Buongiorno, posto anche qui la mia situazione personale visto che tocca aspetti inerenti all'interpretazione delle leggi in materia.
Ho acquistato come prima casa un appartamento che vorrei ristrutturare. Intanto ho mantenuto la residenza nella casa di famiglia (che si trova nel medesimo comune della casa appena acquistata) ove vivo con i miei genitori.
Poichè al momento non posso portare in detrazione alcunchè, e visto anche che il costo dei lavori sarebbe sostenuto da mio padre, vorrei sapere se e come potrei fare perché sia il mio genitore a beneficiare delle detrazioni.
Da una lettura delle norme in materia evidenzio tre possibili (forse!) soluzioni:
1) cedere in comodato l'appartamento a mio padre e iniziare a fare i lavori; in questo caso egli sarà costretto a trasferire la propria residenza o potrà mantenerla nell'attuale abitazione?
2) trasferire entrambi la residenza presso il nuovo appartamento;
3) forzare l'interpretazione di "familiare convivente" posto che allo stato attuale io e mio padre effettivamente conviviamo ed abbiamo la residenza presso il medesimo appartamento, che però non è quello che ho comprato come prima casa e che vorrei ristrutturare; in altre parole: la convivenza, per poter rilevare ai fini delle detrazioni, deve esserci esclusivamente presso l'appartamento che si vuole ristrutturare? Può dirimere questo dubbio il fatto che nelle norme si aggiunga che tale convivenza non è necessario che si realizzi nell' "abitazione principale"?
Alla luce della vostra esperienza, vi chiedo un parere di "fattibilità" in merito a queste o ad altre possibili soluzioni.
Grazie!