Vi chiedo un parere su questa cosa nel caso voi abbiate qualche esperienza condominiale al riguardo.
Il problema è che tanto per cambiare mi trovo in una situazione anomala,
il laboratorio che stò ristrutturando è affiancato ad una palazzina di 4 piani nel quale condominio vorrebbero farmi entrare.
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il laboratorio è quello in fondo con gli ingressi marroni mentre l'ingresso dello stabile è il portone bronzato, in comune tra il laboratorio e la palazzina pertanto c'è:
1) il cortile di accesso separato dalla strada tramite un cancello
2) acqua (ma il laboratorio è predisposto per avere un contatore autonomo)
nella fattispecie le colonne fognarie son separate ed il laboratorio ha tutti gli altri lati in comune con altri stabili.
Il problema è che da ipotetiche tabelle millesimali attualmente in allestimento risulta che questo laboratorio pesa per 230 millesimi se considerato in condominio con lo stabile di 4 piani, il che implica che nel caso venga rifatta la facciata (circa 150mq) 1/4 delle spese sono a carico del laboratorio a fronte di soli 3mq di facciata usufruiti,
naturalmente oltre ciò mi becco anche 1/4 di tutte le spese che vanno in quota con i millesimi (amministratore, assicurazione, ... ).
Pertanto ho le seguenti due domande da porre:
a) quali sono i criteri di inclusione in un condominio, ovvero, posso di diritto considerare il laboratorio come a se stante (mi stacco anche dall'acqua comune) e partecipare magari anche al 50% alle spese della corte comune ?
Può ad esempio trattarsi di un supercondominio ?
b) ci sono altre forme di condominio che meglio si adattano a questa situazione che a me semrba paradossale?
Grazie
Antonio