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2007-12-18 10:57:56

Regolazione riscaldamento a pavimento


Anonymous
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25 Ottobre 2007 ore 07:22 44
Ciao a tutti.
Lo so che su questo argomento si sono scritti km di paginate, ma ho appena acceso il riscaldamento a pavimento nella casa nuova e vi chiedo aiuto per ottimizzare i consumi.

Premetto che si tratta di una villetta su due piani + mansarda.
Ho messo 2 termostati al piano sotto (quasi mai riscaldato), 1 in mansarda (quasi mai riscaldato) e 2 al piano terra (1 nella zona giorno e uno nella zona notte).
Al piano terra ho anche due scaldasalviette, uno per bagno, nella zona notte, che partono insieme al riscaldamento.

Considerate che la temperatura esterna è attualmente tra 6/7 gradi di notte e 13/15 di giorno.

Lavorando fuori casa quasi tutto il giorno necessito avere il piano terra riscaldato nei seguenti orari:
7.00 ? 8.00 e 18.00 ? 20.00

Le domande sono:
mi conviene tenere tutto il giorno temperatura costante a 19/20 gradi?
O posso tenere soglia a 15/16 e poi alzare a 19/20? Quanto tempo prima devo accendere?

Ogni suggerimento è ben accetto!
  • anonymous
    0
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    Giovedì 25 Ottobre 2007, alle ore 08:43
    Lavorando fuori casa tutto il giorno ti conveniva utilizzare i radiatori. ciao tennison

  • anonymous
    0
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    Venerdì 26 Ottobre 2007, alle ore 07:24
    Allora cercherò un altro lavoro

  • anonymous
    0
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    Venerdì 26 Ottobre 2007, alle ore 07:43
    Ottima soluzione
    l'impianto radiante ha molta inerzia, non è così facilmente regolabile come un normale circuito a radiatori. fai un po' di prove, segnati orari di funzionamento e temperature raggiunte, l'importante è avere l'ambiente in temperatura quando arrivi a casa. ciao tennison

  • emanet
    0
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    Venerdì 26 Ottobre 2007, alle ore 07:54
    Se hai coibentato bene casa e se hai un buon impianto compreso di caldaia a condensazione e sonda esterna non ti preoccupare tenendo quasi sempre la tem a 20 ° non spendi tanto di + dei termosifoni acesi una volta algiorno.
    Io ti consiglio di impostare le "2" temperature , quella di quando ci sei e quella di quando non ci sei , da 20° che cala fino a massimo 18.5°.
    Lasciando perdere la mattina perché per un'ora non conviene alzare a 20° la temp. io farei cosi:
    dalle 20:00 fino alle 13:00 18.5 ° e poi dalle 13 fino alle 20 lo porti a 20°

  • anonymous
    0
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    Venerdì 26 Ottobre 2007, alle ore 10:28
    Non puoi utilizzare un impianto a pavimento come uno a piastre radianti, sicuramente devi installare delle valvole termostatiche sui radiatori che hai per ottimizzare la temperatura esclusivamente di quegli ambienti, mà l'impianto a pavimento lo devi lasciare sempre acceso perché la risposta termica che hai è molto lenta..

    Saluti SEE-TECH

  • anonymous
    0
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    Venerdì 26 Ottobre 2007, alle ore 16:46
    Grazie per gli utili consigli.

    Ho caldaia a condensazione e sonda esterna.

    Attualmente io ho impostato così:
    valore minimo 15 gradi ? valore massimo 20

    5.00 ? 7.00 attivato
    7.00 ? 17.00 spento (esco di casa alle 8.00)
    17.00 ? 19.30 attivato (torno a casa alle 18.15)
    19.30 - 5.00 spento

    Troppa divergenza tra una temperatura e l?altra?

    Cosa suggerite?

    Saluti e buon week end!

  • emanet
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 26 Ottobre 2007, alle ore 19:40
    Grazie per gli utili consigli.

    Ho caldaia a condensazione e sonda esterna.

    Attualmente io ho impostato così:
    valore minimo 15 gradi ? valore massimo 20

    5.00 ? 7.00 attivato
    7.00 ? 17.00 spento (esco di casa alle 8.00)
    17.00 ? 19.30 attivato (torno a casa alle 18.15)
    19.30 - 5.00 spento

    Troppa divergenza tra una temperatura e l?altra?

    Cosa suggerite?

    Saluti e buon week end



    secondo me decisamente troppa !!!!!

  • anonymous
    0
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    Lunedì 29 Ottobre 2007, alle ore 16:02
    Seguendo il consiglio di Emanet, ho modificato le impostazioni come segue:

    valore minimo 17 gradi ? valore massimo 20

    5.00 ? 7.00 attivato
    7.00 ? 17.00 spento (esco di casa alle 8.00)
    17.00 ? 20.00 attivato (torno a casa alle 18.15)
    20.00 - 5.00 spento

    Cosa suggerite?
    Mi devo aspettare una "bolletta" clamorosa?

  • emanet
    0
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    Lunedì 29 Ottobre 2007, alle ore 16:21
    Secondo il mio modesto parere il costo bolletta deriva inevitabilemte dall'isolamento casa.
    Ovvero, a casa mia quando la temperatura dei cronotermostati cala di 1.5° , la casa per perdere 1.5° ci mette praticamente quasi un giorno !!! quindi per me abbassare di 1°5 equivale quasi a spengere la caldia !!!
    Viceversa se la casa quel grado lo perdesse in 5-6 ore , la caldaia deve riaccendersi per mantenere la temperatura !!!!
    Il discorso è tutto qua.....

  • anonymous
    0
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    Martedì 30 Ottobre 2007, alle ore 07:42
    Ma scusate, come si fa a risparmiare se il riscaldamento va tutto il giorno? Se in effetti io voglio il caldo solo la sera quando torno e la mattina prima di uscire non posso? Ditemi solo un'altra cosa, si può regolare una temperatura diversa nelle varie stanze? Stavo pensando di metterli ma desso dovrò meditare bene!

  • anonymous
    0
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    Martedì 30 Ottobre 2007, alle ore 08:27
    Si può regolare una temperatura diversa per ogni stanza a patto che ogni stanza abbia il proprio termostato.
    Non so cmq quanto sia il beneficio...
    Considera che,a meno che tu non tenga chiuse tutte le porte, la temperatura calda si trasferisce da un locale a quello contiguo.
    Inoltre ogni termostato o cronotermostato ha il suo costo...

    Io ho fatto così:
    1 cronotermostato in zona notte
    1 cronotermostato in zona giorno
    1 termostato in soffitta
    1 termostato sotto, in lavanderia (spesso utilizzata)
    1 termostato sotto, in taverna (mai utilizzata)

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 30 Ottobre 2007, alle ore 10:13
    La casa sarebbe su 3 piani, taverna (poco utilizzata), zona giorno su un piano e zona notte sull'ultimo piano, queste due zone le uso dalle 7 alle 9 la mattina e dalle 7 alle 24 di sera. Sono un po' indeciso se metterlo. Ultima domanda, ma ok che lo scarto di temperatura deve essere poco ma se voglio 22 gradidi giorno posso metterne 18 quando non ci sono o devo impostare una temperatura più alta?

  • dendro
    0
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    Martedì 30 Ottobre 2007, alle ore 11:04
    Ma scusate, come si fa a risparmiare se il riscaldamento va tutto il giorno? Se in effetti io voglio il caldo solo la sera quando torno e la mattina prima di uscire non posso? Ditemi solo un'altra cosa, si può regolare una temperatura diversa nelle varie stanze? Stavo pensando di metterli ma desso dovrò meditare bene

    Se l'obiettivo è avere casa calda in determinati orari, con un impianto a pavimento consiglio di utilizzare un sistema di regolazione dotato di apparecchio "ottimizzatore".
    In sostanza funziona così: il cronotermostato viene impostato con orario e temperatura desiderata indipendentemente dal tempo di risposta dell'impianto; l'ottimizzatore provvede ad anticipare/ritardare accensione/spegnimento impianto per garantire il rispetto degli orari impostati. Funziona con ogni tipologia di impianto (pavimento, radiatori o altro); trova il miglior impiego nei casi in cui l'impianto (o l'edificio) hanno risposte termiche molto sfasate rispetto all'accensione/spegnimento.

    Con un impianto a pavimento il delta tra minimo e massimo non lo imposterei oltre i 2 gradi (io suggerisco minimo di 17°C e massimo di 19°C)

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 30 Ottobre 2007, alle ore 11:25
    Grazie Dendro.
    Quindi mi consigli di limare un grado rispetto alla scaletta che ho scritto precedentemente?
    Gli orari di accensione / spegnimento possono andare?

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 30 Ottobre 2007, alle ore 12:06
    Ma 19 gradi non sono pochini? Non dico temperature caraibiche ma 21 gradi dite che son troppi? La storia del cronotermostato mi interessa parecchio, mi informerò!

  • dendro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 30 Ottobre 2007, alle ore 12:32
    Grazie Dendro.
    Quindi mi consigli di limare un grado rispetto alla scaletta che ho scritto precedentemente?
    Gli orari di accensione / spegnimento possono andare?

    Secondo me 19°C di temperatura massima con un impianto a pavimento, sono sufficienti, per cui il consiglio è di passare da 20 a 19 come massimo mantendendo i 17 come minimo.

    Sugli orari sei tu che puoi decidere se vanno bene: se ottieni la temperatura richiesta quando ti serve allora vanno bene.

    Valuta l'idea dell'ottimiazzatore: è un sistema molto valido

    ciao

  • eliodeo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 30 Ottobre 2007, alle ore 12:47
    Grazie Dendro.
    Quindi mi consigli di limare un grado rispetto alla scaletta che ho scritto precedentemente?
    Gli orari di accensione / spegnimento possono andare?

    Secondo me 19°C di temperatura massima con un impianto a pavimento, sono sufficienti, per cui il consiglio è di passare da 20 a 19 come massimo mantendendo i 17 come minimo.

    Sugli orari sei tu che puoi decidere se vanno bene: se ottieni la temperatura richiesta quando ti serve allora vanno bene.

    Valuta l'idea dell'ottimiazzatore: è un sistema molto valido

    ciao

    Ma i 19° sono relativi alla temperatura dell'acqua o dell'ambiente?
    Grazie
    E

  • dendro
    0
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    Martedì 30 Ottobre 2007, alle ore 12:48
    19°C di temperatura ambiente, acqua indicativamente a 30 -33 °C

  • emanet
    0
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    Martedì 30 Ottobre 2007, alle ore 13:10
    La casa sarebbe su 3 piani, taverna (poco utilizzata), zona giorno su un piano e zona notte sull'ultimo piano, queste due zone le uso dalle 7 alle 9 la mattina e dalle 7 alle 24 di sera. Sono un po' indeciso se metterlo. Ultima domanda, ma ok che lo scarto di temperatura deve essere poco ma se voglio 22 gradidi giorno posso metterne 18 quando non ci sono o devo impostare una temperatura più alta?


    22° !!!!!!!
    vorrai mica fare la sauna !!!!!!

  • anonymous
    0
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    Mercoledì 31 Ottobre 2007, alle ore 07:51
    Io sto da dio anche con 19 gradi ma la mia ragazza è freddolosa! Però un'ultima domanda, ad intuito i 19 gradi dell'ambiente con il riscaldamento a pavimento sono "più caldi" dei 19 dei caloriferi perché il paimento è sempre caldo metre quando i caloriferi si spengono si avverte subito la sensazione di freddo giusto?

  • emanet
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 31 Ottobre 2007, alle ore 08:07
    Io sto da dio anche con 19 gradi ma la mia ragazza è freddolosa! Però un'ultima domanda, ad intuito i 19 gradi dell'ambiente con il riscaldamento a pavimento sono "più caldi" dei 19 dei caloriferi perché il paimento è sempre caldo metre quando i caloriferi si spengono si avverte subito la sensazione di freddo giusto?


    sicuramente, è un caldo "diverso", più omogeneo e + "avvolgente" , in + non avendo i piedi freddi non hai quel senso di freddo che ti "attanaglia" tipico delle case vecchie riscaldate con i caloriferi.

    considera che io nella zona notte tengo 18° e non metto + il piumone dormo tranquillamente con una coperta da mezza stagione, e dirti che mia moglie è freddolosa è dirti poco
    Nella zona giorno con 22° puoi stare tranquillamente in aniche corte....quindi un 20° è + che sufficiente....

  • anonymous
    0
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    Mercoledì 31 Ottobre 2007, alle ore 08:14
    Ormai mi sto sempre più convincendo di mettere quello a pavimento e integrarlo nel piano interrato con dei fan coil perché quelli son locali utilizzati raramente e per poco tempo! Sto già cominciando ad emozionarmi all'idea! Mi spiace far mille domande ma quella del riscaldamento è una giungla, il caldo puù arrivare da sotto, sopra, intorno e dal mezzo, si possono utilizzare caldaie a gas, gasolio, pellet, fissione nucleare e persino alimetate a suocere. Insomma è un gran casino! Omrai però ho quasi deciso, devo solo trovare qualcuno che lo ha e invitarmi a casa sua per vedere come va!

  • emanet
    0
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    Mercoledì 31 Ottobre 2007, alle ore 08:47
    Ormai mi sto sempre più convincendo di mettere quello a pavimento e integrarlo nel piano interrato con dei fan coil perché quelli son locali utilizzati raramente e per poco tempo! Sto già cominciando ad emozionarmi all'idea! Mi spiace far mille domande ma quella del riscaldamento è una giungla, il caldo puù arrivare da sotto, sopra, intorno e dal mezzo, si possono utilizzare caldaie a gas, gasolio, pellet, fissione nucleare e persino alimetate a suocere. Insomma è un gran casino! Omrai però ho quasi deciso, devo solo trovare qualcuno che lo ha e invitarmi a casa sua per vedere come va

    se hai voglia di farti 400km ti posso invitare io !!!!

  • anonymous
    0
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    Mercoledì 31 Ottobre 2007, alle ore 11:55
    Grazie dell'invito! Ma 400km... mi fiderò dei tuoi consigli! Adesso che so che anche tua moglie che è freddolosa si trova bene con il riscaldamento a pavimento sono più tranquillo, avevo paura di dover camminare su delle piastrelle infuocate per far si che la mia ragazza non si lamentasse del freddo! Anzi con quello a pavimento dovrebbe trovarsi meglio! Grazie grazie grazie

  • emanet
    0
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    Mercoledì 31 Ottobre 2007, alle ore 13:03
    Ti dico che mia moglie non è freddolosa ma super freddolosa!!!!!
    cosnsidera che prima dormiva con termocoperta, pigiamone di lana e calzettoni di lana.....
    ora la termocoperta è stata gettata via, insieme al pigiamone e ai calzetti, e da quest'anno pure il piumone !!!!
    E' non fa altro che benedire l'impianto a pavimento perché non ha mai più avuto i piedi freddi !!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • anonymous
    0
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    Mercoledì 31 Ottobre 2007, alle ore 17:31
    Ecco allora siamo nella stessa situazione, ora so come renderla felice! E visto che calzettoni e pigiamone andranno nel dimenticatoio sarò felice anche io!

  • ciglietta
    0
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    Venerdì 2 Novembre 2007, alle ore 11:23
    Ma scusate, come si fa a risparmiare se il riscaldamento va tutto il giorno? Se in effetti io voglio il caldo solo la sera quando torno e la mattina prima di uscire non posso? Ditemi solo un'altra cosa, si può regolare una temperatura diversa nelle varie stanze? Stavo pensando di metterli ma desso dovrò meditare bene

    Se l'obiettivo è avere casa calda in determinati orari, con un impianto a pavimento consiglio di utilizzare un sistema di regolazione dotato di apparecchio "ottimizzatore".
    In sostanza funziona così: il cronotermostato viene impostato con orario e temperatura desiderata indipendentemente dal tempo di risposta dell'impianto; l'ottimizzatore provvede ad anticipare/ritardare accensione/spegnimento impianto per garantire il rispetto degli orari impostati. Funziona con ogni tipologia di impianto (pavimento, radiatori o altro); trova il miglior impiego nei casi in cui l'impianto (o l'edificio) hanno risposte termiche molto sfasate rispetto all'accensione/spegnimento.

    Con un impianto a pavimento il delta tra minimo e massimo non lo imposterei oltre i 2 gradi (io suggerisco minimo di 17°C e massimo di 19°C)
    Ciao a tutti, anch'io ho scelto per casa mia il riscaldamento a pavimento. La casa è su due piani, piano terra zona giorno, piano mansardato zona notte. Poi c'è la cantina con fancoiler. In ogni stanza abbiamo messo i termostati la mia domanda è la seguente: mi conviene mettere i cronotermostati cosi in ogni stanza posso impostare la temperatura diurna e notturna o metto dei semplici termostati ? Tenete conto che preferisco dormire con poco caldo e avere il soggiorno e cucina abbastanza caldi. L'acqua della caldaia su quanto deve essere impostato per avere un buon rapporto efficenza/consumo? E cos'è questo ottimizzatore di cui avete parlato, riguarda il crotermostato o è un apparecchio a parte? (io sarei intenzionata a prendere il cronotermostato o termostato della Bticino serie Living o Axolute).
    Grazie per i consigli che mi avete sempre dato.
    Ciao Paola

  • anonymous
    0
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    Venerdì 2 Novembre 2007, alle ore 15:38
    Paola è la mia stessa situazione, zona giorno piano terreno, pirno primo zona notte e piano interrato! La prossima domanda che avrei fatto era se si ptevano mettere sia il riscaldamento a pavimento che i fancoil nell'interrato ma vedo che tu li hai quindi posso farti una domanda? Ma hai dovuto metterli sovradimensionati? La caldaia la puoi tenere ai 50 gradi oppure per fare andare i fancoil la devi tenere sugli 80? Mettere il riscaldamento a pavimento anche li mi sembra uno spreco visto che son locali che uso solo una volta ogni tanto!

  • ciglietta
    0
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    Venerdì 2 Novembre 2007, alle ore 15:48
    Ciao in realtà non li abbiamo ancora messi abbiamo solo i tubi che escono dal muro, ci siamo trasferiti da pochissimo e abbiamo ancora da fare molti lavori. Anoi ci hanno messo un attacco per un locale di 50mq e un attacco in lavanderia, circa 12mq. Non so come debbano essere, non so neache il funzionamento, ancora non mi sono documentata visto che pensiamo di metterli fra qualche mese (se il clima tiene). Se sai qualcosa fammi sapere.
    Ciao grazie
    Paola

  • emanet
    0
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    Venerdì 2 Novembre 2007, alle ore 16:16
    Io che non sono un'esperto vedo molto male la cosa.....
    a meno che i fancoil si scaldino una volta ogni morto di papa, altrimenti tutta la convenienza di mandare l'acqua a 35° se ne va a frsi friggere !!!!!!

  • anonymous
    0
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    Venerdì 2 Novembre 2007, alle ore 16:25
    Si sono locali usati raramente, sono una taverna (usata tipo 2/3 volte al mese) e uno studio usato più che altro come deposito documenti. Al massimo ci posso ficcare un camino o uno split (ovvio quando farò l'impiato per l'aria condizionata!). Ma se quando li volessi usare alzassi la teperatura della caldaia fino a 80 gradi e poi una volta finito di usarlo la abbasso?

    Paola comunque appena riesco a fare un preventivo ti faccio sapere!

  • sgric
    0
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    Sabato 3 Novembre 2007, alle ore 10:31
    Vorrei porre alla vostra attenzione un altro aspetto del riscaldamento a pavimento...
    un amico si lamenta di consumare tanta energia elettrica tanto da pagare bollette di 150-180 euro a bimestre. Dal momento che non trova giustificazione evidente per spiegare questo elevato consumo si è chiesto se possa essere il riscaldamento a pavimento il responsabile... Voi che ne sapete qualcosa, che ne pensate?

  • emanet
    0
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    Sabato 3 Novembre 2007, alle ore 10:37
    Per hai colto nel centro.
    L'unica pecca dell'impianto che ho io ( non quelli classici) è che a pieno regime ho la pompa della caldaia che funziona ogni tanto, quella del solare che il giorno è accesa 4-5 ore di media , poi ci sono le due pompe dell'impianto a pavimento che vanno quando c'è bisogno, poi in futuro ci sarà la pompa del camino-caldia.
    in tutto sono 4 .....e anche poco ma consumano.
    Infatti avendo anche il contratto a 4.5 Kw spendo mediamente 100 euro bolletta !!!!

  • dendro
    0
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    Lunedì 5 Novembre 2007, alle ore 10:05
    Ciao a tutti, anch'io ho scelto per casa mia il riscaldamento a pavimento. La casa è su due piani, piano terra zona giorno, piano mansardato zona notte. Poi c'è la cantina con fancoiler. In ogni stanza abbiamo messo i termostati la mia domanda è la seguente: mi conviene mettere i cronotermostati cosi in ogni stanza posso impostare la temperatura diurna e notturna o metto dei semplici termostati ? Tenete conto che preferisco dormire con poco caldo e avere il soggiorno e cucina abbastanza caldi. L'acqua della caldaia su quanto deve essere impostato per avere un buon rapporto efficenza/consumo? E cos'è questo ottimizzatore di cui avete parlato, riguarda il crotermostato o è un apparecchio a parte? (io sarei intenzionata a prendere il cronotermostato o termostato della Bticino serie Living o Axolute).
    Grazie per i consigli che mi avete sempre dato.
    Ciao Paola
    Se vuoi poter decidere temperature e orari stanza per stanza devi mettere un cronotermostato in ogni stanza; considera però che sono costosi e tutto sommato non so quanto sia necessario.
    Se metti solo un termostato puoi determinare la temperatura in ogni stanza ma funzionerà solo quando il cronotermostato (che sarà unico) avvia l'impianto.
    In entrambi i casi devi collegare crono o semplice termostato a valvole elettriche installate nel collettore.
    Io mi sono limitato a regolare le valvole manuali presenti nel collettore parzializzandole nei circuiti che servono le stanze da letto (in cui voglio una temperatura minore).
    L'ottimizzatore può essere già presente nel sistema di regolazione della caldaia (che modello hai ?), altrimenti può anche essere installato separatamente.
    La temperatura in caldaia limitala a 40°C se non attivi i fancoil; viceversa impostala a 50°C: verifica se la tua caldaia dispone, per caso, di due uscite una a bassa e l'altra ad alta temperatura.
    ciao

  • pongo73
    0
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    Sabato 8 Dicembre 2007, alle ore 16:28
    Uso l'impianto a pavimento dal 2005.
    Un casa molto grande; piano terra circa 80 mt, soppalco sopra il piano terra circa 50 mt (quindi un unico ambiente, molto grande e alto), reparto notte circa 50 mt.
    Caldaia a condensazione ATAG con sonda esterna:

    Ogni stanza ha il suo termostato (e la sua zona) con regolazione giornaliera: e secondo me è la soluzione migliore perché si spende di più al momento dell'acquisto ma la gestione è sicuramente migliore.
    Le stanze che non uso sono sempre spente.

    Il primo anno sono quasi diventato matto per capire come regolare al meglio l'impianto: viaggiavo con foglietti in mano da una stanza all'altra segnandomi temperature ed orari... Mia moglie deve aver pensato di aver sposato uno scemo....

    Alla fine mi sono stabilizzato su questa situazione, che credo sia buona: innanzitutto il primo anno non è da prendere in considerazion, i consumi sono molto superiori: già dal secondo o terzo anno la casa è asciutta e la resa decisamente migliore:poi ogni casa ha una storia a se, anche in base all'isolamento e alla coibentazione: non esiste una regola valida per tutti.
    Uso due livelli di temperature: massimo 19° e minimo 17.5 - 18° in base alle stanze (la cucina è esposta, quindi tendenzialmente più fredda)
    Quindi un delta minimo tra le due temperature.

    dalle ore 04:00 alle ore 07:00 temperatura 19°
    dalle ora 07:00 alle ore 10.30 temperatura 17.5°
    dalle ore 10.30 alle ore 13.00 temperatura 19°
    Dalle ore 13.00 alle ore 16,30 temperatura 17.5°
    Dalle ore 16.30 alle ore 19.30 temperatura 19°
    Dalle ore 19,30 alle ore 04,00 temperatura 17.5°

    (in camera da letto le temperature sono tutte più basse e lavora solo dalle 18 del pomeriggio fino alle 22.00)

    In pratica il minimo delta tra le due temperature non fa mai raffreddare il pavimento, dandogli sempre ogni 3-4 ore uno spunto di calore per portare a 19° in maniera tale da mantenerlo sempre caldo.
    Gli orari di lavoro della caldaia vanno anticipati rispetto a quando vuoi il massimo caldo (se vuoi il caldo alle 07 di mattina, devi far lavorare la caldaia da 2-3 ore prima) e così via per tutto il giorno: anticipare sempre l'orario di lavoro della caldaia per avere il caldo al momento giusto (pranzo, cena, etc etc) senza fare però raffreddare totalmente il pavimento
    Una volta raggiunta la temperatura costante del pavimento il delta minimo tra le due temperature riduce anche l'attività di lavoro della caldaia: cioè quando la temperatura è impostata a 17.5 la caldaia non lavora mai, ma la temperatura non scende mai di tanto, così che quando la temperatura è impostata a 19° non è detto che la caldaia cominci subito a lavorare, o comunque lavora poco per ridarti i 19°. quindi una volta a regime, la caldaia lavora solo in alcuni momenti nelle fasce orarie in cui ho impostatoto 19°. Se avessi messo una distanza di orari maggiore (tipo giorno - notte) avrei avuto un continuo saliscendi nella temperature del paviemnto e questo non si sarebbe tradotto in beneficio ma maggior costo.
    E' chiaro ?

    Ultima cosa: non so se il riscaldamento a pavimento sarà la scelta migliore in termini di costi e di consumi; ma è una comfort enorme: camminare scalzi e sentire il tepore (non il caldo) ai piedi è piacevolissimo.
    E' il contrario dei termosifoni; con i termo hai il freddo ai piedi ed il caldo alla testa (perché il caldo sale verso l'alto); se sali su una sedia, senti il caldo in alto verso il soffitto.
    Mentre con il pavimento, hai il caldo ai piedi, poi salendo sempre di meno: 19° ad altezza d'uomo e poi svanisce a salire: il caldo prodotto lo sfrutti tutto.
    Alzarsi di notte ed andare in bagno scalzi, e sentire il caldo ai piedi, credetemi, è una goduria:
    Per non parlare del parquet, che già è caldo di suo, ma averlo tiepido e davvero un piacere:
    Il parqeut isola molto, quindi ci vuole un prefinito con minimo spessore di legno.

    Scusate la lungaggine, spero di essere stato di aiuto e se qualcuno ha da consigliarmi qualcosa, ringrazio anticipatamente.

  • anonymous
    0
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    Lunedì 10 Dicembre 2007, alle ore 19:52
    Grazie pongo, con questa tua esperienza di vita mi fai sempre più pensare a mettere il riscaldamento a pavimento! E io che volevo mettere 22 gradi... E che se punto 19 gradi con i termo mi viene un freschino che non è molto piacevole anche se dopo un po' mi ambiento, è la mia ragazza che è freddolosa!!!

  • pongo73
    0
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    Martedì 11 Dicembre 2007, alle ore 17:35
    22 gradi sono davvero tanti per il riscaldamento a pavimento: ognuno poi ha le proprie esigenze ed i propri gusti.
    Per quanto riguarda le persone "freddolose" il riscaldamento a pavimento è ideale perché i piedi li hai sempre caldi: mi capita spesso quando rientro dal lavoro, di sentire subito il tepore ai piedi che mi si scaldano subito: e sai bene che se i piedi sono caldi, tutto il resto del corpo sta bene:
    Certo, non si può impostare una temperatura elevatissima (anche perché non la raggiungeresti comunque); non farti impressionare da chi dice che il caldo ai piedi fa male: forse gli impianti di molti anni fa avevano questo problema, ma ora credo che non esistano problemi: si tratta infatti di avere non più di 25-27 gradi ai piedi:
    Personalmente mi trovo bene a 19° nel termostato, ad altezza uomo: vuol dire 24-25° ai piedi. Basta mettere un termometro sul pavimento e misurare la temperatura.
    Infatti una verifica da fare sul corretto funzionamento è verificare quanta differenza c'è tra il pavimento e la temperatura del termostato: cioè se per avere 19° termostato, il pavimento va a 24-25 siamo nella norma; se è maggiore, c'è sicuramente una dispersione (cioè costi maggiori).

    Ultima due annotazioni, non da poco: sia io che mia moglie ci becchiamo normalmente un paio di raffreddori a inverno: sono due anni che non ho raffreddori; sarà un caso, per carità: però sicuramente il caldo che si produce è salutare: quando vado a casa di amici o dai genitori, termosifoni, stufe, producono il solito caldo asfissiante, soffocante: che microbi e virus vanno a nozze...
    Nella mia casa quando entro non impatto con il muro di caldo asfissiante; ma avverti un tepore, che aumenta gradualmente e ti fa stare bene:

    Poi non immaginate che comodità quando si disfa la lavatrice, non sai mai dove mettere ad asciugare i panni: li lascio nella sala, con il tepore del pavimento, in 2-3 ore sono asciutti !!!!!!! in inverno è una gran comodità !!

    Insomma avrete capito che sono davvero entusiasto di questa tipologia di riscaldamento:

    Io l'ho scelto perché avendo un corpo unico - cucina, sala, soppalco - mi trovo a dover scaldare un unico grande ambiente molto alto: se avessi avuto un tradizionale riscaldamento (così come quando accendo il camino) avrei avuto caldo in alto e rigido in basso: invece così ho l'esatto contrario, il giusto per viverci bene.
    Se non avessi avuto la casa così strutturata non so se avrei scelto il pavimento... forse non me lo avrebbero nemmeno proposto.

  • anonymous
    0
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    Venerdì 14 Dicembre 2007, alle ore 09:18
    Ciao Pongo.
    Ti ringrazio per l?accuratezza delle tue riflessioni.
    Io sono quello che ha iniziato il topic (puoi vedere nelle prime due paginate come è strutturata la mia casa).

    Nell?ultimo mese, visto anche l?arrivo del freddo, ho stabilizzato la temperatura come segue:
    zona notte:
    5.00 ? 7.30 20°C
    7.30 ? 17.00 18°C
    17.00 ? 19.30 20°C
    19.30 - 5.00 18°C

    zona giorno:
    5.00 ? 7.30 21°C
    7.30 ? 17.00 18°C
    17.00 ? 20.00 21°C
    20.00 - 5.00 18°C

    Piano sopra (stanzetta e sottotetto) e piano sotto (taverna,lavanderia,bagno) spenti.

    Secondo voi ho ottimizzato le regolazioni?
    Nonostante l?elevato lasso di tempo tra una partenza e l?altra, la temperatura non scende quasi mai sotto i 19°C.
    Alla mattina tuttavia per passare da 18 a 21 senti la caldaia (vedi anche altro topic) pompare come una dannata per almeno un?ora?

    In soggiorno ho messo 21 in quanto il termostato è in cucina e la sala è grande e resta molto più fredda (almeno 2-3 gradi in meno).
    Con l?idraulico ho anche diminuito l?immissione di potenza dell?acqua in cucina, aprendo al massimo quella della sala, ma alla sera si sente ancora freddo.
    considerate che è il primo inverno (mi sono trasferito a fine luglio) e che in sala c?è una scala a vista che da al piano di sopra:
    se è quasi certo che il calore non si disperde dalla scala, dalla scala probabilmente scende il freddo, dando lo stesso risultato?
    Potrei provare a lasciare 20°C costanti tutto il giorno (nonostante lavoriamo entrambi), almeno nella zona giorno, non so se avrei dei risparmi e benefici in termini di calore percepito.

    E se accendessi anche il piano sopra?
    Altre proposte?

  • pongo73
    0
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    Venerdì 14 Dicembre 2007, alle ore 11:46
    E' difficile dare un consiglio giusto, ci sono tanti fattori che influiscono.
    E' certo che il primo anno di abitazione hai un consumo maggiore rispetto ai successivi:

    Io ho anche voluto controllare giornalmente il consumo di gas: tutti i giorni mi sono segnato il consumo, rilevato più o meno alla stessa ora e segnandomi anche se era stata una giornata calda, media, o fredda:
    questo per diversi giorni, un campione abbastanza esteso (un mesetto)

    Poi ho cambiato temperature ed impostato nuovi orari e nuove temperature, sempre rilevando il consumo (ed annotandomi il clima, perché se nevica è ovvio che i consumi sono superiori).

    Così ho potuto farmi una idea su come regolare al meglio l'impianto ed ottimizzare orari e consumi: ed ora sono 2 anni che lo tengo sempre allo stesso modo, che credo essere il migliore in termini di caldo/costi.

    Tu dirai... bella noia !!! In effetti il riscaldamento a pavimento necessita di una regolazione decisamente più meticolosa rispetto ad una qualsiasi altro impianto, ma questo va messo nel conto quando si decide di adottarlo:

    Rispetto alla tua situazione, io di diverso ho i termostati ambiente in ogni stanza, così scaldo solo gli ambienti che mi servono.
    Mi viene da pensare che il periodo di tempo tra le due fasce orarie che tu imposti sia molto lungo (dalle 7:30 alle 17:00 e dalle 19;30 alle 5:00): è vero che la temperatura non ti scende mai sotto i 19° ma dovresti provare a misurare anche la temperatura del pavimento: cioè metti un termometro sul pavimento (gli impiantisti hanno anche quelli a pistola, digitali) e misura la temperatura del pavimento per vedere la differenza, cioè di quanto si raffredda il pavimento:
    Perché questo tipo di riscaldamento ha una risposta molto lenta, sia in accensione che in spegnimento: il caldo ti dura per parecchie ore, però se il paviemnto ti si raffredda troppo, pur continuando ad avere 19° può essere che quando la caldaia riparte il paviemento è abbastanza freddo, e debba lavorare molto per tornare a riscaldare bene il pavimento e ridare caldo.

    Io imposto fasce di orario più vicine (anche perché a pranzo siamo a casa) quindi non do mai la possibilità al pavimento di raffreddarsi; ma la caldaia non è che mi lavora tutto il giorno: quando parte lavora poco per riportare il paviemnto (già caldo) alla massima temperatura:

    Per farti capire pensa ad una pentola di acqua: quando la scaldi da fredda, hai bisogno di tanto calore, di una grossa fiamma: quando è calda, per mantenerla calda, ti basata un piccola fiamma, magari un po' ogni tanto.
    Se la fai raffreddare, per riaverla calda hai bisogno nuovamente di una grossa fiamma: il punto è capire in quale dei due modi si consuma di meno.

    Questo è quello a cui sono giunto io, ma non prenderlo per oro colato: è una semplice esperienza che mi sono fatto, coadiuvato dal mio progettista. Ma ripeto, incide molto anche quanto isolamento ha la tua casa, come è esposta, etc etc

    La sonda esterna è fondamentale perché regola il lavoro della caldaia in funzione al clima esterno: è indispensabile per ottimizzare i costi.

  • soft
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 16 Dicembre 2007, alle ore 08:41
    CIao Pongo
    volevo chiedere qualcosa riguardo alla regolazione del mio impianto: l'idraulico, come primo anno, mi ha consigliato di provare ad andare solo con la sonda esterna, quindi non ho alcun termostato (anche perché l'istallazione dei termostati avrebbe avuto un ulteriore costo ). La temperatura che ho impostato in questi giorno è di 19,5° di giorno e 16,5° di notte per il semplice motivo che altrimenti nelle camere si muore dal caldo...Faccio spegnere l'impianto verso le 19.30, 20 per farlo riaccendere verso le 5,30 del mattino poi va fino alle 8 se usciamo tutti subito (siamo in 5) e si riaccende verso le 11 per andare fino a sera; se non usciamo tutti rimane acceso tutto il giorno. Si sta benissimo, la casa è su due piani ma non è divisa in zona notte e zona giorno: è come se fossero due appartamenti uno sopra l'altro (esclusa la cucina che è solo sotto, un unico ambiente con la sala): sopra è il regno dei ragazzi e sotto il nostro! Per questo motivo la regolazione zona notte-zona giorno non fa il caso nostro. Però vorrei ottimizzare i consumi perché cmq nelle camere fa veramente molto caldo rispetto al resto della casa: cosa mi consigli? Mettere i termostati in ogni stanza? ...Mi spaventa il costo, ma se è il caso ....si fa! In questi giorni sto controllando i consumi e sono sui 10 mq di metano al giorno (però aveva la temperatura regolata su 20°)....ma poi come fa la caldaia a sapere che in casa ci sono 20° se non ci sono i termostati?????
    Grazie mille

  • pongo73
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 16 Dicembre 2007, alle ore 16:31
    Io non sono un tecnico del settore e non mi voglio nemmeno spacciare di esserlo: mi sono limitato a riportare la mia esperienza sulla base delle conoscenze acquisite:

    Io ho sempre pensato che il termostato in ogni stanza fosse importante e necessario, perché posso regolare la temperatura di ogni ambiente; e alla fine si spende di più per i termostati, è vero; ma alla lunga la gestione e il comfort ripaga.

    Da quello che so la caldaia tramite la sonda esterna varia solo la temperatura di mandata dell'acqua (che però pià a sua volta essere regolata dai miscelatori); quindi se il clime è freddo la temperatura di mandata sarà superiore, se il clima è pià caldo, la temperatura sarà inferiore:

    Il problema tuo mi sembra sia legato esclusivamente alle camere dove in effetti 20° sono davvero tanti. Sinceramente una soluzione diversa dai temorstati ambiene non mi viene in mente, ma ripeto, non fidarti troppo...
    In realtà se fa troppo caldo potresti anche aprire le finestre, ma non mi sembra un consiglio molto sensato vero ??

  • soft
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 16 Dicembre 2007, alle ore 19:55
    Mmmhh...direi di no...soprattutto ai fini del risparmio enegetico!!!
    Grazie cmq del consiglio, ne parlerò con il tecnico e gli chiederò un preventivo di spesa...

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 17 Dicembre 2007, alle ore 08:12
    Ho provato a fare qualche rilevazione dei consumi di questi ultimi giorni.
    Mi rendo conto che il campione di giorni sia molto limitato, nei prossimi giorni andrò avanti e vi terrò aggiornati.

    Per ora ho rilevato quanto segue:

    da sabato 7.30 a domenica 7.30: Temp esterna ore 7.30 circa -4°C, nevica

    zona notte 18 gradi costanti con punte di 19 da 5.30 a 7.00 e da 17.30 a 19.00
    zona giorno 19 gradi costanti con punte di 21 da 5.30 a 7.30 e da 17.30 a 20.00
    consumo 12 m3 circa (riscaldato solo piano terra, circa 130 m2)

    da domenica 7.30 a lunedì (oggi) 7.30: Temp.esterna ore 7.30 circa -2°C

    zona notte 18 gradi costanti con punte di 19 da 5.30 a 7.00 e da 17.30 a 19.00
    zona giorno 20 gradi costanti
    consumo 17 m3 circa (riscaldato solo piano terra, circa 130 m2)

    Il comfort percepito è notevolmente aumentato, sentendo piedi tiepidi in tutta la casa, anche di notte.
    Non si sente più la caldaia sibilare come una dannata (vedi altro topic) quando parte per alzare la temperatura.
    Purtroppo i consumi sono incrementati di molto.

    da lunedì 7.30 a martedì 7.30 proverò a lasciare zona notte costante a 18°C, sempre che la moglie non si lamenti del freddo?

    Cosa ne pensate?
    Quale dovrebbe essere secondo voi il consumo giornaliero fisiologico?

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 18 Dicembre 2007, alle ore 10:57
    Aggiornamento:

    da lunedì 7.30 a martedì 7.30: Temp. esterna ore 7.30 circa -2°C

    zona notte 18 gradi costanti
    zona giorno 20 gradi costanti
    consumo 15 m3 circa (riscaldato solo piano terra, circa 130 m2)

    da martedì a mercoledì lascerò tutto invariato

    Consigli?

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