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2009-02-18 18:21:37

Stirodach-piove in casa


Anonimo
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13 Dicembre 2008 ore 10:17 10
Ho un problema enorme, aiuto.
Ho ancora in corso la DIA per la ristrutturazi8one della casa.
La DL è il medesimo titolare della ditta che ha eseguito i lavori, tra cui il rifacimento del tetto, che è stato così costituito:

A partire dall' interno: Travi, travicelli, perlinato di abete maschiato di 3 cm, STIRODACH 80 mm, tegole marsigliesi. La pendenza è circa il 12%.

La gronda è interna al tetto, per cui lo stirodach è incassato nel cordolo di muratura perimetrale. Sono stati fatti risvolti di guaina dalla faccia esterna dello stirodach fino a 40 cm sulla facciata.

L' acqua entra sia dal perimetro, sia dalle maschiature del perlinato e non sempre dagli stessi punti. Il problema sembra totale.

La DL (e quindi la ditta) hanno dato disponibilità per il seguente intervento:

Togliere l' intero manto di tegole.
Tagliare i supperti in ferro zincato dello stirodach per rendere piana la sottostante superfice.
Stendere MAPELASTIC in due velature incrociate intervallate da rete
Murare sopra le tegole marsigliesi

Io sono molto perplessa per i seguenti motivi:
Perdo la ventilazione del tetto (che ho pagato e richiesto)
Rimango con la superfice in legno non impermeabilizzata, su cui ad oggi sta scorrendo acqua (che poi entra in casa)
Sostengo che il problema in realtà sia la mancata impermeabilizzazione della superficie perlinata in legno e solo in seconda analisi l' impermeabilizzazione della sovrastante superficie dello stirodach che di per se dovrebbe essere a tenuta d' acqua.

Mi rendo conto che il problema si risolve forse con una causa civile.

Ma prima di avventurarmi vorrei essere supportata tecnicamente.

Se ci sono esperienze con lo STIRODACH, fatevi sentire e chiedete pure altri dettagli. AIUTO
  • visvi@lifegate.it
    0
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    Sabato 3 Gennaio 2009, alle ore 17:47
    Ho lo stesso problema con il nostro tetto. ci siamo lasciati convincere ad utilizzare i pannelli stirodach da 5cm per l'impermeabilizzazione e la coibentazione e la ventilazione del tetto.
    Ora che il tetto è tutto coperto dai pannelli e sigillato con silicone tra i pannelli, Aluband nastro alle giunture ( in abbondanza ), e schiuma nei dislivelli, abbiamo constatato che tale copertura non regge alla pioggia e piove in vari punti ( ne sistemiamo alcuni, ne appaiono altri ), ma non solo acqua infiltrata, ma pioggia a goccia. La ns ditta ha proposto di stendere sui pannelli x impermeabilizzare una guaina bituminosa densoliquida che si chiama Elastik ( all'acqua ), dopo aver provato con una guaina che si chiama Alumisol, che contenendo tracce di solvente ha disciolto il polistirene dei pannelli! Noi siamo molto titubanti sullo stendimento di questa Elastik perché temiamo effetti indesiderati a lungo termine, ma l'alternativa unica sarebbe smontare tutto il tetto e rifarlo da capo con un materiale diverso. Prospettiva critica che porrebbe problemi di causa con la ditta e allungamento dei tempi di ristrutturazione.
    C'è qualche esperto che può dirmi se questa guaina ha controindicazioni utilizzata sui pannelli Stirodach!?
    ( Sistema altamente sconsigliato )

  • robire
    0
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    Domenica 4 Gennaio 2009, alle ore 10:51
    Di solito sono problemi di posa, difficile che un prodotto abbia certi problemi sempre...
    certo che usare quei pannelli perché isolanti e impermeabili e poi dover mettere in opera un altra impermeabilizzazione fa un po' girar.....
    non è che con le tegole posate si risolve tutto?

    nel caso di danielaca forse c'è anche il fattore pendenza che mi sembra sotto il minimo.

  • visvi@lifegate.it
    0
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    Lunedì 5 Gennaio 2009, alle ore 14:22
    Grazie robire della risposta. Sicuramente l'imperizia dei posatori ha il peso, infatti nn avendolo montato con cura all'inizio, abbiamo avuto diversi problemi che man mano abbiamo cercato di recuperare. Addirittura in fase di montaggio nn avendo fissato bene i pannelli abbiamo avuto la bella sorpresa mattutina di trovare metà dei pannelli spazzati via dal vento notturno, forte ma nn certo una tromba d'aria, ed abbiamo dvuto rattoppare dove possibile, e mettere nuovi pannelli dove era trop rovinato. Il problema più grande riscontrato è la calpestabilità del prodotto che è praticamente nulla, chiudevano un buco e ne aprivano 3.Però alla fine tutto montato, schiumato, nastrato abbondantemente, alla prova della pioggia non ha retto.piove praticamente su tutta la superficie. Spero che questa guaina bituminosa elastomerica all'acqua in 2 passaggi risolva il problema. La mia paura più grande è la durata nel tempo di questo accrocco. Chissà...vi farò sapere..

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 5 Gennaio 2009, alle ore 15:48
    Ciao, ne abbiamo parlato spesso, sia nel Forum edilizio, sia in quello legislativo. L'imperizia descritta fonda, con una certa serietà, l'azione del caso verso l'appaltatore, garante, ex art. 1669 c.c., per dieci anni.

  • toplevel
    0
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    Martedì 6 Gennaio 2009, alle ore 17:40
    Ragazzi,
    l'impermeabilizzazione è una cosa seria e non bisogna fidarsi degli improvvisatori.
    non ci sono pannelli, nè nastri nè schiumature che tengano. l'impermeabilizzazione va realizzata sempre per ultima, prima della posa delle tegole, in modo da salvaguardare l'asciuttezza di pannelli o sistemi coibentanti.
    l'impermeabilizzazione deve essere:
    1) continua e senza giunzioni;
    2) senza saldature, cuciture, sovrapposizioni o quant'altro ne pregiudichi la continuità;
    3) completamente impermeabile a piogge e gas degradanti;
    4) deve seguire i movimenti termici e strutturali per perfettamente adattarsi ai movimenti naturali o indotti;
    5) rimanere elastica e flessibile almeno da -30°C a +80°C;
    6) non deve essere degradabile da ozono, co2, o2, piogge acide, ecc.;
    6) deve essere facilmente riparabile in caso di lavori o interventi manutentivi;
    7) traspirante, per far asciugare sottofondi umidi e permettere il passaggio del vapor d'acqua;
    8 garantita per iscritto almeno 10 anni;
    9) possedere referenze attive di almeno 20 anni.

    a volte mi chiedo: solo a noi ci chiedono garanzie scritte?
    mai sentito parlare di Elastik, mentre il mapelastic non risolverebbe sicuramente i problemi postati.

    top-level

  • visvi@lifegate.it
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 14 Febbraio 2009, alle ore 18:08
    Purtroppo come immaginavamo la stesura dell' Elastik non ha risolto il problema, solo in parte diminuito. Uno dei motivi è che a queste temperature così rigide nn era consigliabile lavorare quel prodotto, in più la pioggia continua e la brina mattutina inficiano le caratteristiche protettive del prodotto. Ci siamo impelagati con questa ditta di improvvisati e lo abbiamo scoperto a nostre spese ( meglio in corso d'opera che alla fine coi lavori saldati e tutto da rismontare! ). Ora stiamo valutando con un altro consulente come risolvere il problema evitando di smontare tutta la copertura, alle brutte si smonta e si riparte da capo con nuova ditta. Grazie a tutti per i consigli e i commenti, vi tengo informati.

  • porretano
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 17 Febbraio 2009, alle ore 09:07
    Salve,
    ho avuto una esperienza non positiva con Stirodach per vari motivi. Nel corso delgi ultimi 4 anni, anche in conseguenza ad una causa con l'impresario, ho avuto modo sdi approfondire nel dettaglio questo prodotto, sia negli aspetti funzioanli-meccanici, sia seguendo la sua posa anche in un altro paio di edifici. In conclusione:
    - la posa dei pannelli (tipicamente posati sopra il perlinato/tavolato del sottotetto) va eseguita a regola d'arte, come ogni altro materiale
    - tuttavia la posa NON è facilitata da una struttura semplice; sono infatti necessari sigillanti perimetrali, accoppiature dei pannelli senza tolleranze, schiumature lungo il perimetro delle falde, arrangiamenti artigianali del materiale inevitabili per l'accoppiamento con le scossaline perimetrali, giunzioni con striscie adesive (Aluband), fissaggio complicato dalla successiva necessità di sigillare con silicone OGNI eventuale tassello di fissaggio
    - la struttura è comunque delicata, specie al calpestio
    - ad una successiva ispezione a distanza di 3 anni dalla posa (ebbene sì, ho scoperchiato e ricoperto un paio di volte) si notano frequenti (issimi) scollamenti tra la pellicola di alluminio e il materiale sottoscante, in specie nelle zone di giunzione dei pannelli lato lungo
    - ho notato che anche le istruzioni sono nel tempo cambiate nella spiegazione dei dettagli e nei disegni
    - a copertura finita, le numerose giunzioni esterne non trasmettono un alto grado di sicurezza sulle possibili infiltrazioni? e infatti?

    Con buona pace di tutti (ha ragione chi dà la colpa ai posatori, ma ciò non toglie che si tratti di un prodotto inadeguato ad una posa semplice, e meccanicamente insoddisfacente per l'isolamento dall'acqua), la cosa migliore è smontare lo stirodach e porre sulle tavole/perline una guaina/tessuto impermiabile traspirante; poi rimontare i pannelli, sigillare eventualmente con bande di tessuto e silicone, e rimettere le tegole.

    Esistono altri prodotti in commercio, migliori dello Stirodach come semplicità di posa e resistenza alla pioggia. Buona è invece la funzionalità.

    Io non lo monterei più.

  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 17 Febbraio 2009, alle ore 18:10
    Se nn ho capito male il tetto ha lo spiovente contro una parete giusto? il 12% di pendenza mi sembrano un po pochi per un corretto funzionamento dei tegoli ,se non sbaglio si viaggia con una pendenza del 30% giusto?dico questo per capire bene ,

  • zingaro73
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 18 Febbraio 2009, alle ore 13:38
    Ciao a tutti...

    partecipo al Forum confermando la sfiducia nello "Stirodach" che è stato montato nel mio tetto!

    il problema è semplice, grazie a Dio non ci piove, per lo meno non ancora,

    nel mio tetto i pannelli poggiano su pannelli di carton gesso da un cm. quindi sui travetti di abete grezzo da 8x8 cm. per la luce di 3 ml. il tutto è completato all'esterno con lo sbalzo della falda di 70 cm. sui cui è stato posto del perlinato al posto del carton gesso quindi la grondaia all'estremità, la copertura è realizzata con tegole "marsigliesi".

    Non mancano le chicche, vedasi chiodi che dall'esterno passano all'interno mostrando la loro "salutare" ruggine nonché qualche simpatica goccia d'acqua.

    l'acqua non entra con la pioggia bensì per condensa, infatti nella parte che ho lasciato grezza, senza tinteggiatura intendo, ho delle bellissime macchie di muffa, muffa che non manca di arabescare i pannelli di carton-gesso.

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 18 Febbraio 2009, alle ore 18:21
    Eh già, cosa c'è di più assorbente di carton(e)+gesso?

    top-level

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