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2009-03-04 11:26:05

Riscaldamento a pavimento... ma non lo so usare!!!


Salve, ho un riscaldamento a pavimento su una casa singola divisa su due piani, (piano superiore generalmente spento) ma sono oramai 3 inverni e ho sempre consumi altissimi con un caldo non eccessivo! chi sa dirmi come devono essere accesi? tempi e temperature??
Grazie
  • robire
    0
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    Lunedì 10 Novembre 2008, alle ore 17:55
    Consumi eccessivi tipo?

    finora come lo utilizzavi?

    e forse serve una descrizione anche dell'impianto: caldaia, sonde temp, termostato ecc ecc.

  • radiante
    0
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    Lunedì 10 Novembre 2008, alle ore 18:12
    Devi lasciare l'impianto sempre acceso,va impostata la calaia con la curva climatica adatta e la caldaia deve essere corredata di sonda temp esterna a questo punto la caldaia calcola da sola quanto gas consumarti,in teoria una volta raggiunta la temperatura di confort la caldaia dovrebbe andare in modulazione consumando un minimo per mantenerti la casa a temperatura ,questo manetenimento è meno oneroso rispetto all'accendi spengi dell'impianto,dovrebbe intervenire il tuo installatore che con il centro assistenza caldaia fa tutte le tarature del caso,cmq se la casa non è isolata adeguatamente i consumi saranno sempre alti

  • viola76
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 10 Novembre 2008, alle ore 18:30
    Cercherò di essere più precisa....
    Allora ho questa situazione: caldaia a condensazione (senza sonda esterna) situata al piano 1° con impianto diviso in due zone (un collettore per piano). Il piano primo ha una superficie di 60mq circa, il piano terra 100 circa. Il piano primo è sempre spento, invece il piano terra di solito lo accendo impostando il termostato dalle 10 alle 18.30 a 19° il resto a 17.
    con questo tipo di accensione consumo circa 12mc di gas metano al giorno! (non sono tanti??)
    ditemi come mi consigliate di accendere? sempre la stessa temperatura giorno e notte? a quanti gradi?
    che temperatura devo impostare alla caldaia? (devo considerare che la caldaia è al piano superiore e quindi impegna un pò l'acqua ad arrivare giù.....) la valvola termostatica che sta sul collettore a quanto la devo impostare?
    meglio lasciare l'impianto sempre acceso???
    datemi dei consigli.... sono circondata da idraulici incompetenti.
    Grazie

  • robire
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Novembre 2008, alle ore 08:04
    Che tipo di abitazione è? recente? infissi?

    cmq in effetti 12mc non sono pochi per scaldare solo 100mq...

    direi che aggiungere la sonda esterna e tenere sempre acceso a 19° (se ti bastano sennò anche 20) durante il giorno e un 2/3° in meno di notte sarebbe meglio.

  • ommi
    0
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    Martedì 11 Novembre 2008, alle ore 08:14
    Ciao,
    anche io ho lo stesso problema.....
    Quando dici di impostarlo sui 19°, parli della temperatura/impostazione caldaia o dei termostati che ci sono nella zona giorno e notte?
    Io ad esempio...è il primo inverno che testo il riscaldamento e ho impostato la temperatura della caldaia sui 30° e i termostati in casa sui 24° nelle fasce orarie in cui sono a casa(mattino presto e sera).....
    Aiutaci a capire meglio!Grazie mille

  • robire
    0
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    Martedì 11 Novembre 2008, alle ore 08:49
    Io mi riferisco alla temperatura ambiente, personalmente 19/20° mi paion buoni... 24° oltre ad essere tanti non sarebbero nemmeno legali

  • ommi
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Novembre 2008, alle ore 10:47
    Non legali?...il problema è che io sotto ho il vuoto...(cantina)...e fa freddo....
    Quindi per avere 19/20° in casa e quindi impostare il termostato in casa su quella gradazione...la manopola della caldaia su quanti deve stare....24?Non ci vuole sempre qualche grado in più sulla caldaia per avere quella che vuoi in casa?
    Aiutoo non ci capisco nulla ed è tutto nuovo...non vorrei decidere di vivere senza riscaldamento quando mi arriverà la bolletta:)))

    Grazie ancora

  • turbasso
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Novembre 2008, alle ore 14:25
    Haummmmmmmmm haummmmmmmmm rilassati e respira a fondo!!!!
    Tranquillo/a.... per temperatura in caldaia, cosa intendi??? la temperatura di mandata dell'acqua del riscaldamento???
    La temperatura degli ambienti a norma di legge per il riscaldamento invernale non dovrebbe superare i 20°C!!!
    Non capisco il motivo di impostare il cronotermostato più alto per il fatto che il piano sottostante non è riscaldato.
    Il cronotermostato in linea di massima percepisce la temperatura che percepisci tu (e sottolineo in linea di massima) se son 20° per lui son 20° anche per te... se poi in casa è rigido, poichè è appena stato acceso il riscaldamento, e tutte le strutture sono ancora fredde è un altro discorso...
    Imposta i cronotermostati intorno ai 20° in zona giorno, in bagno anche un pò di più... zona notte è soggettivo, ma con 16 gradi dormi già bene.
    La zona giorno la attenui durante le ore notturne intorno ai 17°....
    La mandata dell'acqua del riscaldamento da impostare in caldaia, attorno ai 35-38° se lavori tutto in bassa temperature, almeno a 50 se hai dei termoarredo che lavorano in alta...

  • viola76
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Novembre 2008, alle ore 14:29
    In teoria una volta raggiunta la temperatura di confort la caldaia dovrebbe andare in modulazione consumando un minimo per mantenerti la casa a temperatura ,questo manetenimento è meno oneroso rispetto all'accendi spengi dell'impianto,

    Ecco il mio punto è proprio questo.....
    una volta che nel salone dove sta il termostato la temperatura arriva a 19° la caldaia si spegne..... e tenendo la notte a 17° c'è un periodo di 5-6-7-8 ore che la caldaia è spenta e di conseguenza l'impianto si raffredda....!! questa impostazione "in modulazione" è predisposta per tutte le caldaie? bisogna settarlo? perché appunto il mio termostato una volta arrivato a temperatura stacca la caldaia.

    ??

    cmq la mia casa è ben isolata, è unifamiliare, nuova, con infissi in legno e vetro camera....

  • viola76
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Novembre 2008, alle ore 14:42

    La mandata dell'acqua del riscaldamento da impostare in caldaia, attorno ai 35-38° se lavori tutto in bassa temperature, almeno a 50 se hai dei termoarredo che lavorano in alta...

    un'altro dubbio è questo....
    innanzi tutto io ho solo un cronotermostato sia per notte che per giorno.... (e qui già avevo capito da tempo che il mio idraulico non ne capisse molto...) e nel bagno ho degli scaldasalviette....
    quindi se ho ben capito dovrei impostare la temperatura di mandata del riscaldamento sulla caldaia intorno ai 50°? e così non ho uno spreco di consumi facendo partire l'acqua a 50° per poi mandarla nell'impianto a 30°??? doveva essere progettato in maniera diversa o è normale così?

  • viola76
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Novembre 2008, alle ore 14:46
    Ciao,
    Io ad esempio...è il primo inverno che testo il riscaldamento e ho impostato la temperatura della caldaia sui 30° e i termostati in casa sui 24° nelle fasce orarie in cui sono a casa(mattino presto e sera).....
    Aiutaci a capire meglio!Grazie mille

    Beh per quest'anno mettiti l'anima in pace.... essendo il primo anno che accendi e avendo cmq tutte le strutture fredde..... mettici a monte diversi soldini....!!

  • turbasso
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Novembre 2008, alle ore 15:06


    un'altro dubbio è questo....
    innanzi tutto io ho solo un cronotermostato sia per notte che per giorno.... (e qui già avevo capito da tempo che il mio idraulico non ne capisse molto...) e nel bagno ho degli scaldasalviette....
    quindi se ho ben capito dovrei impostare la temperatura di mandata del riscaldamento sulla caldaia intorno ai 50°? e così non ho uno spreco di consumi facendo partire l'acqua a 50° per poi mandarla nell'impianto a 30°??? doveva essere progettato in maniera diversa o è normale così?

    Potresti avere anche tutto in bassa temperatura... anche se non è molto usuale!!
    In ogni caso, se hai termoarredi in alta temperatura la caldaia lavora in alta e ci pensa il gruppo di regolazione termica climatica a miscelare l'acqua per il riscaldamento a pavimento.
    Se hai un solo cronotermostato per tutta la casa, la regolazione può anche esser stata fatta sulla portata di fluido direttamente dal collettore...

  • viola76
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 11 Novembre 2008, alle ore 15:25
    Che tipo di abitazione è? recente? infissi?

    cmq in effetti 12mc non sono pochi per scaldare solo 100mq...

    direi che aggiungere la sonda esterna e tenere sempre acceso a 19° (se ti bastano sennò anche 20) durante il giorno e un 2/3° in meno di notte sarebbe meglio.

    ecco in questo caso... mettendo 2-3 gradi in meno la notte...l'impianto di notte mi rimarrebbe spento.... freddandosi e ricominciando tutto da capo l'indomani nooo?

  • ommi
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 12 Novembre 2008, alle ore 08:05
    Grazie Turbasso....
    ti spiego.....quando parlo di temperatura caldaia intendo dire....ho una caldaia Immergas dove ci sono diverse manopoline.Una di queste serve per impostare la temperatura del riscaldamento, e la mia è impostata ora su 30°. L'altra è riferita alla temperatura dell'acqua sanitaria ed è impostata sul 4(circa 45°).
    In casa ho invece due termostati zono giorno e zona notte dove sono stati impostati sui 20°.
    Inoltre io ho solo riscaldamento a pavimento senza termoarredi....in bagno al posto del termoarredo sono saliti per mezza parete con il riscaldamento a pavimento, in modo da averlo più caldo.

    Grazie )))

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 12 Novembre 2008, alle ore 08:47
    Ecco in questo caso... mettendo 2-3 gradi in meno la notte...l'impianto di notte mi rimarrebbe spento.... freddandosi e ricominciando tutto da capo l'indomani nooo?

    Ti parlo per esperienza personale (poca, un solo anno) di riscaldamento a pavimento.
    Io ho tre termostati zone giorno-notte e bagni con scaldasalviette.
    Prendendo ad esempio le zone bassa temperatura l'inverno passato ho fatto diverse prove alla fine ho settato in questo modo i termostati.
    Zona giorno dalle 4.00 alle 18.00 19° dalle 18.00 alle 4.00 16°
    Zona notte dalle 2.00 alle 5.00 19° dalle 5.00 alle 15.00 16° dalle 15.00 alle 21.00 18°
    Come vedi nella zona giorno il termostato già spegne alle 18, ma in pratica il pavimento continua a diffondere calore, alle 23 ci sono ancora tutti i 19° a volte anche 19,5°.
    L'impianto ha un'inerzia molto alta su cento metri quadri ci sono circa 6/7 metri cubi di massetto a 25/28° (misurati sul mio) quindi l'acqua in qualche ora non diminuisce di tanto la temperatura, sempre che ci sia un buon isolamento della casa. Poi se ti fai montare un secondo termostato per la zona notte e incroci un pò gli orari è ancora meglio.

    Per Ommi. Anch'io ho una immergas la manopola del riscaldamento è per impostare la temperatura dell'acqua di riscaldamento, tu non avendo scaldasalviette puoi impostarla direttamente a 30/35° senza problemi.

  • robire
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 12 Novembre 2008, alle ore 09:11
    Zona notte a 19°? io morirei...
    hai dati sul consumo dell'inverno scorso?

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 12 Novembre 2008, alle ore 09:33
    Zona notte a 19°? io morirei...
    hai dati sul consumo dell'inverno scorso?

    Al mattino per alzare i bimbi (2 e 5 anni) con una temperatura consona a loro.

    Tra novembre e marzo ero sui 8/9 mc al giorno per 150 mq calpestabili, poi da fine ottobre di ques'anno si è aggiunto l'appartamento della suocera di 50 mq sempre calpestabili che è stato terminato durante l'estate.
    Consumi compresi di acqua sanitaria, per 3 adulti più i bimbi, e cucina.
    Il 28 novembre sarà giusto un anno dall'accensione caldaia postero i consumi dell'anno così da capire come va.
    Da considerare che i lavori di finitura sono proseguiti fino a febbraio quindi con operai che entravano uscivano e spesso lasciavano porte e finestre aperte.

  • cremo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 12 Novembre 2008, alle ore 10:25
    Zona notte a 19°? io morirei...
    hai dati sul consumo dell'inverno scorso?

    Al mattino per alzare i bimbi (2 e 5 anni) con una temperatura consona a loro.

    Tra novembre e marzo ero sui 8/9 mc al giorno per 150 mq calpestabili, poi da fine ottobre di ques'anno si è aggiunto l'appartamento della suocera di 50 mq sempre calpestabili che è stato terminato durante l'estate.
    Consumi compresi di acqua sanitaria, per 3 adulti più i bimbi, e cucina.
    Il 28 novembre sarà giusto un anno dall'accensione caldaia postero i consumi dell'anno così da capire come va.
    Da considerare che i lavori di finitura sono proseguiti fino a febbraio quindi con operai che entravano uscivano e spesso lasciavano porte e finestre aperte.

    Moooolto interessante il tuo intevento Daviduk!

    Riguardo ai consumi esagerati lamentati da altri utenti, io dico che per un giusto confronto bisognerebbe avere 2 case uguali, una col risc. a pavimento e l'altra con i radiatori tradizionali, e fare un confronto a parità di temperatura tenuta in casa (chiaro che se chi ha i termosifoni li accende un'ora al giorno...), solo in questo modo si può capire il reale vantaggio (o svantaggio).

    In un forum di arredamento, una utente ha portato un esempio del genere, due appartamenti uno sopra l'altro, il suo con risc. a pavimento, la sua vicina con termosifoni. Beh in un anno lei ha consumato circa 1/3 di metano in meno, senza calcolare il maggior comfort e l'assenza dell'ingombro dei termosifoni. Poi chiaro che ci sono mille fattori da valutare......

  • robire
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 12 Novembre 2008, alle ore 10:57
    Beh anche il fatto che uno sia sopra e l'altro sotto comporta delle differenze
    quale dei due era sopra?

    sul forum è impossibile fare confronti scientifici, ma valutando i dati forniti da qualcuno io potrei farmi venire il dubbio che forse consumo troppo... oppure pensare che, nonostante la casa anni 60, consumo decentemente...
    io i miei consumi li sto studiando abbastanza per valutare se fermarmi a "tetto isolato" "serramenti a trasmittanza 2,3" "caldaia cond+ valvole termostatiche" oppure pensare ad un isolamento della soletta in cantina e magari un cappottino esterno

  • viola76
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 14 Novembre 2008, alle ore 09:22
    ...in questi giorni ho cercato di documentarmi un pò leggendo...
    e ho capito che il mio impianto di riscaldamento ha una termoregolazione a "punto fisso" e no climatica (non ha la sonda esterna) cosa che non mi permette di ottimizzare al meglio i consumi in quanto la caldaia lavora ad intemittenza..
    " Quando poi la temperatura in ambiente è scesa fino a essere inferiore a
    quella voluta, il termostato dà il comando di riapertura, ma servirà un certo tempo perché il massetto e il fluido si riscaldino fino al livello tale da garantire nuovamente la temperatura ideale. Concludendo, il valore di temperatura in ambiente subirà una continua oscillazione non rimanendo mai nella situazione di comfort. Inoltre con questo tipo di regolazione il generatore di calore viene fatto intervenire con un sistema ad
    intermittenza, che ne compromette seriamente il rendimento. Tutte le macchine a combustione, infatti, hanno un consumo superiore se vengono continuamente accese e spente, anziché fatte funzionare ad un regime medio per tutto il tempo di utilizzo."

    Allora vi chiedo... la mia caldaia (RIELLO FAMILY a condensazione) potrà mai lavorare a basso regime per mantenere la temperatura una volta raggiunta? e come ? perché attualmente, una volta che il crono termostato ha raggiunto la temperatura programmata la caldaia si SPEGNE!.
    e inoltre...
    eventualemnete posso cambiare la termoregolazione del mio impianto da "punto fisso " a "climatica" istallando la sonda esterna? e i costi sono elevati?

  • robire
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 14 Novembre 2008, alle ore 09:29
    La sonda esterna credo si applicabile a tutte le caldaie recenti, di sicuro a quelle a condensazione.
    oltretutto la sonda ha un costo irrisorio rispetto a quello della caldaia e non capisco perché non la mettino di default.
    se pensi di metterla verifica se è cablabile la caldaia fino alla parete nord o nordovest, se non lo è informati sull'esistenza di sonde wireless compatibili.

  • cremo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 14 Novembre 2008, alle ore 09:37
    La sonda esterna dovrebbe costare intorno alle 50? più o meno....

  • robire
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 14 Novembre 2008, alle ore 09:42
    Curiosando sul sito riello vedo che ce n'è una caterva di "family" e alcune con sonda di serie!
    riesci a identificare meglio la tua?

  • viola76
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 14 Novembre 2008, alle ore 10:07
    Curiosando sul sito riello vedo che ce n'è una caterva di "family" e alcune con sonda di serie!
    riesci a identificare meglio la tua?

    è la family cond (interna)
    e secondo Lei può lavorare a "basso regime" una volta raggiunta la temperatura lasciando tutto come sta attualmente?

  • viola76
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 14 Novembre 2008, alle ore 10:08
    E nel caso volessi mettere la sonda... nel resto dell'impianto devo cambiare qualcos'altro?

  • robire
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 14 Novembre 2008, alle ore 10:13
    Che io sappia c'è solo da attaccare la sonda e al max settare un parametro nelle impostazioni della caldaia.
    sul manuale ci sarà scritto e comunque credo che la solda la farai installare e quindi chi verrà immagino sappia cosa fare.

  • s_bertani
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 23 Gennaio 2009, alle ore 11:47
    Secondo la vostra esperienza, per il riscaldamento a pavimento e' meglio un termostato normale o un cronotermostato?
    La casa e' ancora in costruzione e dappertutto c'e' l'impianto a pavimento.
    Nei bagni c'e' sia a pavimento che a termosifoni.

    l'elettricista ha montato un termostato a rotella ad ogni piano, piu' un altro per ogni bagno.

    non e' meglio avere un termostato elettronico?

  • il caravaggio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 23 Gennaio 2009, alle ore 13:26
    Mi rendo conto che tutte queste nuove tecnologie spiazzino gli utenti, me compreso, ma questo dipende anche dal fatto che molti idraulici credono di sapere, ma poi alla fine ne sanno meno di noi o ne sanno per sentito dire, e giocano sul fatto che l?ultimo che parla ha sempre ragione.

    Nella nostra casa in costruzione spinti anche dall'idea di beneficiare degli incentivi statali, abbiamo optato per una soluzione di riscaldamento a pavimento.
    Caldaia a condensazione, sonde int e est, termostati in ogni locale, 3 camere, cucina, sala, per i bagni termoarredi e radiatori elettrici per le mezze stagioni, fin qui tutto normale.

    Il mio dubbio sulla buona riuscita dell'impianto nasce da due fattori:

    La casa è stata studiata in funzione l'esposizione, quindi la zona giorno beneficia di una posizione particolarmente ben esposta est/sud; la costruzione si trova sul crinale di una località di mare a circa 500 msl. Il sole sorge al solestizio d?inverno alle 8.00 e tramonta alle 17.00, per cui, sia la cucina ad est e il soggiorno a sud, beneficiano di un buon insoleggiamento ( ottimo per eventuali pannelli solari), questo comporta un rialzo della temperatura interna naturale.
    Inoltre, la presenza di un camino bifacciale inserito tra la cucina e la sala, camino che contiamo usare con assiduità, essendo molto amanti del Caminetto.

    Vengo al dunque, nelle belle giornate, il sole scalderà la casa fino a metà pomeriggio, poi al calar della sera verrà acceso il camino che continuerà a scaldare i due ambienti, fino almeno alle ore 23.00 poi piano piano si spegnerà, ma il calore accumulato dalla ghisa continuerà a diffondersi ancora per qualche ora. Nel frattenpo l?impianto a pavimento della cucina e della sala saranno spenti.

    Il mio timore è che per ripristinare la loro funzionalità i tempi saranno lunghi a causa dell?inerzia del sistema.
    Spero in un consiglio, e perdonate la lunghezza del post.

    marco

  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 23 Gennaio 2009, alle ore 21:21
    Il problema sta da chi gestisce l'impianto non da chi lo realizza ,nel tuo caso mi sembra che sia stato fatto un buon impianto e superato le normali condizioni avendo montato anche dei radiatori eletrici,non erano necessari pero la caldaia potrebbe fermarsi ,meglio essere prudenti,se vuoi beneficiare dell'impianto a pavimento lo devi lasciare sempre acceso ,pensea da solo a regolarsi anche quando accenderai il bifacciale,attento perche se ben costruito alle 23.00 la legna finisce ,la tromba del camino aspira e ti porta via il dolce tepore ,devi chiudere il tiraggio,in virtu dell'isolamento della casa esso funziona per non far uscire il calore stranamente anche per nn farlo entrare sicche il beneficio del sole è limitato all'irraggiamento che passa dalle finestre che i teoria dovrebbero essere ad ovest dove tramonta il sole le finesre a sud irraggiano poco la cucina a nord è piu fredda i cibi si mantengono meglio,a sud le camere rimangono piu calde e li si sta fermi parecchie ore

  • il caravaggio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 29 Gennaio 2009, alle ore 14:54
    A parte che se l'impianto è stato ben concepito è solo perché ho dovuto intervenire personalmente, in quanto sia il mio idraulico che vari rivenditori di materiale per il riscaldamento a pavimento, erano a digiuno delle nozioni necessarie per elaborare un progetto degno di nota.
    A vendere e ad installare sono capaci tutti, progettare è una cosa ben diversa e richiede conoscenza ed esperienza.
    Comunque ponendomi nelle vesti di un cliente, e non di progettista, mi sono accorto con quale leggerezza molti installatori affrontano i problemi.
    Nel mio caso la casa risponde a ottimi requisiti per quanto concerne l'esposizione.
    Camere nord/est e nord/ovest, cucina sud/est per beneficiare della massima illuminazione diurna, "per i cibi ci pensa il frigo, e la cantina dei vini", e sala in pieno sud.
    L'irraggiamento e notevole e alza la temperatura interna di molto.
    Il camino essendo a focolare chiuso disperde pochissimo calore durante le ore notturne.

    Per il riscaldamento, penso di semplificarni la vita e ritornare ad un riscaldamento con dei classici termosifoni pilotati da rubinetti temostatici, pazienza per la tecnologia sarà per la prossima volta.

  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 3 Febbraio 2009, alle ore 22:18
    Se hai intezione di montare una caldaia a condensazione non montare le valvole termostatiche,sono obbligatorie per fare la pratica del 55% ma sono deleterie per il funzionamento della caldaia la quale ha bisogno di un grane e veloce passaggio d'acqua ,le valvole termostatiche rallentano il flusso

  • il caravaggio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 4 Febbraio 2009, alle ore 09:52
    Grazie per il consiglio,
    Comunque non installero' una calcaia a condensazione, ma una normalissima caldaia.

  • mik1976
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 12 Febbraio 2009, alle ore 08:56
    Se hai intezione di montare una caldaia a condensazione non montare le valvole termostatiche,sono obbligatorie per fare la pratica del 55% ma sono deleterie per il funzionamento della caldaia la quale ha bisogno di un grane e veloce passaggio d'acqua ,le valvole termostatiche rallentano il flusso

    Radiante, spiegati meglio.
    Le ho montate insieme alla caldaia a condensazione. Che faccio, le lascio tutte aperte?

  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 12 Febbraio 2009, alle ore 12:54
    In pratica si,lasciale aperte al massimo,come gia detto esse per regolare la temperatura della stanza rallentano il flusso dell'acqua ,la caldaia a condensazione non gradisce in quanto nella caldaia deve circolare liberamente e di corsa per poter portare via tutta l'energia termica prodotta dalla combustione,qui era utile l'equilibratore che in caso di chiusura di tutte le valvole l'acqua gira nell'equilibratore dove la caldaia smaltisce il calore e si autoregola per il mantenimento della temperatura di lavoro

  • dendro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 4 Marzo 2009, alle ore 11:26
    Quindi, radiante, ritieni le valvole termostatiche inefficaci ? Però, spesso, è l'unico modo per regolare la temperatura dei locali evitando surriscaldamento di alcune stanze e raffreddamento di altre.

    Verò è che quando si chiudono riducono il flusso di acqua, ma questo viene compensato dalla riduzione delle potenza della caldaia senza alcun problema per questa.

    Un equilibratore non ti risolverebbe comunque l'eventuale problema di smaltire il calore, perché non fa altro che ricircolare acqua già calda.

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Buongiorno, vorrei acquistare una casa allo stato di fatto in cui è stato ultimato il massetto, ma non ci sono i pavimenti. Mi è stato detto che è presente...
marica gemminni 28 Agosto 2023 ore 23:32 4
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