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2017-03-30 09:25:14

Ristruturazione edificio con più unità


Buongiorno,
Scrivo per cercare di capire come gestire la mia situazione che direi al quanto complicata.
Riassumendo il mio problema è quello di capire come debbano essere fatte le fatture per i lavori di ristrutturazione.
Sono proprietario di un edificio composto da due unità immobiliari:
1- Primo piano: abitazione che a finire lavori sara frazionata in due unità
2- Piano terra: unità commerciale C/1 che a fine lavori sarà riaccatastata e frazionata.
Una parte diventerà abitazione mentre una parte rimarrà in C/1.
Quest'ultima però è in un altro edificio non accostato ma ovviamente vicino.
Quindi alla fine dei lavori l'edificio sarà composto da 3 unita immobiliari abitative.
Da quello che ho capito fin'ora, grazie al vostro sito, ho diritto a detrazioni per due unità:
1 - primo piano frazionato
2 - piano terra riconvertito
Subentra però anche la questione parti comuni, che ho scoperto da poco essere presente anche nella mia situazione, ovvero con un unico proprietario di più unità.
Per tanto andrei ad usufruire di un ulteriore detrazione per le parti comuni.
A parte il tetto massimo di spesa che andrebbe a crearsi sommando le detrazioni delle varie unità non mi è chiaro come debbano essere suddivise le fatture dei lavori e cosa debba essere indicato nelle varie fatture per discriminare a quale unità fanno riferimento.
Il sub?
E per le parti comuni?
E per i lavori come gestione cantiere, che ovviamente è unico?
Deve essere suddiviso o può essere gestito come "parti comuni"?
Chiedo questo perché non vorrei poi, in dichiarazione dei redditi, trovarmi a perdere i diritti alle detrazioni per delle "diciture" non corrette.
Ringrazio anticipatamente chi potrà aiutarmi.


Modificato il 08 Marzo 2017 ore 16:26
  • beatrice.pi
    Beatrice.pi Ricerca discussioni per utente
    Domenica 12 Marzo 2017, alle ore 17:15
    Come ben inteso da lei, ha diritto a detrazioni nel limite di € 96000 per unità immobiliare.
    Lei quindi depositerà, suppongo tre cila o scia, nelle quali saranno indicati i riferimenti dell'unità immobiliare (e quindi il sub); nelle relative fatture io specificherei il subalterno così da essere il più chiari possibile.
    Il cantiere potrà essere gestito in maniera unitaria.
    Per quanto riguarda le parti comuni le conviene inserirle all'interno di una pratica, inglobandole ad una unità immobiliare, in quanto essendo unico proprietario, non ci sarà alcuna differenza.

  • bal00
    Bal00 Ricerca discussioni per utente
    Domenica 12 Marzo 2017, alle ore 17:40 - ultima modifica: Domenica 12 Marzo 2017, all or 17:41
    Grazie tante per la gentile risposta.

    Qunado dice che il cantiere posso gestirolo in modo unitario immagino intenda la parte burocratica e logistica. Per quanto riguarda la fatturazione, invece, posso procedere come le parti comuni, quindi inglobandola nelle fatture di una unita o eventualmente dividendo i costi al 50% i costi su due unità.

    Giusto?

  • beatrice.pi
    Beatrice.pi Ricerca discussioni per utente
    Lunedì 13 Marzo 2017, alle ore 16:24
    Il cantiere può gestirlo in maniera unitaria, mentre le parti comuni può assimilarle ad una proprietà piuttosto che all'altra a sua scelta.

    Pensavo anche all'alternativa di depositare un'unica pratica nella quale si evidenziano bene i lavori sulle singole unità immobiliare, che poi riporterà in maniera chiara nelle varie fatture.

  • ferrucciofer
    Ferrucciofer Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 23 Marzo 2017, alle ore 17:38
    Buongiorno, anche il mio caso è un po' complicato e non riesco ad avere risposte certe . Nel contesto di una vecchia cascina lombarda , un'unica pratica edilizia ha autorizzato la realizzazione di un appartamento per mio figlio , soprastante la mia abitazione , mediante il cambio di destinazione d'uso da rustico ad abitazione . Il rustico stesso era in pratica un vecchio fienile . Non sono stati aggiunti volumi e sono state citati i mappali interessati e cioè la mia abitazione più le due pertinenze coinvolte .
    Il lavoro comporta lavori di rinforzo alle solette della mia abitazione ; lo spostamento della canna fumaria , modifiche alle fognature e scarichi e la realizzazione di un ripostiglio esterno , da annettere catastalmente alla mia abitazione sottostante la terrazza di accesso.. Alla fine ci saranno due abitazioni separate ed indipendenti .
    Per analogia con quanto ho letto a proposito della ristrutturazione di una abitazione un sottotetto indipendente, e' corretto fare indicare separatamente in fattura il corrispettivo dei lavori riferiti alla mia
    abitazione e alla futura abitazione di mio figlio , utilizzando quindi il doppio massimale di € 96000 96000 ? E' possibile avere i riferimenti di legge o di prassi che fanno optare per la corretta soluzione ?
    Grazie e cordiali saluti
    F. Castelnovo


  • bal00
    Bal00 Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 23 Marzo 2017, alle ore 17:50
    Premnetto che sono un utente del sito e non un esperto, credo che questo articolo risponda alla sua domanda.
    >Riassumendo se, ad inizio lavori, al catasto il vecchio fienile della sua abitazione risultavano come due unita immobiliari distinte dovrebbe avere le detrazioni raddoppiate altrimenti se il fienile era una pertinenza dell abitazione il limite è di 96000. Queste informazioni le può reprire dalla visura catatstale.

    Spero di esserle stato d'aiuto.

  • giovanniboni
    Giovanniboni Ricerca discussioni per utente
    Domenica 26 Marzo 2017, alle ore 18:19
    Sto ristrutturando completamente una casa terra-tetto costituita da 4 appartamenti ed un garage tutti accatastati singolarmente con unica scia. Visto che sono unico proprietario posso beneficiare di 4 distinte agevolazioni rendendo pertinenziale il garage ad uno degli appartamenti? Come devo trattare le parti comuni (tetto, cortile, ....)? Sembrerebbe dalle letture che si possa beneficiare di un ulteriore bonus, ma commercislista ed impresa sono propensi ad escludere i relative lavori. Nel caso invece le parti comuni siano detraibili come vanno indicate in dichiarazione dei redditi?


  • ferrucciofer
    Ferrucciofer Ricerca discussioni per utente Bal00
    Martedì 28 Marzo 2017, alle ore 21:29
    Premnetto che sono un utente del sito e non un esperto, credo che questo articolo risponda alla sua domanda.
    >Riassumendo se, ad inizio lavori, al catasto il vecchio fienile della sua abitazione risultavano come due unita immobiliari distinte dovrebbe avere le detrazioni raddoppiate altrimenti se il fienile era una pertinenza dell abitazione il limite è di 96000. Queste informazioni le può reprire dalla visura catatstale.

    Spero di esserle stato d'aiuto.
    Buongiorno , ancora a proposito della ristrutturazione del fienile ;il dubbio viene proprio in relazione a quello che nell'articolo si legge a proposito della ristrutturazione del sottotetto ; sembrerebbe che nel caso dell''unità immobiliare abitatativa comprensiva di una parte non abitativa ( e sembrerebbe il caso della mia abitazione che ha adiacente un rustico ) , se si opera una ristrutturazionein modo da ottenere due unità abitative indipendenti, allora la detrazione spetti due volte .
    Intendo maleio o l'articolo si riferisce ad altre situazioni ?

    All'Agenzia delle Entrate nessuno si esprime , esiste qualche ufficio o ente dove chiedere un parere autorevole e certo ?

    Grazie
    F.Castelnovo

  • bal00
    Bal00 Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 30 Marzo 2017, alle ore 09:25
    In effetti concordo con lei nell'interpretazione dell'articolo riguardante il sottotetto, qundi anche io considerei il limite di 96 due volte.

    Ad ogni, per essere ancora piu sicuro, può fare una domanda di interpello all'agenzia dell'entrate, dovrebbe chiamrasi così, dove spiega ne dettaglio la sua situazione e loro le rispondo se non ricordo male entro 60 giorni.

    Io, quando ne ho avuto bisogno, ho fatto gestire la pratica al mio commercialista che ovviamente conosce meglio il "linguaggio" burocratico.

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