Data 5-11-2005 con la mia ragazza abbiamo firmato un compromesso per l'aquisto di un appartamentino di 70 m2 (prima casa) per 160000euro..dopo quel giorno ho richiesto un mutuo per 165000 euro (devo finir pagare moto) ma la banca mi ha chiesto quanto voleva dichiarare il propietario, quest'ultimo ,colpo di scena, mi ha risposto 110000 euro poichè tutti gli altri 14 appartamenti erano stati dichiarati cosi e io ,come pensavo fosse giusto fare, non potevo dichiarare 160000 euro altrimenti si trovava obbligato a non vendermi l'appartamento poichè l'organo accertatore avrebbe fatto partire dei controlli e che comunque con il mutuo aquisto casa e liquidità nessun problema..(l'agenzia mediatrice sostiene le ragioni del propietario/costruttore..mah??..anzi..sei l'unico che non vuole fare il nero..povera italia)..la banca sostiene che la legge è cambiata da tre mesi e che ora se l'agenzia delle entrate e catasto vede rogito e mutuo erogato con differenza come in questo caso di 55000 euro provvedera a controllare l'operazione di vendita..alla fine però la banca mi ha dato la disponibilità poichè loro non hanno responsabilità ,a loro dire, dei soldi che mi verseranno al momento del rogito...non so come sbattere la testa ..anche perché sul compromesso c'è scritto che il notaio lo sceglie la parte venditrice ( che caso e...) e che il compromesso scade all'accatastamento ( che vuol dire??)..aiutatemi davvero
inoltre qual'è la normativa pseudorecente che regola rogito in misura eguale al mutuo?
anticipatamente vi ringrazio