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2008-01-04 09:57:59

Dubbi su riscaldamento a pavimento su casa da ristrutturare


Mikk76
login
03 Gennaio 2008 ore 15:34 3
Buongiorno a tutti,
inauguro il mio primo post con una domanda

Villetta a due piani costruita nel 78, mai abitata, 200mq totali, muri di 25cm.

L'impianto di riscaldamento va rifatto sui due piani. L'idraulico mi ha consigliato il riscaldamento a pavimento al piano terra e il "tradizionale" al primo piano.
Questo per evitare la dispersione termica al piano terra (il vano scale è aperto, senza porte).

Ho alcuni dubbi e chiedo lumi a voi

1) abito in una zona con parecchia umidità (pianura padana): il riscaldamento a pavimento non è meno efficace rispetto a quello tradizionale per limitare appunto l'umidità?

2) conviene lo stesso su una casa costruita con criteri "non moderni"?

Sono indeciso, discorso spesa a parte: inoltre subisco il "fascino" dei termo, il poterci appoggiare qualcosa che deve asciugare ecc...

grazie mille e scusate per la poca professionalità con cui ho posto le domande, ma sono una capra sull'argomento

Cosa mi consigliate?
  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 3 Gennaio 2008, alle ore 16:05
    Salve mikk76,
    mi sento di rispondere con una certa sicurezza alle tue domande.
    1) il riscaldamento a pavimento non deve essere progettato e costruito per "asciugare" ma per produrre calore. quello che è importante è che questo calore prodotto non venga a disperdersi attraverso il diretto appoggio sul terrapieno, soprattutto se il pavimento al pianterreno non è distaccato o isolato dalla fondazione. sarebbe opportuno verificarne la stratigrafia, per vedere come è composto, se vi è stata messa una barriera al vapore e con quali criteri è stato realizzato.
    2) un buon impianto di riscaldamento conviene sempre, anche su una casa non costruita con criteri moderni, l'importante è valutare -prima di metterci mano- QUANTO ti verrebbe a costare nel tempo affinchè non disperda energia attraverso conduttanze alterate. ciò significa che una muratura o, come nel tuo caso, una pavimentazione bagnata, favorirebbe lo spreco energetico lasciando passare le "calorie" disperdendole nel terreno.
    le murature da 25 cm mi lasciano un pò perplesso, troppo sottili a mio avviso per la tua zona climatica, però andrebbe verificato come e con quali materiali sono stati assemblati e qual'è il K totale.

    a disposizione per ulteriori chiarimenti
    cordialmente
    top-level

  • mikk76
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 4 Gennaio 2008, alle ore 08:26
    Toplevel,
    anzitutto grazi per i tuoi preziosi chiarimenti.

    sarebbe opportuno verificarne la stratigrafia, per vedere come è composto, se vi è stata messa una barriera al vapore e con quali criteri è stato realizzato.

    in che modo è possibile fare questa valutazione?

    un buon impianto di riscaldamento conviene sempre, anche su una casa non costruita con criteri moderni, l'importante è valutare -prima di metterci mano- QUANTO ti verrebbe a costare nel tempo affinchè non disperda energia attraverso conduttanze alterate. ciò significa che una muratura o, come nel tuo caso, una pavimentazione bagnata, favorirebbe lo spreco energetico lasciando passare le "calorie" disperdendole nel terreno.
    le murature da 25 cm mi lasciano un pò perplesso, troppo sottili a mio avviso per la tua zona climatica, però andrebbe verificato come e con quali materiali sono stati assemblati e qual'è il K totale.

    nei prossimi giorni deve venire in cantiere un termotecnico; sono valutazioni che può fare lui?
    I muri da 25 erano la norma (purtroppo) nelle costruzioni di 30 anni fa

    Grazie mille per adesso!

  • toplevel
    0
    Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 4 Gennaio 2008, alle ore 09:57
    Salve mikk76,
    i consigli che fornisco mi fanno piacere e li do volentieri.
    per rispondere al tuo primo quesito ti comunico che è possibile verificare composizione e stratigrafia con un saggio (meglio due) tramite carotatura di pavimenti e murature per verificarne composizione e stratigrafia.
    normalmente una/due carote per ambiente sono sufficienti per capirne la metodologia costruttiva.
    dai risultati che ne conseguono si decide poi quali materiali accoppiare per ottenere un ottimo isolamento termico/acustico ai fini del risparmio energetico a lungo termine (considera che una ristrutturazione fatta con criterio si ripaga da sola nel breve medio termine e, soprattutto, ti dura tutta la vita del manufatto).
    secondo quesito: la risposta è affermativa. sono calcoli che può effettuare il termotecnico. dalla composizione stratigrafica, dallo stato di conservazione e, soprattutto dalla verifica se vi è o meno umidità nei supporti, si ottengono le valutazioni termoigrometriche e si decide quali strategie tecniche adottare, per cui dai risultati di questi sondaggi si calcola il K attuale e quello desiderato.

    saluti
    toplevel

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