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2007-07-15 20:18:05

Pannelli solari: mi convengono?


Situazione: ristrutturazione radicale di villetta anni 60

Buoni propositi: installazione di pannelli solari per produzione di ACS

Dubbi: ma ci guadagno?!

I pannelli (dando un'occhiata in giro) costerebbero almeno 4000euro (pannelli+accumulatore 300l). Ammettendo che con l'incentivo del 55% ne recuperi circa 2000, in quanti anni ammortizzo i 2000euro restanti?
Considerate che siamo in 2 in una villetta monopiano da 120mq con piccolo giardino, siamo fuori casa dalle 7 alle 20 tranne il weekend, siamo in Brianza. 2000euro di metano in quanti anni li spendo per lavarmi le mani, fare la doccia e lavare i piatti?

Inoltre: sebbene abbiamo i termosifoni (no pavimento riscaldante, sia per perplessità della compagna sia per budget limitato) vorrei comunque mettere una caldaia a condensazione, perché altrimenti mi pare di aver capito che non potrei far rientrare la sostituzione della caldaia, dei termosifoni e le necessarie opere murarie nella detrazione del 55% ma solo in quella del 36%, giusto? Visto che i 48.000euro per il 36% se ne voleranno già per altri lavori........Certo, l'accoppiata condensazione+termosifoni non è il massimo, ma ci sono grandi controindicazioni? In giro ho trovato caldaie a condensazione pensate per impianti ad alta temperatura
  • anonymous
    0
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    Mercoledì 4 Luglio 2007, alle ore 10:26
    Se hai il metano una caldaia a condensazione con produzione di acqua calda consente delle buone economie di esercizio ed un rapido ammortamento rispetto ad una caldaia tradizionale.
    Ricorda che per accedere alle detrazioni del 55% devi mettere valvole termostatiche su tutti i termosifoni.
    Per evitarlo devi avere una temperatura media del fluido
    termovettore inferiore a 45°C .
    Considerato il fatto dell'uso discontinuo dell'impianto di riscaldamento, io ti consiglio di installare ventilconvettori, i termostati commerciali per l'avvio sono tarati a 42°C ben al di sotto dei 45°C e stiamo parlando della mandata.
    In questo modo con un ritorno più freddo, la tua caldaia condenserebbe efficacemente aumentando il rendimento e sopratutto abbassando il consumo.
    Oltretutto con i ventilconvettori al tuo rientro l'impianto andrebbe a regime decisamente più in fretta.

  • mik1976
    0
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    Mercoledì 4 Luglio 2007, alle ore 10:31
    Se hai il metano una caldaia a condensazione con produzione di acqua calda consente delle buone economie di esercizio ed un rapido ammortamento rispetto ad una caldaia tradizionale.
    Ricorda che per accedere alle detrazioni del 55% devi mettere valvole termostatiche su tutti i termosifoni.
    Per evitarlo devi avere una temperatura media del fluido
    termovettore inferiore a 45°C .
    Considerato il fatto dell'uso discontinuo dell'impianto di riscaldamento, io ti consiglio di installare ventilconvettori, i termostati commerciali per l'avvio sono tarati a 42°C ben al di sotto dei 45°C e stiamo parlando della mandata.
    In questo modo con un ritorno più freddo, la tua caldaia condenserebbe efficacemente aumentando il rendimento e sopratutto abbassando il consumo.
    Oltretutto con i ventilconvettori al tuo rientro l'impianto andrebbe a regime decisamente più in fretta.

    Per le valvole: ok, avevo tralasciato di dirlo, ovviamente ci saranno.

    Non capisco il discorso del termostato e se anche con i ventilconvettori ci vanno le termostatiche. Mi lasciano un po' perplesso i ventilconvettori per la forma "diversa" dai tradizionali caloriferi in ghisa e per il fatto che giri tanta aria e quindi polvere.
    Opinioni sul tema pannelli solari?
    Grazie per la (consueta) preparazione

    EDIT: dimenticavo....soffitti alti 3.14m
    Inoltre: i ventilconvettori sarebbero integrabili con un eventuale futuro impianto di climatizzazione? Se sì, quanti motori (e soldi per l'ENEL) servirebbero?

  • anonymous
    0
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    Mercoledì 4 Luglio 2007, alle ore 11:02
    Eh, eh.
    Termostato a 42° significa che la ventola elettrica del ventilconvettore si avvia quando la temperatura della tubazione dell'acqua calda raggiunge i 42°C.
    Poichè 42 è meno di 45 non servono le termostatiche.
    Se hai soffitti alti 3,14 non ci sono dubbi: VENTILCONVETTORI, solitamente non scrivo in maiuscolo.
    La potenza dei ventilatori dei ventilconvettori è bassa, si parte da 30-40 Watts.
    Naturalmente sono gli unici sistemi, i migliori in assoluto, che si prestano ad essere usati per il raffrescamento quando accoppiati ad un refrigeratore d'acqua.
    Nella prima frase mi sono dimenticato un termine SANITARIA:
    Se hai il metano una caldaia a condensazione con produzione di acqua calda sanitaria consente delle buone economie di esercizio ed un rapido ammortamento rispetto ad una caldaia tradizionale.
    I pannelli solari avrebbero senso solo se usati in integrazione al sistema di produzione acqua calda per riscaldamento e sanitaria.
    Ma qui il discorso si complica con la necessità di installare boiler, serbatoio di accumulo, sistemi di regolazione ecc...
    Se vuoi un consiglio visto che stai già facendo tanti lavori, fermati.

  • mik1976
    0
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    Mercoledì 4 Luglio 2007, alle ore 11:32
    Eh, eh.
    Termostato a 42° significa che la ventola elettrica del ventilconvettore si avvia quando la temperatura della tubazione dell'acqua calda raggiunge i 42°C.
    Poichè 42 è meno di 45 non servono le termostatiche.
    Se hai soffitti alti 3,14 non ci sono dubbi: VENTILCONVETTORI, solitamente non scrivo in maiuscolo.
    La potenza dei ventilatori dei ventilconvettori è bassa, si parte da 30-40 Watts.
    Naturalmente sono gli unici sistemi, i migliori in assoluto, che si prestano ad essere usati per il raffrescamento quando accoppiati ad un refrigeratore d'acqua.
    Nella prima frase mi sono dimenticato un termine SANITARIA:
    Se hai il metano una caldaia a condensazione con produzione di acqua calda sanitaria consente delle buone economie di esercizio ed un rapido ammortamento rispetto ad una caldaia tradizionale.
    I pannelli solari avrebbero senso solo se usati in integrazione al sistema di produzione acqua calda per riscaldamento e sanitaria.
    Ma qui il discorso si complica con la necessità di installare boiler, serbatoio di accumulo, sistemi di regolazione ecc...
    Se vuoi un consiglio visto che stai già facendo tanti lavori, fermati.

    Dotting for president, sia per la pazienza che per la preparazione!
    Solo un'ultima cosa: con i radiatori in ghisa metterei al massimo 4 split per il consizionamento estivo, cioè due motori esterni. Gli stessi due motori sarebbero sufficienti anche nel caso usassi i ventilconvettori per raffrescare? Oppure (scusa l'ignoranza) per i ventilconvettori usati in raffrescamento serve una tipologia diverse di macchine di condizionamento?

  • anonymous
    0
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    Mercoledì 4 Luglio 2007, alle ore 11:51
    I ventilconvettori sostituiscono sia i radiatori, segnatelo si chiamano termosifoni non irradiano un bel niente, che quelli che tu chiami split.
    In inverno nei ventilconvettori fai passare l'acqua calda prodotta dalla caldaia a condensazione e la ventola si mette in funzione a 42°C.
    Attenzione che esistono anche dei ventilconvettori senza ventola, siccome al momento sono gli unici li cito:
    http://www.edilportale.com/edilCatalogo ... dotto=3757
    In estate nei ventilconvettori fai passare l'acqua fredda prodotta da un refrigeratore d'acqua detto anche chiller, che è un'unità esterna aria-acqua.
    Cerca in Internet e ne trovi una marea.

  • mik1976
    0
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    Mercoledì 4 Luglio 2007, alle ore 12:44
    Ehm...ma sti chiller non è che costano un'occhio nella testa rispetto ai normali condizionatori e/o mi fanno consumare un botto di corrente? Su internet trovo solo roba industriale....

  • mik1976
    0
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    Mercoledì 4 Luglio 2007, alle ore 13:51
    Aggiungo: i ventilconvettori usati per raffrescare dove scaricano l'umidità che andrà a condensarsi?

    Inoltre, è pensabile per il momento metterli attaccati alla sola caldaia e lasciare una predisposizione per un futuro allacciamento ad un chiller?

  • anonymous
    0
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    Mercoledì 4 Luglio 2007, alle ore 13:58
    Ti devo prendere sempre per mano:
    http://www.teknopoint.hu/termek_kat.php?id=269
    scarica depliant dell'helios.
    Partono da 1,2 kW di assorbimento ed hanno una potenza di raffrescamento relativa.
    Se uno deve produrre freddo deve pur consumare, solo io in Italia per produrre aria fredda devo consumare acqua calda, ma il discorso porterebbe troppo lontano.
    Non costano molto di più di normali unità di raffrescamento, solo che hanno l'unità idronica.
    Semplice i ventilconvettori non condensano, punto.

  • mik1976
    0
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    Mercoledì 4 Luglio 2007, alle ore 14:03

    Semplice i ventilconvettori non condensano, punto.

    (Spero non ti secchi troppo continuare questa discussione...)
    Perché non condensano? Se dell'aria calda e umida passa su una superficie fredda un po' di vapor acqueo condenserà...o no?

    Mentre rispondevi ho aggiunto: Inoltre, è pensabile per il momento metterli attaccati alla sola caldaia e lasciare una predisposizione per un futuro allacciamento ad un chiller?

  • anonymous
    0
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    Mercoledì 4 Luglio 2007, alle ore 14:11
    Ci sono i ventilatori o i forti moti convettivi che l'impediscono.
    Ti devi ricordare solo di predisporre gli allacci idrici, per intenderci devi o mettere le saracinesche o lasciare opportuni spazi, per l'alimentazione con acqua fredda e separare l'acqua calda del riscaldamento dall'ACS.
    In estate la caldaia la userai solo per ACS.

  • mik1976
    0
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    Mercoledì 4 Luglio 2007, alle ore 14:17
    Ci sono i ventilatori o i forti moti convettivi che l'impediscono.
    Ti devi ricordare solo di predisporre gli allacci idrici, per intenderci devi o mettere le saracinesche o lasciare opportuni spazi, per l'alimentazione con acqua fredda e separare l'acqua calda del riscaldamento dall'ACS.
    In estate la caldaia la userai solo per ACS.

    Che dire se non: grazie!
    Sul sito che mi hai segnalato ho visto che c'è un installatore di quei prodotti nella mia zona. Potrei contattarlo e credo (spero...) che, essendo lui installatore di questi prodotti, sappia le cose che mi hai detto sulla predisposizione....

  • anonymous
    0
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    Giovedì 5 Luglio 2007, alle ore 06:12
    Io avevo scritto:
    Attenzione che esistono anche dei ventilconvettori senza ventola, siccome al momento sono gli unici li cito:

    Devo rettificare perché da ieri c'è una nuova linea di ventilconvettori con ventola escludibile, che ritengo molto interessanti:
    http://www.edilportale.com/edilcatalogo ... dotto=4490

  • mik1976
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Luglio 2007, alle ore 07:30
    Io avevo scritto:
    Attenzione che esistono anche dei ventilconvettori senza ventola, siccome al momento sono gli unici li cito:

    Devo rettificare perché da ieri c'è una nuova linea di ventilconvettori con ventola escludibile, che ritengo molto interessanti:
    http://www.edilportale.com/edilcatalogo ... dotto=4490

    Interessante, visto che si potrebbe comprare un "pacchetto preconfezionato". Devo solo capire se il chiller di questo pacchetto deve per forza essere messo vicino alla caldaia come è scritto nella pagina che mi hai linkato.....

  • mik1976
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Luglio 2007, alle ore 09:46
    Permettimi di fare l'avvocato del diavolo.

    I ventilconvettori hanno bisogno di più manutenzione dei termosifoni in ghisa. Il radiatore che si impolvera, la ventolina che si rompe, i filtri che si intasano....

    Se si rompe qualcosa fra 10 anni dove trovo i pezzi di ricambio? La tecnologia corre, le imprese falliscono

    Usano un unico "pacco radiante" per raffreddare e per rinfrescare. Ma per rinfrescare di solito ho bisogno di una superficie di scambio più grande che per scaldare: quindi se compro ventilconvettori correttamente dimensionati per il raffrescamento d'inverno avrò caldissimo, al contrario se li dimensiono per l'inverno avrò caldo d'estate.

    Inoltre non posso mettere divani, sedie, tavoli ecc... nelle loro vicinanze causa soffio d'aria magari fastidioso

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Luglio 2007, alle ore 11:05
    Il diavolo, sai quanti diavoli di clienti ho avuto in trenta anni e sopratutto diavolesse.
    1.- i ventilconvettori ti permettono di rinfrescare; i termosifoni, no. semplice!!
    2.- i ventilconvettori che ti ho indicato sono o senza ventola o con ventola autoesclusa;
    3.- in una vecchia casa come la tua i termosifoni si mettevano sotto finestra, divani, sedie e tavoli??
    4.- la quantità di calore che si deve produrre a Lodi è decisamente superiore alle frigorie necessarie, però se uno in estate pretende di avere 35° fuori e 20° dentro, il ragionamento appena fatto non è più corretto.
    Spero che a Lodi ci siano ospedali che accettino pazienti ricoverati per shock termico estivo.

  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Luglio 2007, alle ore 11:14
    Dai panerlli solari ai ventilconvettori,interesante,ririripropongo impiantino tipico:
    Eseguire impianto a fan-coil correttamente dimensionato per raffreddamento,le tubazioni avranno diametri maggiori e isolamenti maggiorati,dovrai creare una rete scarichgi condensa ben fatta e sifonata onde evitari odori nauseabondi,calcolandolo cosi avrai l'effetto citato da dotting per lavorare sotto i 45° nella funzione invernale in modo da sfruttare la caldaia a condensazione,la posizione dei fan-coil va studiata bene cercando la migliore soluzione possibilita/confort/aspetto tecnico
    fatto questo rimane da realizzare un impiantino a termosifoni separato per bagni e cucina .
    Adesso puoi scegliere il refrigeratore d'acqua da abbinare e possibilmente prenderlo in pompa di calore cosi se si guasta la caldaia puoi riscaldarti con il refrigeratore,la differenza di costo fra solo freddo e caldo freddo è irrisoria,la scelta del detto è subordinata alla fornitura enel alle esigenze della casa,puoi montarne uno che sia la meta della potenza totale richiesta poi i fan-coil andranno alternati da zona giorno a zona notte opure tutti insieme appassionatamente
    Per quanto riguarda i fan-coil io preferisco ditte italiane ,dove trovo ricambi di apparecchi montati 20anni fa .
    Potremmo anche divertirci facendo un collegamento bus a tutti i fan-coil per poi gestirli e personalizzarli da un pc qualsiasi.
    Il risparmio energetico non lo avrai con una caldaia a condensazione o con un refrigeratore,il risparmio c'è se sono ben gestiti e se la casa è ben isolata ,con un buon isolamento la caldaia o il refrigeratore si spengono ,quando stanno spenti non consumano nulla,quello è il vero risparmio

  • mik1976
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Luglio 2007, alle ore 11:24
    Dai panerlli solari ai ventilconvettori,interesante,ririripropongo impiantino tipico:
    Eseguire impianto a fan-coil correttamente dimensionato per raffreddamento,le tubazioni avranno diametri maggiori e isolamenti maggiorati,dovrai creare una rete scarichgi condensa ben fatta e sifonata onde evitari odori nauseabondi,calcolandolo cosi avrai l'effetto citato da dotting per lavorare sotto i 45° nella funzione invernale in modo da sfruttare la caldaia a condensazione,la posizione dei fan-coil va studiata bene cercando la migliore soluzione possibilita/confort/aspetto tecnico
    fatto questo rimane da realizzare un impiantino a termosifoni separato per bagni e cucina .
    Adesso puoi scegliere il refrigeratore d'acqua da abbinare e possibilmente prenderlo in pompa di calore cosi se si guasta la caldaia puoi riscaldarti con il refrigeratore,la differenza di costo fra solo freddo e caldo freddo è irrisoria,la scelta del detto è subordinata alla fornitura enel alle esigenze della casa,puoi montarne uno che sia la meta della potenza totale richiesta poi i fan-coil andranno alternati da zona giorno a zona notte opure tutti insieme appassionatamente
    Per quanto riguarda i fan-coil io preferisco ditte italiane ,dove trovo ricambi di apparecchi montati 20anni fa .
    Potremmo anche divertirci facendo un collegamento bus a tutti i fan-coil per poi gestirli e personalizzarli da un pc qualsiasi.
    Il risparmio energetico non lo avrai con una caldaia a condensazione o con un refrigeratore,il risparmio c'è se sono ben gestiti e se la casa è ben isolata ,con un buon isolamento la caldaia o il refrigeratore si spengono ,quando stanno spenti non consumano nulla,quello è il vero risparmio

    Grazie anche a te!

    Però i miei dubbi sono: conviene fare tutto sto popò d'impianto (tubi condensa, pc, posizionamento accurato....)? Non è che magari i classici termosifoni+caldaia consensazione+climatizzatore a PDC sia più "elementare"? Ovvero meno manutenzione, minore necessità di trovare un installatore con le pa**e (è difficile trovarne, magari con termosifoni e PDC basta un Peppiniello qualunque...).

    Inoltre dal punto di vista del risparmio energetico: casa con 40cm di muri e nuove finestre isolanti....forse è lì che mi gioco la bolletta del metano, non sulla scelta del fancoil/termosifone

    P.S.: opinione sui pannelli solari per sola ACS? Spreco di soldi?

  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Luglio 2007, alle ore 12:49
    Dal mio punto di vista conviene ,come spese totali non ci sono grandi differenze ,per montare dei normali raqdiatori anche quelli vanno posizionati e studiati per fare un buon lavoro si intende,esempio montando un radiatore sotto finestra non differenzia molto da montarci un fan-coil.
    I normali split ad espansione diretta vanno superstudiati per le posizioni in quanto l'aria in uscita e di circa 7°C basta qualche decina di secondi davanti al flusso che ti viene il torcicollo ,aqnche questi devo essere corredati di scarico condense,il pro di questi sistemi è il telecomando ,un normale fan-coil ad acqua lavora con temperature intorno ai 13° meno violento,considerare poi anche l'inerzia che una ventola da 15cm di diametro puo dare contro quella da 5cm di uno split,esso risultera piu rumoroso perche deve andare piu veloce per dare la stessa quantita di energia ,poi tutti e due i sistemi possono funzionare benissimo o malissimo dipende da come si è svolto il lavoro .
    I panelli solari non andrei oltre i 2panelli abbinati al suo bollitore recuperi la spesa in 7anni circa ,poi dipende dall'uso da quanti siete in casa ecc ecc

  • mik1976
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Luglio 2007, alle ore 12:59
    Dal mio punto di vista conviene ,come spese totali non ci sono grandi differenze ,per montare dei normali raqdiatori anche quelli vanno posizionati e studiati per fare un buon lavoro si intende,esempio montando un radiatore sotto finestra non differenzia molto da montarci un fan-coil.
    I normali split ad espansione diretta vanno superstudiati per le posizioni in quanto l'aria in uscita e di circa 7°C basta qualche decina di secondi davanti al flusso che ti viene il torcicollo ,aqnche questi devo essere corredati di scarico condense,il pro di questi sistemi è il telecomando ,un normale fan-coil ad acqua lavora con temperature intorno ai 13° meno violento,considerare poi anche l'inerzia che una ventola da 15cm di diametro puo dare contro quella da 5cm di uno split,esso risultera piu rumoroso perche deve andare piu veloce per dare la stessa quantita di energia ,poi tutti e due i sistemi possono funzionare benissimo o malissimo dipende da come si è svolto il lavoro .
    I panelli solari non andrei oltre i 2panelli abbinati al suo bollitore recuperi la spesa in 7anni circa ,poi dipende dall'uso da quanti siete in casa ecc ecc

    Ringrazio anche te!
    Come avevo detto a Dotting in casa siamo in 2, fuori casa Lun-Ven dalle 7 alle 20, villetta da 110mq su piano singolo+piccolo giardino, no lavastoviglie....l'acqua dei pannelli la userei solo la sera per la doccia e lavare i piatti....

  • cosimfr
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 9 Luglio 2007, alle ore 21:40
    Ma con i fan coil, l'impianto di scarico condensa va fatto si o no, trovo un'incongruenza tra le risposte di DOTTING e RADIANTE

  • radiante
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 9 Luglio 2007, alle ore 22:59
    Risolviamo l'incongruenza:nell'ipotesi di un impianto con fan-coil per solo riscaldamento non necessita avere scarichi condense,il solito impianto calcolato anche per raffreddare necessita scarichi condense

  • uber05
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 14 Luglio 2007, alle ore 23:05
    Io avevo scritto:
    Attenzione che esistono anche dei ventilconvettori senza ventola, siccome al momento sono gli unici li cito:

    Devo rettificare perché da ieri c'è una nuova linea di ventilconvettori con ventola escludibile, che ritengo molto interessanti:
    http://www.edilportale.com/edilcatalogo ... dotto=4490

    Domanda da totale inesperto per dotting: con questo sistema indicato nel link posso climatizzare inverno e estate un appartamento a Roma di 90 metri quadri con risultati soddisfacenti e consumi energetici contenuti o c'è qualcosa di più innovativo a consumo ridotto ( tipo caldaia a condensazione per l'inverno e climatizzatore inverter d'estate in un paio di stanze o riscaldamento/raffreddamento a pavimento) ? Grazie mille in anticipo.
    Manuel

  • emmeti
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 15 Luglio 2007, alle ore 20:18
    Scusate l'OT
    ma Dotting mi dà l'incarico di avvisare in questo thread che si è cancellato da questo forum . Non chiedetemi spiegazioni, non ho idea del perché!

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