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2007-07-19 15:36:58

Isolamento mansarda con tetto a falde


Gigone
login
28 Dicembre 2006 ore 15:39 36
Cari Amici,

sono entrato in possesso da non molto di un appartamento con annessa mansarda (accessibile dall'appartamento attraverso un'ampia scala a chiocciole).

Il punto debole dell'appartamento e' l'isolamento (termo acustico) del tetto.

Gli infissi sono infatti in legno massiccio con vetro a termocamera. Le guarnizioni degli infissi sono tutte in ottime condizioni.
Non esistono tapparelle (e pertanto neanche cassonetto) in quanto gli scuri sono le classiche "gelosie" (questo evita la classica dispersione dei cassonetti degli avvolgibili non isolati).

La parte a vista delle falde inclinate del tetto e' stata rivestita con del legno (una sorta di masonite???) laccata poi di bianco. L'isolamento del tetto è stato effettuato con questo tipo di polyfoam della Kanuf:
http://www.knaufinsulation.it/admin/getDocumentById.aspx?id=b2b11e48-4448-4002-84e1-f0d9df3a3f10

La prima cosa che potrei fare per meglio isolare il tetto è ripassare tutte le fessure di dette tavole di polyfoam con silicone (per sigillare gli spifferi) e riempire gli eventuali ferrure piu' grosse con la schiuma poliuretanica in spray.

La domanda è: varrebbe la pena?

Diversamente (e per agire in maniera piu' robusta) avrei pensato a frapporre tra il rivestimento a vista e le lastre di polyfoam delle lastre di questo tipo:

http://www.knaufinsulation.it/admin/getDocumentById.aspx?id=be170250-6c93-41f2-819f-9a1ef524763e

O forse la soluzione piu' semplice è metterci questo:
http://www.rockwool.it/graphics/RW-I/about/ImmaginiSchedeEdilizia/NuoveSchede05-04-Pdf/PANNELLO202.pdf



Ha senso?
Mi potete fornire qualche suggerimento?

Grazie
  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Martedì 13 Febbraio 2007, alle ore 21:45
    Qualcuno potrebbe darmi una dritta?

    grazie

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 16 Febbraio 2007, alle ore 22:32
    Nessun buon samaritano che mi possa aiutare???

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Martedì 20 Febbraio 2007, alle ore 23:09
    Provo a rispondermi: non è che isolando ogni interstizio con il silicone poi ho problemi di "traspirabilità" del tetto?

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 23 Febbraio 2007, alle ore 22:17
    Ma ho sbagliato sezione del forum dove postare?

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Sabato 24 Febbraio 2007, alle ore 08:10

    La parte a vista delle falde inclinate del tetto e' stata rivestita con del legno (una sorta di masonite???) laccata poi di bianco. L'isolamento del tetto è stato effettuato con questo tipo di polyfoam della Kanuf:
    http://www.knaufinsulation.it/admin/getDocumentById.aspx?id=b2b11e48-4448-4002-84e1-f0d9df3a3f10

    La prima cosa che potrei fare per meglio isolare il tetto è ripassare tutte le fessure di dette tavole di polyfoam con silicone (per sigillare gli spifferi) e riempire gli eventuali ferrure piu' grosse con la schiuma poliuretanica in spray.

    La domanda è: varrebbe la pena?

    Diversamente (e per agire in maniera piu' robusta) avrei pensato a frapporre tra il rivestimento a vista e le lastre di polyfoam delle lastre di questo tipo:

    http://www.knaufinsulation.it/admin/getDocumentById.aspx?id=be170250-6c93-41f2-819f-9a1ef524763e

    O forse la soluzione piu' semplice è metterci questo:
    http://www.rockwool.it/graphics/RW-I/about/ImmaginiSchedeEdilizia/NuoveSchede05-04-Pdf/PANNELLO202.pdf

    Scusa, forse non si è capito bene come intendi procedere per frapporre ll'isolante fra il rivestimento a vista e le lastre di polyfoam esistenti, devi smontare tutto il rivestimento a vista?
    Non si capisce per esempio se hai delle travi a vista dove poter inserire per esempio il rockwool da te citato.

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Sabato 24 Febbraio 2007, alle ore 13:58

    La parte a vista delle falde inclinate del tetto e' stata rivestita con del legno (una sorta di masonite???) laccata poi di bianco. L'isolamento del tetto è stato effettuato con questo tipo di polyfoam della Kanuf:
    http://www.knaufinsulation.it/admin/getDocumentById.aspx?id=b2b11e48-4448-4002-84e1-f0d9df3a3f10

    La prima cosa che potrei fare per meglio isolare il tetto è ripassare tutte le fessure di dette tavole di polyfoam con silicone (per sigillare gli spifferi) e riempire gli eventuali ferrure piu' grosse con la schiuma poliuretanica in spray.

    La domanda è: varrebbe la pena?

    Diversamente (e per agire in maniera piu' robusta) avrei pensato a frapporre tra il rivestimento a vista e le lastre di polyfoam delle lastre di questo tipo:

    http://www.knaufinsulation.it/admin/getDocumentById.aspx?id=be170250-6c93-41f2-819f-9a1ef524763e

    O forse la soluzione piu' semplice è metterci questo:
    http://www.rockwool.it/graphics/RW-I/about/ImmaginiSchedeEdilizia/NuoveSchede05-04-Pdf/PANNELLO202.pdf

    Scusa, forse non si è capito bene come intendi procedere per frapporre ll'isolante fra il rivestimento a vista e le lastre di polyfoam esistenti, devi smontare tutto il rivestimento a vista?
    Non si capisce per esempio se hai delle travi a vista dove poter inserire per esempio il rockwool da te citato.

    Scusa hai ragione non mi sono spiegato bene.
    Il rivestimento a vista si è rivelato essere del normale cartonegesso.
    Quindi si tratta di smontare tutto il cartogesso e di inserirlo come in questa immagine:
    http://www.rockwool.it/graphics/RW-I/ab ... LLO202.pdf

    Come scrivevo sopra e' sufficiente (e sano per il tetto) sigillare le fessure tra il polyfoam con silicone e riempire gli eventuali ferrure piu' grosse con la schiuma poliuretanica in spray.
    O suggerisci in aggiunta a cio' di montare il rockwool?

    In ogni caso poi sopra dovrei rimontare il cartongesso.

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Domenica 25 Febbraio 2007, alle ore 08:56
    E' sempre una questione di numeri.
    Attraverso il calcolo della trasmittanza che puoi fare se conosci i materiali di cui è composto il tetto:
    http://www.isolparma.it/calcoloresistenza/calcola.asp
    puoi verificare quanto isolante devi inserire per poter raggiungere il valore caratteristico per la tua zona climatica per le coperture.
    Per essere tranquillo potresti utilizzare il valore di 0,32 previsto anche dall'ultima finanziaria.
    Ti faccio presente che U=1/R e che U per la lastra Rockwool da 80 è 0,43.
    Un saluto

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 30 Aprile 2007, alle ore 11:00
    E' sempre una questione di numeri.
    Attraverso il calcolo della trasmittanza che puoi fare se conosci i materiali di cui è composto il tetto:
    http://www.isolparma.it/calcoloresistenza/calcola.asp
    puoi verificare quanto isolante devi inserire per poter raggiungere il valore caratteristico per la tua zona climatica per le coperture.
    Per essere tranquillo potresti utilizzare il valore di 0,32 previsto anche dall'ultima finanziaria.
    Ti faccio presente che U=1/R e che U per la lastra Rockwool da 80 è 0,43.
    Un saluto

    Io ho fattoi calcoli traendo le specifiche dai siti Knauf e Rockwool.
    E' possibile che i risultati siano quelli dell'immagine di cui sotto. Mi sembrano un po' troppo ottimstici. Temo di aver invertito lambde e resistenze. Chi mi dice se ho ragione? Grazie.

    http://img295.imageshack.us/img295/1640/lavorigi3.th.jpg

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Martedì 1 Maggio 2007, alle ore 09:11
    I calcoli sono corretti e la cosa non ti deve sorprendere perché stai considerando un materiale il Rockwool che ha un valre molto basso di lambda, anche se il polyfoam è addirittura migliore.
    Non hai indicato se il motivo dell'intervento è legato al freddo o al caldo.
    Attenzione che in qualunque mansarda e maggiormente se ben isolata, d'estate devi ventilare, altrimenti l'aria calda generata all'interno col fischio che esce dalle pareti.

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Martedì 1 Maggio 2007, alle ore 13:34
    I calcoli sono corretti e la cosa non ti deve sorprendere perché stai considerando un materiale il Rockwool che ha un valre molto basso di lambda, anche se il polyfoam è addirittura migliore.
    Non hai indicato se il motivo dell'intervento è legato al freddo o al caldo.
    Attenzione che in qualunque mansarda e maggiormente se ben isolata, d'estate devi ventilare, altrimenti l'aria calda generata all'interno col fischio che esce dalle pareti.

    La mansarda d'inverno è 3 gradi più fredda del piano di sotto e d'estate di 4 gradi piu' calda.

  • bluplanet1
    Bluplanet1 Ricerca discussioni per utente
    Martedì 1 Maggio 2007, alle ore 16:56
    Ciao e scusa l'intervento
    non ho capito bene come devi sistemare l'isolante ma fai attenzione a due cose il pse estrusto o polyfoam ha un lambda resistenza termica nettamente superiore alla lana di roccia (rockwoll è l'azienda produttrice)
    mentre la lana di roccia ha un poter insonorizzante nettamente superiore al pse perciò dovresti fare la scelta se preferisci isolare (secondo meglio isolare) o insonorizzare , il pse si presta meglio perche piu rigido ad intonaci o fissagi meccanici mentre la lana molto piu morbida non permette certi lavori , poi per finire il cartongesso non ha nessun potere isolante termoacustico ma è solo una finitura (in tanti confondono il sistema a cartongesso come isolante termoscustico )..

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Martedì 1 Maggio 2007, alle ore 17:18
    Se avessi dato un'occhiata alla tabella postata forse sarebbe stato meglio.
    Il Polyfoam ha un lambda di 0,033 ed il Rockwool ha 0,035, questi sono i dati dei costruttori o ci si crede altrimenti non si discute proprio.
    Nella tabella lui ha messo il cartongesso, uno schifo di isolante, ma che ha funzioni meccaniche, poi il Polyfoam poi il Rockwool, più morbido.
    Non ha mai parlato di problemi acustici, ma termici e con questo pacchetto raggiunge un valore che per lui era troppo basso, per questo chiedeva conferma.

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Martedì 1 Maggio 2007, alle ore 20:06
    Allora tento di fare un po' di chiarezza con qualche immagine.

    http://img396.imageshack.us/img396/6218/dscf1101pr9.jpg

    Ho sgombrato la stanza e ho incominciato a staccare i pannelli di cartongesso.

    Una volta staccati i pannelli sotto si vede la struttura di Polyfoam.

    http://img77.imageshack.us/img77/6361/dscf1098qc1.th.jpg

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Martedì 1 Maggio 2007, alle ore 20:14
    Http://img266.imageshack.us/img266/1931/dscf1099ml6.th.jpg

    Si vedono i profili a C della Knauf che reggevano i vecchi pannelli in cartongesso.

    Ora procederò a staccare i profili a a sigillare le lastre di polyfoam con del silicone.

    Il problema e' che ora vorrei inserire tra il Polyfoam rosa e le future lastre in carongesso un strato di lana di roccia che sia abbia una funzione isolante termica che acustica.

    Avrei pensato al Rockwool:

    http://www1.rockwool.es/graphics/RW-I/Nuovo%20catalogo%20edilizia/SchedeTecniche/Pannello%20220.pdf

    oppure

    http://www1.rockwool.es/graphics/RW-I/Nuovo%20catalogo%20edilizia/SchedeTecniche/Pannello%20202.pdf

    Non so quale dei due usare. Il massimo sarebbe trovare un pannello da incastrare dentro i profilati a c per poi avvitarci direttamente sopra le lastre di cartongesso e non perdere altro spazio. Certo in un profilato strandard non ci sta' un materiale molto spesso. Vi risultano che ci siano anche profilati a C di dimensioni maggiori? Oppure è concepibile fissare il cartongesso su profilati a L??? Esistono?

    Una volta inserito l'isolante procederei ad avvitare ai profili una lastra di cartongesso accoppiato a elastomero:
    http://www.acustica-edilizia.it/APS_dolomiti.htm

    Il sandwich dovrebbe quindi essere composto da Polyfoam, lana di roccia e cartongesso acusiticamente fonoimpendente.

    Chiedo scusa a tutti nel non aver chiarito sin da subito lo scopo della mansarda. la mansarda è la mia sala cinema. Quindi lo scopo da ottenere è quello di limitare la dispersione sia termica che acustica.

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Martedì 1 Maggio 2007, alle ore 21:00
    Quanto è il lato più grande della C?
    L'interasse fra le travi in legno è?
    Gli angolari a L esistono solo che devi andare da un venditore di materiali e profili ferrosi, non in uno di edilizia.

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Martedì 1 Maggio 2007, alle ore 21:18
    Quanto è il lato più grande della C?
    L'interasse fra le travi in legno è?
    Gli angolari a L esistono solo che devi andare da un venditore di materiali e profili ferrosi, non in uno di edilizia.

    Dunque:

    Il lato piu' grande della C e' di 33 mm

    L'interasse tra le assi oscilla tra i 770 mm e gli 880 mm (credevo che fossero tutti a interassi uguali tra di loro!!!)

    Ero a conoscenza dei famigerati profilati ad L. Il timore che ho è che: 1) siano troppo pesanti 2) Siano troppo "rognosi" da tagliare 3) Siano troppo rognosi da forare.

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Martedì 1 Maggio 2007, alle ore 21:35
    Io farei così:
    1.- dentro il profilo a C metterei delle lastre di EPS da 30 o 35 mm, con funzioni esclusivamente di isolante termico;
    2.- sul profilo a C avviterei un pannello in Celenit CG/F da 37,5 mm, con funzione di isolante termico ed acustico, pannello da 240x60 per avere il minimo degli sfridi considerato l'interasse;
    3.- rasatura e tinteggiatura.

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Martedì 1 Maggio 2007, alle ore 21:49
    Io farei così:
    1.- dentro il profilo a C metterei delle lastre di EPS da 30 o 35 mm, con funzioni esclusivamente di isolante termico;
    2.- sul profilo a C avviterei un pannello in Celenit CG/F da 37,5 mm, con funzione di isolante termico ed acustico, pannello da 240x60 per avere il minimo degli sfridi considerato l'interasse;
    3.- rasatura e tinteggiatura.

    Mille grazie per le preziose informazioni.

    Unica domanda le lastre EPS di che marca sono (solo per trovarle nei magazzini edili)?

    Luigi

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 2 Maggio 2007, alle ore 06:22
    Puoi prendere le lastre EPS economiche che trovi da un rivenditore di materiali edili nella tua zona, densità di non meno 20 kg/mc, si chiama EPS 100 perché ha 100 kPa di resistenza minima a compressione.
    Sappi che gli sfridi di EPS li puoi unire con una colla senza solventi, così recuperi tutto il materiale.
    Il Celenit no, con le misure che hai devi forse scegliere tra i pannelli da 240 e quelli da 200, misura attentamente e poi fai bene i conti.

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 2 Maggio 2007, alle ore 11:12
    Puoi prendere le lastre EPS economiche che trovi da un rivenditore di materiali edili nella tua zona, densità di non meno 20 kg/mc, si chiama EPS 100 perché ha 100 kPa di resistenza minima a compressione.
    Sappi che gli sfridi di EPS li puoi unire con una colla senza solventi, così recuperi tutto il materiale.
    Il Celenit no, con le misure che hai devi forse scegliere tra i pannelli da 240 e quelli da 200, misura attentamente e poi fai bene i conti.

    Un sincero grazie per tutta la tua competente assistenza.

    Ultima cosa: ritieni la mia proposta di stuccatura con il silicone di tutti i giunti Polyfoam utile, inutile (o addirittura innopportuna) o neutra?

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 2 Maggio 2007, alle ore 11:12
    Puoi prendere le lastre EPS economiche che trovi da un rivenditore di materiali edili nella tua zona, densità di non meno 20 kg/mc, si chiama EPS 100 perché ha 100 kPa di resistenza minima a compressione.
    Sappi che gli sfridi di EPS li puoi unire con una colla senza solventi, così recuperi tutto il materiale.
    Il Celenit no, con le misure che hai devi forse scegliere tra i pannelli da 240 e quelli da 200, misura attentamente e poi fai bene i conti.

    Un sincero grazie per tutta la tua competente assistenza.

    Ultima cosa: ritieni la mia proposta di stuccatura con il silicone di tutti i giunti Polyfoam utile, inutile (o addirittura innopportuna) o neutra?

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 2 Maggio 2007, alle ore 11:21
    Mah, io lo ritengo un po superfluo, l'elemento più critico nello strato è la C metallica, che fa da ponte termico.
    Lo blocchi con il Celenit, devi badare piuttosto a mettere bene questo pannello.

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 3 Maggio 2007, alle ore 21:23
    Mah, io lo ritengo un po superfluo, l'elemento più critico nello strato è la C metallica, che fa da ponte termico.
    Lo blocchi con il Celenit, devi badare piuttosto a mettere bene questo pannello.

    Grazie di tutto.

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Martedì 29 Maggio 2007, alle ore 13:16
    Dopo un lungo pensare e valutare tutte le proposte ipotesi mi sarei determinato a quanto segue (so che non sono i consigli di dotting alla lettera...):

    -il polyfoam lo sigillerò in ogni fessura/giuntura con il silicone (a meno che qualcuno non mi faccia notare che potrebbero esserci controindicazioni per traspirabilità...)
    - sopra il polyfoam metterò un pannello da 40 mm di spessore come di extrawall della saint gobain isover:
    http://www.edilportale.com/csmartnews/1052_1.asp

    perché questo e non l'EPS? Perché mi dovrebbe garantire (il condizionale è d'obbligo) al contempo sia l'isolamento acustico che termico (l'EPS isola solo termicamente).
    I pannelli sono poi giganteschi evitandomi troppi sfridi (sempre che il pannello sia autoportante come dicono).

    L'isover sarà mantenuto in posizione dai profili ad U da 27 mm di spessore (i meno spessi che ho trovato) e da giunti a C. Così come nelle foto precedenti si vede che il polyfoam oltre ad essere inchiodato alla trane del tetto è anche tenuto su dalle guide ad U e a C.

    Dentro ai profili ad U potrei infilare EPS di spessore compatibile (sempre che esista) e poi avvitare su detti profili o fibra di legno (celenit, sempre che gli stessi tengano tale carico) o cartongesso normale.

    Mi "mangierò" in tal modo circa (40+27+20?) 10 cm di spazio utile ma credo che possa valerne la pena.

    Qualcuno ha voglia di commentare?

  • torpedine
    Torpedine Ricerca discussioni per utente
    Martedì 29 Maggio 2007, alle ore 21:49
    (l'EPS isola solo acusticamente).

    Non sono d'accordo. Volevi scrivere "solo termicamente" per caso?

    Saluti.

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Martedì 29 Maggio 2007, alle ore 22:01
    (l'EPS isola solo acusticamente).

    Non sono d'accordo. Volevi scrivere "solo termicamente" per caso?

    Saluti.

    Scusa, è un refuso. Hai ovviamente ragione tu.

  • torpedine
    Torpedine Ricerca discussioni per utente
    Martedì 29 Maggio 2007, alle ore 22:17


    Scusa, è un refuso. Hai ovviamente ragione tu.

    Mi sembrava che ti fossi confuso, ma oggi non sono più sicuro di niente: oggi pomeriggio un installatore interpellato cercava di sbolognare un impianto con puffer da 750 litri con caldaia a gas e una ventina di mq di pannelli solari che inclinati di 20gradi avrebbero dovuto contribuire al riscaldamento di tre alloggi di cui uno con pavimento radiante e tre con termosifoni (quindi un bel mix di bassa e alta temperatura).

    I tre architetti che avevo accanto non facevano obbiezioni mentre io rabbrividivo in silenzio e anche quando ho iniziato a elencare i motivi della mia disapprovazione c'è stato chi continuava a ritenere valide le proposte dell'installatore.

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 30 Maggio 2007, alle ore 20:48


    Scusa, è un refuso. Hai ovviamente ragione tu.

    Mi sembrava che ti fossi confuso, ma oggi non sono più sicuro di niente: oggi pomeriggio un installatore interpellato cercava di sbolognare un impianto con puffer da 750 litri con caldaia a gas e una ventina di mq di pannelli solari che inclinati di 20gradi avrebbero dovuto contribuire al riscaldamento di tre alloggi di cui uno con pavimento radiante e tre con termosifoni (quindi un bel mix di bassa e alta temperatura).


    Al di la' dell'orrendo mix bassa e alta temperatura credo che 20 mq di solare termico vadano piu' o meno bene per circa 100-110 mq di appartamento, no?

  • torpedine
    Torpedine Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 30 Maggio 2007, alle ore 21:28

    Al di la' dell'orrendo mix bassa e alta temperatura credo che 20 mq di solare termico vadano piu' o meno bene per circa 100-110 mq di appartamento, no?

    Le quattro unità complessivamente superano i 200mq, ma il punto è che i pannelli erano proposti integrati nella copertura, con falda inclinata di 20 gradi.
    Alla mia osservazione che il loro contributo non era significativo per il riscaldamento invernale gli installatori proponevano di installarne "uno o due in più".
    Al che mi è venuto da chiedere se con oltre 15kw di potenza termica nel periodo estivo intendessero lessarci le patate, ma mi sono trattenuto e sono stato educato. Mi hanno risposto che 750 litri di accumulo facevano da tampone e c'erano i vasi di espansione per contenere le sovrapressioni, al che ho ribadito che personalmente avrei evitato di acquistare dei pannelli per gettare l'acqua prodotta e casomai i pannelli andavano orientati e dimensionati in base all'uso previsto.

    Insomma le lunghezze d'onda erano completamente diverse: loro volevan vendere il puffer da 750 litri con tutto l'impianto che si tirava dietro ribadendo che nella precedente installazione (con termocamino e termocucina) i committenti eran rimasti molto soddisfatti...
    Vaglielo a dire che qui non c'erano generatori a biomassa e che per la produzione invernale i pannelli andavano messi quasi verticali....

    Comunque non ho niente contro i pannelli nè contro il puffer, sono rimasto allibito dalla scarsa professionalità di entrambe le parti.

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 30 Maggio 2007, alle ore 22:21
    Sono andato oggi a farmi fare il preventivo.


    Il Superwall della Isover si trova solo da 50mm di spessore, in compenso ho scoperto che esistono guide ad U di soli 15 mm di spessore.

    Il cartongesso accoppiato all'ecorubber (acustik-GIPS: 20 di gomma + 12.5 mm di cartongesso) però viene un botto 45 Euro a Mq...

    Perché il cartongesso accoppiato alla gommapiombo? Perche' mi mancava lo strato fonoimpedente che fermasse le basse frequenze.
    A quel prezzo pero' non se ne parla...

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 31 Maggio 2007, alle ore 12:15
    Mitico Ing. Dotting, mi da' la sua benedizione???

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 31 Maggio 2007, alle ore 16:14
    Non ho capito una cosa, tu dici:
    sopra il polyfoam metterò un pannello da 40 mm di spessore come di extrawall della saint gobain isover.
    Ma cosa fai togli i supporti a C che tengono il Polyfoam, ci attacchi sotto non sopra l'extrawall da 50 mm e poi le guide da 15 mm che tengano l'extrawall, oppure i supporti a C che tengono il Polyfoam li lasci.
    Ma se proprio la tua preoccupazione maggiore è l'acustica, allora è tutto un altro discorso e occorre applicare gli altri concetti che ho usato nella progettazione di sale di registrazione: pannelli Celenit a vista, lastre elastomeriche bugnate accoppiate con lamina di piombo.
    Sopratutto queste ultime possono essere semplicemente incollate alla struttura esistente in Polifoam, per intenderci se non le conosci hanno l'aspetto della gommapiuma e garantiscono anche un certo isolamento termico.
    L'altezza della bugnatura varia in funzione delle caratteristiche geometriche del locale, ma ti ripeto entriamo nel campo dell'acustica e non della termotecnica.

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 31 Maggio 2007, alle ore 18:09
    Non ho capito una cosa, tu dici:
    sopra il polyfoam metterò un pannello da 40 mm di spessore come di extrawall della saint gobain isover.
    Ma cosa fai togli i supporti a C che tengono il Polyfoam, ci attacchi sotto non sopra l'extrawall da 50 mm e poi le guide da 15 mm che tengano l'extrawall, oppure i supporti a C che tengono il Polyfoam li lasci.
    Ma se proprio la tua preoccupazione maggiore è l'acustica, allora è tutto un altro discorso e occorre applicare gli altri concetti che ho usato nella progettazione di sale di registrazione: pannelli Celenit a vista, lastre elastomeriche bugnate accoppiate con lamina di piombo.
    Sopratutto queste ultime possono essere semplicemente incollate alla struttura esistente in Polifoam, per intenderci se non le conosci hanno l'aspetto della gommapiuma e garantiscono anche un certo isolamento termico.
    L'altezza della bugnatura varia in funzione delle caratteristiche geometriche del locale, ma ti ripeto entriamo nel campo dell'acustica e non della termotecnica.

    Dunque:

    tolgo sia le guide a U che quelle a C, metto il superwall in aderenza con il Polyfoam e poi sotto il Superwall rimonto le guide a U da 15 mm e le relative guide a C a cui poi avvito il cartongesso (accoppiato?).

    Lo so che sembra il tutto molto confuso. La preoccupazione e' quella di bilanciare le esigenze acustice e termiche.

    Esigenze termiche: sono quelle che ci siamo detti un po' di post sopra.

    Esigenze acustiche: riparare la mansarda dai rumori della strada (non vicinissima ma udibile chiaramente e la mansarda serve anche come zona notte) e (secondariamente) evitare di buttare all'esterno un po' del rumore che l'impianto audio/video farà.
    Essendo le esigenze austiche prevalenti quelle dell'usare la mansarda come zona notte avrei pensato di usare isolante acustico (il Superwall) che dovrebbe essere molto buono per le alte e medie frequenze e (discreto) per le basse.

    Lo so che l'optiumum sarebbe un sandwich che isoli termicamente (EPS), acusticamente per le alte e medie frequenze (lana di vetro) e per la basse frequenze (che sappiamo essere fermate dalla legge della massa che vorrebbe piombo, gomma pesante).

    Il problemuccio è che la parte per le basse frequenze (cartogensso accoppiato o ecorubber) costa piu' della metà dell'intero materiale che serve per isolare tutto il sottotetto...

    Per lastre elastometriche immagino pensi a queste?
    http://www.ndasrl.it/schedaprodotto.asp?ID_Prodotto=31
    Tu diresti di incollarle direttamente al Polyfoam e poi coprirle con il cartongesso? Io non mi fiderei molto ad incollare roba da (circa) 5 kg a al mq al Polyfoam che è gia abbastanza ballerino (inchiodato alla tramatura del tetto).

    Visti i prezzi del gommapiombo o ecorubber - e girando per la rete ho- visto anche chi ha usato il bitume al posto della gommapiombo ma non so' quanto siano sani:

    http://www.labatteria.it/forum/viewtopic.php?t=30856

    Immensamente grato.

  • anonymous
    Anonymous Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 31 Maggio 2007, alle ore 18:29
    Per lastre elastomeriche io intendo queste:
    http://www.edilportale.com/Edilcatalogo ... dotto=4122
    che per soddisfare le esigenze di assorbimento acustico devono essere lasciate a vista.
    Ma ve ne sono di tanti tipi, tutti molto leggeri ed alcuni anche adesivi.
    Quindi come avevo detto nella C esistente un foglio di EPS a cui incollare la lastra elastomerica tipo k-flex a vista.

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 18 Luglio 2007, alle ore 13:59
    Qualche aggiornamento.

    Potendoci dedicare solo qualche ora al mese i lavori procedono con lentezza.

    Una falda l'ho quasi terminata.

    Ho rimosso il cartongesso e le guide a C ed a U. E ho siliconato (con quello trasparente per infissi) tutte le fessure tra il polifoam e i travoni di sostegno allo scopo di scongiurare ponti termici.

    Alcune considerazioni.

    Un po' di messaggi indietro parlando con l'impareggiabile DottIng avevo ipotizzato che - forse - anche i travoni di sostegno possano costituire ponti termici (se non in inverno almeno in estate quando la temperatura nell'infradosso raggiunge valori elevatissimi). Avevamo concluso che in realtà non potessero contribuire in maniera significativa come ponti termici.

    Ora che sto procedendo a isolare il tutto mi rendo conto che sigillando tutte le fessure attraverso le quali il calore infernale del tetto "esondava" nella mansarda, la parte dei travoni di sostegno in corrispondenza del colmo non è solo tiepida ma è decisamente calda.

    Ora che l'isolamento con il silicone di ogni fessura abbia amplificato una sorta di effetto serra nell'intercapedine tra il Polyfoam e le tegole ci può stare. Ma che i travoni si scaldassero di conseguenza così tanto non me lo aspettavo.

    Ho messo un termometro in corrispondenza del colmo (pur se separato dai 4 cm di Polyfoma supersigillato) e la temperatura che mi rileva è alle 14.00 di oggi (località Moncalieri vicinio a Torino): 44 gradi con il 22 % di umidità (elle ore 17.00 45 gradi e 16% di umidità!!!).


    La foto rende forse l'idea (quello bianco e' il sensore).

    http://img62.imageshack.us/img62/6711/dscf1107jq5.th.jpg

    1) Ho contribuito sensibilmente a modificare il "microclima" dell'intradosso?

    2) Me ne devo fregare atteso che anche senza la siliconatura la temperatura dell'intradosso sarebbe stata elevatissima d'estate comunque?

    3) Il silicone reggerà nel tempo a quelle temperature?

    4) Se il termometro segna dette termperature pur separato dal polyfoam, quanto sarà la temperatura nell'infradosso? 60- 70 gradi???

    4) Avrebbe senso installare un estrattore "Solar Star" nel colmo del tetto senza peraltro bucare anche lo strato isolante? Mi rendo conto che come dice Dotting tanta aria esce e tanta deve entrare ma magari riscirebbe ugualmente a espellere l'aria troppo calda in eccesso.
    Vi prego solo di non propormi di rifare il tetto e di farne uno ventiilato; mi sono già "impiccato" con il mutuo e non posso permettermi altri costi rilevanti.

    Sabato arriva il materiale che comporrà il sandwich.

    Il superWall della Isover da 50mm e l'akustic Gips (12,5 mm di cartogesso accoppiato ad 20 mm. di Ecorubber fonoimpendente).

    Ergo il tetto sarà così composto (dall'esterno verso l'interno):
    tegole
    polyfoam da 4 cm sigilato in ogni pertugio con il silicone
    superwall da 5 cm sigilato in ogni pertugio con il silicone
    guide a u da 2,5 cm che quindi crearanno una camera d'aria di quello spessore
    akustikgips da 32, 5 mm (12,5 mm di cartogesso accoppiato ad 20 mm. di Ecorubber fonoimpendente).

  • gigone
    Gigone Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 19 Luglio 2007, alle ore 15:36
    Scusate, c'e' qualcuno che sappia rispondere ai quesiti che ho postato sopra (magari il mitico DottIng)?

    Merci.

    Luigi

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