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2006-11-07 01:45:09

Collegamento termocamino/caldaia...fai da te


Lucabest
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21 Ottobre 2006 ore 08:46 50
Eheheh..prendiamo come presupposto il fatto che non sia troppo difficile collegare un termocamino(a vaso aperto) ad un impianto termoautonomo con caldaia(a vaso chiuso) x chi ,come me,ha basi(elementari)di idraulica ed elettrica..(ho detto troppo difficile..che xo' non vuol dire facile ne')

nei vari siti che vendono termocamini a vaso aperto ,comprando relativo kit,oltre alle valvole di sicurezza (lasciamo perdere il collegamento sanitario)e il radiatore che collega i due circuiti vi e' 1 pompa(circolatore)

non risco a capire se e' meglio avere una seconda pompa da inserire nel circuito chiuso(dopo la caldaia) o sfruttare la pompa della caldaia....
esiste un sistema ad ok(testato e relativi componenti? grazie
  • pacammu
    0
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    Sabato 21 Ottobre 2006, alle ore 10:17
    Per il circuito chiuso hai un circolatore e per il termocamino ( circ. aperto) un altro circolatore.
    Cmq la caldaia non sarà più a vaso chiuso, bensì verrà caricata con la stessa acqua del camino, ovvero dalla casseta di alimentazione posta nel sottotetto. Accertati di avere un dislivello tra caldaia e vaso aperto di almeno 8 ml.

  • lucabest
    0
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    Sabato 21 Ottobre 2006, alle ore 10:25
    Mmhh io la vedo diversamente..lo scambiatore a piastre(o radiatore) serve proprio a rendere indipendenti i 2 circuiti (termocam a vaso aperto e caldaia a vaso chiuso) perche' la caldaia a vaso a perto non funzionerebbe x la mancata pressione (molte caldaie hanno bisogno di 2 bar per funzionare)..io sono in mansarda,quindi a vaso aperto non avrei la spinta necessaria(e poi il circuito sigillato e' meglio per la caldaia poiche' non vi e' ossidazione dell'acqua)
    cio' che non riesco a capire e' se e' meglio(come in vari schemi)collegare elettricamente le 2 pompe in parallelo(lavorando sotto la caldaia sulla poma..operazione non semplice) o ovviare comprando una "3" pompa che girera' con il termocamino ma nel circuito della caldaia..lasciando completamente autonoma quest'ultima..
    non so se mi sono spiegato..grazie

  • radiante
    0
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    Sabato 21 Ottobre 2006, alle ore 13:10
    Per fare in modo che tutto funzioni bene e trarne i maggiori benifici c'è da fare:
    Tubaziona con circolatore da camino a scambiatore relativo cassoncino detto vaso espanzione aperto con chiusure sfogni valvolame sicurezza ecc ecc.
    Caldaia,collegata a compensatore idrqaulico ad esso fai un collettore con due circolatori uno per impianto riscaldamento uno per bollitore acqua sanitaria calda,derivazione per scambiatore di calore con valvola a tre vie ,essa con microswic di fine corsa,termostato di consenso pompa camino e termostato di commutazione per valvola a tre vie,parte il camini si accende il circolatore il termostato rileva caldo accende la valvola a tre vie quando arriva a fine corsa spenge la caldaia.
    lo scambiatore serve per far funzionare i due tipi di impianto diversi e a non sommare le calorie dei due apparecchi se li metti in comunicazione diretta devi fare una centrale termica

  • radiante
    0
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    Sabato 21 Ottobre 2006, alle ore 13:13
    Mi scordavo:i due circolatori riscaldamento e bollitore andranno con prevedenza sul bollitore quando arriva in temperatira spenge uno e accende il circolatore riscaldamento ci vorrebbe un termostato di limite a 90° in caso si arivvi a temperature troppo alte e la casa è calda e il termostato ambiente sia spento a 90° riaccende le pompe per smaltire il calore del camino

  • lucabest
    0
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    Sabato 21 Ottobre 2006, alle ore 14:11
    Ciao radiante..
    ci tengo a precisare che il termocamino lo usero come
    fonte secondaria di riscaldamento
    arredo
    bruciacastagne
    ...non so se mi sono spiegato..di sicuro tutte le sere che arrivero' a casa accendero' il camino,ma se qualche volta non avro' voglia di portar su legna non voglio aver paranoie..
    e' logico quindi pensare(a mio avviso) che bollitore ed acqua sanitaria divengano quasi superflui,in considerazione del rapporto utilizzo/prezzo..
    lo scambiatore serve per far funzionare i due tipi di impianto diversi e a non sommare le calorie dei due apparecchi se li metti in comunicazione diretta devi fare una centrale termica
    non ho detto la stessa cosa?avendo entrambi il termostato dovrebbe funzionare il tutto in maniera autonoma,ma con caldaia tartata che si spengasubito,appena sente calora del termocamino..
    ti ringrazio ed aspetto repliche

  • radiante
    0
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    Sabato 21 Ottobre 2006, alle ore 15:46
    Fatto come da me descritto la caldaia è master il camino slave,il bollitore viene scaldato o dalla caldaia o dal camino quando lo accendi,tutto in automatico,non so quanti bagni hai e in quanti siete in casa cmq un bollitore da 80litri puo essere perfetto

  • claudik
    0
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    Domenica 22 Ottobre 2006, alle ore 23:50
    Il mio impianto funziona proprio cosi

    appena la caldaia "sente" il calore del termocamino si spegne. proprio perché a questo punto è il termocamino a scaldare e non più il gas.

    MA NON HO >TUTTA STA ROBA IDRAULICA.

    il termocamino è in parallelo alla caldaia a gas.
    l'acqua di uno, NON entra nell'altro grazie a due valvole europa.

    se arrivo a casa accendo, con un tasto la caldaia agas.
    Lei parte e CON LA SUA pompa mi scalda la casa.
    NEl frattempo accendo il camino.
    Si scalda.
    Ma la SUA POMPA, fino a che non raggiungo la temperatura ottimale al suo interno di (pare proprio su 65/70 gradi) non parte.

    Appena il temrostato sente che il camino è in tempertatua manda tensione (i 230 volts calssici) alla pompa, che quindi non può far altro che partire.

    in parallelo ai morsetti della pompa ho messo un relais.
    quindi quando arriva tensione anche il relais si eccita. Il relais ha due tipi di contatti, privi di tensioni con cui giocare e fare quello che si vuole.. Uno che a riposo è aperto, che non utilizzo. Ed uno che a riposo è chiuso, che utilizzo. Su questo contatto, infatti, passa il CONSENSO del termostato caldaia. quindi quando accendo o alzo il termostato ambiente che comanda la caldaia l'impulso PASSA per questo contatto. che come ho detto, a riposo, cioè a camino SPENTO è chiuso. quindi l'impulso passa e arriva fino alla caldaia.
    e la caldaia a gas si accende.

    Appena però il camino è a temperatura il 230 volts che invia alla SUA pompa eccitera il relais che APRIRA il contatto che a riposo è chiuso.
    e quindi niente più impulso alla caldaia a gas. e quindi si spegne. proprio come se avessi abbassato o spento del tutto il SUO termostato ambiente.

    Ho avuto una bella idea o no?
    Funziona e con 20 euro tra relais, scatola ip 44, cavi e tasselli ho fatto tutto.

    ciao

  • pacammu
    0
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    Lunedì 23 Ottobre 2006, alle ore 07:03
    Il RELAIS sarebbe un relè?!

  • lucabest
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 23 Ottobre 2006, alle ore 08:30
    Beh,,non male,anche se l'elettronica puo' sempre dare dei fastidi
    (relais e' x forza un rele'.visto che scrive "eccitarsi",non parlando di sesso...e' l'unico componente che si eccita )
    credo di risolvere con un documento che ho trovato nel sito edilkamin in cui si aggiunge 1 pompa nel circuito esistente chiuso e 2 valvole di non ritorno da mettere sotto la caldaia e dopo la 2 pompa x evitare giri strani dell'acqua

    vi lascio il link
    http://www.edilkamin.com/ita/doc/menu.swf

    premere kit 2(funzionamento con caldaia) il kit in dotazione e' la parte azzurra..
    da montare a parte,appunto le 2 valvole di non ritorno e la pompa aggiuntiva..
    l'impianto ottenuto mi sembra semplice e funzionale..

    rimango in ascolto per altre idee..anche se, amio avviso,meno elettronica c'e' meno rischi ci sono..
    i rele' purtroppo risentono parecchio dell'umidita'..

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 23 Ottobre 2006, alle ore 10:35
    Io ho collegato (fai da te) un clam in parallelo alla caldaia a gas con scambiatore a piastre, valvola a 3 vie, circolatore sul amino e circolatore per i termosifoni.
    La centralina stacca la caldaia quando il camino arriva allatemperatura XX (io ho messo 45 gradi) 'gira' l'elettrovalvola a tre vie e aziona i circolatori.

    Ciao

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 23 Ottobre 2006, alle ore 14:09
    Confermo che i relais sono proprio i relè...

    comunque niente di elettronico in senso stretto.
    Il relè è solo un semplice avvolgimento di rame che percorso da corrente produce un campo magnetico, come una calamita, che così facendo attira verso di se, aprendoli, tramite un comando, i contatti dove facciamo passare, in questo caso il segnale del consenso per la caladia a gas.
    e non è più grande di un pacchetto di sigarette

    il tutto si collega con il solo cacciavite.... niente saldatori.
    per quanto riguarda i guasti....

    ho prevenuto la questione mettendo DUE relè (li chiamo cosi, ora, ok?) con i contatti normalmente chiusi in serie....
    Così se anche uno si rompe e cioè all'accensione pompa camino NON si eccitasse più l'altro rimane... ed aprendosi
    andrebbe comunque ad impedire che possa partire contemporaneamente anche la pompa della caladia a gas....

    Ora vuoi che l'umidità li guasti entrambi?
    e poi il tutto è in una scatola sigillata a norma ip 44 ovvero protetta dagli schizzi D'ACQUA provenienti da qualunque direzione.... quindi .....


    per lucabest:
    in pratica il mio impianto, sul sito che tu hai postato, è il "KIT 2" ma senza scambiatore a piastre (visto che lo scambiatore è incorporato nel termocamino (klover).
    la pompa della caladaia a gas si comanda con il temrostato ambiente già presente prima dell'installazione del termocamino.
    dopo che ho montato il termocamino il termostato della caldaia a gas passa per il contatto normalmente CHIUSO del relè (che poi son due in serie per preventire i guasti) alimentato dalla POMPA del termocamino.
    Quindi se il termocamino manda il 220 alla sua pompa volente o nolente lo manda anche ai due relè. Che eccitandosi attirano a se il contatto nomralmente chiuso che quindi..... si apre..... (spegnendo quindi la pompa della caldaia a gas...)

    Se vuoi sapere se tutto funziona basterebbe collegare due fili alla spia che sulla caldaia indica l'accensione della pompa o (meglio) collegare due fili proprio alla pompa della caladaia e portarli in casa e collegarli ad una piccola SPIA luminosa (Che quindi si accende ogni volta che la pompa della caladaia e accesa). Così avresti la conferma, grazie allo spegnimento della spia, che, quando va il termocamino, la pompa della caldaia è spenta...

    Questa NON è elettronica...
    è abc di elettromeccanica.....
    Anzi... solo la a.....
    (Scuola professionale don bosco... prima del diploma....)

    ciao e a presto...
    Date retta a me.... poca spesa e molta resa....

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 23 Ottobre 2006, alle ore 14:11
    PS
    se mi dite come si fa a DISEGNARE su questo forum vi faccio uno schizzo del tutto...
    è vermanete di una BANALITA' impressionante....

    e risolve problemi importanti....

    ciao.

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 23 Ottobre 2006, alle ore 14:20
    PER MARIO 89

    Ma tenendo la pompa camino a 45 gradi NON ti si forma della roba nera e lucida (CATRAME) e durissima sulle apreti della camera di combustioe del camino e (peggio) sul giro fumi?)

    Hai controllato....?

    Ho aperto l'argomento in un altro post (che si chiama appello per stiezza sui rendimenti di un termocamino) perché io tenevo a 55 gradi e subito ho visto ilcatrame, duro come acciaio, formarsi.,
    ora lo tengo quasi a 70 e non si forma più.....

  • anonymous
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 24 Ottobre 2006, alle ore 07:14
    Al momento mi sembra di no. Forse anche perché non è di ghisa ma di acciaio corten. Ho solo una cinquantina di ore di funzionamento.
    Il manuale consiglia una temperatura di attivazione di 45-48 gradi.

    ciao

  • vrderosa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 27 Ottobre 2006, alle ore 14:16
    PER CLAUDIK

    Vorrei sapere se puoi consigliarmi su che tipo di relè posso utilizzare per il termocamino e dove posso trovarlo.


    Grazie.

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 27 Ottobre 2006, alle ore 23:34
    Vai in un negozio di elettricità e chiedi

    un relè MONOSTABILE con bobina a 220 volts compelto di zoccolo (con contatto normalmente chiuso)

    monostabile:
    quando arriva corrente alla bobina si eccita. sennò sta a riposo ( a diff dei bistabili che invece hanno bisogno di un alto impulso per tornare alla poszione di partenza)

    bobina a 220:
    è una comodità che ti evita un trasformatore per alimentare il relè.

    zoccolo
    e la base dove si inserisce il relè stesso ed è completa di morsetti a vite per collegarvi i fili dell'impianto (niente saldatori)

    per i contatti:
    non preoccuparti della loro portata (di solito 10 amperes) in quanto il consenso per la caldaia è un acorrente di pochi millesimi di amperes

    contatto normalmente chiuso
    tutti i relè, salvo costruzioni speciali (ecco perché ti ho detto di chiederlo) hanno SEMPRE un contatto normalmente chiuso (cioè che a riposo è chiuso, cioè quello che serve a te) ed un contatto normalmente aperto (a riposo è aperto. si chiude con l'eccitazione.)

    costo. meno di 10 euro.

  • vrderosa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 29 Ottobre 2006, alle ore 19:00
    Per CLAUDIK

    Grazie per avermi risposto al mio quesito sul relè, domani stesso correrò a comprarlo. Ora se non ti disturbo vorrei chiederti un'altra cosa e cioè: mettendo la valvola di non ritorno sotto la caldaia a gas, la pressione della caldaia a gas non apre la valvola quando il termocamino entra in funzione?

    Grazie anticipatamente.

  • stiezza
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 29 Ottobre 2006, alle ore 20:56

    rileggi passo passo i consigli di radiante
    xche' a questo punto credo tu abbia della gran confusione in testa
    con questa roba non c'e' da scherzare
    ricordatevelo un termocamino non puoi spegnerlo a comando
    quindi attenzione sia alla parte idraulica che elettrica

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 29 Ottobre 2006, alle ore 23:25
    La valvola di non ritorno sotto la caldaia volevo dire nei pressi.
    e una valova che si mette, di solito, sulla mandata ai caloriferi.

    poco dopo questa valvola è poco prima della t che viene dalla mandata del termocamino.

    così quando va il temrocamino l'acqua fa lo steso giro che farebbe se uscisse dalla caldaia a gas... però grazie alla valola di non ritorno NON entra nella caldaia a gas, tra l'altro in senso inverso.

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 29 Ottobre 2006, alle ore 23:32
    Vrederosa...

    un disegno vale più di mille parole. vai sul sito di un termocamino e vedrai che li trovi anche gli schemi di collegamento con una caldaia, volendoc caldaia più bollitore... eccetera.....

    è bene che lo osservi. non è difficile....

  • vrderosa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 09:49
    Per CLAUDIK

    Ho visto sul sito edilkamin il Kit 2 che corrisponde al mio impianto solo che non ho la pompa vicino alla caldaia a gas e mi chiedo se è necessario mettere una pompa dopo la caldaia a gas, visto che la stessa ne è già fornita all'interno.

    Grazie

  • stiezza
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 11:29
    Eheheh..prendiamo come presupposto il fatto che non sia troppo difficile collegare un termocamino(a vaso aperto) ad un impianto termoautonomo con caldaia(a vaso chiuso) x chi ,come me,ha basi(elementari)di idraulica ed elettrica..(ho detto troppo difficile..che xo' non vuol dire facile ne')

    nei vari siti che vendono termocamini a vaso aperto ,comprando relativo kit,oltre alle valvole di sicurezza (lasciamo perdere il collegamento sanitario)e il radiatore che collega i due circuiti vi e' 1 pompa(circolatore)

    non risco a capire se e' meglio avere una seconda pompa da inserire nel circuito chiuso(dopo la caldaia) o sfruttare la pompa della caldaia....
    esiste un sistema ad ok(testato e relativi componenti? grazie
    COME DICI TU LA CALDAIA DEVE FUNZIARE A CIRCUITO CHIUSO CON IL SUO CIRCOLATORE
    IL TERMOCAMINO A CIRCUITO APERTO
    MA ALLORA COME SI FA' A METTERE ASSIEME LE DUE COSE???
    XCHE' LA CALDAIA SECONDO CHE MARCA E' NON LAVORA A CIRCUITO APERTO AZZZZ!!!
    VI VOGLIO SEMPLIFICARE IL DILEMMA
    LA CALDAIA NON PUO' CONDIVIDERE IL SOLITO IMPIANTO CON ALCUN TIPO DI GENERATORE PUNTO E BASTA E SPERO CON QUESTA AFFERMAZIONE CERCHIATE DI CAPIRE COSA VOLEVA DIRE RADIANTE NEI SUOI POST
    L'IMPIANTO TERMOCAMINO DEVE SMALTIRE LA SUA TEMPERATURA CON UNO SCAMBIATORE DOVE IN UNA PARTE CIRCOLA L'ACQUA CALDA DEL CAMINO .. E DALL'ALTRA PARTE CIRCOLA L'ACQUA DI RITORNO DALL'IMPIANTO CHE SPINGENDOLA TARMITE POMPA SUPPLEMENTARE RISCALDA L'ACQUA DELLE TUBAZIONE DI MANDATA QUESTO E' QUANTO DICE LA NORMATIVA
    O MEGLIO PUOI ANCHE FAR MESCOLARE LE DUE ACQUE MA SI SOMMANO LE CALORIE E QUINDI DIVENTA UN'IMPIANTO SOGGETTO A VERIFICHE OK???
    LA POMPA DEL CAMINO E QUELLA DELL'IMPIANTO COLLEGATA ALLO SCAMBIATORE DEVONO LAVORARE IN PARALLELO (COLLEGAMETI ELETTRICI)
    ED UN RELE' DEVE INIBIRE IL FUNZ.DEL TERMOSTATO AMBIENTE QUALORO LA TEMPERATURA DEL MEDESIMO SI ALZI SOPRA I 55/60°
    ED ATTIVARE LE 2 POMPE
    SERVONO SICURAMENTE 2 VALVOLE DI NON RITORNO
    UNA MONTATA SUL TUBO DI RITORNO DELLA CALDAIA
    L'ALTRA IN SPINTA SULLA POMPA SUPPLEMENTARE DELLO SCAMBIATORE "PARTE IMPIANTO"
    TUTTO E' COMPLICATO PRIMA DI DIVENTARE SEMPLICE
    BUONA GIORNATAAAAAA

  • pacammu
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 12:46


    LA CALDAIA NON PUO' CONDIVIDERE IL SOLITO IMPIANTO CON ALCUN TIPO DI GENERATORE PUNTO E BASTA E SPERO CON QUESTA AFFERMAZIONE CERCHIATE DI CAPIRE COSA VOLEVA DIRE RADIANTE NEI SUOI POST
    L'IMPIANTO TERMOCAMINO DEVE SMALTIRE LA SUA TEMPERATURA CON UNO SCAMBIATORE DOVE IN UNA PARTE CIRCOLA L'ACQUA CALDA DEL CAMINO



    Ciao Stiezza, ti stimo molto, sei molto preparato. Ma questa volta devo contraddirti: una caldaia PUO' funzionare a circuito aperto, basta avere un dislivello di almeno 10ml tra vaso aperto e caldaia ( 1bar), le caldaie partono già a 0,6 bar. Di conseguenza si può usare la stessa acqua del termocamino ( od altro generatore). Io stesso ho installato e collaudato un impianto simile, con un relè che con la temperatura dell'acqua del camino sopra 50° disattiva la caldaia ( non il sanitario) e fà partire il circolatore del camino. Quando il camino si raffredda e la temp. torna sotto i 50° spegne il circolatore e parte la caldaia, se lo si vuole tramite T.A.

    ciao

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 14:05
    Uhm

    dipende dalle caldaia.

    La mia, cosmogas, che è priva di "flussostato" può funzionare anche a pressioni "a zero".

    Altre invece fanno le bizze intorno agli 0.5 (del tipo vanno in blocco)

  • vrderosa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 14:07
    Il mio impianto tra termocamino e caldaia a gas è unico, non ho lo scambiatore di calore come quello presente nella caldaia Klover o altro.
    Ho delle semplici chiavi di arresto sotto la caldaia a gas ed il termocamino.
    Quando uso la caldaia a gas chiudo il termocamino e viceversa. Vorrei rendere tutto automatico perché ho il problema della mattina e cioè, quando si spegne il termocamino la casa si raffredda e vorrei che intervenisse in automatico la caldaia a gas (se voglio). Ho preso nota delle indicazioni da tutti i partecipanti del forum, però vorrei sapere se qualcuno di voi ha un impianto tipo il mio e ha fatto quello che i vorrei.

    Grazie.

  • pacammu
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 16:25
    Il mio impianto tra termocamino e caldaia a gas è unico, non ho lo scambiatore di calore come quello presente nella caldaia Klover o altro.
    Ho delle semplici chiavi di arresto sotto la caldaia a gas ed il termocamino.
    Quando uso la caldaia a gas chiudo il termocamino e viceversa. Vorrei rendere tutto automatico perché ho il problema della mattina e cioè, quando si spegne il termocamino la casa si raffredda e vorrei che intervenisse in automatico la caldaia a gas (se voglio). Ho preso nota delle indicazioni da tutti i partecipanti del forum, però vorrei sapere se qualcuno di voi ha un impianto tipo il mio e ha fatto quello che i vorrei.

    Grazie.


    Rileggi quello che ho scritto sopra..... Ti serve un relè con 2 contatti (a riposo, uno aperto ed uno chiuso) ed un cronotermostato ambiente. Poi fare i collegamenti, il chè non è difficile, ma se non sei pratico di elettricità potrebbe esserlo..... e credo dovrai mettere altri cavi.

  • pacammu
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 16:27
    Ovviamente il tuo termocamino ha un suo circolatore... Vero?

  • vrderosa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 17:03
    PER PACAMMU


    Ti ringrazio della risposta al mio quesito. Ho un unico circolatore nell'impianto vicino al termocamino. Ho riletto quello che hai scritto però il vaso di espansione ce l'ho all'interno dell'appartamento sopra la caldaia a gas.

  • pacammu
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 17:24
    MA dovresti avere un vaso aperto, cioè una piccola cisterna ( di solito nel sottotetto). Un termocamino a vaso chiuso è sconsigliato. Cmq questo non implica il funzionamento con cronotermostato e relè. Non sò per il circolatore, bisogna che rifletta un pò, ora non ho tempo. Ti faccio sapere..

  • vrderosa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 17:44
    PER PACAMMU e CLAUDIK



    Il vaso di espansione aperto è situato sopra la caldaia a gas all'interno dell'appartamento. Per quanto riguarda il relè ho capito come funziona ora vorrei sapere se posso con il mio impianto fare il resto.


    Grazie

  • pacammu
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 19:16
    Quindi hai una caldaia a basamento con circolatore esterno ad essa, ovvero lo stesso che fa circolare l'acqua del camino. Giusto?

  • stiezza
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 20:25
    CASPITERINA CHE PAZIENZA CI VUOLEEEEEEE
    ma allora forse o non riesco a far capire oppure qualcuno non vuole leggere attentamente i post .. e presumo che questa sia la la sola ripsosta alla mia affermazione
    a prescindere dal funz. della caldaia .. che popssa o non possa lavorare a bassa pressione
    i 2 impianti non possono lavorare direttamente uno assieme all'altro xche' si sommano le calorie ci siamo su questo oppure qualcuno ha ancora dei dubbi
    quindi rileggetevi i post con attenzione sulle modalita' di posa in opera
    ps io il termocamino lo faccio funziare con un vaso aperto in cantina e l'ultimo radiatore e' in mansarda allora ci s'intende su questo oppure c'e' ancora qualche dubbio????
    riflettete

  • pacammu
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 20:38
    MA COME POSSONO SOMMARSI LE CALORIE SE QUANDO Và LA CALDAIA IL TERMOCAMINO è SPENTO E VICEVERSA???!!!

  • stiezza
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 20:55
    MA COME POSSONO SOMMARSI LE CALORIE SE QUANDO Và LA CALDAIA IL TERMOCAMINO è SPENTO E VICEVERSA???
    ohhhh eccoci alla domanda fatidica GRAZIE pacammu NON CI SPERAVO ++++
    allora de noi abbaimo un impianto tradizionale tubi andata e ritorno alla caldaia ... in un certo punto della tubazione l'intercetto ed in parallelo ci posiziono un termocamino, caldaia a pelles.cippato quello che ti pare anche un'altre caldaia a gas per assurdo
    questa installazionwe non e' che sia vietata ma dato che le tubazioni sono collegate al solit impianto si sommano le calorie ci siamo su questo punto ??? e' cosi' diventando a tutti gli effeti centrale termica
    ohhhhhh ma se io interpongo uno scambiatore di calore tra i 2 generatori non 'e + cosi' e li puoi far funziare per assurdo anche assieme con un volano termico --.... della serie fatta la legge trovato l'inganno ecco xche' continuo a ribadire il concetto
    .. ma adesso che ci penso se io ho una pompa di calore e la collego direttamnere come si fa di solito??? azzz porca paletta mi devo informare altrimenti sull'impianto che sto' eseguendo?? faccio na caxxxxxxata
    vabbe'' x quella me la vedo io .. hahaah
    ma per il termocamino e' cosi'punto e virgola

  • claudik
    0
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    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 23:48
    La tua risposta mi lascia... con un retrogusto...

    posto che il mio camino ha lo scambiatore...(è un klover) e quidi anche lui, come il tuo, può, impunemente starsene più in basso del più alto dei caloriferi pur essendo una macchina a vso aperto....

    quanto affermi sulla necessità di uno scambiatore sembra una imposizione legislativa (e qui essendo un utente del calore e non un insatallatore io ignoro) ma rinforzo il concetto.. uno scambiatore fa una cosa.

    permette si accoppiare il temrocamino alla caldaia senza preoccuparsi di pressioni di funzionamento tra camino (vaso aperto e vasse pressione e caldaia, vaso chiuso pressioni più consistenti).

    ma anche con lo scambiatore, proprio perché permette di trasmettere il calore da un tubo ad un altro, separato fisicamente dal primo, si trasmette della potenza all'impianto... tant'è che i caloriferi si scaldano solo con una delle due fonti (Camino o caldaia). se accendessi anche l'altra avrei ebollizione...

    poi legislativamente parlando potrai dirmi che non sono gli stessi tubi (perhcè separati dallo scambiatore) quindi non si sommano le potenze...
    e quindi ok...

    ma VOLENDO si sommano eccome... se venisse la glaciazione con meno 60 fuori e il camino non bastasse a scaldare l'acua abbastanza io (manomettendo l'impianto perché ora o va il camino o va il gas) accenderei in contemporanea anche la caldaia a gas.
    E si sommerebbero eccome le potenze.

    poi (legislativamente?) non sono gli stessi tubi e allra potrai dimri che sono in regola....
    ma secondo me anche con lo scambiatore (CHE DISACCOPPIA camino e caldaia) io potre immettere sull'impianto, i miei caloriferi ben più dei 35 kw della caldaia. Anche i 34 del termocamino....

    Ma allora, se è obbligatorio usare uno scambiatore, perché tutte le marche di camini a vaso aperto, MCZ, palazzetti, vulcano, mostrano schemi in parallelo senza scambiatore alcuno?

    Perché la FRAMAR che li produce gli scambiatori, non accenna ad imposizioni di legge?

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Ottobre 2006, alle ore 23:58
    Stiezza quando dici (CITO):


    CASPITERINA CHE PAZIENZA CI VUOLEEEEEEE
    i 2 impianti non possono lavorare direttamente uno assieme all'altro xche' si sommano le calorie ci siamo su questo oppure qualcuno ha ancora dei dubbi



    ecco io dico... grazie al RELE' (o alla centralina costosa del camino) che impedisce ad uno di funzionare se va l'altro appunto,
    il camino e la caldaia NON LAVORANO AFFATTO UNO ASSIEME ALL'ALTRO..

    perché allora non è soddisfatta la (normativa?) (regola del buon impianto?) (tecnica?)

    In altre parole
    lo scambiatore di per se non mi impedisce di accendere caldaia a gas e termocamino assieme immettendo di conseguenza sui caloriferi la potenza della caldaia più quella del camino.

    il RELE' invece me lo impedisce...

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 31 Ottobre 2006, alle ore 00:14
    Parlavi di volano termico..

    ma non è che per scambiatore tu alludevi a qualcosa di queste dimensioni? http://www.casafelice.com/CELLE/multipd.htm

    questo bollitore in effetti fa da volano termico....
    ma è grosso...
    i pochi litri di uno scambiatore framar che cosano possono volaneggiare?

  • stiezza
    0
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    Martedì 31 Ottobre 2006, alle ore 07:11

    In altre parole
    lo scambiatore di per se non mi impedisce di accendere caldaia a gas e termocamino assieme immettendo di conseguenza sui caloriferi la potenza della caldaia più quella del camino.

    il RELE' invece me lo impedisce...
    esatto il rele' evita il funziamemto in contemporanea dei generatori e si hai perfettamente ragione la buona tecnica applicata al caso e' perfetta
    .per scambiatore io intendo uno scambiatore a piastre sia esso del tipo saldobrasato o non ,o anche come hai illustrato splendidamente con il link sopra..
    con questa tipologia le acque non si mescolano ed ecco la possibilita' di far condividere l'impianto alle diverse applicazioni
    cmq sia in giornata vedro' di specificare meglio adesso vado a lavora''' azzzz
    buona giornata

  • stiezza
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 31 Ottobre 2006, alle ore 12:57
    Cito (quanto affermi sulla necessità di uno scambiatore sembra una imposizione legislativa (e qui essendo un utente del calore e non un insatallatore io ignoro) ma rinforzo il concetto.. uno scambiatore fa una cosa ...Ma allora, se è obbligatorio usare uno scambiatore, perché tutte le marche di camini a vaso aperto, MCZ, palazzetti, vulcano, mostrano schemi in parallelo senza scambiatore alcuno? )
    Esatto esiste una normativa, e si le ditte costruttrici non tutte fanno rifornimento alla normativa in questione
    ed e' questa
    2 generatori che potenzialmente possono andare in ebollizione ( qualsiasi tipo di caldaia puo' andare in ebollizione, e caldaie a legna , pellets, cippato e via discorrendo) possono x un qualsiasi banale problema andare in ebollizione...
    ed ecco che entra in gioco lo scambiatore , a piastre , a fscio tubiero ......
    perche' la parte dello scambiatore collegato al """ termocamino """ qualora andasse in ebollizione l'altra parte anche se a stretto contatto non potra' mai andarci o se per qualche problema di bloccaggio alla pompa secondaria non avrebbe delle problematiche serie

  • vrderosa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 31 Ottobre 2006, alle ore 13:37
    Per quanto ho letto in precedenza non ho capito se lo scambiatore di calore è necessario o pure no. Il vaso di espansione sopra la caldaia a gas (che ho citato ieri) è del termocamino e non della caldaia a gas. Ho provato a far andare la caldaia a gas a circuito aperto ho notato che la pressione della caldaia era quasi a zero, ma funzionava ugualmente però non funzionava la produzione di acqua calda ai sanitari. Vorrei sapere mettendo delle valvole di non ritorno alle mandate mi mantiene la pressione giusta per l'acqua ai sanitari? Altrimenti quale valvole posso usare per farmi mantenere la pressione?


    Grazie a tutti.

  • stiezza
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 31 Ottobre 2006, alle ore 22:10
    Capite adesso xche' un buon installatore si fa' pagare di ++++

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 1 Novembre 2006, alle ore 01:17
    Accoppiamento di caldaia a vaso chiuso con termocamino a vaso aperto

    Il vero problema è proprio quello della pressione che tu hai manifestato. Se non hai il vaso di espansione ad almeno 10 metri più in alto la caldaia a gas (che è a vaso chiuso) NON sente il solito 1 bar di pressione normale alla quale funziona. Ma meno? Per cui fa le bizze. In questi casi uno scambiatore RISOLVE il problema perché l?impianto della caldaia a gas e quello, a vso aperto del taermocamino sono di FATTO SEPARATI. Si scambiano il calore ma l?acqua di uno (alla sua pressione) non circola nell?impianto dell?altro (a pressione diversa)
    Ovvero la bassa pressione del vaso aperto (termocamino) non costrige a lavorare ad un bassa pressione la caldaia a gas che invece deve funzionare intorno al 1 bar.

    Questione della OBBLIGATORIETA? dello scambiatore.

    mettiamola così. Stiezza è competente. Afferma che occorre. Io ho visto su internet, prima di comperare il mio temrocamino marca klover, decine e decine di siti. ho parlato decine e decine di volte in questo forum. Quasi tutte le mie risposte che vedi sotto il mio nick name sono ad oggetto termocamini. (Molti mi ricordano l'invenrno scorso..... per le lunghe argomentazioni sulla scelta del TIPO di termocamino....). prima di visionanre decine di siti di termocamini ho anche visionato decine di siti di caldaie a legna, a pellet, a fiamma rovesciata piuttosto che tradizionale ed altro, per capire cosa offrisse il mercato, quali fossero le opinioni di questo forum in proposito e da ultimo cosa mi fosse più congeniale, tra camino e caldaia, e poi tra camino e camino.. in tutti i siti di caldaie e di termocamini che ho visto (decine e decine) in nessun caso ho visto affermare che fosse NECESSARIO (per vincoli di legge od altro) UTILIZZARE UNO SCAMBIATORE di calore per accoppiare macchina a legna con caldaia a gas.
    Anzi sono SEMPRE indicati semplici schemini in parallelo, come quelli da me descritti in questo post nelle prime pagine.
    Semplicemente vale l'avverenza che ho messo in apertura, ovvero che il vaso di espanzione se non è a 10 metri.... non crea quel 1 bar che serve alla caldaia. (La mia invece funziona anche con pressioni intornoallozero..)
    E? per questo che da utente (non da idraulico) ho realizzato uno schema di collegamento in parallelo tranquillamente al quale, non avendo la mia centralina del termocamino una funzione specifica per inibire la caldaia a gas durante il funzionamento del termocamino (che invece altre marche propongono) che mi sono ?inventato? il giochetto dei relè. Alla Klover mi dicevano semplicemente di tenere spenta la caldaia a gas se accendevo il camino. Io invece volevo un impianto a PROVA DI ERRORI per cui se mia madre, mio suocero, un amico, entra mentre non risono (non sa che la caldaia a gas è accesa) e decide di accendere il camino NON può fare errori e mandare in ebollizione qualcosa, con danni? perché l?impianto AUTOMATICAMENTE spegne (inibisce) la caldaia a gas. (grazie al relè).

    Però, caro vrderosa, fai ancora confusione sugli schemi. Chiedi se le valvole possano farti funzionare la caldaia che sta soffrendo di bassa pressione?.
    Credo quindi che dovresti guardarti degli schemi. Vai sui siti delle principali marche e li trovi. Se hai problemi a decifrarli copi il loro indirizzo internet su un post e tutti potranno darti info dettagliati per aiutarti a raggiungere la migliore comprensione. Attualmente temo che potresti fare qualche errore e quindi dei DANNI ?.

    VEDRAI che sono tutti senza scambiatore di calore..
    Quindi alla domanda SERVE O NO LO SCAMBIATORE io ti dico (che con il relè) il mio impianto funziona ed in sicurezza.
    Per una sentenza di APPELLO definitiva puoi solo aspettare il verdetto di di RADIANTE O DI GIACURATOLO.

    Ciao poi ti mando due o tre spiegazioni elementari su alcuni elementi degli impianti.. ciao

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 1 Novembre 2006, alle ore 01:18
    Valvole di ritegno

    LE valvole di ritegno di cui abbiamo parlato assolutamente non creano la pressione per far funzionare la tua caldaia. (la mia per esempio, per ragioni costruttive andrebbe comunque. La tua invece..). LE valvole di ritegno sono solo come dei SENSI UNICI che permettono all?acqua di passare in un verso ma in quello opposto no. Si usano appunto per mille ragioni. Non far svuotare il tubo di pescaggio di una pompa. Non far svuotare il tubo di mandata di una pompa. Non far entrare l?acqua in senso inverso in una caldaia qualora proprio all?uscita di essa tagli i tubi per mettervi in parallelo un termocamino?

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 1 Novembre 2006, alle ore 01:19
    Scambiatore di calore BOLLITORE

    Certo, capita di vedere negli schemi di accoppiamento fonte a fiamma libera (ovvero legna od altro) con caldaia a gas che si utilizzino bollitori (ovvero scambiatori di calore da 300 litri in su).. Sono come delle cisterne coibentate. Dentro vi è dell?acqua. In questa acqua sono immerse delle serpentine (ovvero avvolgimenti di tubo di rame). Tante quante vuoi tu. In pratica: Hai una caldaia a gas?. Non scalda i caloriferi. Scalda acqua che circola in UNA DELLE serpentine immerse nell?acqua del bollitore. Hai un termocamino? Non scalda i caloriferi. Scalda acqua che circola in UN?ALTRA DELLE serpentine immerse nel bollitore. Hai dei pannelli solari? Non scaldano i caloriferi. Scaldano acqua che circola in UN?ALTRA ANCORA DELLE serpentine immerse nel bollitore. Sei previdente o semplicemente hai una piccola produzione di gusci di noccioline, semi o mais e hai ancora un?altra fonte di calore? Hai quindi una stufa a cippato o pellet?. Non scalda i caloriferi. Scalda acqua che circola in UNA DELLE serpentine immerse nel bollitore.
    Come intuisci queste serpentine, nelle quali, se accendi il rispettivo impianto (stufa, termocamino, caldaia, pannelli etc.) circola acqua molto calda. Eessendo le serpentine immerse nell?acqua del bollitore TRASMETTONO a questa calore. Che ce ne facciamo dell?acqua così riscaldata nel bollitore? Nel bollitore vi è ANCHE una serpentina nella quale viene fatta girare l?acqua dei caloriferi. Ed un'altra nella quale viene fatta passare l?acqua dei sanitari, che usi per farti la doccia. Quindi queste RUBANO CALORE dal bollitore, scaldando casa o l?acqua della doccia?
    Come vedi le cose si complicano. D?altro canto il bollitore diventa il centro dell?impianto che accumula i CONTRIBUTI di tute le fonti di calore che hai mantenendo DISACCOPPIATI tutti gli impianti. (le serpentine sono indipendenti)?.

  • pacammu
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 1 Novembre 2006, alle ore 08:42
    Concordo claudik, anch'io l'anno scorso ho realizzato un impianto simile al tuo: Caldaia con valvola di zona 3 vie RBM con microinterrutore, termocamino in parallelo con il suo circolatore, vaso aperto a circa 10 ml ( forse un pò meno ) e relè che non eccitato dà possibilità, se voglio, di accendere il termostato ambiente che chiude il circuito della valvola RBM, che a sua volta aprendo il flusso dell'acqua in caldaia ai termo, va a cozzare il microinterruttore interno e lo attiva (chiude il contatto) e mi parte la caldaia in funzione termosifone.
    Il relè è in funzione della sonda del termocamino: se la sua temperatura è sotto 45/50° il relè è a riposo e lavora come detto sopra. All'aumentare della temperatura, si eccita è toglie tensione al T.A., di conseguenza alla valvola 3 vie che in circa 2 minuti torna a riposo e chiude il flusso di acqua e apre il contatto del microinterruttore che và in caldaia e la disattiva. Nel frattempo il relè eccitandosi da tensione al circolatore del termocamino. FINE


    P.s. Ieri ho installato una Junkers (credo Cerastar) eeee a 0 bar andava che un'amore.

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 1 Novembre 2006, alle ore 13:36
    PACAMANNU!
    siamo un poc fuori tema ma... tenedo il camino a 45 50 gradi... non ti si formano quintali di catrame in camera di combustione?

    Anche i manuali dei camini dicono di tenere temp. intorno ai 55 60 gradi, come il manuale del mio termocamino... ma a me a quelle temp. vedvo formarsi chiazze di catrame evidenti.

    ho alzato un poco, portandolo quasi a 65/70 e va molto meglio.
    ogni tanto butto un poco di legna piccola e secca e gli do una pulita portandolo a 85 gradi per un poco e via.... pare che così si bruci il creosoto eventualmente formatosi in canna....
    ciao

  • pacammu
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 1 Novembre 2006, alle ore 13:38
    No

  • vrderosa
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 6 Novembre 2006, alle ore 16:46
    Per CLAUDIK

    Ho comprato un relè monostabile come mi avevi consigliato. Il relè è marcato FINDER serie 55.32.8.230.0054 230v 10A. Vorrei avere delle indicazioni sul collegamento al termostato d'ambiente della caldaia a gas e la pompa del termocamino.


    Grazie.

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 7 Novembre 2006, alle ore 01:42
    Ehi?La serie numerica dirà qualcosa al venditore o alla finder?
    Sono solo un utente?.
    Questo è il relè finder? a te serve la linea 1 (contatto normalmente chiuso) il rettangolo con sciritto 230 v simboleggia (anche sul relè) la bobina di alimentazione del relè stesso (da collegare in parallelo sui morsetti del 220 della pompa


    partendo dai due fili per il termostato che escono dalla caldaia il collegamento è così. La bobina del relè la colleghi in parallelo ai morsetti della pompa del camino, così quando la centralina del camino ritiene che lui sia caldo manda il 220 alla pompa camino e per via del collegamento che farai con il relè parte anche il relè finder che porterà il contatto (in rosso nel primo disegno) dal contatto numero 1 (che usi) aprendolo, al contatto numero 2 che non ti serve.

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 7 Novembre 2006, alle ore 01:45
    Ehm

    mi ero preparato un file di word con tanto di disegni...
    ma qui si vedono solo due spazi bianchi..
    come posso farteli vedere i disegni...?
    Eppure si può.

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