Salve a tutti.
io e mio marito siamo alle prese con la ristrutturazione della casa appena acquistata...è veramente dura perché c'è da rifare TUTTO!!!
si tratta di un appartamento al secondo e terzo piano di un antico palazzetto nel centro storico di mentana (RM).
abbiamo appena concluso il rifacimento del tetto e i consolidamenti dei pavimenti....ora stiamo valutando quale tipo/tipi di impianto di riscaldamento realizzare.
siamo completamente ignoranti in materia, nonostante cerchiamo di informarci il più possibile la confusione è tanta...
essendo mooolto antica, la casa è sprovvista di qualsiasi tipo di impianto, ha dei muri in pietra molto spessi, sui 40/60 cm, è esposta su tutti e 4 i lati ed ha un sacco di finestre ( 16 solo al secondo piano! )
poichè è mooolto grande (170 mq il secondo piano e 150 mq mansardati il terzo), e dato che non riusciremo a rifinire subito anche il piano superiore, avremmo persato di separare gli impianti e realizzarne uno per piano, con caldaie diverse...secondo voi è una buona idea?
al momento, quindi, stiamo considerando solo gli impianti del piano inferiore.
in quello chè sarà il salone c'è un vecchio camino (altri erano già stati smantellati prima dell'acquisto) che mi piacerebbe sistemare, ma solo per la valenza estetica.
vista la consistente esposizione della casa, stiamo valutando anche la possibilità di rinfrescarla nei mesi caldi.
nei tre bagni sono previste naturalmente delle scaldasalviette, ma nelle camere, in sala ed in cucina non sappiamo se orientarci verso i classici radiatori ( a cui aggiugere i climatizzatori), verso i ventilconvettori o se realizzare solo un impianto di climatizzatori. considerato anche che vivremo la casa circa per mezza giornata nei giorni feriali, quale potrebbe essere la soluzione migliore in termini di funzionalità, resa e consumi?
urgono i vostri preziosi consigli!!!
grazie in anticipo a quanti ci aiuteranno