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masthead/888/125
2007-01-22 11:09:44

Perizia ctu


Popolino
login
21 Gennaio 2007 ore 19:43 7
Salve a tutti, sono un nuovo utente spero di non sbagliare nel porre il mio quesito. cmq il problema è questo :

in una richiesta di scioglimento di comunione d'immobile indiviso siamo giunti alla perizia di questo da parte del CTU (unica perizia nel senso che non sono state presentate altre o opposti veti a questa) la propieta' è stata valutata su richiesta del giudice sia all'epoca dell'apertura dell'eredita' (1992) in circa 100.000 euro; sia al valore attuale di oggi circa 600.000 euro.
Essendo 5 eredi il tecnico del tribunale ha quantificato la quota procapite in circa 120.000 euro ciascuno.
Essendo interessato alla propieta' nel senso di acquisto liquidando gli altri eredi la domanda che vi pongo è questa?

in una eventuale decisione del giudice questi avendo chiesto due valori dell'immobile (attuale e vecchio) potrebbe effettuatre una media dei valore nel senso di abbassare la quota di 120.000 euro procapite? tipo ad esempio 90.000 o sono troppo ottimista

o è piu' probabile che possa confermare quella del CTU effettuata dal tecnico o addirittura aumentarla?

Spero di essere stato abbastanza chiaro nell'esposizione e ringrazio anticipatamente chi vorra' aiutarmi
  • condominiale
    0
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    Domenica 21 Gennaio 2007, alle ore 22:29
    Il Codice è chiaro su questo argomento.

    La valutazione fatta dal CTU (hai detto che è l'unica esistente) non può essere contestata.
    Gli attuali comproprietari avranno diritto di ricevere questa somma.
    Se uno dei proprietari intendesse acquisire le altre quote dovrebbe versare questa somma agli aventi diritto.

    Nulla vieta che con contrattazione privata tra le parti, la cifra possa essere ridotta.

    Se nessuna delle parti sarà in grado di pagare agli altri la somma sopra citata, allora il giudive metterà l'immobile all'asta.

    (per esperienza la cifra che se ne ricaverà sarà sicuramente molto minore della valutazione del CTU, per cui tutte le parti in causa non dovrebbero avere interesse a giungere all'asta, insomma il buon senso consiglierebbe di accettare una somma anche inferiore)

  • popolino
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 21 Gennaio 2007, alle ore 23:36
    Ciaooo grazie x i suggerimenti, ma a me interesserebbe sapere eventualmente nel momento in cui il giudice arrivasse ad emettere la sentenza questi si atterra' scupolosamente alla quota 120.000 per capirci periziata dal CTU oppure ha facolta' di mischiare le carte quindi facendo una valutazione generale della cosa e dare un valore tanto piu' basso oppure piu' alto dei 120.000?
    Sicuramente a me interesserebbe avere un valore piu' basso pero' non so se sia una cosa fattibile anche xche' non capisco la richiesta del giudice di avere due valutazioni dell'immobile (attuale 600.000 e all'epoca (anno1992) 100.000 euro) il mio pensiero e che possa fare una media dei due valori tirando fuori come gia' detto una quota procapite di 90.000 ad esempio, (pero' credo di essere troppo ottimista) ma non so se sia una cosa fattibile o quanto meno da procedure regolare in questi casi.......
    ciaoooooo

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 22 Gennaio 2007, alle ore 07:08
    Pensavo di essere stato chiaro nella mia risposta .........

    Perché non hai fatto fare anche tu, tramite il tuo avvocato, una "perizia di parte" e hai aspettato quella fatta fare dal giudice?

    Ti ho gia detto che il giudice, dopo la valutazione, ha una base sulla quale chiedere ai comproprietari se vi fosse qualcuno disposto a rilevare le altre quote a quel prezzo.
    Perché non vi siete accordati prima e avete aspettato di andare davanti al giudice?
    Non potevate far fare voi stessi una perizia da un professionista e su quella base trovare un accordo?

    Ora la tua domanda appare quasi assurda .... prima litigate fino a ricorrere al giudice, ora che il giudice ha trovato un valore, tu vorresti disconoscerlo!

    Ti ripeto ..... avverti gli altri che se accettano la tua offerta per un valore inferiore, tu sei disposto ad accettare, se l'immobile verrà venduto all'asta, riceveranno probabilmente una cifra inferiore a quella che tu stai offrendo.
    (non è compito del giudice "mercanteggiare")

    Le due valutazioni saranno importanti per calcolare le tasse sulle "plusvalenze" eventuali che dovrete pagare in caso di vendita.

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 22 Gennaio 2007, alle ore 09:13
    Mettiamola così: la CTU non è un mezzo di prova in senso proprio, ma un 'ausilio' tecnico al Giudice che istruisce la causa. Nella Vs. fattispecie, peraltro, non vedo come il Giudice stesso possa discostarsi dalle valutazioni peritali espresse...

  • popolino
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 22 Gennaio 2007, alle ore 09:36
    Carissimo mi scuso anticipatamente, sei molto chiaro, anzi sono io che non ti ho spiegato nei particolari la cosa nel senso che come tu hai ben capito io sarei interessato all'immobile (nei panni di uno dei 5 eredi) pero' purtroppo la cifra non mi è accessibile, e siccome mia sorella (un'altra erede dei 5) per mia sfortuna offre l'importo periziato effetivo cio' mi taglia le gambe mettendomi fuori.
    Vedendo che l'avvocato vuole chiudere prima della sentenza del tribunale avevo il presentimento che ci fosse qualcosa dietro che non dicesse o che non riesco a capire (capisc a me, mia sorella ha i soldi e potrebbe aver promesso all'avvocato qualche ulterior regalino fuori mano per portare l'acqua al suo mulino)
    Quindi ho avuto il dubbio che questi compreso l'avvocato avessero paura della sentenza finale . Percio' ti dicevo se era possibile qualche variazione da parte del giudice sulla valutazione sono troppo ottimista....
    Per la perizia di parte purtroppo mi sono messo nelle mani dell'avvocato che è in comune (4 contro 1) che non me la consigliata e lasciamo perdere
    Scusami delle tante chiacchiere purtroppo da quel che ho capito è sempre la solita storia chi piu' polvere ha spara' nel senso dei soldi.
    Credo che non mi resti che accettare la quota in soldini e andarmene, l'unica speranza che avevo era quella della sentenza finale ma da quello che ho potuto capire non c'è nulla da fare.
    Ti ringrazio per le tue risposte, ciaoooooo

    P.S. per l'accordo prima che dici tu:
    pensa mettere 5 teste insieme, noi i 20 anni non ci siamo riusciti

  • condominiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 22 Gennaio 2007, alle ore 10:15
    Non pensare che il tuo problema sia "unico", sai quanti si trovano in queste situazioni?

    Purtroppo per tutti voi se non ci saraà accordo stragiudiziale, l'immobile andrà in asta e spero riusciate a ricavarne almeno la metà della cifra indicata.

    Possibile che di fronte a questa evenienza non si possa trovare un accordo?

    In bocca al lupo

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 22 Gennaio 2007, alle ore 11:09
    Immagino che lo scioglimento della comunione non sia stato pacifico...non è che l'avvocato teme, in effetti, la condanna alle spese in ragione della soccombenza dei suoi assistiti?

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