Mi ritrovo in questa situazione, un po' particolare: alcuni mesi fa abbiamo acquistato un appartamento (in corso di ristrutturazione). Dopo aver firmato il compromesso di vendita e aver pagato la caparra, per caso, siamo venuti alla conoscenza che il proprietario ha una causa in corso con il condominio dell'appartamento, in quanto il proprietario si rifiuta di pagare dei lavori di ristrutturazione che erano stati fatti sul palazzo.
Ora viste le leggi italiane, mi ritroverei io sul groppone questa cifra decisamente alta (si parla di circa 20.000 euro) che non potrei pagare, visto che il mutuo richiesto e' al "millimetro".
L'avvocato del condominio dice di aver raggiunto un accordo con l'avvocato del proprietario per fare in modo che questo paghi la meta' subito e il resto quando faremo l'atto dal notaio; il problema e' che a oggi non ha ancora pagato nulla, poi ad agosto sono tutti in ferie, quindi la paura e' che si arrivi all'atto che questo "signore" non abbia pagato nulla e che magari si rifiuti di pagare.
Premetto che nel compromesso di vendita, regolarmente firmato e registrato all'agenzia delle entrate, e' indicato che l'immobile doveva essere libero da ipoteche, conti insoluti, quote condominiali non pagate, ecc. ecc., proprio per tutelarci, cosa che invece non e'.
La questione e' se io posso al momento dell'atto notarile obbligarlo, per legge, a pagare quanto gli e' dovuto oppure a trattenerlo da quello che ancora gli devo dare per saldare la casa?? Eventualmente si rifiutasse, ci sono gli estremi per una denuncia per falsa dichiarazione del proprietario (ha firmato il compromesso....), e denunciare anche l'agenzia immobiliare per averci omesso questa piccola informazione??
Spero vivamente di ricevere qualche consiglio/risposta in merito, perche' non so piu' che pensare.... Grazie.