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2006-10-05 19:03:15

Geotermia: esperienze ?


Braccobaldo
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23 Luglio 2006 ore 12:39 18
Salve, sto costruendo casa in un paese di montagna (1000 m.s.l.) e sono molto interessato dalla geotermia.
Mi ha però detto il costruttore , che mi farà fare un preventivo da ditta specializzata, che il costo sarà sicuramente alto, tenendo conto del fatto che la casa poggia su un blocco di roccia in cui ha scavato le fondamenta. Con i costi , dice , ti ci paghi il metano per 50 anni...

Idee in merito ? Costa davvero tanto ? E' difficile da realizzare ?
  • it000849
    0
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    Martedì 25 Luglio 2006, alle ore 14:08
    Occorre scavare nel giardino, e si puo' fare in due modi: o realizzare un impianto "diffuso" (non so di preciso, ma immagino qualcosa come un centinaio di mq) scavando a circa 1-1,5 mt di profondità, oppure fare una "buca" poco estesa (qualche mq), ma molto profonda (parliamo di una conquantina di metri). Considera, inoltre, che quanto piu' fredda è la zona (hai parlato di zona di montagna), tanto piu' esteso (o piu profondo) deve essere lo scavo, e tanto meno adatto è un impianto di questo tipo. A livello generale, direi che un impianto geotermico è forse il meno adatto, per una casa in montagna e che, per di piu', poggia sulla roccia! Ti consiglio di pensare a qualcos'altro, in dipendenza, anche, dell'uso che fai della casa. Per esempio: io ho una casa in montagna, ed ho realizzato un impianto misto metano/termocamino. Mi trovo benissimo, utilizzo molto poco il gas e moltissimo la legna. Però la mia casa è quella per le vacanze: se fosse la mia residenza abituale, forse penserei a qualcosa di "meno scomodo" come, per esempio, i pellet.

  • braccobaldo
    0
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    Martedì 25 Luglio 2006, alle ore 16:47
    Ciao, grazie della risposta.
    Le cifre di cui mi hanno parlato sono parecchio alte in effetti. Bisogna scavare in profondità per inserire i tubi, e già questo nella roccia non è facile.
    Poi bisogna realizzare l'impianto. Morale : costi elevatissimi, ammortizzabili in molti , moltissimi anni.

    Opterò per un termocamino o per una stufa a pellets, accoppiate come supporto al metano, mi pare la cosa più ragionevole come rapporto costi/vantaggi.

    Ciao e grazie

  • hydro-check
    0
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    Martedì 25 Luglio 2006, alle ore 16:56
    Esperienza personale.... Io lascerei staccato il camino a limete lo puoi sfruttare con il funzionamento ad aria ma anche questo lo sconsiglio in quanto alza molta polvere...il camino viste le alte temperature anche sè viene trattata l'acqua fà una sorta di fanghiglia che crea problemi alla caldaia a gas che oggi sfruttano scambiatori con piccoli passaggi...ciao

  • montyfranc
    0
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    Martedì 25 Luglio 2006, alle ore 17:34
    Caro Hydro-Check vorrei sapere perché, secondo te o Lei, si potrebbero creare i problemi da te o Lei citati.
    Vorrei avere delle delucidazioni in merito.

    Come vedi io desidero essere costruttivo (ovviamente non è ironico e senza offesa)

  • hydro-check
    0
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    Martedì 25 Luglio 2006, alle ore 17:39
    Ti rispondo dopo

  • montyfranc
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 25 Luglio 2006, alle ore 17:41
    Ok!! grazie

  • hydro-check
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 25 Luglio 2006, alle ore 18:55
    Si dovrebbero creare per le alte temperature non gestibli in un termocamino e per gli scambiatori e/o caldaie con cui vengono realizzati, ma la formazione di fanghiglia è sicura non siamo riusciti a trattarla neppure con prodotti specifici da un milione di dollari...
    Ciao un Saluto MontyFranc

  • montyfranc
    0
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    Mercoledì 26 Luglio 2006, alle ore 09:03
    Ma questa dovrebbe essere una questione dovuta alle alte temperature in genere...
    Avete mai provato a fare un bel lavaggio nello scambiatore del caminetto prima di attaccarlo alla rete? A differenza di una caldaia il termocamino ha una struttura e dei materiali meno raffinati.
    Dato che tutte le acque, chi più chi meno, con l'aumentare della temperatura subiscono un processo di desorbimento di gas e decadimento di sali minerali.... bisognerebbe evitare questo...
    Avete provato quindi ad utilizzare un decalcificatore e degassatore per caricare l'impianto come recitano anche le norme UNI da te tanto amate?

    Spero in una tua pronta risposta

    Ciao

  • it000849
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 27 Luglio 2006, alle ore 08:21
    Non comprendo l'osservazione di hydro-check.
    Il mio termocamino è tarato per intervenire ad una temperatura acqua di 45°. Quando lavora in regime "normale", la temperatura dell'acqua normalmente si aggira su valori di 60-65°. La suoneria d'allarme scatta quando la temperatura dell'acqua raggiunge i 90° (cosa mai accaduta).
    La caldaia a gas lavora a una temperatura fissata intorno ai 75°, ma il potenziometro di regolazione consente di raggiungere, senza "avvertimenti" la temperatura di 90°. Quindi, normalmente, è la caldaia che lavora ad una temperatura piu' alta, non viceversa.

  • hydro-check
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 27 Luglio 2006, alle ore 09:50
    Non comprendo l'osservazione di hydro-check.
    Il mio termocamino è tarato per intervenire ad una temperatura acqua di 45°. Quando lavora in regime "normale", la temperatura dell'acqua normalmente si aggira su valori di 60-65°. La suoneria d'allarme scatta quando la temperatura dell'acqua raggiunge i 90° (cosa mai accaduta).
    La caldaia a gas lavora a una temperatura fissata intorno ai 75°, ma il potenziometro di regolazione consente di raggiungere, senza "avvertimenti" la temperatura di 90°. Quindi, normalmente, è la caldaia che lavora ad una temperatura piu' alta, non viceversa.

    Ci sono molteplici, fattori è vero....però Io vi ho detto " Esperienza Personale " poi il tuo camino non supera mai i 65°, è solo perché o metti poca legna, o la metti di scarsa qualità, o il tuo impianto è così grande rispetto alla potenzialità del camino che non riesce a farti superare detta temperatura....

  • montyfranc
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 27 Luglio 2006, alle ore 09:55
    Caro Hydro-Check... hai mai provato di gestire l'impianto con i sistemi descritti nel mio ltimo intervento di questo argomento del forum? Vorrei avere una tua impressione

    Ciao

  • hydro-check
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 27 Luglio 2006, alle ore 10:03
    Ma questa dovrebbe essere una questione dovuta alle alte temperature in genere...
    Avete mai provato a fare un bel lavaggio nello scambiatore del caminetto prima di attaccarlo alla rete? A differenza di una caldaia il termocamino ha una struttura e dei materiali meno raffinati.
    Dato che tutte le acque, chi più chi meno, con l'aumentare della temperatura subiscono un processo di desorbimento di gas e decadimento di sali minerali.... bisognerebbe evitare questo...
    Avete provato quindi ad utilizzare un decalcificatore e degassatore per caricare l'impianto come recitano anche le norme UNI da te tanto amate?

    Spero in una tua pronta risposta

    Ciao

    La norma UNI è la 8065/89 che prevede un adeguato trattamento all'acqua di riempimento degli impianti di riscaldamento....abbiamo riemto l'impianto con prodotto detergente idoneo e richiesto dalla norma stessa, dopo circa 15 giorni l'impianto è stato svuotato e per il riempimento nuovamente trattato con prodotto inibitore per la protezione di tutti i metalli dell'impianto da possibili fenomeni di aggressione chimica, incrostazione e formazione di fanghi, ripeto tutto questo non ha portato nessenu tipo di risultato anche quando l'operazioni sono state ripetute con prodotti di medisima funzione ma di altra marca (?. 50,00 litro), il risultato è sempre stato quello di avere rumori sullo scambiatore della caldaia per diminuzione del passaggio e quindi surriscaldamento ecc.....

    Io ho avuto questi problemi....che sono stati rimossi solamente con l'abolizione dello scambiatore del Camino....

    SALUTI

  • montyfranc
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 27 Luglio 2006, alle ore 10:10
    Veramente strana e stuzzicante la questione.... mi piacerebbe approfondire la questione...

    Se ti va e hai tempo potresti fare uno schema funzionale, unifilare, del sistema? e metterlo o qui nel forum o in privato?

    Ciao

  • dendro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 27 Luglio 2006, alle ore 14:39
    La questione posta da Hydro è effettivamente interessante:
    collegando caldaia e termocamino si poducono fanghi; il problema si risolve separando i circuiti.

    Non ho esperienze in merito, però noto che molti dei frequentatori del forum hanno optato per questa soluzione: nessuno può darci ulteriori info ?

    Però, però... al "povero" Braccobaldo che ha intitolato il suo post "Geotermia" che gli diciamo ? di non usare un termocamino collegato con una caldaia ? ci fà la birra con questa risposta !

    Per Bracco.
    Io ho un preventivo per casa mia. Ricordo che era notevole. Se ti interessa vedo di recuperarlo e te lo mando.
    Il mio progetto prevedeva l'interramento di un circuito a 2 metri di profondità, una pompa di calore acqua-acqua e la distribuzione con sistema radiante a pavimento: non è complesso, è solo costoso.


    Ciao

  • montyfranc
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 27 Luglio 2006, alle ore 14:46
    Propongo di aprire un nuovo argomento per cercare di risolvere il problema del circuito ibrido termocamino-caldaia

  • dendro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 27 Luglio 2006, alle ore 15:19
    Buona idea: fatto
    ciao

  • dendro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 27 Luglio 2006, alle ore 15:22
    Propongo di aprire un nuovo argomento per cercare di risolvere il problema del circuito ibrido termocamino-caldaia

    Oops ! abbiamo avuto la stessa idea ed ora abbiamo due argomenti uguali.

    Ma è possibile cancellare un argomento proposto, vero ? Ci provo

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 5 Ottobre 2006, alle ore 19:03
    Buongiorno,
    io sono un professionista che operaq nel settore degli impianti a pompa di calore geotermica da ormai parecchi anni.
    Ho per caso letto su questo forun il la sua domanda, e leggendo anche le varie risposte, ho purtroppo constatato che ancora molte poche persone conoscono correttamente questi tipi di impianti.
    Chi però li ha voluti davvero conoscere a fondo, ... poi ha anche deciso di installarli!
    Questo per conto mio è la migliore realtà che stà ad indicare la validità di un sistema, chiaramente anche cponsiderando il suo risparmio economico.
    Il mio consiglio però è quello di affidarsi ad un professionista o una ditta seria (con almeno un pochino di esperienza fata!), perché altrimenti il rischio grosso è di vedere una bella opportunità"smonata" da informazioni poco corrette.
    Se volesse contattarmi il mio n° è: 340.2307048
    Saluti,
    Paolo

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