Buongiorno,
illustro la seguente situazione perché avrei bisogno di un parere. Sul sito dell?agenzia delle entrate e anche in altri siti web le risposte sono spesso poco chiare e/o discordanti fra loro, quindi urge chiarimento.
La situazione credo sia particolare: casa di proprietà del padre in ristrutturazione, in cui andrà ad abitare il figlio. Il figlio convive con il padre in un immobile diverso da quello in ristrutturazione, che tuttavia è a quest?ultimo collegato (area cortiva/giardino in comune fra le due case). Il permesso di costruire e i lavori sono stati avviati, e in data successiva (3 settimane dopo) viene registrato un contratto di comodato d?uso gratuito a favore del figlio, poiché la casa gli è stata messa a disposizione dal padre e lui ci andrà a vivere quando sarà pronta.
Le fatture sono intestate al figlio, che è convivente col padre e comodatario prima dell?emissione delle fatture ma dopo la data della concessione edilizia.
Con queste premesse ci sono i presupposti per il figlio per poter usufruire delle detrazioni del 36 e 55%, visto che anche se il figlio non vive nell?immobile in ristrutturazione (peraltro inagibile), egli vive con il padre in un immobile collegato a quello oggetto dei lavori e quindi in esso ?si esplica il rapporto di convivenza? anche se non è l?abitazione principale? (stesso cancello d?ingresso per entrambe le case, per intenderci ? stessa via, numeri civici 5 e 7).
Grazie in anticipo della collaborazione.