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2006-10-19 15:36:12

Diritti terzi, condono, ampliamento


Elisabetta76
login
11 Dicembre 2004 ore 16:23 1
Buongiorno a tutti.
ho una questione che vorrei sottoporre a voi utenti e consulenti.
Ho acquistato 4 mesi fa un appartamentino di 19 mq (monolocale) posto a un piano attico.
Questo appartamentino e' stato ricavato 15 anni fa con un ampliamento sul terrazzo dei vani lavatoi, impiantando prima una veranda di vetri e alluminio e poi rinforzando i due lati con dei muretti, mentre la copertura era in eternit.
Tutto cio' e stato condonato regolarmente quasi due anni fa, dal proprietario precedente a me. Da condono risultano abitabili 19 mq e 10 mq di balconcino perimetrale non residenziale, come in effetti e'.
appena preso possesso delel chiavi io ho iniziato a ristrutturarla, ma, visto che l'immobile era gia "macchiato" ho deciso di fare tutto in sana regola, anche aumentando i tempi e i costi, ma presentando una regolare Dia, chiedendo alla Asl la rimozione dell'eternit, etc.
L'architetto che mi ha presentato la Dia al municipio, ha spiegato il tipo di ristrutturazione, che consiste nella rimozione totale dell'eternit e in rifacimento del tetto, e della sostituzione della veranda in alluminio e i precari muretti con un muretto ex novo e degli infissi (finestrone) decenti.
Il comune ha dato il suo accordo verbale e, dopo i 30 gg previsti per la dia (silenzio - assenso) abbiamo iniziato i lavori.
Gli operai hanno deciso di costruire intorno un muretto adiacente alla verandina, e poi rimuovere l'eternit e rifare il tetto, come in effetti si procede di solito; infatti non potevano costruire allinterno un nuovo muretto e poi appoggiarci sopra il tetto, nè potevano fare prima il tetto senza aver rinforzato al struttura sotto.
I
Da un lato , e per meta' dello stesso, pero' e' stato necessario allargarmi 10 cm per permettere la posa in opera un muro spesso appunto 10 cm in piu' di quello che era una veranda, quindi sul balconcino perimetrale, e per circa 3 mt di lunghezza, mi sono ampliata di 10 cm, ma la superficie utile all'interno della casa non e' aumentata.
Ora i vicini, che prima vedevano una struttura di vetro e alluminio rinforzata con foratini, ora vedono salire due muretti consistenti, preannunciano guerra, minacciano di chiamare i vigili e l'amministratore si avvale del fatto che sul condono effettuato 2 anni fa c'e comunque il diritto dei terzi da salvaguardare.
Mi chiedo ora delle cose:
1) dopo quanto tempo dal condono gia' rilasciato e concesso, i vicini possono far avvalere i propri diritti?
2)visto che non sto effettuando nessun ampiamento a mio piacimento, ma la volumetria e la forma del locale non sta variando, ma sto solo rinforzando una struttura che portera poi un tetto decente, e per questo mi sono dovuta allargare 10 cm ma era l'esigenza dello spessore del muro, che tipo di ramanzina potrei avere dai vigili?Possono gli stessi fermare i lavori?
3) Dentro la casa la ditta possiede la Dia, i vari documenti del condono, e tutti i fogli di progetto , da far vedere, faccio bene a tenerli la?
4) dovrei far entrare a titolo ispettivo l'ammnistratore dentro casa come portavoce dei vicini per controllare che non ci sia stato ampliamento?
5) non impedendo la visibilita' a nessuno, ed essendo residenziali proprio i 19 mq di cui io sto rinforzando il perimetro (su due soli lati, poi) , non usando colori diversi dal resto del condominio, ocsa dovrei temere?
6) Se io alla fine dei lavori decido di fare delle cose non dichiarate in dia eesento un progetto in sanatoria, sono a posto?(tipo non aprire una finestrella prevista, ma rimanendo solo con un grande finestrone?)
7) non e' pur vero che una volta consondata una superficie chiusa e resa abitabile, posso chiudere la stesso con vetro e alluminio e muretti, ma anche con muro, legno ,o come pare a me?
Grazie a chi vorra' rispondermi.
Elisabetta
  • alessia_g
    0
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    Giovedì 19 Ottobre 2006, alle ore 15:36
    Buongiorno a tutti.
    ho una questione che vorrei sottoporre a voi utenti e consulenti.
    Ho acquistato 4 mesi fa un appartamentino di 19 mq (monolocale) posto a un piano attico.
    Questo appartamentino e' stato ricavato 15 anni fa con un ampliamento sul terrazzo dei vani lavatoi, impiantando prima una veranda di vetri e alluminio e poi rinforzando i due lati con dei muretti, mentre la copertura era in eternit.
    Tutto cio' e stato condonato regolarmente quasi due anni fa, dal proprietario precedente a me. Da condono risultano abitabili 19 mq e 10 mq di balconcino perimetrale non residenziale, come in effetti e'.
    appena preso possesso delel chiavi io ho iniziato a ristrutturarla, ma, visto che l'immobile era gia "macchiato" ho deciso di fare tutto in sana regola, anche aumentando i tempi e i costi, ma presentando una regolare Dia, chiedendo alla Asl la rimozione dell'eternit, etc.
    L'architetto che mi ha presentato la Dia al municipio, ha spiegato il tipo di ristrutturazione, che consiste nella rimozione totale dell'eternit e in rifacimento del tetto, e della sostituzione della veranda in alluminio e i precari muretti con un muretto ex novo e degli infissi (finestrone) decenti.
    Il comune ha dato il suo accordo verbale e, dopo i 30 gg previsti per la dia (silenzio - assenso) abbiamo iniziato i lavori.
    Gli operai hanno deciso di costruire intorno un muretto adiacente alla verandina, e poi rimuovere l'eternit e rifare il tetto, come in effetti si procede di solito; infatti non potevano costruire allinterno un nuovo muretto e poi appoggiarci sopra il tetto, nè potevano fare prima il tetto senza aver rinforzato al struttura sotto.
    I
    Da un lato , e per meta' dello stesso, pero' e' stato necessario allargarmi 10 cm per permettere la posa in opera un muro spesso appunto 10 cm in piu' di quello che era una veranda, quindi sul balconcino perimetrale, e per circa 3 mt di lunghezza, mi sono ampliata di 10 cm, ma la superficie utile all'interno della casa non e' aumentata.
    Ora i vicini, che prima vedevano una struttura di vetro e alluminio rinforzata con foratini, ora vedono salire due muretti consistenti, preannunciano guerra, minacciano di chiamare i vigili e l'amministratore si avvale del fatto che sul condono effettuato 2 anni fa c'e comunque il diritto dei terzi da salvaguardare.
    Mi chiedo ora delle cose:
    1) dopo quanto tempo dal condono gia' rilasciato e concesso, i vicini possono far avvalere i propri diritti?
    2)visto che non sto effettuando nessun ampiamento a mio piacimento, ma la volumetria e la forma del locale non sta variando, ma sto solo rinforzando una struttura che portera poi un tetto decente, e per questo mi sono dovuta allargare 10 cm ma era l'esigenza dello spessore del muro, che tipo di ramanzina potrei avere dai vigili?Possono gli stessi fermare i lavori?
    3) Dentro la casa la ditta possiede la Dia, i vari documenti del condono, e tutti i fogli di progetto , da far vedere, faccio bene a tenerli la?
    4) dovrei far entrare a titolo ispettivo l'ammnistratore dentro casa come portavoce dei vicini per controllare che non ci sia stato ampliamento?
    5) non impedendo la visibilita' a nessuno, ed essendo residenziali proprio i 19 mq di cui io sto rinforzando il perimetro (su due soli lati, poi) , non usando colori diversi dal resto del condominio, ocsa dovrei temere?
    6) Se io alla fine dei lavori decido di fare delle cose non dichiarate in dia eesento un progetto in sanatoria, sono a posto?(tipo non aprire una finestrella prevista, ma rimanendo solo con un grande finestrone?)
    7) non e' pur vero che una volta consondata una superficie chiusa e resa abitabile, posso chiudere la stesso con vetro e alluminio e muretti, ma anche con muro, legno ,o come pare a me?
    Grazie a chi vorra' rispondermi.
    Elisabetta

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