menu-mob
Vai alla HomePage
Ricerca
Ricerca nella sezione specificata
2009-12-02 21:50:56

Cappotto che fa umidità: qual è l'errore?


Claudik
login
29 Novembre 2009 ore 11:22 13
La casa di un mio amico è diventata molto umida dopo un cappotto di 6 cm.

Bussando con le nocche sulle pareti fa un suono metallico, come se fosse un cappotto di..... lamiera ( ) e comunque suona come a vuoto.

Alla base del cappotto, che parte da 40 centimeti di altezza e arriva al tetto, vi è una griglietta metallica con tanti forellini che corre lungo tutto il perimetro della casa.

Non ho il capitolato e non riesco a dirvi di più perché l'amico è in affitto. Mi ha saputo dire che erano dei pannelli 60 x 120 che "sembravano di cartongesso", a suo vedere.

Per tenere il caldo lo tiene. Ma tiene anche tutta l'umidità domestica.


Cosa hanno dimenticato in questo cappotto per cui fa tanto umido secondo voi? La barriera vapore?

ciao
  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Domenica 29 Novembre 2009, alle ore 12:53
    Il cappotto è interno o esterno ??

    si possono fare varie prove non distruttive per capire la situazione una di queste è eseguibile conl'igrometro a contatto per murature e quello a microonde
    per quanto riguarda la griglietta direi che hanno realizzato un' isolamento con intercapedine ventilata e il rumore a vuoto è dovuto al materiale di facciata per la rifinitura che se è esterno può trattarsi di fibrocemento.
    inoltre si può inserire un endoscopio nell' intercapedine e capire che materiale è stato usato

    per l'umidità dipende che materiale hanno utilizzato non è certo il primo caso che dopo l'esecuzione di un cappotto ci siano maggiori concentrazioni di umidità interna

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 29 Novembre 2009, alle ore 14:01
    Questa è la testimonianza cogente di quanto i cappotti NON traspiranti siano inefficaci ed inefficienti, che servono a procurare solo disagi, danni alla salute e...al portafogli.
    quasi sicuramente si tratta di un cappotto interno, posato con l'intento di fornire un maggiore coibentazione alla struttura. come anche quasi sicuramente le stesse pareti oggetto di pionieristico intervento erano affette da umidità di risalita (per questo hanno posato un grigliato microforato) con l'intento -teorico- di permettere all'umidità ascendente di fuoriuscire. risultato?
    il coibente usato -non traspirante- impedisce ai vapori ambientali di attraversare la struttura, si innescano quindi fenomeni di condensazione che -comunque- condenseranno sulla parete principale (intercapedine virtuale) più fredda, creando un andito ideale alle crescite fungine e batteriche. se fai un saggio dietro i pannelli troverai una situazione raccapricciante, nonché ingestibile dal punto di vista igienico.
    secondo risultato pessimo: dalla lamiera microforata esce aria asciutta (perché l'aria più è asciutta e più pesa) mentre l'aria umida vi ristagna e tende alla saturazione verso la parte alta del muro.
    claudik, il tuo amico sente anche forti odori di "chiuso"?
    tecnicamente non è che hanno dimenticato la barriera a vapore, hanno posato una super barriera al vapore!!
    è come se ti infilassi un sacchetto di plastica in testa...respireresti?
    la struttura ha bisogno di respirare, non di essere resa stagna!
    le soluzioni?o smantellare tutto e utilizzare un sistema che impedisca alla calorie di fuoriuscire, non impedendo ai vapori di attraversarla, o convivere con questi disagi.
    stop

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 29 Novembre 2009, alle ore 15:01
    Confermo l'odore di chiuso delle stanze.

    vi dico che è un cappotto esterno.

    A sudare tantissimo vi sono porte e finestre. (vetri spessi ma non doppi)

    Personalmente mi lasciano perplessi cappotti con intercapedini anche perché mi dà l'idea che l'intercapedine permetta al freddo di entrare cortocircuitando il cappotto stesso. in altre parole vanificandolo.

    Non so se vi sia una intercapedine nel caso del mio amico. la griglietta di cui vi ho parlato sembrerebbe lasciare intendere di si

    QUindi il risultato è che hanno fatto un cappotto con materiali NON traspiranti, da cui l'effetto "sacchetto in testa". Immagino che polistirene e simili anch'essi NON siano traspiranti

    Ma a questo punto io dico PERCHE' vendono simili materiali? Se io prendo i miei bei pannelli, li applico alle pareti e a quel punto ho fatto una specie di BAGNO TURCO, perché li vendono? Forse perché costano molto meno di pannelli analoghi ma traspiranti? Quanto costano questi materiali traspiranti? Il doppio?

    Scusate ma a 20 da cernobyl, con le scelte "ecologiste" (no nucleare si alle energie alternative, resta vedere in che misura) che ha fatto l'italia... io mi raccapriccio all'idea che ancora oggi, appunto dopo tanti anni, vi siano ditte che non sanno fare un cappotto... tutto ciò mi fa sentire vagamente solo in mezzo all'oceano....

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Domenica 29 Novembre 2009, alle ore 17:33
    Purtroppo senza aver fatto un ispezione si possono solo formulare ipotesi grossolane su dati soggettivi
    il cappotto crea problemi quando vengono usati male determinati materiali o si sottovalutano altri elementi come una possibile umidità di risalita che si presenta solo in determinati momenti dell' anno

    il problema è comunque risolvibile

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Novembre 2009, alle ore 21:32
    K. Grazie.

    ciao

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 1 Dicembre 2009, alle ore 08:50
    Claudik,
    da solo hai fatto un'ottima analisi della situazione e ti sei dato tante risposte.
    una risposta ai tuoi PERCHE' è piuttosto semplice: perché tali materiali, all'origine, costano poco, hanno quindi un alto valore aggiunto; se poi consideri che dal prezzo di acquisto, piuttosto basso ed allettante, ci devono guadagnare il rivenditore, il grossista, il produttore, qualche rappresentante intermedio, i costi di trasporto e stoccaggio...ti accorgi che dietro il prodotto vi è ben poca tecnologia. e lo vuoi anche traspirante??
    d'altronde, sono loro che vendono o voi che acquistate?
    l'errore di fondo, secondo il mio modesto avviso, è che la scelta tecnica di applicare un materiale piuttosto che un altro viene affidata ad un'impresa che non possiede le competenze necessarie a prevenire problemi come quello lamentato; quello della coibentazione è un lavoro da specialisti, l'impresa pensa solo al proprio guadagno e applica quello che più gli conviene sulla scorta del "così fan tutti".
    difficilmente troverai un'impresa che pensi alle esigenze immediate e future dell'interlocutore volte alla definitiva soluzione delle problematiche in essere, ove c'è bisogno innanzitutto di una profonda analisi. per questo ci distinguiamo dalla concorrenza, e possiamo offrire un "salvagente" per chi si sente solo in mezzo all'oceano...hai qualche foto da inviare/postare?
    per quanto riguarda l'isolante traspirante, direi che i costi non sono eccessivi, anzi è previsto un rientro dei costi iniziali fino al completo pareggio nel giro di qualche anno, considerando che poi ti dura tutta la vita del manufatto.

  • jazzman68
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 1 Dicembre 2009, alle ore 16:30
    Salve, sono disperato perché nonostante aver speso diversi soldi per porre fine al mio problema di condensa, questo si è ripresentato dopo qualche anno dalla fine dei lavori. La mia camera presenta una parete a nord di 4.10 m di lunghezza e 2.70 m d?altezza ed era tutta chiusa dall?armadio e come ben potete immaginare dentro l?armadio che situazione avevo??.mancavano solo i pesci. Ho smontato l?armadio ho pulito le enormi macchie di muffa che ho trovato sul muro ed ho fatto una parete interna così composta: - aria ? isolante Styropoor della Basf (che dovrebbe essere traspirante)? cartongesso di rifinitura. Ho anche accorciato l?armadio di circa un metro. In teoria il muro freddo non dovrebbe venire a contatto con la parte calda interna anche perché non sono stati fatti (appunto per l?isolamento totale) dei fori d?areazione né all?interno né all?esterno. Tutto è andato bene per circa 3-4 anni dopo di che rieccoti la condensa anche se in posizioni diverse da dove l?avevo prima, in posizioni alquanto strane nel senso che ne trovo all?angolo tra il soffitto e lungo tutta la nuova parete ed anche sul soffitto proprio sopra l?armadio (alto 2.50 m ) verso l?interno per 30-40 cm, cosa che non avevo prima di fare il lavoro. Diciamo che comunque quelle sono le zone più fredde che ho nella camera e con molta probabilità vi è il cemento armato in quelle zone.
    Anche se sulla nuova parete non c'è presenza di muffa ho il terrore che venga della muffa dalla parete dietro quella nuova, può essere?? Da precisare che, anche in pieno inverno, apro tutte le stanze, anche per due ore, alle volte anche se fuori è umido ( alla mattina presto), per arieggiare la casa???.potrebbe essere anche questo? Aiuto non so più che pensare????GRAZIE.

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 1 Dicembre 2009, alle ore 17:21
    Credi di essere l'unico jazzman??
    sei l'ennesima riprova di quanto sostenuto nella risposta precedente.
    nel tuo caso hanno creato una controparete isolante interna che, sì isola dal calore evitando che questo fuoriesca, e nel contempo fa sì che tale camera d'aria virtuale si saturi di umidità; una volta giunta a saturazione questa situazione si trasmette nelle pareti contigue, più asciutte; è come se tu mettessi la punta di un tovagliolo in un bicchiere d'acqua: tutto il tovagliolo se ne imbeve, è solo una questione di tempo.
    di sicuro l'interfaccia isolante-muro è completamente annerito dalle muffe. prova a fare un saggio se ci riesci.
    chi ha detto che lo styropoor è traspirante? lo hai visto scritto? e se sì quanti grammi al mq al giorno??
    è un dato che difficilmente troverai scritto, se non nelle chiacchiere di chi te lo ha proposto.
    il cartongesso poi: cosa c'è di più assorbente di carton - e - gesso??
    e anche vero che negli angoli molto probabilmente sono posizionati travi e pilastri, mooolto conduttivi, e ciò non agevola, anzi acuisce il fenomeno.
    cosa esattamente ti dà fastidio? il nerume, gli odori o la forte umidità ambientale?
    te lo chiedo perché per ognuna c'è una soluzione definitiva.

  • jazzman68
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 2 Dicembre 2009, alle ore 11:38
    Credi di essere l'unico jazzman??
    sei l'ennesima riprova di quanto sostenuto nella risposta precedente.
    nel tuo caso hanno creato una controparete isolante interna che, sì isola dal calore evitando che questo fuoriesca, e nel contempo fa sì che tale camera d'aria virtuale si saturi di umidità; una volta giunta a saturazione questa situazione si trasmette nelle pareti contigue, più asciutte; è come se tu mettessi la punta di un tovagliolo in un bicchiere d'acqua: tutto il tovagliolo se ne imbeve, è solo una questione di tempo.
    di sicuro l'interfaccia isolante-muro è completamente annerito dalle muffe. prova a fare un saggio se ci riesci.
    chi ha detto che lo styropoor è traspirante? lo hai visto scritto? e se sì quanti grammi al mq al giorno??
    è un dato che difficilmente troverai scritto, se non nelle chiacchiere di chi te lo ha proposto.
    il cartongesso poi: cosa c'è di più assorbente di carton - e - gesso??
    e anche vero che negli angoli molto probabilmente sono posizionati travi e pilastri, mooolto conduttivi, e ciò non agevola, anzi acuisce il fenomeno.
    cosa esattamente ti dà fastidio? il nerume, gli odori o la forte umidità ambientale?
    te lo chiedo perché per ognuna c'è una soluzione definitiva.

    Ciao top
    grazie della velocissima risposta.
    Veniamo al problema, l'unica cosa che mi da ancora un barlume di speranza sul fatto della non presenza di muffa dietro la controparete è il fatto che non vi è la presenza né di odori né l'umidità ambientale è aumentata anzi il primo fenomeno (odore) che avevo prima del lavoro ora è sparito, mentre l'umidità ambientale è diminuita infatti prima nelle mattine invernali trovavo i vetri abbondantemente bagnati, mentre ora soltanto dove parte del vetro è coperto da una tenda.
    Le macchie si trovano solo sul soffitto mentre le pareti adiacenti non presentano problemi.
    La "muffa" si presenta, per fortuna, non come nerume ma nel colore classico di quella da condensa e cioè giallo tendente al nocciola e solo nelle parti + fredde sul grigio verde che con la classica spruzzata di candeggina-acqua se ne va fino al prossimo inverno.
    La parete di cartongesso è asciutta e non presenta nessun tipo di macchia anche se quando è stata verniciata è stato aggiunto un additivo antimuffa. Però sinceramente anche se la situazione non è tragica, sono abbastanza stanco dell'evento anche perché il problema della condensa l'ho anche in altre stanze, anche se di minor entità. Voglio risolvere il problema e smettere ogni inverno di armarmi di spruzzino e via di candeggina ma anche tranquillizzarmi sul fatto della presenza o meno di muffa nella parete dietro l'isolante.
    Lo so che l'unico metodo per vedere questo è fare un saggio però sono quasi impossibilitato visto il lavoro che dovrei fare.

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Mercoledì 2 Dicembre 2009, alle ore 13:11
    Per fortuna che ho letto la risposta di top level in quanto ha già detto quell oche volevo scrivere io

    veniamo al tuo problema ...
    nelle tue condizioni a parte la rigorosa necessità della simulazione di calcolo su ciò che è stato fatto si può avviare al saggio invasivo limitandolo il tutto ad un piccolo foto dove inserire la sonda endoscopica così si vedrà se dietro la parete cè muffa o no

    altra cosa consiglio vivamente una verifica termografia per capire tutto l'andamento termico della stanza e delle pareti.

    sarà praticamente impossibile avere muffa sulla parete in cartongesso salvo che non si riempia d'acqua

    se come hai detto tu la muffa è ricoparsa dopo un anno dal primo intervento è facile che sia estesa a zone non visibili

    l'unico modo per capire è iniziare ad indagare

  • nabor
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 2 Dicembre 2009, alle ore 17:26
    Ho avuto già modo di puntualizzarlo, ma, per l'utilità generale, lo ripeto: sussistendone le condizioni, muffe, umidità ed efflorescenze varie, quali conseguenze del mancato termoisolamento, rientrano nelle fattispecie di cui all'art. 1669 c.c., ossia nella garanzia decennale a carico del costruttore ( e degli altri soggetti che vi hanno lavorato).

  • jazzman68
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 2 Dicembre 2009, alle ore 20:02


    veniamo al tuo problema ...
    nelle tue condizioni a parte la rigorosa necessità della simulazione di calcolo su ciò che è stato fatto si può avviare al saggio invasivo limitandolo il tutto ad un piccolo foto dove inserire la sonda endoscopica così si vedrà se dietro la parete cè muffa o no

    altra cosa consiglio vivamente una verifica termografia per capire tutto l'andamento termico della stanza e delle pareti.

    se come hai detto tu la muffa è ricoparsa dopo un anno dal primo intervento è facile che sia estesa a zone non visibili

    l'unico modo per capire è iniziare ad indagare

    Ok grazie però rimane il problema.........a chi mi rivolgo per il saggio e la verifica termografica?

    La muffa è ricomparsa dopo 3 o 4 anni dall'intervento (non ricordo con esattezza) in concomitanza del cambio del mio stile di vita e cioè da quando ho ricominciato a lavorare a giornata, quindi l'areazione delle stanze poteva essere fatto solo di sera e per pochi attimi.

    Ma quello che mi domando io da "ignorante" in materia è che prima avevo la muffa sul muro perché vi erano dei grossi problemi di condensazione, ma ora che il caldo della stanza non viene a contatto fisicamente con la parete fredda come si può formare condensazione?
    Anche perché come ho già detto nella stanza non è aumentata l'umidità, anzi, e la temperatura si è innalzata solamente di un grado rispetto a prima dell'intervento.

    Visto che la maggior parte delle macchioline si trovano sul soffitto in corrispondenza della lunghezza dell'armadio (alto 2.50m), potrebbe anche essere che "lassù" oltre a essere una parte fredda ci sia poca circolazione d'aria che mi favorisca la condensazione?

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Mercoledì 2 Dicembre 2009, alle ore 21:50
    Per la verifica termografica puoi ricercare un professionista accreditato della tua provincia o regioen facendo una semplicericerca su google

    purtroppo i problemi possono essere molteplici ecco il perché di un ispezione

Discussioni Correlate nel Forum di Lavorincasa
Img stefano perito
Salve a tutti e grazie in anticipo per l'aiuto che mi darete. ??sono in trattativa per l'acquisto di questa villetta e vorrei un consiglio da qualcuno più esperto di me.
stefano perito 23 Novembre 2024 ore 17:07 11
Img rossoblu4ever
Buongiorno,qualche giorno fa ho avuto una perdita nel bagno per cui si è reso necessario spaccare il pavimento per individuare il pavimento.La perdita è stata...
rossoblu4ever 23 Novembre 2024 ore 16:42 4
Img michele menghi
Buonasera a tutti,mi presento sono Michele.Ho 27 anni. Single. Attualmente vivo con i miei.Volevo un vostro aiuto riguardo alla disposizione per dei lavori che vorrei fare in un...
michele menghi 22 Novembre 2024 ore 14:38 1
Img danpiz
Buonasera, sto ristrutturando un appartamento di 100mq e per i pavimenti, pur avendo effettuato una ristrutturazione radicale con rifacimento del massetto, ho scelto il Deco Clap...
danpiz 22 Novembre 2024 ore 14:30 3
Img adrean
Buongiorno, hanno eretto parete in cartongesso lunga circa 60 cm che a me sembra storta (cioé non parallela ad altra parete (quest'ultima lunga circa 4 metri).In teoria...
adrean 20 Novembre 2024 ore 15:27 7
347.587 UTENTI
SERVIZI GRATUITI PER GLI UTENTI
SEI INVECE UN'AZIENDA? REGISTRATI QUI