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2015-11-24 18:00:15

Detrazioni fiscali edificio 3 unità abitative


Lelekiaruz
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19 Novembre 2015 ore 11:53 7
Ciao a tutti,
Mia madre possiede una casa, interamente da ristrutturare (è dichiarata collabente), per cui è già previsto un intervento di demolizione e fedele ricostruzione.
La casa si sviluppa su 3 piani, e la ristrutturazione avverrebbe in modo che ciascuno dei piani possa avere accesso indipendente.
Stavamo valutando di suddividerla già in 3 unità abitative, che sarebbero da intestare a mia madre, mia sorella e me (queste ultime due in comodato d'uso o mediante donazione).
In tal caso, si potrebbe usufruire degli incentivi di ristrutturazione per ciascuna unità abitativa?
Se così fosse, come devo comportarmi per la suddivisione del bene?
Sarebbe un'ottima cosa poter usufruire di maggiori incentivi statali a fronte di una ristrutturazione così onerosa, che supererebbe abbondantemente i 96.000 Euro di tetto massimo previsto per persona.
Grazie a chiunque saprà darmi una risposta!
  • lucag1979
    0
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    Giovedì 19 Novembre 2015, alle ore 16:19
    La legge prevede la possibilità di accedere alla detrazione per gli interventi di ristrutturazione edilizia. il testo unico dell'edilizia specifica che "nell'ambito degli interventi di ristrutturazione edilizia sono ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e ricostruzione con la stessa volumetria di quello preesistente, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l'adeguamento alla normativa antisismica nonché quelli volti al ripristino di edifici, o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile accertarne la preesistente consistenza". Devi capire, quindi, se la tua ricostruzione entra in questo campo e se si, chi sostiene le spese tra possessori o detentori qualificati del bene, ha diritto alle detrazioni.

  • lelekiaruz
    0
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    Venerdì 20 Novembre 2015, alle ore 08:58
    Innanzitutto grazie per la risposta! La ristrutturazione dovrebbe rientrare nelle detrazioni in quanto si tratta della demolizione e ricostruzione con pari volumetria (solo leggero cambio di facciata) di un edificio attualmente dichiarato collabente, ancora però completamente in piedi, di cui sono depositate le piante al catasto.
    Il problema principale è che attualmente risulta essere interamente di proprietà di mia madre, quindi se la ristrutturazione avvenisse interamente a sue spese potrebbe detrarne solo al massimo 96000 euro al 50% circa.
    Tuttavia l'edificio sarebbe poi suddiviso in 3 unità abitative, intestate (o date in comodato d'uso) a persone diverse. Poiché le spese di ristrutturazione ammonteranno probabilmente a circa 300000 euro, l'ideale sarebbe che ciascuno potesse detrarre un terzo delle spese, massimizzando le detrazioni.
    Il mio dubbio è relativo al fatto che non so se ciò sia possibile, e come dovrei comportarmi in tal caso.
    Grazie ancora per il tempo dedicatomi.

  • lucag1979
    0
    Ricerca discussioni per utente Lelekiaruz
    Venerdì 20 Novembre 2015, alle ore 11:56
    Innanzitutto grazie per la risposta! La ristrutturazione dovrebbe rientrare nelle detrazioni in quanto si tratta della demolizione e ricostruzione con pari volumetria (solo leggero cambio di facciata) di un edificio attualmente dichiarato collabente, ancora però completamente in piedi, di cui sono depositate le piante al catasto.
    Il problema principale è che attualmente risulta essere interamente di proprietà di mia madre, quindi se la ristrutturazione avvenisse interamente a sue spese potrebbe detrarne solo al massimo 96000 euro al 50% circa.
    Tuttavia l'edificio sarebbe poi suddiviso in 3 unità abitative, intestate (o date in comodato d'uso) a persone diverse. Poiché le spese di ristrutturazione ammonteranno probabilmente a circa 300000 euro, l'ideale sarebbe che ciascuno potesse detrarre un terzo delle spese, massimizzando le detrazioni.
    Il mio dubbio è relativo al fatto che non so se ciò sia possibile, e come dovrei comportarmi in tal caso.
    Grazie ancora per il tempo dedicatomi.
    Mi pare che la "distribuzione" delle unità abitative avvenga dopo la ricostruzione. Questo, se no erro, non dovrebbe essere d'intralcio al vostro progetto si suddivisione se lo stesso si sostanzia in una vendita, purché siano rispettate determinate condizioni che sono quelle indicate dall'agenzia delle entrate a paigina 16 della guida che trovi al link:
    http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/Guide+Fiscali/Agenzia+informa/pdf+guide+agenzia+informa/Guida_Ristrutturazioni_edilizie.pdf
    In caso di ulteriori dubbi, per avere certezza assoluta, secondo me è bene che avanzi domanda di interpello all'agenzia.

  • lelekiaruz
    0
    Ricerca discussioni per utente Lucag1979
    Venerdì 20 Novembre 2015, alle ore 12:12
    Mi pare che la "distribuzione" delle unità abitative avvenga dopo la ricostruzione. Questo, se no erro, non dovrebbe essere d'intralcio al vostro progetto si suddivisione se lo stesso si sostanzia in una vendita, purché siano rispettate determinate condizioni che sono quelle indicate dall'agenzia delle entrate a paigina 16 della guida che trovi al link:
    http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/Guide+Fiscali/Agenzia+informa/pdf+guide+agenzia+informa/Guida_Ristrutturazioni_edilizie.pdf
    In caso di ulteriori dubbi, per avere certezza assoluta, secondo me è bene che avanzi domanda di interpello all'agenzia.
    Nel caso in cui la suddivisione avvenga dopo la ristrutturazione, non sarà possibile portare in detrazione un ammontare superiore ai 96.000 euro, in quanto risulterebbe un'unica unità abitativa intestata a mia madre.
    In caso si potesse fare una suddivisione prima della ristrutturazione, invece, mi confermate che sarebbe possibile detrarre le spese di 3 unità abitative, una per ogni proprietario, e quindi portare in detrazione 96.000 euro cadauno (sempre che si possano giustificare spese in quell'ammontare per la ristrutturazione delle rispettive parti di edificio)?
    La pagina 16 del manuale dell'AdE riporta il caso della "eredità" delle detrazioni in caso di vendita o usufrutto da parte di terzi, ma considera sempre che la detrazione avvenga per un unico intestataro nella misura massima, quindi, di 96.000 euro.
    Grazie,
    Gabriele

  • lucag1979
    0
    Ricerca discussioni per utente Lelekiaruz
    Lunedì 23 Novembre 2015, alle ore 11:28
    Nel caso in cui la suddivisione avvenga dopo la ristrutturazione, non sarà possibile portare in detrazione un ammontare superiore ai 96.000 euro, in quanto risulterebbe un'unica unità abitativa intestata a mia madre.
    In caso si potesse fare una suddivisione prima della ristrutturazione, invece, mi confermate che sarebbe possibile detrarre le spese di 3 unità abitative, una per ogni proprietario, e quindi portare in detrazione 96.000 euro cadauno (sempre che si possano giustificare spese in quell'ammontare per la ristrutturazione delle rispettive parti di edificio)?
    La pagina 16 del manuale dell'AdE riporta il caso della "eredità" delle detrazioni in caso di vendita o usufrutto da parte di terzi, ma considera sempre che la detrazione avvenga per un unico intestataro nella misura massima, quindi, di 96.000 euro.
    Grazie,
    Gabriele
    Si, io credo si possa fare come dici.
    Però a questo punto, vista la complessità della vicenda, fossi in te mi consulterei con un esperto che, carte alla mano, possa darti la certezza assoluta della bontà dell'operazione.

  • lelekiaruz
    0
    Ricerca discussioni per utente Lucag1979
    Lunedì 23 Novembre 2015, alle ore 11:34
    Si, io credo si possa fare come dici.
    Però a questo punto, vista la complessità della vicenda, fossi in te mi consulterei con un esperto che, carte alla mano, possa darti la certezza assoluta della bontà dell'operazione.
    Credo che sia l'opzione migliore, mi pare di vedere che non sia un quesito banale.
    Quale sarebbe la figura con cui dovrei consultarmi? Un commercialista con esperienza nel settore edile/detrazioni? Oppure è meglio fissare un appuntamento presso la sede dell'AdE (dove temo però che mi diano una risposta meno precisa)?
    Grazie ancora!

  • lucag1979
    0
    Ricerca discussioni per utente Lelekiaruz
    Martedì 24 Novembre 2015, alle ore 18:00
    Credo che sia l'opzione migliore, mi pare di vedere che non sia un quesito banale.
    Quale sarebbe la figura con cui dovrei consultarmi? Un commercialista con esperienza nel settore edile/detrazioni? Oppure è meglio fissare un appuntamento presso la sede dell'AdE (dove temo però che mi diano una risposta meno precisa)?
    Grazie ancora!
    In verità per evitare d'incorrere, successivamente in contestazioni (anche il commercialista è un professionista che può sbagliare), io proverei con un interpello all'agenzia delle entrate che ha valore vincolante per l'agenzia e la parte che lo chiede (così se quello che vuoi fare ti è detto che è a norma, allora puoi stare più che sicuro).

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