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2015-03-23 18:31:00

Problema umidità muri: 4 soluzioni da scegliere


Marcofoschi
login
26 Febbraio 2015 ore 13:12 19
Ciao
ho comprato l'anno scorso una porzione di bifamiliare, del 2003, con una storia un po' arzigogolata.
Nel 2003 è stata costruita ma non terminata.
Ripresa poi nel 2007 da una seconda impresa, è stata terminata (infissi,impianti e pavimenti) e poi tenuta ferma fino al 2013, quando è stata data ad una terza impresa in permuta, che l'ha venduta a me, che quindi l'ho abitata per primo.
Anche se era già imbiancata, ho fatto dare una mano di smalto satinato colorato.
E' una casa simile ad una villetta a schiera di testa, libera sui 3 lati.
Di questi 3, su 2 (fianco e retro) ho problemi di umidità nei muri, visibile vistosamente fuori, e anche dentro, con lo smalto che inizia a venire via, e le scale di marmo a ridosso del muro con aloni scuri.
Si vedano le immagini relative all'esterno

Appena sono andato ad abitarci, a maggio 2014, vi era solo un piccolo difetto di lato, diciamo quello più grande, anche se in forma più lieve.
Dopo la stagione delle piogge del 2014 (prima dell'estate) è tutto peggiorato velocemente.
Ho ricevuto 3 preventivi. con 3 metodi diversi:
1. togliere l'intonaco fino a 2mt, e rimetterne uno traspirante, e pitturare di vernice traspirante
2. costruire un cappotto con interno in polistirolo
3. scavare via un 20-30cm togliendo gli autobloccanti e applicare una guaina impermeabile Un mio collega consiglia invece sempre di cavare un fossetto di un 20ina di cm attorno ai muri, ma per mettere una sorta di tubo in "tessuto", qualcosa che possa assorbire umidità ma non rilasciare acqua, per poi raccoglierla più lontano in un pozzetto, e lasciare al posto degli autobloccanti una griglia.
Un problema, 4 soluzioni.... mi indicate quella a vs avviso migliore?
grazie in anticipo



  • arch-ily
    Arch-ily Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 27 Febbraio 2015, alle ore 09:12
    Ciao, scarterei sicuramente la 2: a mio parere peggioreresti il problema e ti ritroveresti pieno di muffe dentro casa.

    La soluzione 1 è sicuramente il metodo migliore per "asciugare" una muratura, ma se non si prendono provvedimenti per evitare il verificarsi di umidità di risalita capillare il problema dopo qualche tempo si ripresenterà (un po' come curare il raffreddore prendendo l'aspirina, ma continuando a uscire senza giaccone in inverno: cureremo i sintomi, ma avremo comunque il raffreddore).

    Le soluzioni 3 e 4 invece risolvono il problema solo parzialmente: di fatto la guaina di impermeabilizzazione (sicuramente efficace) va però fatta rigirare fin sotto le fondamenta, altrimenti è del tutto inutile (sempre tornando al raffreddore: inutile indossare la sciarpa se giro in camicia a gennaio...).

    Spero di esserti stata utile.

  • marcofoschi
    Marcofoschi Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 27 Febbraio 2015, alle ore 10:24 - ultima modifica: Venerdì 27 Febbraio 2015, all or 10:26
    Ciao Arch-ily
    immaginavo che la soluzione 2 non fosse ne risolutiva ne curativa, ma solo un "nascondere" il problema.

    L'ideale sarebbe quindi 1+4 ?

    ciao e grazie

    MODIFICA: aggiungo che internamente non ho aloni scuri o problemi di umidità (almeno sembra) nelle piastrelle. Sembra quindi che l'acqua filtri solo dal perimetro, dagli autobloccanti, non dalle fondamenta. Possibile?

  • arch-ily
    Arch-ily Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 27 Febbraio 2015, alle ore 10:40
    Di solito l'umidità di risalita capillare filtra dal piede della muratura: le foto da te inviate mostrano evidenti danni da umidità di risalita capillare sulle pareti esterne.
    Consiglierei la soluzione 3 facendo rigirare la guaina sotto al piede della fondazione.

  • marcofoschi
    Marcofoschi Ricerca discussioni per utente
    Sabato 28 Febbraio 2015, alle ore 00:52
    Ok.
    quindi una guaina verticale che nel punto più basso rigira verso l'interno?
    se alla soluzione 3 (guaina) aggiungo la 1 allora sto agendo nel migliore dei modi, giusto?

    nella prima risposta dici che questo comunque risolve solo parzialmente. Vi sono altre soluzioni, oppure ormai, a casa fatta, non si può agire con più efficacia?

    ultima domanda (scusa se abuso della tua disponibilità).
    mi hanno consigliato di "sostituire" le parti di muro danneggiate. si intende proprio abbattere la parte di muro (quindi anche pezzi di 1mq) da parte a parte e rifanno ex novo, poiché questo sarà sicuramente marcio all'interno. A me sembra esagerato... Cosa ne pensi?
    La proposta non è stata fatta a seguito misurazioni o verifiche approfondite, ma solo un semplice controllo visivo.

    ciao e grazie di nuovo

  • arch-ily
    Arch-ily Ricerca discussioni per utente
    Sabato 28 Febbraio 2015, alle ore 09:29
    Allora sicuramente abbattere interi pezzi di muro è una assoluta esagerazione, e inoltre un'operazione molto dannosa per un edificio, sopratutto se con muratura portante: al massimo, al giorno d'oggi si ricorre alla ristilatura e/o al rifacimento dei giunti di malta, se, per la troppa umidità di risalita capillare, questi risultassero disgregati o polverizzati.
    Fino a non molto tempo fa invece si "tagliava" il piede della muratura lungo tutto il perimetro dell'edificio, inserendovi una piccola guaina di catrame o polietilene (anticamente invece una lamina di piombo): questa pratica tuttavia indebolisce drasticamente le murature e perciò è stata tassativamente vietata - molto giustamente!!! - dalle nuove norme antisismiche.
    Se la guaina viene fatta rigirare anche SOTTO al piede della muratura e lungo entrambi i lati della muratura a contatto diretto con il terreno (quindi sia internamente che esternamente) la soluzione può considerarsi risolutiva.
    Si, il modo più corretto di procedere prevede la soluzione 1 + la soluzione 3, con le accortezze sopra indicate.

  • marcofoschi
    Marcofoschi Ricerca discussioni per utente
    Martedì 3 Marzo 2015, alle ore 12:46
    Ciao Arch-Ily e nuovamente grazie.
    Ho promosso il preventivo 1+3. Lo discuterò con il costruttore della casa (che per qualche mese è ancora nell'anno di garanzia).

    Ho trovato, facendo alcune verifiche su altre pareti, che sull'unica in cui il problema umidità non era manifesto, è stato intonacato e pitturato da terra per direi una 20ina di cm, per nascondere il problema che già quindi il costruttore sapeva!! si nota infatti, guardando bene, che in quella piccola fascia è presente stabilitura (mentre nel resto del muro no), e inizia a riformarsi spessore e bolle dietro la pittura.

    Altra cosa: si nota qualcosa che non mi piace affatto: guarda a destra nella prima foto, dove cè quel triangolino di terra. Ho notato (posterò la foto) un segno evidente di un taglio orizzontale, all'altezza circa dello zoccolino di marmo che comincia subito a sinistra. Non vorrei fosse un intervento drastico di taglio per contrastare umidità, cosa che come dici giustamente tu è contro la normativa.

    Ultimo aspetto scoperto in questi giorni: non vi è aerazione nelle fondamenta, e in Lombardia ho letto essere richiesto per legge. Altra non conformità?

    ciao e grazie
    (forse dovrei aprire un nuovo thread per questi ultimi argomenti?)

  • arch-ily
    Arch-ily Ricerca discussioni per utente
    Martedì 3 Marzo 2015, alle ore 22:41
    Postami la foto di dettaglio del presunto taglio.
    Purtroppo non conosco la legge regionale della Lombardia in quanto opero in Emilia Romagna, ma conosco bene i problemi di umidità.
    Scusa se mi permetto, ma il costruttore non mi sembra molto serio: se si tratta di un taglio, sarebbe stato volutamente nascosto sotto lo zoccolino in pietra e si tratterebbe di un danno praticamente irreparabile (o meglio si può riparare, ma a costo di grossi disagi e a un costo notevole). Puoi aprire un topic nuovo se vuoi e io ti rispondo.
    Nella prima foto si notano anche molte macchie bianche di sale: sono efflorescenze saline e se il costruttore ha usato malta cementizia (come suppongo trattandosi di un edificio "nuovo") e una tinteggiatura non traspirante si formeranno moltissime di queste efflorescenze che causeranno il distacco della tinteggiatura.
    Ti consiglio di nominare un tuo tecnico di fiducia che "stia addosso" a quelli dell'impresa mentre eseguiranno gli interventi che ti ho suggerito, oppure potresti affidare i lavori a una ditta di tua fiducia e farti rimborsare.

  • claudiotermografia
    Claudiotermografia Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Martedì 3 Marzo 2015, alle ore 23:34
    Il consiglio 1 e 3 non sono sbagliati ma occorrerebbe almente capire da dove viene questa acqua, se la casa è in un livello inferiore al terreno circostante, il drenaggio va fatto altrove.

  • marcofoschi
    Marcofoschi Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 4 Marzo 2015, alle ore 12:31 - ultima modifica: Mercoledì 4 Marzo 2015, all or 12:40
    Ciao e grazie ancora.

    Ecco le foto...

    Si nota un segno che potrebbe essere un taglio, ma non ne ho la più vaga idea riguardo alla bontà di questa ipotesi che mi è stata fatta da un artigiano edile.

    Ti confermo che questi interventi sono vietati dalla normativa antisismica.
    Ma da un costruttore che, in un altro lato della casa, laddove il problema umidità cominciava ad essere evidente già prima della vendita, si è limitato a dare una passata di stabilitura e a riverniciare , non mi meraviglio di nulla ormai.

    Non so neanche se ci sono gli estremi della truffa, per aver nascosto il problema con una riverniciata poco prima di mettere in vendita... E se davvero è stato tagliato il muro esterno, siamo ad un illecito.

    Ciao
    Marco



  • arch-ily
    Arch-ily Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 4 Marzo 2015, alle ore 14:51
    Quello che vedo nella foto non mi piace affatto.
    Sembra in effetti un taglio della muratura, anche se dalla foto non posso averne certezza assoluta (in fatto di strutture, l'esame sul posto è sempre fondamentale).
    Quello che posso consigliarti è contattare al più presto un tecnico esperto di strutture (architetto o ingegnere, i geometri non sono abilitati alla progettazione strutturale) e chiedere una consulenza su come procedere, e inoltre di farti fare una perizia firmata e timbrata sull'eventuale presenza del taglio (che ritengo molto probabile).
    Ti consiglio innanzitutto di far rimuovere lo zoccolino di pietra per vedere se il sospetto taglio continua lungo tutto il perimetro dell'edificio, e sopratutto di verificare anche all'interno dell'edificio rimuovendo l'eventuale battiscopa: i riscontri sull'entità del danno andranno ovviamente valutati con la pianta dell'edificio e in base al tipo di struttura e materiali.
    Se il tecnico - come sono quasi certa - confermerà la presenza del taglio ti conviene subito sentire un avvocato per procedere a una richiesta di risarcimento danni: si, il taglio delle murature è VIETATISSIMO dalle normative antisismiche, e pessimo per la resistenza strutturale dell'edificio.
    Sono architetto, e ho anche seguito un corso sul miglioramento antisismico degli edifici storici (quindi so di cosa parlo) e quello che vedo in queste foto non mi piace per niente!
    Mi dispiace purtroppo di averti dato brutte notizie.

  • marcofoschi
    Marcofoschi Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 13 Marzo 2015, alle ore 00:39
    Ciao
    ritorno dopo un po' di giorni causa trasferte di lavoro.
    Il taglio non sembra essere profondo, solo superficiale. Non prosegue sotto lo zoccolino (almeno sembra, non l'ho rimosso), e il tratto visibile appartiene ad un muro adiacente a quello esterno portante, ma che sorregge solo la scala frontale di accesso al soggiorno.
    Quindi non _sembra_ essere un problema.
    Proseguo quindi con il preventivo A+C (creazione guaina e ripristino muro "ammalorato")

    ciao e grazie per le preziose info!

    Marco

  • arch-ily
    Arch-ily Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 13 Marzo 2015, alle ore 10:36
    Ti consiglio comunque di chiedere la consulenza di uno strutturista per avere conferma delle tue suppozioni, che io in base alle foto non posso avvallare (l'esame in situ è fondamentale).
    Per una semplice ispezione con annessa stesura di una breve relazione descrittiva dei risultati dovresti cavartela con 3-400 euro massimo.

  • archmaioli
    Archmaioli Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 13 Marzo 2015, alle ore 11:13
    Soluzione NUmero 1 giusta
    Soluzione Numero 3 secondo me inutile se la guaina non rigira come giustamente dicevano i colleghi.

    Soluzione numero 4:
    aprire nelle pareti che assorbono umidità di risalita dei buchi con il trapano, con passo 10-15 cm., e inettarci della resina che solidificando funziona da barriera.
    Non è un taglio meccanico continuo e la struttura non si indebolisce. Non come in Cina che è caduto un intero palazzo di 30 piani senza rompersi perché si sono spezzate le fondamenta, articolo letto ieri.....

    Non so se posso fare nomi di prodotti qui, ma ho avuto il piacere di lavorare con chi ha contribuito a sviluppare questa famosa tecnica.

    Un saluto
    Arch. Luca Maioli

    www.lacasapensata.info



  • archmaioli
    Archmaioli Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 13 Marzo 2015, alle ore 11:15
    Dimenticavo soluzione numero 2 CRIMINALE,
    avresti avuto l'umidità di risalita arrivare fino al primo piano non potendo uscire prima, visto con i miei occhi...


    Un saluto

    Arch. Luca Maioli

  • arch-ily
    Arch-ily Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 13 Marzo 2015, alle ore 13:45
    Del tutto criminale anche il taglio della muratura, caro collega!

    Più vado avanti più resto basita dal pressapochismo con cui certi imprenditori edili di pochi (o punti) scrupoli - ma anche geometri e operai della domenica che per risparmiare si fanno aiutare dal cugino manovale - trattano le strutture portanti.

    E poi noi architetti passiamo per i guastafeste della situazione, solo perché un muro non si può tagliare o un pilastro limare un pochino per farci passare un cavo sottotraccia...

  • archmaioli
    Archmaioli Ricerca discussioni per utente Arch-ily
    Venerdì 13 Marzo 2015, alle ore 15:06
    Del tutto criminale anche il taglio della muratura, caro collega!

    Più vado avanti più resto basita dal pressapochismo con cui certi imprenditori edili di pochi (o punti) scrupoli - ma anche geometri e operai della domenica che per risparmiare si fanno aiutare dal cugino manovale - trattano le strutture portanti.

    E poi noi architetti passiamo per i guastafeste della situazione, solo perché un muro non si può tagliare o un pilastro limare un pochino per farci passare un cavo sottotraccia...
    Cara collega buongiorno,
    il forum mi pare serva ad uno scambio di opinioni e mi pare che l'autore del post abbia chiesto proprio questo.
    Io ho solamente proposto un'altra soluzione, quella del taglio chimico, che ho visto personalmente praticare da persone, gli stessi proprietari di casa e quindi non persone senza scrupoli, che sono rimasti pienamente soddisfatti dai risultati, che erano lì da vedere.
    IL taglio continuo con interposizione di guaina bituminosa è una soluzione vietata perché divide la struttura in due parti, incoerenti tra loro. In caso di sisma pericolosa e siamo d'accordo ci mancherebbe.
    La barriera chimica per iniezione al contrario non intacca così drasticamente la struttura, per due motivi:

    1: Perché il muro sottostante e quello soprastante la barriera continuano a funzionare come un corpo unico
    2:Perché i buchi vengono riempiti con cemento e resina, non vengono certo lasciati vuoti.

    Quindi potrebbe essere una soluzione non ben vista dalla sopraintendenza nel caso di bene storico, ma certo non da uno strutturista. Sono disponibilissimo a ricredermi ma vorrei riferimenti concreti...

    Un saluto

    Arch. Luca Maioli






  • arch-ily
    Arch-ily Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 13 Marzo 2015, alle ore 16:50
    Certo, io mi riferivo al taglio fisico ovviamente.

    La barriera chimica è invece una soluzione validamente applicata anche nel campo del restauro, ad esempio per proteggere efficacemente stucchi o pitture murali su murature molto umide quando non sia possibile intervenire in altro modo (la soluzione drastica, ovvero lo strappo della pittura, viene se possibile sempre evitata).

    L'unico problema è che in caso di murature molto irregolari - ad esempio in pietrame - o in pietre molto porose (tufo) il prodotto potrebbe non riuscire a riempire tutti i pori del materiale, lasciando aperta qualche via all'infiltrazione.

  • marcofoschi
    Marcofoschi Ricerca discussioni per utente Arch-ily
    Sabato 14 Marzo 2015, alle ore 14:06
    Certo, io mi riferivo al taglio fisico ovviamente.

    La barriera chimica è invece una soluzione validamente applicata anche nel campo del restauro, ad esempio per proteggere efficacemente stucchi o pitture murali su murature molto umide quando non sia possibile intervenire in altro modo (la soluzione drastica, ovvero lo strappo della pittura, viene se possibile sempre evitata).

    L'unico problema è che in caso di murature molto irregolari - ad esempio in pietrame - o in pietre molto porose (tufo) il prodotto potrebbe non riuscire a riempire tutti i pori del materiale, lasciando aperta qualche via all'infiltrazione.
    Ciao ad entrambi (Arch-ily e Archmaioli)
    il vostro scambio è stato professionale e molto interessante anche per me.

    A proposito di barriere chimiche ho chiesto sopralluogo e preventivo da Volteco, che mi sembra, se non la migliore (non ho strumenti per dirlo) almeno la più famosa o pubblicizzata.

    ciao

  • aemme3
    Aemme3 Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 23 Marzo 2015, alle ore 18:31
    Buonasera,
    vorrei solo che guardasse il sito www.mediltech.com e il sistema BIOMURALSTONE, poi eventualmente mi contatti, posso spiegare fase per fase la soluzione.
    Buona serata
    Alessandra


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