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2014-01-16 16:06:00

Fotovoltaico o caldaia a gas come fonte denergia per la casa


Vespa125
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01 Marzo 2009 ore 21:44 25
Devo restaurare e ampliare una casa e una delle proposte di una ditta di idraulica prevede il "non allacciamento al gas" e la generazione dell'energia per la casa tramite i pannelli fotovoltaici + pompa di calore + solare termico - riscaldamento a pavimento + piastra ad induzione per cucinare. Il tutto anche per raffreddare integrato da due punti di deumidificazione. Altre offerte di idraulici hanno commentato la cosa inorridendo a questa ipotesi adducendo a: ma se vai a zero gradi la pompa di calore non funziona e devi attingere all'energia elettrica per sghiacciare la macchina esterna (ma se l'energia elettrica me la produco, per quelle 20 volte che vado sotto zero, che problema cè). Un po di confusione per me, ma mi sembra che anche gli idraulici non sappiano più cosa proporre. Grazie chi sa interpretare la situazione
  • radiante
    0
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    Domenica 1 Marzo 2009, alle ore 23:14
    Mah,boh,quanto spendi per la prima proposta?quanto è grande l'impianto fotovoltaico?per l'acqua calda?
    La soluzione proposta ha dei tempi di recupero lunghissimi e dei costi di realizzazione molto alti,non so se conviene e quanto,

  • condominiale
    0
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    Lunedì 2 Marzo 2009, alle ore 00:03
    La superiore spesa che devi mettere in preventivo per la realizzazione delle opere da te descritte non verrebbe ammortizzata nemmeno in 20 anni e fra 20 anni è gia tutto da buttare.

    Rifletti!

    Ne hanno parlato esperti e puoi trovare le relazioni in rete.

    Ricorda che il decreto milleproroghe, recentemente approvato, ha nuovamente posticipato l'obbligo di adempimento circa le opere di risparmio energetico sui nuovi edifici o nel caso di grandi ristrutturazioni.

  • robire
    0
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    Lunedì 2 Marzo 2009, alle ore 10:09
    Ti garantiscono l'autosufficienza sia elettrica che termica? devi avere una falda a sud enorme!

    ad oggi, che io sappia, sia il termico che il fotovoltaico rendono se integrati al gas e alla rete elettrica.. per ottenere l'autosufficienza l'investimento diventa antieconomico.

  • vespa125
    0
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    Lunedì 2 Marzo 2009, alle ore 18:12
    Ma mi dicono che per il riscaldamento a pavimento bastano 30°. Che con i pannelli portiamo già l'acqua ad una certa temperatura e che l'intervento della pompa di calore comporta un consumo costante inferiore a 1Kw. Mi dicono di prendere 4,5Kw dall'enel e in questo caso posso sostenere un consumo di spunto anche di 6Kw. Mi dicono che poi nei momenti di bisogno l'energia autoprodotta dai pannelli si somma a quella fornita da Enel. Considerando che l'impianto fotovoltaico da 3Kw si paga da solo in 10 anni e che il riscaldamento a pavimento lo voglio fare, il confronto sta tra Gas o consumo l'energia elettrica che già mi produco. E poi il condizionamento non funziona mica con la caldaia a gas, funziona solo con l'energia elettrica. In negozio sono 10 anni che mi scaldo con la pompa di calore e non ho mai avuto problemi. Grazie per la discussione. Vi do anche dei costi per rendere più chiaro il confronto.

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Lunedì 2 Marzo 2009, alle ore 18:45
    Ogni impianto va valutato da lpunto di vista costi beneficio personalemnte un autonomia basata sui pannelli fotovoltaici è quanto mai azzardata
    credo che la spesa per un impianto simile non sia ammortizzabile in un tempo ragionevole a meno che tu non abbia una casaclima gold praticamente passiva.
    io vedrei più l'integrazione con geotermia e solare termico tralasciando il fotovoltaico

  • vespa125
    0
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    Lunedì 2 Marzo 2009, alle ore 20:54
    Scusa "termografia" ma perche parli di impianto non amortizzabile, quando l'impianto fotovoltaico mi costa 18.000 euro e non lo pago io ma lo paga la banca in 10 anni? il governo non paga l'energia che vendiamo quasi a 0,50 e paghiamo quella che consumiamo 0,25? Caldaia e visite annuali costano e basta, e dopo 10 anni, forse anche la caldaia comincia a fare qualche rumorino in più e non rende più come prima, e magari non ci sono più i pezzi di ricambio!
    Non è che forse che non siamo abituati ai cambiamenti? Anche io mi sono spaventato quando mi ha detto di non fare neanche la domanda di allacciamento al gas. Ma chi spinge per il tradizionale non mi ha convinto. Certo possono contare anche il fatto di aver bisogno di poca energia (tripli vetri, isolamenti, coibentazioni) in una casa di 130 mt.

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Lunedì 2 Marzo 2009, alle ore 21:47
    Credimi sono uno dei primi favorevoli al cambiamento ma non credo nell' autonomia fotovoltaica con la tecnologia attuale. Ho visto pochi esempi di case realmente passive ed autonome e non si parla solo di impianti fotovoltaici a cifre così basse. inoltre ritengo che un costo d'ammortamento di almeno 10 anni per una tecnologia così inefficente sia davvero troppo. conta che un pannello fotovoltaico rende in laboratorio solo 18 % d'efficenza, efficenza che viene ridotta se l'impianto è fisso e non dotato di inseguitore solare.
    Lo stesso problema viene per gli inverter che nei casi migliori durano 8 - 9 anni.
    L'altra cosa che mi fa pensare è il riscaldamento a pompa di calore con aria calda. Anche qui ci sono vari pensieri fatto stà che l'aria è il mezzo di diffusione del calore con meno capacità di trasporto termico senza considerare i flussi convettivi necessari al trasporto del calore. io preferirei un sistema radiante ad acqua con i lquale si può fare anche il raffrescamento o radiante ad infrarossi elettrico.

  • radiante
    0
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    Lunedì 2 Marzo 2009, alle ore 22:32
    Ricapitoliamo un po,iminto a pavimento e fino a li siamo sicuri,esso fornisce circa 100vatt a mq lavorando a 32° circa moltiplicato 130mq fanno esattamente 13.000 vatt detti anche 13kw,mi spieghi come fa un impianto fotovoltaio da 3 kw a farlo funzionare? e con una pompa di caloe da 1kw assorbiti che nella migliore delle ipotesi ne rede 2,7 che ci fai?consideriamo anche che nei bagni non riesci a scaldare bene con il pavimento,va montato un piccolo termoarredo che andra alimentato da rsistenza elettrica ,montiamone una da 700vatt per tre bagni altri 2,1kw a questo punt ci vuole un boiler eletrico altra resistenza da 1,2kw
    Allo stato attuale io ti consiglio d eseguire impianto a pavimento se propio non ne puoi fare a meno,montare una bella caldaia che ti scaldi anche l'acqua per lavarti,abbinare 4 pannelli solari i quali scalderanno il bollitore e quando riesce da un contribut al riscaldamento , ricordati che non puoi usare la corrente del fotovoltaico ladevi immettere in rete ,pi avrai un altro contatore dove attingerai corrente dalla rete ,pagherai i regolari consumi e riceverai per quanto immesso nella rete,se ne produci di piu hai tempo 2 anni per riscattarla altrimenti se la tiene enel che la rivende ringraziandoti ,correggetemi se sbaglio sul sistema fotovoltaico,che negozio hai?quantè grande che pompa di calore hai?

  • vespa125
    0
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    Lunedì 2 Marzo 2009, alle ore 23:19
    Ma quanto mi dite mi spaventa. Questo sta a significare che il fotovoltaico domestico è una mezza bufala. 10 anni per pagarlo e non è vero!! Resa e manutenzione portano il punto di pareggio a 15 anni. Per 3Kw mi hanno parlato di 21 mt. quadrati. Poi un altra domanda riguarda il solare termico: il punto di equilibrio era con due soli pannelli e con un serbatoio di accumulo nenche tanto grande (mi sembra 300 litri). Cosa mi serve tutta quell'acqua calda? Ora comunque ho dei dati in più su cui discutere con l'impresa a cui affiderò i lavori. Ah per i bagni è previsto che ci sia una parete con il riscaldamento tipo pavimento (ma cosa serve se non riesco a fargli correre l'acqua calda?). A questo punto mi prendo una pausa e chiederò un calcolo e un parere al progettista. Come stanno le cose mi sa che intanto preparo una catasta di legna in giardino. Non parliamo poi della copertura del pavimento in caso di riscaldamento a pavimento. Per chi vende pavimenti in legno, mettere il legno è la migliore cosa che ci sia: guarda trasmette il calore in un modo ... (A mio parere con il legno sopra, io scaldo più i vermi che ci stanno sotto, che quello che cè sopra). Per il serramentista se ti vuoi isolare dal caldo e freddo non cè niente di meglio che il legno. Per fortuna ho ancora qualche mese ...

  • robire
    0
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    Martedì 3 Marzo 2009, alle ore 08:54
    In effetti hai le idee un po' confuse
    però non preoccuparti che, un argomento alla volta, riuscirai a chiarirti tutto e decidere per il meglio.
    io posso aiutarti a chiarire la questione del fotovoltaico visto che ce l'ho. Sono due cose che devi dire però: 1)regione 2)consumi elettrici previsti.

  • vespa125
    0
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    Martedì 3 Marzo 2009, alle ore 18:16
    Vi do alcuni dati della macchine che mi sono state proposte (se si possono scrivere? e se serve inserisco anche il codice) unità esterna Kw 8,40 in riscaldamento e Kw 8,30 in raffrescamento Daikin + Hidrobox per prendere l'acqua calda dai pannelli sempre Daikin. Accumulatore di acqua calda sanitaria da 500 litri. Pannelli solari da mt. 2 x 1,3. Mi trovo in veneto e in pianura. Per sicurezza, intanto, ho già ordinato un set di cottura alla indiana con treppiede e pentolone in ferro.

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Martedì 3 Marzo 2009, alle ore 19:49
    Manca un dato importante ....quanto consuma la tua casa ? perché ogni impianto può essere buono o cattivo in base al consumo W/m2 della casa
    Quanti m2 di pannelli in totale
    hai inserito la potenza delle macchine ma non quanto consumano durante il carico di lavoro

  • robire
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 4 Marzo 2009, alle ore 08:28
    Devi fare due considerazioni separate, quanti kW elettrici ti serviranno in totale per evitare l'allacciamento al gas?
    (una cosa, ma non arriva la rete per volerlo evitare?)
    che impianto fotovoltaico serve per coprire il fabbisogno totale?

    tieni presente che per ottenere gli incentivi del contoenergia devi fare un contratto di "scambio sul posto" che ti costringe comunque ad avere la fornitura elettrica dalla rete e, con quelle potenze in ballo, si parla di fior di quattrini in costi fissi x kW!
    perché rinunciare al contributo del contoenergia e fare un impianto isolato vuol dire sovradimensionare i pannelli e mettere quintalate di accumulatori!

  • vespa125
    0
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    Giovedì 5 Marzo 2009, alle ore 22:07
    Grazie a tutti per il vostro contributo. Sto raccogliendo le idee. Mi dovro confrontare nei prossimi giorni con le proposte dei miei fornitori. Ho qualche idea in più su cosa chiedere e pretendere. Chiederò a loro di quanta energia ha bisogno una casa semi "casa passiva" con tripli vetri csppotto esterno isolamento sul tetto di cm. ect
    Poi "il caminetto" dove a me piace cucinare. Fa caldo, ma estrae l'aria. Mi sa che questo fa cascare il palco del sistema di riciclo e recupero aria calda. Poi tante altre cose non bisogna trascurare. Tutti gli apparecchi in standby con le luci accese, basta guardare sotto l'lcd e ne conto 5 + lcd. L'impianto di videosorveglianza con le 4 telecamere a led per l'illuminazione notturna che consumano 35W cd. + il vcr che è acceso 24 su 24. Il router del wireless che deve essere sempre acceso, se no come fai? Non parliamo del pc che deve essere quasi sempre acceso. La casa di oggi, dovrebbe essere autosufficente, ma ce la fara mai con tutto quello che ci si vuole attaccare? Per il momento vi saluto buona serata.

  • emanet
    0
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    Giovedì 5 Marzo 2009, alle ore 23:46
    Ma porcaccia miseria !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! non dobbiamo dare informazioni sbagliate !!!!!!!!!!!!! se non si conosce la materia passare oltre !!!!!!!

    Il fotovoltaico contabilizza i kw alla fine dell'anno solare !!!!!!!!!!!! si calcola il fabisogno annuo e si dimensiona l'impianto !!!! è ovvio che poi in inverno si andrà spesso con la corrente dell'enel ed in estate si avrà una sovraproduzione che assorbirà l'enel, ma alla fine anno, se l'impianto è ok , si pareggia.

    Il fotovoltaico si ripaga in 15 anni ????????? ma che baggianata è???? se prendi un prestito in banca il fotovoltaico si ripaga le rate con il contributo pagato dal GSE , inoltre ti produce la corrente. Ricordiamoci che il contributo e la corrente prodotta sono due cose differenti, il tutto si chiama CONTO ENERGIA.

    Se ti appoggi a ditte serie il FV non dà sorprese, infatti oramai i dati di sole medio annuo sono bene conosciuti.

    Parola di chi lo ha e che non ha pagato mai di tasca sua una rata in banca !!!!!!!!!

    Inoltre case ad emissione 0 non sono possibili ??????? mahhhhh, direi quasi io avendo termico solare, impianto FV ,camino caldaia, casa isolata con Impianto a pavimento 210mq in un anno intero spendo circa 350 di gas + 300 euro di legna per avere riscaldamento accesso sempre 24h su 24h e casa con temp. SEMPRE compresa fra 20 e 21.5 gradi , acqua calda sanitaria SEMPRE DISPONIBILE e ovviamente corrente autoprodotta.

  • robire
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 6 Marzo 2009, alle ore 10:18
    A che info errate di riferisci?

    intanto io sta qua mica l'ho capita benissimo:
    Il fotovoltaico contabilizza i kw alla fine dell'anno solare !!!!!!!!!!!!


    e dire che la banca si ripaga col contributo GSe è vero, ma in quanti anni e con che ricarico..

    è vero che il rientro è anche minore di 10 anni ma se si paga in cash.. se si fa il finanziamento si allunga.

  • vespa125
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 6 Marzo 2009, alle ore 21:42
    L'intervento di emanet mi fa capire che dei vantaggi ci sono. Ma allora se con 210 mq di casa lui spende 350 euro di gas ( a parità di camino) la domanda sorge spontanea?
    Con 80 mq di casa in meno quasi quasi si puo essere autosufficenti e non fare allacciamento alla rete gas! Mi piacerebbe sentire il parere di qualcuno che non ha l'allacciamento gas.
    Comunque i pannelli mi sembra siano calati 21mq per 16.000 + iva.
    Grazie per i contributi
    Buona serata

  • emanet
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 6 Marzo 2009, alle ore 22:04
    A che info errate di riferisci?

    intanto io sta qua mica l'ho capita benissimo:
    Il fotovoltaico contabilizza i kw alla fine dell'anno solare !!!!!!!!!!!!


    e dire che la banca si ripaga col contributo GSe è vero, ma in quanti anni e con che ricarico..

    è vero che il rientro è anche minore di 10 anni ma se si paga in cash.. se si fa il finanziamento si allunga.




    dovrebbe essere chiaro che nel mese di agosto e nel mese di dicembre il tempo di sole giornaliero è ben differente.
    L'enel ogni fine anno fa una specie di conguaglio, se l'impianto è dimensionato bene e produce che so 3000 kw l'anno, il fabisogno della casa , ovvero i kw consumati sono 3000kw all'anno, ecco fatto che la corrente prodotta e quella consumata è patta.
    Il GSE invece paga tutta la produzione annua 0.44 euro ogni kw prodotto, quindi 3000x0.44=1320 euro all'anno di contributo.


    se la banca ci prende gli interessi alla fine cosa te ne frega.
    Lo stato ti paga le rate , tu hai corrente gratis, ..............

  • vespa125
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 6 Marzo 2009, alle ore 22:16
    Ma il conto non dovrebbe essere circa che io prendo 3.000 kW e li pago 0,22 mentre gli stessi 3000 Kw che vendo al Gse mi vengono pagati 0,44?

  • emanet
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 7 Marzo 2009, alle ore 06:06
    Ma il conto non dovrebbe essere circa che io prendo 3.000 kW e li pago 0,22 mentre gli stessi 3000 Kw che vendo al Gse mi vengono pagati 0,44?






    no !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    le due cose sono ben distinte , infatti l'enel installa due contatori.

    Un contatore è dedicato al gse, misura TUTTA la produzione e ogni kw viene pagato 0.44.

    L'altro contatore detto bidirezionale conta la corrente ceduta all'enel e quella consumata dall'enel, alla fine dell'anno queste letture sono pari.

  • robire
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 7 Marzo 2009, alle ore 11:34
    Ah ok, pensavo ti riferissi ad altro.


    x vespa: è come dice emanet, sempre che tu acceda al contoenergia (che non è obbligatorio ma chiaramente conveniente), e condizione per accedervi è il contratto di "scambio sul posto" col fornitore di energia (quindi sei attaccato alla rete a cui cedi tutta la produzione e ne prelevi il fabbisogno). Però condizione per ottenere lo scambio sul posto è di avere un'utenza elettrica che non sia, come potenza installata, inferiore alla potenza di picco dei pannelli fotovoltaici.
    Quest'ultima condizione mi ha fatto dire che l'autosufficienza eletrica difficilmente l'avrai per il semplice fatto che dovresti installare un contatore molto maggiore ai 3kW canonici con un costo fisso per kw non indifferente! (e, oltretutto, 9kw di pannelli diventano più di 60mq e 50.000 euro!)
    Per questo ti diciamo che il gas per il riscaldamento (e acqua calda) dovrai metterlo.

    in poche parole devi valutare per bene come integrare il tutto!

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Sabato 7 Marzo 2009, alle ore 11:42
    Spero di fare cosa gradita nel postare un articolo riepilogativo del nuovo conto enregia 2009


    Fotovoltaico: trattamento fiscale del nuovo scambio sul posto
    27/01/2009
    Stampa
    La deliberazione dell'Autorità per l?Energia Elettrica e per il Gas (A.E.E.G.) del 3 giugno 2008, n. 74 ha attribuito al GSE - Gestore dei Servizi Elettrici - una funzione primaria nell?ambito del cosiddetto Servizio di Scambio sul Posto (SSP).

    Il SSP è un servizio che permette all?utente una particolare forma di autoconsumo in sito, consentendo che l?energia prodotta possa essere prelevata e consumata in un momento successivo. In altri termini il SSP consente al soggetto titolare di un impianto fotovoltaico di immagazzinare virtualmente l?energia autoprodotta e di riprelevarla quando si rende necessaria.

    La deliberazione ha modificato le condizioni tecnico-economiche di questo servizio, prevedendo una diversa gestione e una diversa riattribuzione all?utente dell?energia dallo stesso autoprodotta.

    In sintesi, il SSP disciplinato dalla Deliberazione dell?Aeeg n. 28 del 2006 (in vigore fino al 31 dicembre 2008), prevede che l?utente:
    - immetta in rete l?energia autoprodotta;
    - prelevi dalla rete quella necessaria al proprio fabbisogno senza sostenere costi anche in un momento diverso da quello della produzione;
    - maturi un credito in termini di energia nei confronti del gestore della rete, per la parte di energia eventualmente prodotta in eccesso, utilizzabile nei tre anni successivi.

    Il nuovo SSP è invece così strutturato:
    a) l?utente conferirà tutta l?energia prodotta nel sistema elettrico gestito da GSE;
    b) GSE riceverà l?energia e la venderà sul mercato;
    c) l?utente acquisterà l?energia necessaria presso l?impresa fornitrice (Enel, Acea,?.) pagando il relativo corrispettivo;
    d) GSE corrisponderà all?utente un contributo in conto scambio allo scopo di rimborsarlo di un costo, quello per l?acquisto dell?energia, che in realtà non avrebbe dovuto sostenere nei limiti dell?energia autoprodotta.
    Tale contributo sarà quantificato in misura pari al minore tra il controvalore dell?energia conferita e il valore dell?energia prelevata su fornitura e sarà al netto dell?Iva pagata.

    La Risoluzione n. 13/E emanata dall'Agenzia delle Entrate il 20 gennaio 2009 definisce il comportamento fiscale da adottare con riferimento all?erogazione del contributo in conto scambio rispetto alle singole tipologie di utenti percettori.
    Come indicato dall'Agenzia delle Entrate, il SSP mantiene intatta la propria originaria ratio, nel senso che continua a concretizzarsi nella riattribuzione del bene energia autoprodotto, pur se quest'ultima avviene sostanzialmente in modo diverso, ovvero sotto forma di valore monetario e non più di quantità espressa in termini di energia.
    Dunque, mentre in precedenza l'utente che usufruiva del SSP prelevava dalla rete l'energia necessaria senza sostenere alcun costo nei limiti di quella autoprodotta, dal 1° gennaio 2009 l'utente che fruisce del SSP paga l'energia prelevata presso il fornitore esterno, ma viene rimborsato dal GSE del costo sostenuto per un importo pari al minore tra il valore dell'energia prodotta e quella acquistata, maturando un credito - in termini monetari - in relazione all'energia eventualmente immessa in rete in misura superiore a quella acquistata.

    L'operazione di "scambio sul posto" - così come costruita dalla menzionata delibera n. 74/2008 (immissione in rete dell'energia da parte dell'utente e corresponsione di un contributo da parte di GSE) - viene a configurare, secondo l'Agenzia, un contratto di vendita di energia in base al quale l'utente s'impegna a conferire l'energia autoprodotta a GSE e quest'ultimo, al contempo, si obbliga a corrispondere all'utente stesso un importo ? il contributo in conto scambio - che assume natura di corrispettivo.
    In sostanza - in seguito alle predette modifiche - gli utenti percettori del contributo in conto scambio vengono a configurarsi, in linea generale, come produttori e venditori di energia e dovranno adempiere alle relative obbligazioni fiscali, già illustrate con circolare n. 46 del 19 luglio 2007, punto 9.2.1.

    Di seguito sintetizziamo il trattamento fiscale del SSP per le verie casistiche di contribuenti:

    PERSONA FISICA O ENTE NON COMMERCIALE
    Impianti posti al servizio dell'abitazione o della sede dell'ente non commerciale, fino a 20 kw di potenza
    In questo caso di presume che l'impianto risulti installato essenzialmente per fare fronte ai bisogni energetici dell'abitazione o sede dell'utente e si ritiene pertanto che l'immissione di energia in rete per effetto del servizio di scambio sul posto non concretizzi lo svolgimento di una attività commerciale abituale e che il relativo contributo in conto scambio erogato dal GSE non assuma rilevanza fiscale.

    PERSONA FISICA O ENTE NON COMMERCIALE
    Impianti posti al servizio dell'abitazione o della sede dell'ente non commerciale, superiori a 20 kw di potenza
    Si presume che impianti di dimensioni maggiori siano realizzati da soggetti che debbano soddisfare esigenze diverse da quelle strettamente privatistiche di una abitazione o di una sede di un ente non commerciale, e quindi l'energia prodotta e immessa in rete dovrà essere considerata come ceduta alla rete medesima nell'ambito di un'attività commerciale (vendita di energia) e il contributo in conto scambio costituirà un corrispettivo rilevante sia ai fini dell'IVA che delle imposte dirette. In quest'ultimo caso, gli utenti dovranno emettere fattura nei confronti del GSE in relazione al corrispettivo di cessione.

    IMPRENDITORE O SOGGETTO PASSIVO IRES
    Il contributo in conto scambio costituirà un corrispettivo rilevante sia ai fini dell'IVA che delle imposte dirette; l'utente dovrà emettere fattura nei confronti del GSE in relazione al corrispettivo di cessione.

    LAVORATORE AUTONOMO
    Il contributo in conto scambio costituirà un corrispettivo rilevante ai fini dell'IVA e delle imposte dirette, tuttavia, poiché tale corrispettivo è relativo allo svolgimento di un'attività diversa da quella professionale esercitata, il contribuente dovrà tenere per la produzione e cessione di energia una contabilità separata e fatturare al GSE l'importo percepito

  • vespa125
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 16 Maggio 2009, alle ore 06:42
    Buongiorno a tutti. Sto proseguendo nelle scelte e mi sto orientando su un impianto fotovoltaico da 4,5 Kw, (vetro nero senza il mosaico, non faccio la marca) e ho chiesto lo spostamento del gas fuori in strada come si fa ora. Ma siccome il nuovo allacciamento gas deve attraversare la strada, mi sa che nenche lo faccio il collegamento. Porto un tubo gas di predisposizione dal locale tecnico alla cassetta lungo la recinzione e mi fermo li. Con 4,5 Kw + i 4,5 del contattore enel che chiedo arrivo nei casi di emergenze diurni a 9 Kw. Ora ho il problema Silvio che mi fa fare qualche muro in più e qualche calcolo in più e devo attendere che la cosa venga approvata. Vi aggiorno ancora. Vado a lavura!!

  • vespa125
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 7 Novembre 2009, alle ore 17:27
    Riprendo dopo che Silvio l'ha fatto! Ha fatto tanto anche tante altre cose mmm.., ma per quanto riguarda la mia casetta, mi ha fatto fare qualche metro in più. E ora, dopo i regolamenti del mio comune, sono partito con i lavori. Alla fine sono 153 metri quadrati di casa su due piani. Con 8 cm. di cappotto esterno. Serramenti in pvc a doppia camera. Anziche restauro, sempre lui, mi ha consentito di abbatterla, per cui è tutto nuovo. Ora intendo proseguire sempre solo con il fotovoltaico da 4,5 Kw. + enel da 4,5 o 6 Kw. Al di là di tutto vorrei sentire anche il parare di chi magari ha già costruito una casa così e sentire anche il suo parere. Man mano che ne discutiamo con i professionisti, ascolto anche il vostro parere. Buona serata

  • mishe
    0
    Ricerca discussioni per utente Radiante
    Giovedì 16 Gennaio 2014, alle ore 16:06
    Mah,boh,quanto spendi per la prima proposta?quanto è grande l'impianto fotovoltaico?per l'acqua calda?
    La soluzione proposta ha dei tempi di recupero lunghissimi e dei costi di realizzazione molto alti,non so se conviene e quanto,
    Questo non è così grande che si sta menzionato.
    Perché ha qualche modello che hanno formato diverso e diverso modello.
    Sto pensando di media uno.

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Impianti di riscaldamento - Il sistema di scarico dei fumi delle caldaie costituisce parte integrante dell'impianto gas e richiede una specifica progettazione per potenze superiori ai 35 kW.

Superbonus 110% e impianto fotovoltaico: basta la comunicazione al GSE?

Detrazioni e agevolazioni fiscali - L'Agenzia delle Entrate spiega qual è l'iter da seguire per l'ammissione alla detrazione fiscale del 110% per l'istallazione di un impianto solare fotovoltaico

Fotovoltaico sotterraneo

Impianti - Per ridurre l'impatto estetico degli impianti fotovoltaici, e' stato progettato un sistema in cui le celle sono installate sottoterra.

Funzioni Caldaia

Impianti - Molte funzioni di una caldaia in maniera del tutto trasparente per gli utenti, permettono di salvaguardarne la sicurezza ed il corretto funzionamento.

Come scegliere il sistema di riscaldamento giusto per casa

Impianti di riscaldamento - Scegliere il sistema di riscaldamento ideale per la propria casa è una decisione importante che può influenzare il comfort abitativo e l'efficienza energetica

Niente demolizione per la tettoia abusiva se trasformata in pergolato fotovoltaico

Detrazioni e agevolazioni fiscali - Il Consiglio di Stato ribadisce quanto già affermato dal TAR della Lombardia: la tettoia abusiva non va demolita se viene trasformata in pergolato fotovoltaico.

Il sistema ibrido caldaia a condensazione con pompa di calore ad aria

Impianti di riscaldamento - Con il nuovo sistema ibrido caldaia a condensazione con pompa di calore ad aria, riscaldare la casa e produrre l'acqua calda sanitaria costa meno e conviene!

Gallo Fotovoltaico

Impianti - Il Gallo Fotovoltaico e' un dispositivo messo a punto dal Politecnico di Milano per valutare il modulo fotovoltaico piu' adatto ad un luogo.
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