza di 3m ed è accatastato come abitazione (come infatti è sempre stato), il piano terra ha un'altezza di 2,5m ed è accatastato ad uso agricolo (cantina, ripostigli, anche se poi ci ha abitato mia nonna).
L'anno scorso abbiamo fatto le divisioni dal notaio, mia sorella è proprietaria della parte sopra e io di quella sotto.
Il piano terra è passato ad abitazione, ma non abitabile in quanto l'altezza non è a norma e mancano gli impiani.
Ora dobbiamo fare alcuni lavori di ristrutturazione in comune (cappotto esterno) e io mi dovrò sobbarcare molti lavori extra per la mia parte, visto che mi sono deciso a sistemarla (abbassamento del pavimento, impianti, muri, serramenti, ecc...).
Dal mio punto di vista io eseguo una ristrutturazione, per tanto dovrei beneficiare delle agevolazioni fiscali del 36% e 55%, ma il dubbio che mi assilla è: la mia è considerata come ristrutturazione? Voglio dire... la mia partre (piano terra) non era abitata prima... e non so se possono essere applicati i principi delle agevolazioni.
Mi sono letto le docum. dell'agenziona delle entrate, ma non è ben chiaro la mia situazione.
Qualsiasi spiegazione in merito è apprezzata. Grazie.