Buongiorno a tutti,
espongo il mio problema:
- Nel 2009 ho acquistato un appartamento tramite cooperativa in edilizia convenzionata
- In fase di assegnazione dell'alloggio negli anni passati (la trafila è iniziata nel 2006 circa) non è mai stata citata ne verbalmente ne in forma scritta la destinazione degli spazi comuni all'interno dello stabile (4 sale ad uso comune)e neanche è mai stato detto agli assegnatari che la cooperativa si era accordata con il comune e con il CIMEP (che regolamenta l'edilizia convenzionata) sull'utilizzo di questi spazi , che ritengo essere di proprietà dei condomini
- Nella prima riunione l'amministrazione accennò la possibilità di darli in affitto come ambulatori alchè io ed altri condomini ci oponemmo subito alla proposta in quanto questi spazi comuni sono all'interno dello stabile ( l'accesso al pubblico genererebbe problemi di sicurezza, degrado, schiamazzi etcc..). In quella sede dissero di non preoccuparci che la scelta sarebbe stata messa ad i voti
- Ieri, ad un anno di distanza , nella riunione di approvazione stima bilancio ci è stato comunicato che i tre ambulatori sono stati già assegnati e che non possiamo farci niente perché sul rogito c'è scritto un accordo tra coop e cimep sull'usufrutto di spazi comuni utili a tutta la comunità.
Cito punto rogito:
la parte assegnataria conferisce mandato alla coop per stipulare tutte le convenzioni di natura reale e/o obbligatoria con le proprietà confinanti con le PA e con qualunque terzo in genere che la coop riterrà necessarie opportune o utili per il migliore regolamento dei rapporti con tali soggetti.
Vista la situazione vorrei rivolgermi ad un avvocato per capire:
-se è legale non avvisare in fase di assegnazione di questa clausula di esterni nelle parti comuni
-se non è una cosa da mettere ai voti visto che noi siamo soci della coop
-se c'è modo di non far utilizzare questi spazi ad esterni ma gestirli noi come condomini
Resto in attesa di un vostro parere.
Grazie mille
Sara