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2006-11-06 07:57:09

Ma riscaldare a legna conviene?


Novgorod
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06 Settembre 2006 ore 23:10 29
Io e mio marito stiamo pensando di installare nella nuova casa una caldaia legna/pellet parallelamente a quella a metano. Leggendo il forum, ho imparato che possono utilizzare entrambe lo stesso impianto. Una ulteriore convinzione che mi ero fatta era che, specie con la legna, si arrivasse ad un vantaggio economico; poi però ho letto un documento della Regione Piemonte che mette a confronto legno e metano e riferendosi al primo dice che le caldaie costano di più e il costo per caloria prodotta è più elevato. Allora non ho capito nulla? Riscaldare a legna costa di più?
  • anonymous
    0
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    Giovedì 7 Settembre 2006, alle ore 06:14
    Buongiorno, direi che utilizzare una caldaia legna/pellet sia molto conveniente, scelga una caldaia legna+pellet bruciatutto, ossia non una caldaia che possa bruciare solo pellet ma qualsiasi tipo di combustibile granulare e a pezzi.

    saluti

    Riccardo

  • luciano73
    0
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    Giovedì 7 Settembre 2006, alle ore 08:43
    I vantaggi della legna dipendono se: hai un bosco tuo e non la paghi, te la tagli da solo, hai un mezzo di trasporto, hai un posto dove stoccare la legna, hai la pazienza di portarla in casa via via che serve, non ti danno fastidio tutti gli animaletti che ci sono..... e via dicendo.

    se invece di fare queste cose da solo, te le fai fare a pagamento allora la legna costa piu' dell' uranio!

    ciao.

  • moltenaus
    0
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    Giovedì 7 Settembre 2006, alle ore 09:14
    Quoto quanto detto da luciano73 e aggiungo:
    - alla fine dello scorso inverno la Regione Lombardia ha vietato l'uso della legna per alimentare camini e stufe;
    - informati sui prezzi del pellets nella tua zona e verifica le condizioni di umidità del locale dove stoccherai le scorte, in molte zone ho sentito prezzi esagerati, anche in considerazione dello sbattimento per approvigionarsi del pellet (automobile-carica - automobile-scarica), e se lo depositi in un posto umido rischi di buttarne parecchio o rovinare la stufa.
    Poi ci sono anche diverse persone che dicono di risparmiare ...

  • anonimo
    0
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    Giovedì 7 Settembre 2006, alle ore 18:30
    La caldaia a legna e l'ideale per la seconda casa in dove vai a passare il wee-end..... se perlomeno abiti in campagna..... ma considera stoccare e movimentare il combustibile (legno pellet ect ect...) la fatica il costo ed il danno ambientale....... ma la tecnologia offre tante cose economiche sane per l'ambiente e di sicuro molto più rilassanti........ a te la scelta!

  • novgorod
    0
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    Giovedì 7 Settembre 2006, alle ore 19:35
    Ma la tecnologia offre tante cose economiche sane per l'ambiente e di sicuro molto più rilassanti........ a te la scelta!


    Per esempio?

  • anonimo
    0
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    Giovedì 7 Settembre 2006, alle ore 23:22
    Tante... caldaie a condensazione, pompe di calore, panneli solari per uso termico, ect ect.....

  • anto_pappa
    0
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    Venerdì 8 Settembre 2006, alle ore 09:34
    Il fuoco della legna è sempre il più rilassante. poi ormai oggi diciamo che inquina..... preferisco respirare il fumo della legna(legna vera e non roba verniciata o altro) che non il gas di scarico di auto o caldaie. ma purtroppo siamo nell'era moderna vietiamo l'uso dei camini in casa e permettiamo la circolazione di auto vecchissime e l'uso di caldaie che andrebbero demolite. dal punto di vista del costo sicuramente la legna è superiore ad altri combustibili

  • pantah
    0
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    Venerdì 8 Settembre 2006, alle ore 09:48
    Ma la tecnologia offre tante cose economiche sane per l'ambiente e di sicuro molto più rilassanti........ a te la scelta!

    Tante... caldaie a condensazione, pompe di calore, panneli solari per uso termico, ect ect.....

    Bè questi prodotti(a parte i pannelli solari e parzialmente le pompe di calore) non credo siano molto più salutari per l'ambiente di un termocamino o stufa a legna. Men che meno economici poi...

    Io credo che sia giusto il discorso di luciano, e cioè che la legna comunque richiede una 'dedizione' maggiore. Ma se per l'interessato il trasportare e stoccare la legna non è un grosso problema, bè allora penso sia conveniente.
    In più, nel caso del termocamino, ci sono fattori estetici che secondo me fanno la differenza. Una caldaia è brutta e si nasconde, un termocamino si mette nella sala, arreda, e(ma in questo caso parlo per gusto personale) avere nella stanza questa fiamma accesa rende la stanza più 'calda'(non nel senso di calore puro) e mi rilassa anche.

    Però come detto prima è una questione di gusti. Io però non ne farei una questione ambientale, non sono convinto che a livello di inquinamento ci siano queste enormi differenze, però magari mi sbaglio.

  • novgorod
    0
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    Venerdì 8 Settembre 2006, alle ore 11:17
    Riassumo pro e contro di una scelta alternativa per il riscaldamento:
    PRO
    1) Aspetto estetico di una soluzione come il termocamino o la stufa
    2) alternativa al metano se questo subisse un'impennata del costo
    CONTRO
    1) usando la legna o il pellet (termocamino sopratutto ma anche caldaia) si deve considerare la spesa iniziale che non è indifferente.
    2) il costo del pellet sale vertiginosamente ed è difficile da trovare
    3) personalmente non mi è possibile trasportare autonomamente la legna
    4) non essendo esperti, è facile incappare il legname umido o di qualità non eccelsa
    5) la gestione è in taluni casi molto più complessa
    6) non sempre gli idraulici hanno le idee chiare su come collegare termocamino o caldaia a legno al circuito principale.

    A questo punto giungerei a due conclusioni:
    1) forse è meglio puntare con decisione ad una coibentazione di elevatissimo livello investendo lì le risorse economiche che si liberano rinunciando a termocamino o caldaia a legna
    2) forse è meglio usare il metano lavorando sull'impianto e sulla caldaia in modo da avere il massimo rendimento possibile.

    Siete d'accordo?

  • rena64
    0
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    Venerdì 8 Settembre 2006, alle ore 11:35
    Daccordo. sto ristrutturando....e lo avevo pensato di mettere un termocamino....e diciamo che gli predispongo i tubi...chissa' per un futuro...( se fra vari anni ci tagliano il gas )ma ho speso di piu su coibentazione ( doppio muro interno con sughero isolante nell'intercapedine, serramenti super in pvc, ecc ecc) e di sucuro comincio a risparmiare da subito. un termocamino a pallet costa troppo...una cifra...ci conpri due caldaie a gas super con quello che costano e dopo...appunto..la legna? il pallet? lo scarto cenere da pulire?... io che sto automatizzando tutto in casa per non avere rogne......ah non fa per me.

  • pantah
    0
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    Venerdì 8 Settembre 2006, alle ore 12:24
    Io che sto automatizzando tutto in casa per non avere rogne......ah non fa per me.

    Sul fatto di automatizzare tutto per non avere rogne.....su questo ci sarebbe da discutere un pò... Io ad esempio sono fedele al detto "quello che non c'è non si rompe"

  • dendro
    0
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    Venerdì 8 Settembre 2006, alle ore 16:00
    Leggo nei vs. post una critica ai sistemi a biomassa che, onestamente, mi pare ingiustificata .

    Si può essere d'acordo che, in termini puramente gestionali, una caldaia a metano sia migliore di un impianto a pellet, ma suvvia, dire che un impianto a pellet, o legna, è più inquinante e danoso per l'ambiente rispetto ad uno a combustibii fossili, mi pare un tantino esagerato !

    Allo stesso modo mi pare un'idea un pò "controcorrente" definirlo più oneroso in termini economici.

  • rena64
    0
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    Venerdì 8 Settembre 2006, alle ore 16:10
    Hai ragione ma io ho fatto due conti...stimando un consumo annuale di metano sui 1500 euro, tutti dicono che con il pallet si risparmia FINO... e qua sta da veder...il 30%. bene vuol dire che risparmio diciamo sui 400 euro l'anno..no? e siamo anche troppo onesti. mi sa che si e no risparmi il 20%.
    bene adesso mettiamoci il costo di stufa a pallet che la piu scarsa con collegamento ai radiatori costa non meno di 3000 euro...piu posa...manutenzioni varie, si spera che non si rompa..senno son altre mazzate..ecc... quanto mi ci vuole di tempo per ammortizzarla?
    poco ma sicuro un 10 anni buoni solo per farci un pareggio.
    bene..poi comincio a risparmiare...
    si quando magari la stufa comincia a essere cotta, vecchia e da cambiare e tutta la rogna è andata a farsi benedire...

    dunque io concludo che se la mettiamo come bellezza e arredamento mi sta bene...o se uno non ha manco il metano....ma che si risparmia ...qua è proprio tutto da dimostrare.

  • novgorod
    0
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    Venerdì 8 Settembre 2006, alle ore 16:42
    Sto raccogliendo un po' alla volta i pareri di persone che abitano dalle mie parti e che hanno scelto legno o pellets.
    Per quanto riguarda i pellets, ormai sono convinta che non è saggio imbarcarsi in tale opzione: a settembre a quanto pare è impossibile trovarne a un prezzo decente e sul mercato fioccano le fregature.
    Il termocamino lo hanno installato due persone di mia conoscenza: uno è contento, ma è facoltoso, e non sa dirmi se ne ha tratto un risparmio... a lui piaceva e stop! L'altro lo ha da un anno ed è un po' deluso perché ha calcolato che ammortizzerà la spesa in non meno di 15 anni, ma nel contempo è convinto che prima o poi Putin chiuderà i rubinetti e allora saranno guai per chi dipende dal metano.
    La soluzione che offre il miglior compromesso sembra essere la stufa a legno come supporto alla caldaia a metano: costa relativamente di meno, consuma quantità di legno non eccessive (2-3 kg/h) e non presenta grossi problemi di installazione. E' chiaro che è una filosofia totalmente diversa: si tratta di un supporto al riscaldamento "convenzionale", e non una vera alternativa, ma forse la strada giusta è proprio questa, senza essere troppo manichei.
    NB: tenete conto che sono i pareri di un numero ristretto di persone... non hanno certo una significatività statistica!

  • dendro
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 8 Settembre 2006, alle ore 17:28
    In diverse occasioni ho scritto che non esiste LA SOLUZIONE intesa come quella che va bene sempre ed è la migliore sempre, come pare essere di moda oggi con le stufe a pellet ("metti la stufa e hai risolto tutti i problemi").

    Se così fosse i progettisti che stanno li e pensano, pensano ... pensano che ci stanno a fare

    Dal mio punto di vista la caldaia (non stufa) a pellet è una soluzione da valutare se hai, ad esempio, una casa indipendente, puoi realizzare un buon accumulo di combustibile e dove spendi 3000 ? all'anno di riscaldamento: con 3000 ? installi una caldaia a pellet e in 4-5 anni ammortizzi la spesa.

    Poi quest'anno c'è il problema dell'approvvigionamento legato all'impennata della domanda (pure il fruttivendolo ti vende una stufa a pellet insieme ai fagiolini !). Quel che è certo è che parecchie aziende si stanno attrezzando per podurlo e tornerà ad essere disponibile.

    E' evidente che per un impianto serio ocorre escludere di comprare i sacchetti da 15 kg al supermercato: piuttosto occorre approvvigionarsi fuori stagione e stoccare il combustibile per l'inverno.

  • speleosax
    0
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    Domenica 10 Settembre 2006, alle ore 09:01
    Sono circa tre anni che riscaldo un piano della mia casetta con il calore prodotto da una cucina a legna ed ho speso 420 euro di legna in un'anno oltre a risparmiare anche sul gas per cucinare. Proprio in questi giorni sto sostituendo la vecchia canna fumaria in cemento con una in acciaio per collegarci un termocamino a legna che spero arrivi in ottobre e che affiancherò alla caldaia a condensazione già presente: prevedo una spesa annuale in legna di 600 euro circa contro i 2000 del metano; credo che la soluzione dell'affiancare un termocamino da collegare all'impianto di riscaldamento ad acqua sia la scelta migliore.

  • anonimo
    0
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    Domenica 10 Settembre 2006, alle ore 16:07
    Per quanto scritto da NOVGOROD
    D'accordissimo, ben detto ! Hai fatto un quadro dettagliato della situazione.... spero in molti riflettano bene prima di decisioni costose e poco funzionali.
    Magari prendessere informazioni su caldaie a condensazione, su sistemi termo-solari, pome di calore .......

  • mazzol
    0
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    Sabato 4 Novembre 2006, alle ore 16:42
    Quando, ultimamente, abbiamo avuto notizia del "rischio gas", dovuto alle forniture ridotte per fattori climatici nei paesi dell'est, abbiamo appreso che Enel produce corrente elettrica (ritengo in assoluta sicurezza, nel rispetto dell'ambiente ed a costi competitivi, tanto che viene in parte rivenduta all'estero).

    Da questa notizia (pubblica, ne hanno parlato in vari modi tutti gli organi di informazione) si e' fatta strada la considerazione che e' pensabile progettare le abitazioni con la sola corrente elettrica come fonte di energia, magari supportata da un generatore attivabile in caso di interruzione della fornitura determinato da inconvenienti imprevedibili (la famosa caduta dell'albero in Svizzera).

    Da un punto di vista ecologico usare (nelle zone ad alta concentrazione di inquinanti) solo energia elettrica per fornelli e per riscaldamento e' meglio.

    Da un punto di vista economico se Enel brucia gas per produrre energia elettrica usare energia elettrica al posto del gas (bruciato in caldaiette con efficienza ridotta rispetto ai bruciatori Enel) e' meglio.

    Da un punto di vista della sicurezza non lo so', ma se trasportare piu' energia elettrica crea forse dei problemi di surriscaldamento (controllabili) di certo i fili della corrente anche se saltano non fanno esplodere le case: "il gas si".

    Da un punto di vista efficienza di riscaldamento quando mi reco in alberghi con riscaldamento a corrente elettrica (tipici in Svizzera) il riscaldamento e' estremamente piacevole oltre che economico in poco tempo viene efficacemente riscaldata una stanza freddina.

    Oggi in Italia il riscaldamento tramite energia elettrica viene "osteggiato" per motivi ecologici, economici e di efficienza, io non ci credo e gradirei da Voi una presa di posizione in merito.

    Dovrei fare in merito una ulteriore precisazione l'appartamento in questione e' piccolino (seconda casa al mare)
    le calorie necessarie sono 4753 Watt (la somma dei valori dei termosifoni presenti, ora freddi visto che abbiamo eliminato il riscaldamento centralizzato)
    se con un costo bassino metto dei termosifoni elettrici e li tengo accesi (con termostato e tutto cio' che limita correttamente il calore sviluppato ) saranno attivi non piu' di 10 ore al giorno per 180 giorni con una spesa annua di 1283 euro. probabilmente molti molti di meno visto l'uso non continuativo.

    Con un impianto ed una caldaietta ne spenderei' forse 800 o 1000 e circa tremila per l'impianto che potro' pertanto ammortizzare in una decina di anni.

  • mazzol
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Sabato 4 Novembre 2006, alle ore 17:00
    Per quanto scritto da NOVGOROD
    D'accordissimo, ben detto ! Hai fatto un quadro dettagliato della situazione.... spero in molti riflettano bene prima di decisioni costose e poco funzionali.
    Magari prendessere informazioni su caldaie a condensazione, su sistemi termo-solari, pome di calore .......

    Prima di soprassedere su un riscaldamento a gas (che mi e' antipatico) ho preso in esame un po' tutti i sistemi di caldaiette, in particolare quelle tento decantate "a condensazione".
    Di quante calorie ha necessita' un appartamento? se per 55 mq (piccolino) bastano 4753 Watt di calorie su uno di un centinaio di mq ne serviranno novemila (e' ovviamente una stima).
    Il depliant di una caldaia qualsiasi contiene due informazioni: minimo e massimo. Questi valori generalmente viaggiano tra 10/13 mila e 24/28 mila.
    Per i nostri 100 mq la caldaietta viaggia sempre sotto il minimo.

    Una caldaia che trae le sue caratteristiche migliori quelle qualita' che la rendono migliore delle altre quasi esclusivamente dal recupero del calore prodotto quando lavora sodo che efficienza potra' avere se si trova a lavorare sempre sotto il minimo?

    Non sono un tecnico mi limito a leggere cio' che e' scritto e senza voler polemizzare credo che salvo poche situazioni queste caldaie abbiano una sola caratteristica indiscussa: costano molto di piu'.

    Ovviamente sarei ben felice di ricredermi.

  • mazzol
    0
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    Sabato 4 Novembre 2006, alle ore 17:19
    In diverse occasioni ho scritto che non esiste LA SOLUZIONE intesa come quella che va bene sempre ed è la migliore sempre, come pare essere di moda oggi con le stufe a pellet ("metti la stufa e hai risolto tutti i problemi").

    Se così fosse i progettisti che stanno li e pensano, pensano ... pensano che ci stanno a fare


    Ma i progettisti dove sono?

    Da quando ho sentito qualcosa circa le facilitazioni per isolare meglio la casa mi sono messo in testa di eliminare i termosifoni (casa piccina lo spazio e' prezioso) e sostituirli con un ipianto al soffitto (casa molto alta).

    Mi informo e mi rendo conto che ai produttori interessa poco darsi da fare con questi prodotti, si limitano a scrivere relazioni entusiastiche, ma quando si tratta di realizzare un impiantino vero su una casa abitata cominciano a dire che e' troppo caro, e tirano a campare.

    Mi sono fatto comunque dare i listini ed ho fatto un po' di conti con sei settemila euro installo il tutto gia' intonacato e collegato ad una pompa di calore in grado di scaldare in inverno e raffreddare d'estate (se poi sfruttero il lastrico solare la cosa diventera' ancora piu' vantaggiosa.

    I soldi dell'impianto sono tantini ma visto che questo prodotto e' unito ad un pannello isolante da 4 cm non sara' per caso soggetto agli sconti della prossima finanziaria? con un 55% da recuperare il prodotto diventa conveniente.

    Ho cercato invano dei progettisti in grado di arrivare in pochi minuti ad ipotizzare delle conclusioni cui sono arrivato lentamente, cosa ci stanno a fare i progettisti me lo sono chiesto anche io, ma forse e' perche' non ne ho trovati, ho trovato solo dei venditori con scarse conoscenze di cio' che non commercializzano direttamente.

  • claudik
    0
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    Domenica 5 Novembre 2006, alle ore 00:50
    Confronto SPESA A LEGNA contro SPESA A gas.

    Ecco un po? di conti da me fatti non a caso ma sul mio impianto, valutando i miei consumi, dapprima a gas (gpl) e poi con altre fonti. In fondo metto una tabellina fatta da ecocomp che fornisce il parallelo tra gpl (il più caro) e il metano (meno caro ma sempre molto più costoso della LEGNA (che vero ò che richiede voglia e spazio per stoccarla..
    (mentre il taglio, il recupero ed il trasporto a casa è compreso nei 12 euro a quintale del suo prezzo).

    E se il camino è ben fatto (combustione non in carenza di ossigeno non crea moossido di carbonio..)

  • claudik
    0
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    Domenica 5 Novembre 2006, alle ore 00:57
    ECCO i MIEI CONTI


    questi conti me li ero fatto per capire la convenienza della legna rispetto agli altri combustibili Visti i 400 euro al mese (nella stagione fredda) occorrenti per scaldare tutta la mia casa.

    Sappiate che se a legna spendi un tot a gpl spendi 4 volte tanto. ( a metano un 30% 40% in meno del gpl ma sempre più della legna.

    E? una questione di potere calorifico, che si misura in kcal (kilocalorie) oppure in watt, dei combustibili?

    Per scaldare una casa occorre un tot di CALORE (che è FISSO) e quindi un tot di calorie ? per ottenere queste calorie dovrai bruciare tanto combustibile quanto è il suo potere calorifico secondo questo rapporto:
    (non tenedo conto dei diversi rendimenti di una caldaia a rispetto ad una stufa o ad un termocamino... primo perché non sono poi abissalmente diversi e secondo perché vogliamo solo capire la differenza nuda e cruda di quanto costa scaldarsi con un combustibile rispetto ad un altro..)

    1 litro gpl ha 5.500 calorie
    ovvero 6395.34 watt (5.500 diviso 0.860 che è la formula per passare dalle kcal ai watts))

    Il pellet ha 4.400 kcal
    ovvero 5116.27 w

    La legna da 3800 kcal
    ovvero 4418 w per ogni Kg di legna

    Io al giorno, col grande freddo, di gpl Ne consumo circa 20 litri (come constatato sia dal misuratore che dal prosciugarsi del serbatoio)
    quindi uso 127.906,98 w al dì. (20 litri per 6395.34)
    In un mese fanno 400 euro di gas (0.62 al litro)

    In un mese sono 3.837.209,3 W che la mia caldaia brucia e immette nell?impianto
    In cinque mesi di stagione fredda sono 19.186.047 di w (diciannove milioni di watts)

    SPESA

    A GAS
    sono 600 litri al mese per 5 mesi = 3000 litri ovvero 1860 euro
    (a metano quindi sarebbero, per via del suo minor costo, il 30% in meno
    circa 1300 euro)

    A PELLET
    se volessi 19 milioni di watt esatti come sopra dovrei comperare 19 milioni diviso 5116.27 (potenza calorifica di pellet) solo 3750 kg di pellet
    Dal consorzio agrario di forlì se compero il pellet in sacco da 15 kg lo pago ogni sacco 3.1 euro più iva (cioè 0.248 al kg)
    Se compero almeno sei bancali di pellet me lo consegnano direttamente dalla casa madre a casa, quindi non pago la consegna.

    Quindi 3750 kg di pellet diviso 15 kg al sacco danno 250 sacchi
    250 sacchi moltiplicato 3.1 euro al sacco da 775 euro ( 930 euro con iva)

    A legna.
    La legna da 3800 kcal, ma quell buona e stagionata.
    Se calcolo 3300 kcal per legna un po? maffa come quella che trovo qui? magari di rubino non proprio secco? ottengo
    3300 diviso 0.86 = 3837.21 w per ogni Kg di legna

    quindi i 19 milioni di kw occorrenti richiederebbero legna per
    19.186.209 diviso 3837.21 = 5000 Kg di legna. Che a 8 euro al quintale tutta gia spaccata nota--- già tagliata (senno 5 o 6 euro al quintale) fa 400 euro di legna. ( conviene NO?)
    12 euro al quintale è il prezzo di legna migliore, sempre tagliata a misura e consegnata.

    Fai che ne compero di più vuoi perché è bagnata vuoi perché voglio scaldare maggiormente tutta la casa? spendo sempre poco?

    (CERTO é VOLUMINOSA e non adatta per un appartamento di città all'ultimo piano)... ma non ditemi che non conviene....

    (anche perché 22 gradi in casa a gas me li scordavo....)

  • graspa
    0
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    Domenica 5 Novembre 2006, alle ore 07:52


    (CERTO é VOLUMINOSA e non adatta per un appartamento di città all'ultimo piano)... ma non ditemi che non conviene....

    (anche perché 22 gradi in casa a gas me li scordavo....)

    ben detto claudik!!

    infatti nella casa che sto per costruire abbinerò una caldaia a biomasse ad un bel termocamino in sala!!!

    ciao

  • mazzol
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 5 Novembre 2006, alle ore 09:30
    ECCO i MIEI CONTI


    questi conti me li ero fatto per capire la convenienza della legna rispetto agli altri combustibili Visti i 400 euro al mese (nella stagione fredda) occorrenti per scaldare tutta la mia casa.


    In cinque mesi di stagione fredda sono 19.186.047 di w (diciannove milioni di watts)



    Finalmente un po' di conti fatti sul vivo.

    Aggiungo qualcosa:

    per ottenere 19.186 kw di corrente elettrica dovrebbe pagare 2878 euro.

    Ed era il dato che mi mancava per capire che il mio appartamentino al mare (circa 2,9 piu' piccolo del Suo) riscaldato male mi costava 800 euro con il riscaldamento centralizzato, riscaldato a mia misura mi costerebbe 448 euro con riscaldamento autonomo a metano e 990 euro con riscaldamento elettrico.

    A questi dati devo aggiungere i costi diretti ed indiretti di impianto e di manutenzione

    metano 750 euro anno (costo annuo 750+448= 1.198)
    (3500 euro da ammortizzare in 5 anni = 700 euro piu' la manutenzione annua 50 per l'impianto di una scaldaietta di normale qualita', dell'impianto per collegare i termosifoni esistenti, e burocrazia varia)

    elettrico 140 euro anno (costo annuo 140+990= 1.130)
    (140 euro per un termosifone "svedese ... favoloso con controllo elettronico ogni 40 secondi, che non brucia ossigeno con temp < 50 gradi
    ..... promette .... temperatura salutare moltiplicato 5 termosifoni, con manutenzione nulla da ammortizzare anche lui in cinque anni, si trovano comunque dei termosifoni ad olio tradizionali a costi molto piu' bassi)

    Ora visto che produrre metano non e' alla nostra portata ma produrre energia fotovoltaica si' dedicando meno di 20 mq di lastrico solare o meglio posizionando su una pergola di 35 mq 6 pannelli fotovoltaici da 220watt ciascuno 80x 160 recupero in un anno 633 euro di corrente elettrica da utilizzare gratis, ne potrei mettere di piu' ma finirebbero con l'ombreggiare troppo, se avessi un tetto normale ....... ma di questo dispongo.

    (Un discorso a parte l'impianto che con il conto energia connesso ad un finanziamento legato all'energia prodotta si pagherebbe da solo ... ma stanno modificando la legge e non si sa' se domani sara' ancora conveniente, oggi o almeno a marzo era di fatto a costo reale zero).

  • mazzol
    0
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    Domenica 5 Novembre 2006, alle ore 09:44
    ECCO i MIEI CONTI

    ........Ora visto che produrre metano non e' alla nostra portata ma produrre energia fotovoltaica si' dedicando meno di 20 mq di lastrico solare o meglio posizionando su una pergola di 35 mq 6 pannelli fotovoltaici da 220watt ciascuno 80x 160 recupero in un anno 633 euro di corrente .....

    Perche' non rileggo bene prima di premere invio.... i pannelli sono 16 e non sei.

  • claudik
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Domenica 5 Novembre 2006, alle ore 11:49
    Ma cosa è che costa tanto di un sistema fotovoltaico? pannelli o centralina per interfacciarsi ad enel?

    La bolletta del gas lo quasi azzittita con la legna.. mi mancherebbe il fotovoltaico per zittire l'enel... ma temo che poi sborsi ventimila euro e cadi fuori dalla sovvenzione e non ti rimborsano nulla....

  • mazzol
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    Domenica 5 Novembre 2006, alle ore 13:17
    Ma cosa è che costa tanto di un sistema fotovoltaico? pannelli o centralina per interfacciarsi ad enel?

    La bolletta del gas lo quasi azzittita con la legna.. mi mancherebbe il fotovoltaico per zittire l'enel... ma temo che poi sborsi ventimila euro e cadi fuori dalla sovvenzione e non ti rimborsano nulla....

    Premetto che sono un pensionato con una certa voglia di fare ..... in effetti del risparmio in se non mi interessa gran che' per quello che consumo direttamente la cosa migliore sarebbe lasciare stare tutto cosi' come lo trovo.

    Parlo un po' del fotovoltaico:

    Situazione del settembre 2005 con conteggi sviluppati in marzo.

    Stante il non utilizzo di un lastrico solare di 450 mq ho proposto in assemblea l'adozione di questo sistema. Qualcuno mi dice va' bene ma quanto ci costa?
    Calcolato il consumo di elettricita' di tutto lo stabile (appartamenti, negozi, servizi) ho chiesto al GRTN un preventivo di spesa per generare questa energia ed il ricavo derivato dalla produzione di tale energia poi ho chiesto ad una banca un prestito per l'intero importo.

    Risultato:
    da GRTN la risposta e' stata: servono 300 mq il costo dell'impianto e' di 240.000 euro che renderanno 1960 euro al mese per 20 anni, l'energia prodotta si potra' consumare gratis;
    la banca mi ha detto: se vuoi i 240.000 euro te li diamo noi e tu ce li restituisci in venti anni a botti di 1350 euro al mese.

    Cosa ci sia dentro in questo impianto a me' interessa poco, fa' parte delle tante cose che accetto a scatola chiusa (se dovessi cercare di spiegarmi come fanno ad "entrare" le mucche nel televisore impazzirei).

    In marzo vi era un problema legato alla garanzia sul prestito (ipotecare qualcosa e' antipatico) in seguito abbiamo scoperto che si poteva cedere il credito derivato dalla produzione (con un ammortamento del debito in un tempo piu' breve 10-12 anni, senza alcuna ipoteca).

    Oggi il Governo per "facilitare" la diffusione del fotovoltaico (o del nucleare, non sono sicuro di quanto ho letto) pare voglia ridurre il rimborso per kw prodotto da 0,450 a 0,350, contemporaneamente i tassi sono aumentati diverse volte.

    Credo sia sempre conveniente a condizione che il Governo lasci ferme le regole e non crei problemi a queste installazioni, Oggi bisogna fare domanda, aspettare, sperare, poi installare, aspettare, aspettare,.... e ci si rovina il fegato, un conto operare su un impianto notevole, queste perdite di tempo si giustificano, diverso e' operare su impianti piu' piccoli dove la perdita di tempo e' la stessa se non superiore, ed il risultato economico quasi irrilevante.

    Si porta avanti il tutto senza grande convinzione, sperando che il Governo (il problema e' solo li') si svegli un po' e renda piu' semplice la vita dei piccoli produttori.

  • claudik
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    Lunedì 6 Novembre 2006, alle ore 00:10
    Si ho capito mazzol...

    si dice che il fotovoltaico è incentivato ma si fa in modo che ci si perda...
    sicchè i più continuano a pagare le bollette ai soliti....

    piuttosto constato che il vostro impianto a spanne è 30 volte più grande di quello che servirebbe alla mia casa unifamiliare... (consumi di circa 4800 Kwh annui)

    Ma il mio impainto, pur più piccolo di 30 volte costa solo 10 volte di meno.... (preventivo 20.000 euro..) !!!! come mai?.....

    il vosto quanti kwh produrrebbe...?

  • mazzol
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 6 Novembre 2006, alle ore 07:57
    Si ho capito mazzol...

    si dice che il fotovoltaico è incentivato ma si fa in modo che ci si perda...
    sicchè i più continuano a pagare le bollette ai soliti....

    piuttosto constato che il vostro impianto a spanne è 30 volte più grande di quello che servirebbe alla mia casa unifamiliare... (consumi di circa 4800 Kwh annui)

    Ma il mio impainto, pur più piccolo di 30 volte costa solo 10 volte di meno.... (preventivo 20.000 euro..) !!!! come mai?.....

    il vosto quanti kwh produrrebbe...?

    La risposta GRTN e' stata:

    In liguria, nelle migliori condizioni di installazione,ogni kWp di potenza nominale di un impianto fotovoltaico può produrre circa 1.100 - 1.150 chilowattora in un anno e pertanto per generare 40.000 kWh è necessario prevedere un impianto di potenza nominale di circa 35 kWp che richiede almeno 300 mq di superfice disponibile, ben esposta al sole da destinare ai moduli, e un investimento di circa 240.000 euro.

    Il problema delle dimensioni e' reale se buttiamo sul tavolo una capacita' di spesa relativamente alta si ottengono dei risultati economicamente piu' interessanti, non si puo' dimenticare che i tempi e i costi di realizzazione di un impianto sono determinati solo in parte dalla dimensioni dell'impianto.

    La risposta ottenuta e' stata solo una base di partenza .... guardandomi in giro ho visto altri 4 palazzi con caratteristiche simili e .... per un impianto piu' grande costi e rendimenti sarebbero piu' interessanti.

    Per impianti piccoli (che sono gli unici che giustificano una legge molto vantaggiosa, a mio avviso le condizioni attuali dovrebbero essere riservate ad impianti non superiori a 5 kw) la parte burocratica ed i tempi dello Stato sono intollerabili.

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