Salve a tutti!
Scrivo per dipanare qualche dubbio (o peggiorarli, dato che pare impossibile intravvedere una fine alle perplessita'...)
Illustro il caso: sto ristrutturando una vecchia casa di campagna (muri in pietra) in buono stato. Ha gia' un impianto a termosifoni, che vorrei integrare con un impianto a pavimento (dovendo rifare alcuni pavimenti, l'occasione e' ideale). Sostuirei anche il bruciatore, mettendo una caldaia a biomasse-pellets da 7,5-25kw di potenza regolabile (cosi' oggi posso riscaldare 100m2 e un domani ampliare la superfice senza dover cambiare caldaia).
Ora, sentendo vari consigli e leggendo depliant ed articoli, mi stavo orientando verso una composizione del tipo: caldaia(indicata sopra)+boiler per acqua sanitaria+accumulatore di calore da 1000litri+cazzamarilli vari per la regolazione di 2 circuiti di riscaldamento (termosifoni+pavimento).
I piu' casi mi e' parso di rilevare l'importanza dell'accumulatore da 1000 litri che dovrebbe essere particolarmente utile nei periodi di transizione, quando il calore puo' essere accumulato per essere adoperato in caso di necessita' (abbassando l numero di accensioni/spegnimenti e conseguenti consumi).
Ultimamente, pero' ho sentito diversi pareri che propendono per l'esclusione dell'accumulatore sostenendo che comporta troppe dispersioni..quindi poco economico. Inoltre, c'e' chi dice che il boiler per l'acqua sanitaria sarebbe meglio collegarlo ad una pompa di calore aria/acqua, in maniera da escludere totalmente l'uso della caldaia in estate o quando fa caldo...
avete qualche altro parere in merito?Consigli? altri dubbi da aggiungere alla catasta?
grazie e buon weekend!