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2007-03-12 12:09:39

Ristrutturazione - 11813


Mitsumit
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07 Marzo 2007 ore 16:52 3
Sono proprietario di un?area edificabile sulla quale insistevano alcuni fabbricati adibiti ad abitazione, una stalla con fienile, aia e cortile. Tutti gli immobili, ancora integri nella loro struttura, sono stati demoliti nel luglio 2006. Visto che la demolizione con successiva ricostruzione, nel rispetto di sagoma e volume della preesistente costruzione, sono da considerasi ristrutturazione, mi pongo alcuni interrogativi:
-Considerando la circolare n. 4174 del 07.08.03 del Ministero delle Infrastrutture, la quale disciplina il concetto di ?area di sedime?, mi chiedo se è possibile ricostruire la stalla ed il relativo portico all?interno del medesimo lotto, variando la posizione originaria del fabbricato, pur rispettando la sagoma, ma cambiando la destinazione d?uso. Il diverso posizionamento della stalla e dell?annesso porticato, in seguito da convertire in abitazione, si renderebbe necessario per sfruttare l?irraggiamento solare nell?ambito di un progetto fondato cui canoni della bioedilizia.
-Prescindendo dall?ipotesi sopra descritta, cioè lasciando stalla e portico nell?originaria posizione, operando una ristrutturazione e modificando solo la destinazione d?uso, dovrei pagare comunque gli oneri di urbanizzazione e il costo di costruzione?.
  • condominiale
    0
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    Mercoledì 7 Marzo 2007, alle ore 17:38
    Le risposte alle tue richieste te le può fornire solo l'ufficio edilizia del tuo comune.

    La variazione d'uso di determinati ambienti potrebbe essere soggetta a limitazione dal piano urbanistico comunale.
    La stessa cosa per le modifiche che hai in animo di fare pur mantenendo identiche superfici e cubature.

    Un buon geometra della tua zona conosce a fondo queste problematiche perché ci "sbatte contro" tutti i giorni, chiedi consiglio.

  • mitsumit
    0
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    Lunedì 12 Marzo 2007, alle ore 11:09
    Le risposte alle tue richieste te le può fornire solo l'ufficio edilizia del tuo comune.

    La variazione d'uso di determinati ambienti potrebbe essere soggetta a limitazione dal piano urbanistico comunale.
    La stessa cosa per le modifiche che hai in animo di fare pur mantenendo identiche superfici e cubature.

    Un buon geometra della tua zona conosce a fondo queste problematiche perché ci "sbatte contro" tutti i giorni, chiedi consiglio.

    Forse non mi sono spiegato bene, oppure il quesito è troppo tecnico.
    Il mio problema consiste nel verificare se, operando attraverso una ristrutturazione, posso spostare l'area di sedime originaria per meglio posizionare il nuovo edificio all'interno del lotto di terreno e se tale intervento, ammesso sia possibile, viene concesso anche in presenza di un cambio di destinazione d'uso.
    In comune ci sono già stato e, come al solito, praticano lo scarica barile deferendo la mia questione al loro legale...

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 12 Marzo 2007, alle ore 12:09
    A mio avviso un simile lavoro necessita del "permesso a costruire" con il pagamento ex novo degli oneri di urbanizzazione primaria e secondaria.

    Permessi comunali

    Come ti ho detto sopra, la variazione della destinazione d'uso può essere dichiarata solo dal comune. La supervisione e l'assistenza di un buon geometra (introdotto nel comune), agevolerà sicuramente la risoluzione dei tuoi problemi.

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