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2006-02-12 22:43:24

Riscaldamento- accumulatore di calore


Sokol
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03 Febbraio 2006 ore 13:24 17
Salve a tutti!

Scrivo per dipanare qualche dubbio (o peggiorarli, dato che pare impossibile intravvedere una fine alle perplessita'...)

Illustro il caso: sto ristrutturando una vecchia casa di campagna (muri in pietra) in buono stato. Ha gia' un impianto a termosifoni, che vorrei integrare con un impianto a pavimento (dovendo rifare alcuni pavimenti, l'occasione e' ideale). Sostuirei anche il bruciatore, mettendo una caldaia a biomasse-pellets da 7,5-25kw di potenza regolabile (cosi' oggi posso riscaldare 100m2 e un domani ampliare la superfice senza dover cambiare caldaia).

Ora, sentendo vari consigli e leggendo depliant ed articoli, mi stavo orientando verso una composizione del tipo: caldaia(indicata sopra)+boiler per acqua sanitaria+accumulatore di calore da 1000litri+cazzamarilli vari per la regolazione di 2 circuiti di riscaldamento (termosifoni+pavimento).
I piu' casi mi e' parso di rilevare l'importanza dell'accumulatore da 1000 litri che dovrebbe essere particolarmente utile nei periodi di transizione, quando il calore puo' essere accumulato per essere adoperato in caso di necessita' (abbassando l numero di accensioni/spegnimenti e conseguenti consumi).
Ultimamente, pero' ho sentito diversi pareri che propendono per l'esclusione dell'accumulatore sostenendo che comporta troppe dispersioni..quindi poco economico. Inoltre, c'e' chi dice che il boiler per l'acqua sanitaria sarebbe meglio collegarlo ad una pompa di calore aria/acqua, in maniera da escludere totalmente l'uso della caldaia in estate o quando fa caldo...

avete qualche altro parere in merito?Consigli? altri dubbi da aggiungere alla catasta?

grazie e buon weekend!
  • iceberg60
    Iceberg60 Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 3 Febbraio 2006, alle ore 16:11
    Premesso che non sono ferrato sull'argomento ma ragionando con la logica, trovo poco sensato usare un accumulatore di calore di quelle dimensioni per una caldaia di quel tipo ed in generale per tutti i tipi di caldaia a combustione.

    L'acqua va scaldata quando serve, coasì si evitano inutili e costose dispersioni.

    L'accumulatore ha invece senso se si usano sistemi di riscaldamento con panneelli solari termici; visto che il costo di produzione è zero ( non sto considerando il costo dell'impianto ma quello della materia prima) ed avviene specialmente in certe ore del giorno/periodi dell'anno, l'accumulatore, anche di grosse dimensioni ha una sua logica.

    Se ne hai la possibilità io poi prenderei in considerazione un impianto geotermico, magari abbinato ai pannelli solari fotovoltaici, meglio se inn questa casa ci andrai a vivere.

  • sokol
    Sokol Ricerca discussioni per utente
    Sabato 4 Febbraio 2006, alle ore 10:51
    Premesso che non sono ferrato sull'argomento ma ragionando con la logica, trovo poco sensato usare un accumulatore di calore di quelle dimensioni per una caldaia di quel tipo ed in generale per tutti i tipi di caldaia a combustione.

    L'acqua va scaldata quando serve, coasì si evitano inutili e costose dispersioni.

    L'accumulatore ha invece senso se si usano sistemi di riscaldamento con pannelli solari termici; visto che il costo di produzione è zero ( non sto considerando il costo dell'impianto ma quello della materia prima) ed avviene specialmente in certe ore del giorno/periodi dell'anno, l'accumulatore, anche di grosse dimensioni ha una sua logica.

    Se ne hai la possibilità io poi prenderei in considerazione un impianto geotermico, magari abbinato ai pannelli solari fotovoltaici, meglio se inn questa casa ci andrai a vivere.

    Ciao! ringrazio dell'intervento che offre spunti interessanti.

    Nel mio caso, mi sono informato un po' con i sistemi di riscaldamento a biomasse utilizzati in Austria, dove l'uso degli accumulatori di calore di grandi dimensioni e' molto frequente. Anche in altri paesi nordici, dove tengono molto in considerazione il discorso ecologia/consumi/risparmio/ottimizzazione, si adoperano molto questi sistemi.

    Sono daccordo che i vantaggi migliori si ottengano con l'abbinamento a sistemi solari, ma credo che sia abbastanza rilevante anche la possibilita' di utilizzare il bruciatore con piu' costanza, senza doverlo accendere/spegnere di continuo nei periodi di cambio di stagione (quando non si utilizza in modalita'"full power"). I continui accendimenti/spegnimenti provocano maggiori consumi e usura...
    Naturalmente, i vantaggi migliori si ottengono nel caso di sistemi di riscaldamento a bassa temperatura ed infatti questa credo sia la soluzione ottimale. Nel mio caso, dato che dovro' operare con un sistema ad alta temperatura (termosifoni) probabilmente dovro' individuare una soluzione diversa...vedremo.

    purtroppo il geotermico devo scartarlo, in quanto il suolo non offre soluzioni ideali, la zona e' pero' ricca di biomasse (legname) ed avrei un pellettificio a 25km, dove potrei acquistare il prodotto in rinfusa (con conseguenti prezzi migliori)

  • marchelli
    Marchelli Ricerca discussioni per utente
    Sabato 4 Febbraio 2006, alle ore 15:50
    Ciao a tutti, mi inserisco nel forum, in quanto anche io vorrei installare una stufa a pellets per la produzione dell'acqua calda sanitaria e il riscaldamento a termosifoni, avevo pensato di mettere un boiler di accumulo per l'acqua sanitaria (150 litri), e quando questa è in temperatura coinvogliare l'acqua calda prodotta dalla stufa all'impianto a termosifoni, disabilitando completamente la caldaia di casa.
    Per la stufa avevo pensato alla Thermo960 della Piazzetta, un mio amico le vende e mi ha detto che funziona bene, io l'ho solo vista in funzione per soli 20 minuti (purtroppo!), però era silenziosa e avava portato l'acqua a 70 gradi, quindi dovrebbe andare bene per un impianto come il mio, che essendo in fase di ristrutturazione farò tutto nuovo (Termosifoni a basso contenuto d'acqua, termostato in tuttte le stanze, e il fatto che dove abito la temperatura non scende quasi mai vicino allo 0).
    Siccome non vorrei fare lavori e spese inutili, chiedo gentilmente a chi se ne intende di darmi una mano.
    Grazie a tutti

  • sokol
    Sokol Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 8 Febbraio 2006, alle ore 12:56
    Ciao a tutti, mi inserisco nel forum, in quanto anche io vorrei installare una stufa a pellets per la produzione dell'acqua calda sanitaria e il riscaldamento a termosifoni, avevo pensato di mettere un boiler di accumulo per l'acqua sanitaria (150 litri), e quando questa è in temperatura coinvogliare l'acqua calda prodotta dalla stufa all'impianto a termosifoni, disabilitando completamente la caldaia di casa.
    Per la stufa avevo pensato alla Thermo960 della Piazzetta, un mio amico le vende e mi ha detto che funziona bene, io l'ho solo vista in funzione per soli 20 minuti (purtroppo!), però era silenziosa e avava portato l'acqua a 70 gradi, quindi dovrebbe andare bene per un impianto come il mio, che essendo in fase di ristrutturazione farò tutto nuovo (Termosifoni a basso contenuto d'acqua, termostato in tuttte le stanze, e il fatto che dove abito la temperatura non scende quasi mai vicino allo 0).
    Siccome non vorrei fare lavori e spese inutili, chiedo gentilmente a chi se ne intende di darmi una mano.
    Grazie a tutti

    forse non ho capito bene: vorresti convogliare l'acqua sanitaria ai termosifoni???

  • radiante
    Radiante Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 8 Febbraio 2006, alle ore 15:51
    Hai presente quantè grosso un accumolatore da 1000 litri? ma che ci fai?L'oggetto in questione chiamato anche volano termico si usa su grossi impianti e soprattutto dove ci sono pompe di calore dove ridurre ile accensioni del compressore è fondamentale,poi non credere di risparmiare prima di aver scaldato 1000 litri di acqua per poi far partire il riscaldamento ne passa di tempo ,considerando quanto ti costa tutto l'impianto ti ci paghi il gas per 20 anni insomma via mi sembra molto eccessivo,i termosifoni a basso contenuto di acqua che termosifoni sono?
    Il detto volano termico se integrato con i panelli solari potrebbe avere un senzo ma perche funzioni bene ci vuole un panello che sia circa 80 % dell a superficie della casa e montato bene altrimenti di notte i panelli ti vanno al rovescio ricedendo tutto il calore e il tetto pieno di gatti al calduccio,pensateci bene quanto convenga fare un inpianto cosi,non a caso ne esistono pochi.

  • sokol
    Sokol Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 8 Febbraio 2006, alle ore 16:18
    Hai presente quantè grosso un accumolatore da 1000 litri? ma che ci fai?L'oggetto in questione chiamato anche volano termico si usa su grossi impianti e soprattutto dove ci sono pompe di calore dove ridurre ile accensioni del compressore è fondamentale,poi non credere di risparmiare prima di aver scaldato 1000 litri di acqua per poi far partire il riscaldamento ne passa di tempo ,considerando quanto ti costa tutto l'impianto ti ci paghi il gas per 20 anni insomma via mi sembra molto eccessivo,i termosifoni a basso contenuto di acqua che termosifoni sono?
    Il detto volano termico se integrato con i panelli solari potrebbe avere un senzo ma perche funzioni bene ci vuole un panello che sia circa 80 % dell a superficie della casa e montato bene altrimenti di notte i panelli ti vanno al rovescio ricedendo tutto il calore e il tetto pieno di gatti al calduccio,pensateci bene quanto convenga fare un inpianto cosi,non a caso ne esistono pochi.

    scusa Radiante, ma mi permetto di contraddirti, almeno su alcuni punti:
    1) che ce ne siano pochi- forse e' vero in Italia, diversa e' la musica in Germania, Austria, Svizzera etc..-paesi dove la tecnica di riscaldamento a biomasse e' alquanto evoluta. Sto leggendo qualche discussione in merito su dei forum specialistici (limitatamente alle mie modeste conoscenze del tedesco) e mi pare di capire che il discorso non sia cosi' scontato come da te rappresentato.
    2) che vengano abbinati ai grossi impianti- nella grande maggioranza dei casi vengono invece abbinati anche ad impianti domestici da 15-20-15kw etc..
    chissa' per quale ragione i produttori di caldaie a biomasse offrono questi sistemi integrati? (provare a vedere i website di Froeling, Winhager, Guntamatic, KWB, Hargassner...)
    3) sicuramente il discorso ha molto senso se integrato con il solare, ma non e' solamente cosi'.
    4) sul costo del gas in futuro...ci sarebbe da riflettere, data la piega che stanno prendendo le forniture!

    faccio inoltre presente che una grossa fetta del consumo (ed usura) nelle caldaie e' dovuta proprio alla frequenza delle accensioni/spegnimenti. Riducendola, si risparmia a breve termine (consumo) ed a lungo (manutenzione/riparazioni)

    In breve, mi pare questa sia la classica situazione dove una proposta "innovativa" viene guardata con diffidenza. Per carita', benissimo diffidare, ma cerchiamo di affrontare il discorso senza idee preconcette...

  • marchelli
    Marchelli Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 8 Febbraio 2006, alle ore 17:17
    Scusatemi forse non riesco a spiegarmi bene, sull'uscita della stufa dovrebbe esserci una valvola a tre vie che devia l'acqua dal boiler dell'acqua sanitaria(cioè non scalda direttamente l'acqua ma una serpentina all'interno del boiler, che a sua volta scalda l'acqua sanitaria), all'impianto di riscaldamento.
    I termosifoni che dico sono della ditta BREM, e così c'è scritto sulla descrizione, io ho solo dedotto che avendo un basso contenuto d'acqua ma un altissima resa, sarebbero stati l'ideale con una termostufa che di acqua calda non ne produce ad ettolitri.
    Premetto che non me ne intendo ma ho visto molti schemi su internet a proposito di accumulatori termici per esempio oggi ho trovato questo sito che più o meno è quello che intendo, anche perché nel frattempo ho pensato che la mia caldaia è a vaso aperto e la stufa a vaso chiuso. http://www.berton-ud.com/index.php?sez=cp&idc=40&idp=5
    E poi io la stufa la farò andare tutto il giorno perché comunque almeno la sala e il bagno principale li voglio caldi, per le camere non ho problemi perché se ci sono più di 17 gradi non dormo, lo so sono strano, e considerando che i miei genitori che usano la caldaia vecchia consumano 2000 euro di gasolio e 50 quintali di legna, non penso che mi dovrei preoccupare se poi consumerò un pò più di pellets del normale.
    A proposito di consumi ora sono in affitto e il proprietario dell'appartamento mi ha appena dato il conto del gpl, non vi sembrano un pò troppi 90 centesimi al litro, considerando che lui ha un bombolone per 4 appartamenti ed un altro per un piccolo albergo sempre suo, e che quindi di gas ne consuma parecchio?
    Grazie della risposta, e scusatemi se mi sono dilungato, e che forse ho creato più dubbi che risposte.

    ciao a tutti

  • radiante
    Radiante Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 8 Febbraio 2006, alle ore 17:51
    Cia marchelli,Per far funzionare tutto e bene l'impianto della caldaia a vaso aperto trasformalo a vaso chiuso,poi ci metti in serie la caldaia a pallets quando si ferma una parte l'altra,a questo punto rimane da fare un equilibratore/compensatore da allacciarci le due caldaie poi un collettore di distribuzione con due circolatori,uno per l'impianto di riscaldamento e l'altro per scaldarti il bollitore,a questo punto devi fare un bell'impiantino elettrico che gestisca il tutto con tutte le sue precedenze e consenzi vari in piu anche un termostato di massima che se la caldaia a palets dovesse scaldare troppo riaccende la pompa facendo smaltire il calore nel bollitore,fatto questo puoi dire di aver fatto un buon lavoro

  • marchelli
    Marchelli Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 8 Febbraio 2006, alle ore 18:03
    Grazie radiante
    Però il problema è che la caldaia serve anche altri appartamenti (sono miei famigliari, la casa è di proprietà), a questo punto mi converrebbe mettere una caldaietta a gas, che tanto il posto ce l'ho, e mettere un bombolone in giardino, a questo punto l'impianto si semplifica parecchio.
    A proposito non è che puoi darmi un'indicazione sul prezzo del GPL al litro o al mt cubo?, non vorrei che mi stesse fregando col prezzo.
    Grazie ancora.

  • radiante
    Radiante Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 8 Febbraio 2006, alle ore 18:08
    Al mc circa 2,40 ? a litro non lo so

  • marchelli
    Marchelli Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 8 Febbraio 2006, alle ore 18:16
    Cavoli un mc son 4,2 Litri quindi 2,40/4,2=0,571? Litro, dovrò informarmi bene perché non mi piace pagare ciò che non ho consumato.
    Grazie ancora

  • radiante
    Radiante Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 8 Febbraio 2006, alle ore 19:10
    Cia sokol,

    Il fatto è senza preconcetti ,chi fa la caldaia e biomasse a tutto interesse a venderti anche un accumolo da 1000 litri che ti occupa una stanza per tenere accesa una caldaia 4 ore per scldarlo poi tale riserva la devi distribuire,non è meglio distribuirla subito?risparmiando il costo dell'accumulatore che va a svariati migliaia i ? il quale pur isolato bene qualcosa disperde facendo ripartire la caldaia?piu grande è piu disperde.
    Sempre senza preconcetti come la vendita di caldaie che rendono il 104%
    e anche di piu,ma chi volete portare in giro,la legge consente di fare un calcolo viziato sulla resa della caldaia sulla resa della condensazione e di sommarla,in realta consumando 10mila calorie me ne da 9500 circa,in pratica mi da un 95%
    Poi se a detto vuoi abbiarci un impianto solare siamo a spese che un comune mortale non affrontera mai ,ci vogliono piu di 20 anni a recuperare il costo di un tale impianto e dopo 20 anni non vuoi che ci sia da cambiare qualcosa?

    Chi in Italia siamo un po tarabaralla lo sappiamo e che in altri paesi sono piu attenti tipo le biomasse come alternativa e il solare,quelli piu a nord di noi consumano molto di piu di conseguenza il rispamio è piu sentito e piu veloce a recuperare i costi.

    Sul costo del gas in futuro sono preoccupato anchio,uno perche aumentera sicuramente,due perche non si fa nulla di alternativo per contrastarlo,esempio:la produzione di barbabietole da zucchero è stata contingentata come mai?si preoccupano del nostro diabete o hanno paura che con quelle si possa fare alcol?una parte ci potrebbe venire del rum l'altra parte un po di biomassa e quello che avanza il concime per far crescere le nuove barbabietole?

  • sokol
    Sokol Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 10 Febbraio 2006, alle ore 12:55
    Ciao radiante!

    vacca boia..il blackout del sito si e' pappato il mio post..uff

    anch'io sono preoccupato dell'andazzo che stanno prendendo gli energenti necessari al riscaldamento. si potrebbe aprire un bel dibattito sulle ragioni politiche ed economiche dei var governi...ma non e' questo il luogo.
    Sul gas, sarei particolarmente diffidente, visto il momento di tagli e cali..

    Nel mi caso ho deciso di risolvere la questione in maniera radicale:emigrando. In questo senso, hai fatto bene a ricordarmi di parlare delle condizioni climatiche, infatti la mia casa e' sita in europa centrale, dove le minime invernali si aggirano sui -18-20*C.

    Quindi il riscaldamento va ben ponderato. In questo senso cerchero' ancora altre info e ve le girero', sperando di essere utile.

    Il calcolo che mi rende particolarmente entusiasta e disposto ad investire nell'impianto a biomasse e' il seguente:
    utilizzando inizialmente circa 15kw per scaldare circa 150m2 all'anno, dovrei cavarmela con 6500 kg di pellets.

    acquistandoli alla rinfusa (camion), dovrei spendere circa 1000-1100Eur

    6500kg di pellets equivalgono a 3250L di gasolio

    quant'e' adesso il prezzo del gasolio da riscaldamento?

    poi, col tempo vedro' di aggiungere una caldaia a legna...non si sa mai!

  • radiante
    Radiante Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 10 Febbraio 2006, alle ore 16:50
    Avendo delle temperature cosi rigide è doveroso isolare la casa in maniera perfetta,dopodiche un bell'impianto di riscaldamento è essenziale.
    Nel nord europa ci sono ditte che hanno una macchina fotografica a infrarossi e fanno una termografia alla casa per vedere i punti che disperdono di piu e cosi intervenire.

    Stai attento ai pallets non sono tutti uguali,ne esistono di migliori e peggiori,quelli peggio ci sarebbe da usarli poco perche essendo mescolati con legno resinoso sporca la canan fumaria e la camera di combustione facendo aumentare il rischio che prenda fuoco tutta la canna,di conseguenza devi fare lo spazzacamino piu spesso

  • sokol
    Sokol Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 10 Febbraio 2006, alle ore 19:26
    Avendo delle temperature cosi rigide è doveroso isolare la casa in maniera perfetta,dopodiche un bell'impianto di riscaldamento è essenziale.
    Nel nord europa ci sono ditte che hanno una macchina fotografica a infrarossi e fanno una termografia alla casa per vedere i punti che disperdono di piu e cosi intervenire.

    Stai attento ai pallets non sono tutti uguali,ne esistono di migliori e peggiori,quelli peggio ci sarebbe da usarli poco perche essendo mescolati con legno resinoso sporca la canan fumaria e la camera di combustione facendo aumentare il rischio che prenda fuoco tutta la canna,di conseguenza devi fare lo spazzacamino piu spesso

    Ciao radiante,

    tranquillo, solo pellets O norm 7135 (standard austriaco), roba prodotta da legname (no scarti di mobili, parti verniciate o altra spazzatura).

    conosco il discorso termografia, a tempo debito vedro' di valutare se e' necessario. Per ora ho fatto qualche prova a -10-15* scaldando la parte centrale della casa con la sola stufa-forno in maiolica e il discorso funziona.

    In estate cambio le finestre con un termopan k=1.1 e isolero' la mansarda. I muri sono ok, 75 cm sono un buon volano termico.

  • consultec
    Consultec Ricerca discussioni per utente
    Domenica 12 Febbraio 2006, alle ore 19:58
    Ciao sokol,
    mi permetto di intervenire nel vostro dibattito come professionista del settore e sostenitore delle energie alternative con gestione a bassa temperatura.
    La scelta di un impianto ad accumulo con volano termico è la migliore considerando alcune condizioni:
    1-l'investimento iniziale è superiore ad un impianto tradizionale;
    2-è valido se impiegato con impianti a bassa temperatura;
    3-occore dello spazio per gli apparecchi (comunque esistono in commercio generatori compatti installabili in qualsiasi posto).
    Prenderei l'esempio di una abitazione di 150 mq con il 50% di impianto a pavimento radiante e il restante con corpi scaldanti a BASSA TEMPERATURA (aumentando la superficie di scambio in base alla temperatura di mandata di 45°C).
    Il cuore del sistema è l'accumulo di 1000 litri combinato ad accumulo interno da 250 litri per l'acqua calda sanitaria, isolato bene e predisposto per almeno due serpentine estraibile, una per l'integrazione del sistema solare ed una per la caldaia a combustibile solido (pellets, sansa, legna ...) e con uno scambiatore a piastra esterno per l'abbinamento alla caldaia a gas a condensazione.
    Un colletore di distribuzione provvede a gestire la caldaia a combustibile solido con quella a gas insieme alla mandata e ritorno degli impianti a zona e dell'accumulo ( collettore due ingressi e tre uscite ) con relative valvole motorizzate, valvole miscelatrice e valvole a clapet per i generatori.
    Il sistema solare provvede per conto suo a riscaldare dalla parte bassa il boiler con il suo gruppo di circolazione indipendente.
    Il tutto viene comandato da un quadro elettrico sinotico che gestisce in modo automatizzato la produzione di acqua calda e il riscaldamento.
    La centralina solare provvede per conto suo alla gestione del sistema solare.
    Funzionamento:
    La temperatura dell'acqua calda sanitaria viene mantenuta in precedenza a 50°C. una volta raggiunta la temperatura, passa al riscaldamento comandato da un termostato ambiente per ogni zona (piano terra, primo piano). A caldaia a comb. solido spenta o al di sotto di 30°C di mandata subentra la caldaia a condensazione che provvede al mantenimento delle temperature impostate negli ambiente e nell'accumulatore di ACS. Quanto la temperatura della caldaia a comb. solido supera i 30°C, si spegne la caldaia a gas provvedendo a sua volta ad integrare.
    E' molto importante tenere la temperatura di mandata della caldaia a gas a non più di 45°C lasciando il compito alle altre fonte di calore di fare il resto. Resta inteso che in caso di inattività della caldaia a comb. solido e del sistema solare, la temperatura dell'acqua calda sanitaria sarà inferiore a 45°C considerando il salto termico nell'accumulo.
    Inoltre il sistema solare provvederà ad accumulare tutta l'energia solare assorbita nella parte inferiore dell'accumulo portando all'inalzamento della temperatura a tutto il suo contenuto.
    In caso di superamento della soglia impostata, la centralina provvedrà a fermare lo scambio con 'esterno fino alla soglia di 115°C sui panelli solari. In caso di siperamento della soglia, smaltirà l'eccesso nell'accumulo.
    Durante la notte, la centralina provvederà a smaltire il calore in eccesso dell'accumulo verso i panelli solari fino al raggiungimento della temperatura di soglia.
    Ovviamente le centraline di oggi provvedono a non disperdere il calore verso i panelli, insieme ad un adeguato sifone alla tubazione, inoltre si crea un autosvuotamento dell'impianto ai panelli tramite vasi di espansione adeguati.
    Resta a precisare che è indispensabile montare una valvola miscelatrice termostatica antiscottatura all'uscita dell'acqua calda sanitaria.
    Tutto questo viene controllato visivamente nel quadro sinotico dove viene raffigurato schematicamente l'impianto con relative spie nei punti di interesse.
    Risultato:
    La caldaia a gas funzionerà per il 30% del tempo e il rispramio sul consumo sarà di almeno il 45% in condizioni peggiore.
    Nulla vieta integrare altre fonte di calore, se disponibile (termocucine, pompe di calore, termocamino ...).
    Spero non essere stato troppo lungo nelle spiegazioni ma l'argomento è abbastanza complesso.
    Saluti.

  • radiante
    Radiante Ricerca discussioni per utente
    Domenica 12 Febbraio 2006, alle ore 22:43
    Consultec ciao,le tue sono sante parole ma la realta dei fatti è diversa,un impianto come dici te sono molto pochi a farlo,costa troppi soldi sia di installazione che di manutenzione.
    Poi tutto questo diventa inutile se non costriusci una casa con tutti i criteri di isolamento.

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