Rieccomi,
come anticipato i dubbi non sono finiti
Cercando di avere qualcosa che assomigliasse ad un preventivo delle spese da sostenere l'agente immobiliare mi calcolava l'imposta di registro a 2100 euro (su una proposta di acquisto a 165000 euro).
Dopo molte domande per sapere come si fosse arrivati a quella cifra l'agente mi ha fatto capire che alla rendita catastale veniva applicata un'aliquota che "...piu' per meno meno.." faceva tot.
Siccome, per deformazione professionale, quando su cose precise la controparte rimane vaga io ci sento puzza di bruciato ho cercato di andare a fondo facendo domande piu' pressanti.
Alla fine e' risultato che nel contratto di acquisto fatto dagli attuali proprietari (nel lontano 1994) la rendita catastale era di 64.000.000 di lire.
L'agente, al motto di "manteniamoci larghi che poi vai a spendere di meno" ha calcolato una rendita catastale attuale di 70.000 euro e quindi il 3% sono 2100. Urrah, la matematica e' salva...io un po' meno.
In base a cosa si passa da 64.000.000 di lire a 70.000 euro ? E' piu' del doppio!!!!
Dubitando delle informazioni ricevute, pero', sono andato a spasso per internet e una idea precisa su come calcolare questa imposta di registro ancora non sono riuscito a farmela.
Ho trovato informazioni diverse e sinceramente credo che sia tutte vere anche se in antitesi tra di loro. Credo che alcune pagine siano un po' piu' datate e quindi leggi, decreti e furberie postume possono aver cambiato le regole.
La domanda sorge spontanea: Il notaio quanto mi chiedera' come imposta di registro ?
Grazie,
Fabio