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2009-04-30 08:30:47

Preventivi per risanamento muri abitazione rurale


Maffo73
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03 Febbraio 2009 ore 13:53 25
Salve, sono nuovo del forum, ho visto che avete già accennato al mio problema, in effetti la soluzione di calce con inerti silecei per l'interno è quello che mi ha consigliato l'artigiano a cui mi sono rivlto.
Vi spego il mio problema, abito in una casa dell'inizio '900, le pareti appoggiano a terra senza fondamenta e sono principalmente in mattoni asciugati al sole e pietre, qualche mattone cotto (ma proprio qualche). L'ho comprata da 2 anni, in teoria doveva essere restrutturata 15 anni fa, ma non hanno fatto niente per l'umidità di risalita. Non ho problemi di distaccamento dell'intonaco, solo che non stà attaccata la tempera. Prima di mettermi a scrostare tutto, stiamo parlando di tutte le pareti del primo piano, volevo sapere se spazzolando la tempera lavabile che mi ha messo il pittore e usare delle pitture silissoniche tampono il problema. Altra cosa, il preventivo del muratore per l'interno, se penso io a scrostare il vecchio intonaco è di 90?/m2, accettabile? grazie
  • il caravaggio
    0
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    Martedì 3 Febbraio 2009, alle ore 16:29
    Fammi capire 90? al m² per fare cosa??,
    convertito in vecchio conio, come direbbe Bonolis 180.000 per fare cosa?????
    Ma in che mondo ci stiamo infilando????
    e poi per risolvere cosa, niente.!!!
    Una casa senza fondazine con pareti che fungono da spugna!!!!

  • oraba
    0
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    Martedì 3 Febbraio 2009, alle ore 17:43
    Io ho un problema simile che stiamo affrontando in questo modo:
    scrostatura degli intonaci interni ed esterni fino a 2 mt con pulizia e lavaggio dei muri,
    scavo del pavimento per fare un vespaio aereato (dobbiamo decidere se fare sassi o con i granchi),
    taglio chimico della muratura,
    rinzaffo biocalce zoccolatura (47 euro mq),
    intonaco biocalce muratura (14 euro mq),
    per interventi di stilettatura e alettamento pensiamo di usare biocalce pietra (20 euro mq).
    Son incerto sul taglio chimico vorrei evitarlo, sono fermamente convinto di non fare tagli fisici. Elettroosmosi?? Non ne so molto


    Abbiamo scelto biocalce però se avete informazione su qualche altro prodotto più efficiente o economico ben venga.

    Mi era stato consigliato di usare come rinzaffo solo grasello di calce?? Sapete dirmi qualcosa?

    ciao

  • il caravaggio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 4 Febbraio 2009, alle ore 10:38
    La materia è molto interessante e complessa, risanate vecchie mura costruite con materiali spesso non omogenei non é per nulla facile.
    Il taglio chimico, o fisico è un passaggio obligato fattene una ragione, esistono molti altri metodi che non elenco neppure tanto su internet trovi di tutto.
    Posso solo spiegarti come procediamo in casi simili:

    Scavo per la messa in opera di un sistema drenante, composto da:
    Barriera impermeabile su sabbia stabilizzata
    Massetto armato con rete elettrosaldata
    Taglio chimico a livello del massetto
    Posa di granchi h: 25cm minimo, sul massetto
    Ventilazione dei granchi "il tettaglio lo trovi in internet"
    Gettata in cemento armato sui granchi, avendo la cura di non fargli toccare le pareti.
    Messa in opera dell'intonaco dopo che le pareti si sono asciugate.
    Questo sistema garantisce una buona affidabilità, naturalmente la riuscita del taglio chimico è fondamentale.
    saluti

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 4 Febbraio 2009, alle ore 18:04
    La materia è molto interessante e complessa, risanate vecchie mura costruite con materiali spesso non omogenei non é per nulla facile.
    Il taglio chimico, o fisico è un passaggio obligato fattene una ragione, esistono molti altri metodi che non elenco neppure tanto su internet trovi di tutto.
    Posso solo spiegarti come procediamo in casi simili:

    Scavo per la messa in opera di un sistema drenante, composto da:
    Barriera impermeabile su sabbia stabilizzata
    Massetto armato con rete elettrosaldata
    Taglio chimico a livello del massetto
    Posa di granchi h: 25cm minimo, sul massetto
    Ventilazione dei granchi "il tettaglio lo trovi in internet"
    Gettata in cemento armato sui granchi, avendo la cura di non fargli toccare le pareti.
    Messa in opera dell'intonaco dopo che le pareti si sono asciugate.
    Questo sistema garantisce una buona affidabilità, naturalmente la riuscita del taglio chimico è fondamentale.
    saluti

    non sono d'accordo con te caravaggio.
    l'umidità dei muri per essere sconfitta deve essere "capita".
    il taglio chimico: nessuno è in grado di garantire la perfetta uniformità ed omogeneità della barriera chimica, sopratutto su murature di grosso spessore.
    il taglio fisico: è ormai vietato dalla legge, soprattutto nelle zone a rischio sismico.
    la formazione di vespai e granchi: tali opere sono costosissime e comunque non garantiscono un bel nulla, al massimo riducono un pochino l'umidità del muro.
    ti chiederai il perché vero?
    te lo spiego subito: perché in ogni caso la muratura poggia le sue basi nel terreno, da cui "sugge" acqua.
    per cui qualsiasi intonaco non specifico o qualsiasi pittura è destinata a sbollare nel breve periodo.
    esistono altri metodi, collaudati da anni, corticali e senza demolizioni o devastazioni che garantiscono il completo prosciugamento dell'intero spessore della muratura (recuperandone la trasmittanza) e, soprattutto, stabilizzando l'umidità relativa ambientale intorno a valori del 50%.
    parola mia che ci lavoro da vent'anni in questo settore.

    top-level

    p.s.: con i prezzi menzionati mi sa che devo rivedere il listino... (al rialzo)

  • il caravaggio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 4 Febbraio 2009, alle ore 19:40
    Faccio tesoro dei tuoi metodi, se li garantisci per almeno 10 anni
    ciao!!

  • arlon
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 6 Febbraio 2009, alle ore 09:01
    ...ogni applicazione va vista come caso a se' applicando tecniche e tecnologie adatte.
    Le soluzioni sono molte e tutte hanno una validità ma nessuna è "la soluzione" per tutte le stagioni ma parte di un processo.
    Per cui il taglio chimico è una soluzione applicabile ma con dei limiti come del resto l'elettroosmosi,i sistemi elettrofisici,gli intonaci macroporosi ecc..
    Inoltre il grande problema legato all'umidità sono i sali che spesso generano molta confusione nella scelta delle soluzioni
    Mi dissocio solo dal proporre i tubicini nei muri...
    Un sito che trovo interessante è www.technoumido.it che seppur proponga le proprie tecnologie può dare informazioni generali utili

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 6 Febbraio 2009, alle ore 11:54
    Arlon,

    i sali hanno ragione di esistere e di provocare danni solo se nella muratura vi è acqua, che ne è il veicolo in cui si muovono in soluzione.
    vi sono dei sistemi, collaudati da oltre una 30ina d'anni di esperineze pratiche, che hanno la funzione di eliminare l'acqua dall'intero spessore della muratura, per cui i sali (o meglio la miscela di sali) non potranno più arrecare alcun danno.
    la conseguenza del completo prosciugamento arreca naturalmente anche benefici agli ambienti i quali vedono un drastico abbattimento delle umidità relative con enormi benefici energetici ed igienici permanenti.

    top-level

  • arlon
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 6 Febbraio 2009, alle ore 12:29
    Top level,

    Certamente arrestare la risalita dell'umidità è importante in quanto si blocca l'affluire dei sali ma quando si decide di risolvere il problema dell'umidità da risalita il danno è visibile per cui i sali sono già presenti anche nella struttura (mattoni,materiale di allettamento intonaco) e questi vanno almeno trattati e non esiste tecnologia che li rispedisca indietro.Inoltre non conosco tecnologie che siano certe per arrestare la risalita capillare applicabili sempre in ogni situazione per cui sarebbe interessante che ci venisse spiegato di cosa si tratta.
    In forum di questo tipo è importante dare informazioni reali in quanto l'utente sta cercando risposte e non ulteriore confusione.

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 6 Febbraio 2009, alle ore 16:59
    Cosa significa "trattare" i sali?
    convertirli? in cosa?
    estrarli? perché? che fastidio danno se gli togliamo il mezzo con cui si muovono (cioè l'acqua)?
    per inciso: nessuno ha mai parlato di "rispedirli indietro" Arlon. dove lo vedi scritto?
    modificarli? in cosa verranno modificati?
    secondo la mia esperienza "trattare" i sali è solo una trovata commerciale per "spalmare" su più prodotti il prezzo finale di una proposta di risanamento.
    e poi: nessun tecnico o azienda mi ha ancora dimostrato in "cosa" vengono convertiti questi benedetti sali; seppur ci sia la necessità di "trattarli" ci vorrebbe un'analisi specifica del tipo di sale almeno per ogni parete su cui si interviene, in quanto di sali (e miscugli di sali) ce ne sono parecchi.
    a meno che tu, Arlon, non mi fornisci qualche spiegazione sui meccanismi di conversione. ne sai di più per caso? sai, non si finisce mai di imparare, e il forum è un ottimo mezzo per lo scambio di informazioni.
    per cui l'antisale "generico" la ritengo una presa in giro, essendo il sale che si trova sulle dolomiti diverso da quello che si trova a Bari a quello che si trova in aperta campagna.
    una soluzione antisale dovrebbe essere specifica per il tipo di sale trovato in QUEL muro, e ciò per essere tecnicamente fattibile abbisognerebbe di analisi chimiche specifiche (e costose). come si fa a consigliare lo stesso antisale nel muro di una ex-stalla da un muro in riva al mare?

    top-level

  • il caravaggio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 7 Febbraio 2009, alle ore 20:19
    Caro Toplevel

    La tua pratica ventennale mi conforta, quindi in virtù della tua esperienza vorrei porti il seguente quesito:

    I prodotti che tu impieghi per il trattamento della risalita dell'acqua per capillarità nelle varie strutture, offrono una garanzia decennale, le compagnie d'assicurazione coprono i vostri interventi, per il periodo sopra citato.
    Grazie anticipato per la tua risposta.

  • arlon
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 9 Febbraio 2009, alle ore 13:02
    Toplevel

    I sali è difficile analizzarli e quantificarli,dico solo che è una problematica da tenere presente in quanto purtroppo genera sorprese anche se la tecnologia utilizzata per arrestare l'umidità è valida ed applicata correttamente.
    Quante volte dopo un trattamento elettroosmotico,elettrofisico o di iniezioni chimiche si vedono comparire le macchie sull'intonaco dovute ai sali presenti nei primi cm dei mattoni o materiale di allettamento.
    Per cui continuo a sostenere che non vi è mai la garanzia del successo totale in quanto molte sono le variabili presenti nelle murature.

  • il caravaggio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 9 Febbraio 2009, alle ore 13:46
    Come progettista ho l'obligo di utilizzare solo prodotti idonei all'uso, certificati da laboratori autorizzati sulla base di un protocollo stabilito dal ministero.Questa e la prassi sul territorio francese.

    I prodotti senza certificazione, non possono neppure essere presi in considerazione.

    Aggiungo che gli aplicatori di detti prodotti, devono aver frequentato dei corsi di formazione ed avere conseguito l'abilitazione alla posa dei prodotti.

    Al di fuori di queste procedure le compagnie di assicurazione non assicurano il cantiere...
    Saluti

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 9 Febbraio 2009, alle ore 14:42
    Egregio architetto,
    nessuno ha mai parlato di polizze. dove lo vedete scritto?
    arlon, anche tu supponi che ci siano macchie residuali come nei trattamenti elettrosmotici, elettrofisici e nelle tecniche ad iniezione.
    voi partite da presupposti, non da dati di fatto.
    presupporre significa supporre, e la supposizione è la madre di tutte le cazzate.
    le polizze non garantiscono una beata mazza; l'unica certezza è il premio che si versa.
    nella nostra esperienza mai abbiamo avuto la necessità di "assicurare" un lavoro perché il fatto stesso di assicurarlo significa che non si è sicuri delle cavolate che si sta proponendo all'interlocutore...o sbaglio?
    le garanzie reali e concrete stanno in lavori ben fatti, in referenze controllabili e verificabili sul posto, chiedendo direttamente all'interlocutore e confrontando report fotografici prima e dopo (meglio se dopo 15 anni), verificando di persona l'UR residua nel supporto e nell'aria. queste sono le vere garanzie.
    e noi siamo disposti alla prova del nove.
    le certificazioni ci sono, per quelli che a tutti i costi vogliono un prodotto certificato, ma quanti prodotti posseggono una pila di certificazioni e poi non funzionano?

    top-level

  • il caravaggio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 9 Febbraio 2009, alle ore 15:28
    Egregio architetto,
    nessuno ha mai parlato di polizze. dove lo vedete scritto?
    arlon, anche tu supponi che ci siano macchie residuali come nei trattamenti elettrosmotici, elettrofisici e nelle tecniche ad iniezione.
    voi partite da presupposti, non da dati di fatto.
    presupporre significa supporre, e la supposizione è la madre di tutte le cazzate.
    le polizze non garantiscono una beata mazza; l'unica certezza è il premio che si versa.
    nella nostra esperienza mai abbiamo avuto la necessità di "assicurare" un lavoro perché il fatto stesso di assicurarlo significa che non si è sicuri delle cavolate che si sta proponendo all'interlocutore...o sbaglio?
    le garanzie reali e concrete stanno in lavori ben fatti, in referenze controllabili e verificabili sul posto, chiedendo direttamente all'interlocutore e confrontando report fotografici prima e dopo (meglio se dopo 15 anni), verificando di persona l'UR residua nel supporto e nell'aria. queste sono le vere garanzie.
    e noi siamo disposti alla prova del nove.
    le certificazioni ci sono, per quelli che a tutti i costi vogliono un prodotto certificato, ma quanti prodotti posseggono una pila di certificazioni e poi non funzionano?

    top-level

    Tutti i prodotti che usi devono avere una scheda tecnica di supporto, e devono essere garantiti.

    Non stiamo mica parlando di bricolage.

    Non penserai mica che io appalti cantieri per milioni di eruro sulla base di una pura e semplice garanzia verbale...o esperienze vissute....
    Ma quando mai, i criteri selettivi per le imprese che operano nel settore sono molto stretti,per poter operare, nei nostri cantieri.

    L'esecuzione dei lavori è soggetta ad un controllo molto oculato, e regolamentato da normative specifiche, almeno qui in Francia.
    In Italia non ho esperiena, ma non credo che i miei colleghi siano degli sprovveduti.

    L'impresa a l'obligo del risultato questo è pacifico, ma se non lo ottiene ne paga le conseguenze anche economiche, ecco perché deve cautelarsi assicurandosi, nel proprio interesse.

    Non solo, in tutti i cantieri le imprese devono produrre una cauzione bancaria, che sarà liberata solo dopo il primo anno di esercizio.

    Io non metto in dubbio le tue qualità professionali, la tua dedizione all'impresa, e ai lavori che curi con diligenza, ma purtroppo non basta; davanti una perizia, una causa, ed un giudice non basta!!!!
    Spesso le conseguenze economiche sono disastrose e non solo per l'impresa, ma anche per la Direzione Lavori
    Potrei citarti esempi, ma sarei noioso

    saluti, egregio toplevel....

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 9 Febbraio 2009, alle ore 16:45
    Ancora una volta trae conclusioni da supposizioni,
    chi ha mai detto che non esistono schede tecniche?
    se è per questo qui in italia è obbligatorio fornirle con ogni fornitura di materiali, unitamente a schede di sicurezza, cicli di lavorazione, predisposizioni di cantiere, consigli tecnici di applicazione e un sacco di altra documentazione...un papiro così.
    anche le garanzie esistono, non solo assicurative -se l'utente le desidera-, ma anche quelle nero su bianco, garanzie aziendali intendo, a confermare la riuscita ed i risultati, a lungo termine, dell'intervento.
    mi sa che parliamo lingue diverse egregio architetto...

    saluti a lei

    top-level

  • il caravaggio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 9 Febbraio 2009, alle ore 17:08
    No! no! ho capito benissimo, mi sarei stupito del contrario.
    E so' per certo, che anche in Italia la responsabilità tra l'aplicatore e il fabbricante sono solidali in responsabilità.

    Ma il cliente non é che deve chiedere a sua discrezione la garanzia, gli è concessa per legge.

    Probabilmente l'impresa non ha l'obligo di assicurarsi per un cantiere specifico, questo non lo so'.

    Certamente il rischio in caso di errori d'aplicazioni e di indennizzare il cliente con i fondi dell'impresa....

    Puoi anche salutarmi in modo meno formale, punti di vista diversi, ma l'obbiettivo comune è il bene del cliente

    Ciao Toplevel

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 9 Febbraio 2009, alle ore 17:23
    Adesso va meglio,
    chiarendo, si appianano le divergenze.
    beh, qui il fabbricante dà la garanzia sul prodotto; l'applicazione (corretta) la garantisce l'appaltatore, se ha scrupolosamente seguito quanto riportato nelle singole schede e nel rispetto dei cicli di lavorazione.
    la garanzia legale è almeno 2 anni, garanzie aggiuntive o estese sono a carico dell'appaltatore, o a richiesta del committente se specificato sul contratto.
    dieci anni minimo sulla costruzione di strutture chiavi in mano.
    eventuali polizze sono a livello cautelativo, se richieste dal committente o se l'impresa crede di poter sbagliare in qualcosa. di solito è coperto il rischio civile x danni a terzi, anche se frequentemente di contenziosi ce ne sono a iosa x difetti secondari da cattiva esecuzione.
    il bene del cliente: questo è sicuro.
    chi paga (puntualmente) merita il massimo rispetto, anche in considerazione che noi viviamo di clienti...soddisfatti. non ti pare?
    ciao caravaggio, a presto.

    top-level

  • il caravaggio
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 9 Febbraio 2009, alle ore 17:33
    ......dal committente o se l'impresa crede di poter sbagliare in qualcosa.
    top-level

    Ecco vedi è l'approccio che differisce,
    in Francia l'assicurazione è corrente, e non è intesa per cautelarsi solo per un eventuale rischio ma fa parte della prassi corrente.
    Quindi quando una cosa diventa naturale non ci si bada più.
    Il fatto di richiedere l'assicurazione non é inteso come una mancanza di fiducia nei confronti dell'impresa ma una prassi corrente.
    Tutto qui, tutto ok, ci vi sente ciao toplevel

  • arlon
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 10 Febbraio 2009, alle ore 07:27
    Toplevel
    Quello che non si capisce è qual'è la tecnologia di cui parli.In giro di così certo è risolutivo non cè nulla al punto che ogni ente,sovraintendenza professionista adotta il metodo che più gli aggrada.
    se esistesse la soluzione per tutte le stagioni non esisterebbe una proposta così variegata.
    Visita il sito LINK EDITATO è l'esempio di quanto detto con una quantità di referenze citate che propone la tecnologia elettrofisica tedesca quale soluzione.oppure il sito della speedy tubicini nei muri,o dry kit iniezioni chimiche e tutti hanno le loro referenze.
    Il problema che nel mondo dell'edilizia non esiste un'impostazione scientifica ma empirica per cui si galleggia con sensazioni equivoci fatti di boh e chissà.
    quando si parla di umidità poi il tutto si aggroviglia.

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 10 Febbraio 2009, alle ore 10:45
    Vedi arlon,
    non posso fare espliciti riferimenti a siti tecnici che approfondiscono la tecnologia di cui parlo, per lo stesso motivo per cui ti hanno editato il link a cui facevi riferimenti (la redazione non perdona !!).
    resto comunque aperto a qualsiasi discussione o confronto tecnico, quando vuoi/volete, in quanto ho delle ragioni tecniche e pratiche, confortate da decine di interventi perfettamente riusciti, per cui sono convinto di quello che dico (e scrivo); posso solo suggerire di approfondire l'argomento risalendo a partire dal mio nick ad esempio, attraverso motori di ricerca che ti condurranno ad approfondimenti giusti.
    d'altronde qui non si impone nulla a nessuno, è un forum e quindi si discute per capire.
    resto in attesa di vostre considerazioni per un sereno, pacato e libero scambio di informazioni.
    vi auguro una buonagiornata.

    top-level

  • idrofobo
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Martedì 28 Aprile 2009, alle ore 07:00
    Non sono daccordo con l'affermazione che le barriere chimiche non sono omogenee nello spessore.
    la barriera chimica deve essere fatta da uno specialista,usare una pompa per iniettare e non barattoli o simili senza pressione,inoltre il prodotto da utilizzare deve essere ad alta bagnabilita'ovvero deve contenere appositi componenti che lo fanno penetrare con facilita'in ogni parte del muro. se poi il prodotto e' a catalizzazione rallentata...ancora meglio sfruttera' 2 -3 giorni di tempo a bagnare bene la sezione del muro.
    il vero problema della barriera chimica e' che l'apparente semplicita'di realizzazione sta incentivando incompetenti che si spacciano per professionisti che sono dotati di prodotti inidonei ed attrezzature ridicole.

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Martedì 28 Aprile 2009, alle ore 08:50
    Esistono delle metodologie di risanamento non invasive di sicuro interesse per molti su questo verra fatto un convegno informativo a modena il 29 aprile se qualcuno della zona è interessato gli posso fornire i riferimenti per l'iscrizione ovviamente è un seminario organizzato in collaborazione con gli albi professionali ed è assolutamente gratuito

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 29 Aprile 2009, alle ore 15:24
    Peccato saperlo solo il giorno prima...mi sarebbe piaciuto assistervi e valutare le tecnologie proposte.
    se riesci ad avere il sunto del seminario me lo comunichi termografia?
    grazie

    top-level

  • claudiotermografia
    0
    Ricerca discussioni per utenteNessuna
    Mercoledì 29 Aprile 2009, alle ore 20:07
    Top-level ti ho scritto in pvt

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 30 Aprile 2009, alle ore 08:30
    Si grazie termografia, ti ho risposto in pvt.

    top-level

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