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2007-03-10 11:02:49

Detrazione 55%: per dotting ed altri tecnici


Maggiale
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01 Marzo 2007 ore 22:34 24
Ho un quesito da porre ai tecnici che frequentano il forum ed in particolare faccio appello all'esperienza di dotting (non uso il termine anzianità perché sa di militaresco ).

Ecco si tratta di questo:
sto costruendo una villetta ed a breve completerò gli impianti, dopodichè passerò ad intonaci, impianto radiante a pavimento, pavimentazioni, rivestimenti, sanitari ecc.
La muratura esterna rimarrà intonacata con un semplice rinzaffo (che in seguito farà da base al cappotto).

A questo punto mi fermo e faccio accatastare l'abitazione e ne chiedo l'abitabilità.

Una volta censito in catasto, il fabbricato si potrà definire "esistente" e quindi ulteriori interventi tesi al risparmio energetico potranno beneficiare degli incentivi 55% della Finanziaria.
Ad esempio potrei anche scaricare il costo per l'acquisto di infissi "virtuosi" nella considerazione che "condicio sine qua non" in questo caso è il possesso della certificazione della casa costruttrice oltre che ovviamente il rispetto dei limiti di trasmittanza.

Poi potrò completare la muratura esterna realizzando, a posteriori, un cappotto termico, usufruendo anche in questo caso della detrazione del 55%. Infatti nell'asseverazione il tecnico potrà senza ombra di dubbio dichiarare che la muratura precedente (con il solo poroton 30 cm. intonacato a grezzo) aveva una trasmittanza nettamente inferiore a quella della muratura coibentata a cappotto (Neopor 10 cm.).

Vi sembra plausibile uno scenario del genere oppure ravvisate cause impeditive di particolare rilevanza?

E' chiaro che molte persone trovando un tecnico consenziente o comunque sia dalle vedute molto flessibili potrà approfittare di questa scappatoia, o no?

Vediamo cosa ne pensate.
  • maggiale
    0
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    Venerdì 2 Marzo 2007, alle ore 07:53
    Allora ,questa mattina siamo poveri di consigli.

    Possibile che nessuno sente il bisogni di zigzagare un pochino tra questi provvedimenti/agevolazioni?

    Ciao

  • mariro
    0
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    Venerdì 2 Marzo 2007, alle ore 08:35
    ...rilascia formale autocerificazione che non sei "infiltrato" dall'agenzia delle entrate e poi vedi in quanti ti rispondono.....
    ah! ma come fai ad avere l'abitabilità senza finestre????

  • pietris
    0
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    Venerdì 2 Marzo 2007, alle ore 09:29
    Maggiale, un altro Abruzzese doc. Sono stato domenica dalle parti di L'Aquila, Pizzoli....

    Ora, passando al problema da te esposto, è evidente che qualsiasi operazione compiuta dopo l'accatastamento, l'abitabilità e quindi la comunicazione di fine lavori al comune competente, è da intendersi come, genericamente, "manutenzione ordinaria o straordinaria" e quindi rientra nell'ipotesi da te prospettata.

    Il punto su cui tutto ruota quindi è la responsabilità civile, ma soprattutto penale (penso per esempio ad un incidente sul cantiere), che il progettista, il direttore dei lavori e il responsabile dei lavori/cantiere (626), assumono.
    In definitiva sono parte attiva al compimento di un illecito amministrativo (nella più ottimistica delle circostanze) e/o penale, e come tali corresponsabili, nel pagamento di imposte e sanzioni, ed eventualmente di fatti penalmente rilevanti.

    Vale quindi appena la pena ricordare, anche se poi onestamente purtroppo applicate malamente, le pene per i reati tributari e le sanzioni amministrative:
    - Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte (sup. 51.645,00) reclusione da 6 mesi a 4 anni;
    - Omesso versamento sanzione 30% + interessi legali
    ecc. ecc.

    Si aggiunga poi che se si tratta di una prima abitazione, per le nuove costruzioni l'Iva è al 4%, ed in caso di ristrutturazioni e/o manutenzioni l'i.v.a. passa al 10%, e nei casi con la fornitura di beni significativi può arrivare al 20%.

    Il mio consiglio maggiale, da corregionale e da addetto ai lavori , è di lasciare perdere,

    Ciao

  • maggiale
    0
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    Venerdì 2 Marzo 2007, alle ore 11:10
    ...rilascia formale autocerificazione che non sei "infiltrato" dall'agenzia delle entrate e poi vedi in quanti ti rispondono.....
    ah! ma come fai ad avere l'abitabilità senza finestre????

    Vi assicuro che con la storia del silenzio assenso, più di una persona ha richiesto ed ottenuto l'abitabilità senza neanche avere installato gli infissi...

  • maggiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 2 Marzo 2007, alle ore 11:17
    Maggiale, un altro Abruzzese doc. Sono stato domenica dalle parti di L'Aquila, Pizzoli....

    Ora, passando al problema da te esposto, è evidente che qualsiasi operazione compiuta dopo l'accatastamento, l'abitabilità e quindi la comunicazione di fine lavori al comune competente, è da intendersi come, genericamente, "manutenzione ordinaria o straordinaria" e quindi rientra nell'ipotesi da te prospettata.

    Il punto su cui tutto ruota quindi è la responsabilità civile, ma soprattutto penale (penso per esempio ad un incidente sul cantiere), che il progettista, il direttore dei lavori e il responsabile dei lavori/cantiere (626), assumono.
    In definitiva sono parte attiva al compimento di un illecito amministrativo (nella più ottimistica delle circostanze) e/o penale, e come tali corresponsabili, nel pagamento di imposte e sanzioni, ed eventualmente di fatti penalmente rilevanti.

    Vale quindi appena la pena ricordare, anche se poi onestamente purtroppo applicate malamente, le pene per i reati tributari e le sanzioni amministrative:
    - Sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte (sup. 51.645,00) reclusione da 6 mesi a 4 anni;
    - Omesso versamento sanzione 30% + interessi legali
    ecc. ecc.

    Si aggiunga poi che se si tratta di una prima abitazione, per le nuove costruzioni l'Iva è al 4%, ed in caso di ristrutturazioni e/o manutenzioni l'i.v.a. passa al 10%, e nei casi con la fornitura di beni significativi può arrivare al 20%.

    Il mio consiglio maggiale, da corregionale e da addetto ai lavori , è di lasciare perdere,

    Ciao

    Salve Pietris è un piacere parlare con un corregionale

    Forse sei un pochino drastico ma in definitiva hai ragione. Penso anche io che l'azzardo degli infissi sia proibitivo e pericoloso.

    Sicuramente concorderai con me nell'ipotesi di realizzare invece il cappotto termico dopo l'accatastamento e l'abitabilità ed anche con l'IVA al 10% comunque recuperando il 55% dei lavori, avrò sempre una più che discreta convenienza.

    La mia "boutade" è stata volutamente provocatoria per vedere un pochino le reazioni che avrebbe scatenato tra addetti ai lavori e non

    A presto

  • maggiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 2 Marzo 2007, alle ore 11:18
    Ah.....dimenticavo NON sono un "infiltrato" dell'Agenzia delle Entrate!

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 2 Marzo 2007, alle ore 11:31
    Per gli infissi lascerei perdere.
    Per il cappotto ci farei un pensierino.
    Per eventuali pannelli solari non ci sono proprio problemi, 55% sicuro anche sul nuovo e se metti un sistema a pavimento in inverno i sottovuoto ti darebbero un notevole risparmio.
    Un saluto

  • mariro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 2 Marzo 2007, alle ore 12:17
    ...permettete ancora una domanda:
    nel caso di restauro conservativo su un rustico che in origine presentava delle parti abitabili (ho preso la residenza....), con qualche finestra, ma che poi è stato anche ampliato (quindi una di queste finestre è diventata una porta interna), mettendoci adesso i serramenti nuovi, rientra questo intervento nel "giro" del 55% o no? Nel progetto erano presenti le vecchie finestre e nella relazione tecnica allegata era riportato che sarebbero stati completamente rifatti e che sarebbero state create delle nuove aperture e adattate quelle presenti....che cosa mi dite in merito?
    grazie
    saluti

  • maggiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 2 Marzo 2007, alle ore 13:22
    Per gli infissi lascerei perdere.
    Per il cappotto ci farei un pensierino.
    Per eventuali pannelli solari non ci sono proprio problemi, 55% sicuro anche sul nuovo e se metti un sistema a pavimento in inverno i sottovuoto ti darebbero un notevole risparmio.
    Un saluto

    Grazie dotting per la risposta intrisa di buon senso e quel pizzico di sregolatezza che solo anni di esperienza possono far maturare.

    Mi regolerò di conseguenza, così non riuscirò a recuperare 40/50.000 euro come fanno i molti che ristrutturano (abbattendo al suolo un abitazione per poi di fatto ricostruendone una nuova ) ma potrò arrivare a 7/8.000 euro di detrazione che non fanno mai male.

    Ciao a presto.

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 2 Marzo 2007, alle ore 14:41
    X Mariro
    devi fare un discorso chiaro con il "tecnico abilitato" che ti dovrà asseverare la rispondenza dell'intervento.
    Lui deve prendere atto della situazione esistente e soppesare quali degli interventi vorresti realizzare e che rientrerebbero come sostituzione di "finestre comprensive di infissi".
    Se esiste un progetto depositato in comune ci si può riferire solo a quello.

  • mariro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 2 Marzo 2007, alle ore 15:11

    io una parte degli interventi li ho già eseguiti nel 2006 (e pagati), tra questi l'isolamento del tetto, ora per le finestre mi appoggerei alla dichiarazione del produttore non dovendo eseguire (per quest'anno) altre opere di coibentazione..e poi?la legge parla di interventi eseguiti su edifici esistenti e di "miglioramento delle caratteristiche termiche delle strutture esistenti"...quindi ci ricado, sulla base del tipo di concessione edilizia che io ho? perché io mettendoci delle superfinestre miglioro eccome le caratteristiche termiche dell'edificio che altrimenti con delle finestrelle da 4 soldi "spiffererebbe" da tutte le parti....
    quindi: io compro le mie super-mega-finestre, ho tutto il mio bel documentino tecnico del produttore con superindice di trasmittanza....chiedo il recupero del 55% così, di brutto? o...che devo fare ancora?????

  • pietris
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 2 Marzo 2007, alle ore 15:13

    Forse sei un pochino drastico .......

    Probabilmente perché in 20 anni di libera professione, ho accumulato abbastanza esperienza, e quindi di richieste molto simili alla tua ne ho ascoltate a migliaia

    Penso anche io che l'azzardo degli infissi sia proibitivo e pericoloso.

    Sono d'accordo!

    Sicuramente concorderai con me nell'ipotesi di realizzare invece il cappotto termico dopo l'accatastamento e l'abitabilità ......................

    Concordo nell'ipotesi di poter realizzare il cappotto dopo l'accatastamento e l'abitabilità, non sono d'accordo sulla richiesta del credito del 55% su detti lavori. Trattandosi di nuova abitazione è comunque una manovra "evasiva", non elusiva, di imposta.
    Mi sono capitate già molte situazione simili alla tua, ma con il 36%, una volta avvertiti i clienti dei rischi che correvano, loro si sono "scelti" il loro futuro.
    .....nel caso di restauro conservativo su un rustico che in origine presentava delle parti abitabili (ho preso la residenza....), con qualche finestra, ma che poi è stato anche ampliato (quindi una di queste finestre è diventata una porta interna), mettendoci adesso i serramenti nuovi, rientra questo intervento nel "giro" del 55% o no?
    mariro ci incontriamo di nuovo !
    Semplicemente devi ragionare su due fronti! Tutto quello che riguarda il restauro conservativo, assoggettato quindi ad Iva 10%, quindi anche la sostituzione degli infissi, fermo restando l'asseverazione del tecnico abilitato, rimane ricompreso nel campo di applicazione del credito di imposta del 55%. L'altra parte ampliata, e quindi nuova, NON dovrebbe essere della partita 55%. Se fosse tra l'altro la tua prima abitazione, nella parte ampliata-nuova ti spetterebbe tra l'iva ridotta del 4%.
    Tutto questo accompagnando i ragionamenti con dei computo metrici che possano provare che i comportamenti presi siano veramente concludenti!
    Come vedi non sono un agente Vulcano .
    Ciao

  • mariro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 2 Marzo 2007, alle ore 15:31
    Va be' non sei agente...ma sei un VULCANO di idee....
    dunque, come faccio: devo spaccare la fattura di acquisto delle finestre in due? finestre per zona vecchia iva al 10% e detrazione 55% + finestre zona nuova (è la mia prima abitazione) iva al 4% e detrazione....detrazione????
    in effetti la mia concessione riporta "risanamento conservativo e ampliamento fabbricato....", sto scoprendo delle cose che mai avrei immaginato.....ditemi, ditemi son TUTTORECCHIE...
    grazie
    ciao

  • pietris
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 2 Marzo 2007, alle ore 15:46
    .......dunque, come faccio: devo spaccare la fattura di acquisto delle finestre in due? finestre per zona vecchia iva al 10% e detrazione 55% + finestre zona nuova (è la mia prima abitazione) iva al 4% e detrazione....detrazione???? Sad Sad
    in effetti la mia concessione riporta "risanamento conservativo e ampliamento fabbricato....", sto scoprendo delle cose che mai avrei immaginato.....ditemi, ditemi son TUTTORECCHIE...
    Proprio spaccare una fattura no....... , io farei così . Con un computo metrico che giustifichi tutto, farei fare due fatture all'azienda fornitrice (installatrice anche vero???) di infissi. Una per la parte che riguarda il restauro, ti confermo IVA 10% e detrazione 55%, seguendo naturalmente la trafila, modello a centro servizi di Pescara ecc.ecc.. La seconda fattura per la parte nuova, quindi ampliamento della prima abitazione con creazione di nuovi spazi abitativi Iva agevolata 4%, niente detrazione.

    Ciao

  • maggiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 2 Marzo 2007, alle ore 23:22


    Proprio spaccare una fattura no....... , io farei così . Con un computo metrico che giustifichi tutto, farei fare due fatture all'azienda fornitrice (installatrice anche vero???) di infissi. Una per la parte che riguarda il restauro, ti confermo IVA 10% e detrazione 55%, seguendo naturalmente la trafila, modello a centro servizi di Pescara ecc.ecc.. La seconda fattura per la parte nuova, quindi ampliamento della prima abitazione con creazione di nuovi spazi abitativi Iva agevolata 4%, niente detrazione.

    Ciao

    Se posso permettermi da un abruzzese "cocciatosta" ad un altro , ma se non sbaglio la detrazione 55% deve seguire una trafila diversa da quella che vede coinvolto il Centro di Pescara.

    Come da decreto mi sembra che occorra inviare la documentazione, a posteriori, entro i primi mesi del 2008 all'ENEA, allegando asseverazione, copia fatture, bonifici ecc. ecc.

    Oppure sto prendendo un granchio?

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 3 Marzo 2007, alle ore 06:17
    Non stai prendendo un granchio, è esattamente come hai descritto.

  • emanet
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 6 Marzo 2007, alle ore 14:38
    Scusate una semplice domanda.....
    per l'acquisto di pannelli solari e per usufruire della famosa detrazione è necessario comunque avere la casa con coefficiente + basso di quello delle tabelle oppure la detrazioni riguardo ai pannelli solare è "libera" a tutti ?????
    grazie

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 6 Marzo 2007, alle ore 14:44
    Scusate una semplice domanda.....
    per l'acquisto di pannelli solari e per usufruire della famosa detrazione è necessario comunque avere la casa con coefficiente + basso di quello delle tabelle oppure la detrazioni riguardo ai pannelli solare è "libera" a tutti ?????
    grazie
    Libera per tutti, con le limitazioni legate alla qualità dei pannelli di cui all'articolo 8 del Decreto attuativo.

  • emanet
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 6 Marzo 2007, alle ore 15:18
    Grazie 1000 !!!!!
    e si potrebbe riassumere (si è chiaro) le "mosse" burocratiche per poter usufruire dell'agevolazione !!!???!?!?!?!??!
    arigrazie

  • maggiale
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 8 Marzo 2007, alle ore 23:34
    Grazie 1000 !!!!!
    e si potrebbe riassumere (si è chiaro) le "mosse" burocratiche per poter usufruire dell'agevolazione !!!???!?!?!?!??!
    arigrazie

    Può tornare utile leggere questa circolare dell'ANCI (Associazione Nazionale Costruttori Edili):
    http://www.edilportale.com/Manager/Uplo ... difici.pdf

    Ciao ciao

  • subalex71
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Marzo 2007, alle ore 11:09
    Qualcuno sà, a parte il Garage se esistono agevolazioni non solo sulla ristrutturazione ma anche sul nuovo? A d esempio se oltre all'impianto idraulico da capitolato faccio mettere i pannelli solari (prima del rogito) ho detrazioni? stessa cosa per il cappotto, serramenti?

    grazie
    saluti

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 9 Marzo 2007, alle ore 11:31
    Qualcuno sà, a parte il Garage se esistono agevolazioni non solo sulla ristrutturazione ma anche sul nuovo? A d esempio se oltre all'impianto idraulico da capitolato faccio mettere i pannelli solari (prima del rogito) ho detrazioni? stessa cosa per il cappotto, serramenti?

    grazie
    saluti
    Per il nuovo puoi beneficiare della detrazione del 55% in tre anni solo per i pannelli solari termici (comma 346).
    Mentre puoi usufruire della detrazione del 36% in dieci anni e dell'IVA ridotta al 10% sul nuovo per una serie di interventi descritti qua:
    http://web.tiscali.it/risparmio_energet ... rcento.pdf

  • bud09
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 10 Marzo 2007, alle ore 10:53
    Per il nuovo puoi beneficiare della detrazione del 55% in tre anni solo per i pannelli solari termici (comma 346).

    dotting,
    non sono convintissimo che i pannelli solari termici possano godere della detrazione del 55% anche sulle nuove costruzioni:
    giustamente il comma 346 non specifica (come per gli altri commi) il fatto che si tratti di edifici esitenti;
    tuttavia il decreto attuativo al comma 2 quando parla di soggetti beneficiari parla solo di interventi su edifici esistenti.
    Il call center di pescar non è in grado di darmi risposte (alle mail non rispondono), mentre secondo l'esperto di Altroconsumo la detrazione per le nuove costruzioni non vale.
    Non vorrei creare confusione, sono interssato alla cosa dovendo cosruire casa, ma ogni volta ho un parere diverso.

  • bud09
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 10 Marzo 2007, alle ore 11:02
    Concordo nell'ipotesi di poter realizzare il cappotto dopo l'accatastamento e l'abitabilità, non sono d'accordo sulla richiesta del credito del 55% su detti lavori. Trattandosi di nuova abitazione è comunque una manovra "evasiva", non elusiva, di imposta.

    pietris,
    perché ritieni che il cappotto fatto dopo l'accatastamento sia una manovra "evasisva"?
    voglio dire se quest'anno faccio l'accatastamento e l'anno prossimo, norme permettendo realizzo il cappotto con regolare inizio lavori, DIA o quant'altro serve, non vedo nessun illecito.
    bisogna solo vedere se mi conviene, non ho idea quanto mi chiedano per rimettere in piedi il ponteggio.

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