Posto questa domanda anche qua come suggerito da "consulente Condominiale". Spero che troverò risposte, in ogni caso questa era la discussione originale:
viewtopic.php?t=18138
Ecco un riassunto:
Qua a Milano, quando si va a vedere una casa in costruzione, non vengono mai dati dai venditori le piantine quotate o in scala.
I venditori pubblicizzano invece il prezzo al metro, per esempio 4000 o 5000 al metro quadro.
Se vengono chiesti 4000 euro al mq e un appartamento costa 400.000 euro, bisognerebbe quindi aspettarsi una dimensione di 100 metri quadrati e invece quando lo si visita e lo si misura - visto che non vengono fornite planimetrie quotate - si scopre SEMPRE che è molto più piccolo: solitamente ALMENO del 30% !!!
Ovviamente bisogna aggiungere i balconi (a 1/3 dei metri o a 1/2 se loggiati), il giradino privato, la cantina o solaio (anche questi in data percentuale) e lo spessore dei muri perimetrali; ma anche sommandoli alla superficie dell'appartamento, non si arriva mai ai metri che diceva il venditore, ma ancora a un 20-25% in meno...
Chiedendo spiegazioni, ci informano che l'acquirente compra anche una porzione delle parti comuni dello stabile: scale, atrio di ingresso, giardino comune, corte, rampe dei boxes, ecc.; viene spesso mostrato (ma mai consegnato, chissà come mai) un prospetto di questo tipo:
APPARTAMENTO A - superficie 67m - balconi 6m - cantine e solai 8m - parti comuni 19m - totale: 100mq - prezzo: 400.000.
APPARTAMENTO B - superficie 45m - balconi 2m - cantine e solai 8m - parti comuni 15m - totale: 70mq - prezzo: 280.000.
ecc.ecc.
Ma da quel che ho capito i metri "catastali" di un immobile NON includono alcuna parte comune ma solo le superfici pertinenziali...
Come mai QUI A MILANO i costruttori e venditori chiedono alla gente di acquistare anche le parti comuni?
Come si spiega questa discrepanza tra superficie catastale (comunque superiore alla calpestabile) e superficie COMMERCIALE?
e' CORRETTO, secondo voi?