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2010-03-02 15:37:24

Alternative al riscaldamento a pavimento (battiscopa ecc)


Galileo4
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11 Febbraio 2010 ore 07:45 15
Devo ristrutturare una casa (del 1969), usata durante tutto il giorno (moglie casalinga). Per il "termico", faremo il cappotto (cm 12, siamo in zona climatica E) e nuovi serramenti (ovviamente tipo "detrazione 55%"). Al posto dei vecchi radiatori, pensavo al riscaldamento a pavimento (ma la zona giorno sarà riscaldata da una stube a legna, pur installando anche il riscaldamento a pavimento).
Caldaia a condensazione (metano), affiancata da pannelli solari o fotovoltaico.

Per risparmiare (denaro, lavoro, pavimenti vecchi ancora buoni) sto valutando di rinunciare al riscaldamento a pavimento, e ricorrere al riscaldamento a BATTISCOPA, oppure a SOFFITTO, o a PARETE. Queste soluzioni sono efficaci come il riscaldamento a pavimento? O sono solo un ripiego?
  • archibagno.it
    Archibagno.it Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 11 Febbraio 2010, alle ore 08:11
    Come tutti gli impianti, ci sono i pro e contro.

    Bisogna partire iniziando col porsi due domande fondamentali:

    a) Esco di casa alla mattina e rientro solo alla sera? Sconsiglio in questo caso il riscaldamento a pavimento.

    b) Passo parecchio tempo a casa? Consiglio l'impianto di riscaldamento a pavimento...


    Se mi identifico con la domanda "a"

    Posso utilizzare un sistema tradizionale basato sul classsico termosifone in sostanza l'impianto più semplice ed economico è composto da una caldaietta e un paio di radiatori.

    Nessun problema di gestione, bassi costi di manutenzione, spese per il combustibile relativamente contenute se non si esagera con le temperature è un impianto a portata di tutti, specialmente in questi tempi di crisi economica generale e ti permette di stare al caldo senza grandi pretese, perfettamente inutile mettere un impianto a pavimento in una casa dormitorio, perché il bilancio termico è sempre quello e lo devi lasciare acceso anche quando non ci sei, oppure il ventilconvettore che funziona con aria a ventilazione forzata, la quale crea moti convettivi di aria che a lungo andare, possono dare molto fastidio al corpo umano.

    Nell'area di ventilazione naturale (radiatore), oppure forzata (ventil), si creano i classici baffi neri, dovuti alla polvere stessa che circola nell'ambiente.

    Volendo, esco di casa e spengo il riscaldamento, torno e riaccendo nuovamente, bastano 10 minuti ed i miei ventil/radiatori scaldano...

    I ventil, vengono spesso utilizzati in presenza di grandi ambienti con soffitti alti, in quanto essendo l'aria ventilata in modo forzato, scaldano l'ambiente più velocemente.

    Con questa tipologia di impianto, accendo la caldaia solo quando serve... Di notte, all'occorrenza spengo, ovviamente dipende anche da abitazione ad abitazione...

    Se mi identifico con la domanda "b"

    con l'impianto a pavimento, in teoria il risparmio c'è solo con la giusta coibentazione della casa, per farlo rendere correttamente, bisogna isolare, isolare, isolare, spendere, spendere, spendere...

    Nella realtà non saprei dire quanto si possa risparmiare rispetto al tradizionale, visto che è acceso tutta la stagione, si accende ad inizio dei primi freddi e si spegne al ritorno della primavera, poi oggi è tanto di moda...

    Questo tipo di riscaldamento, nasce nei paesi nordici dove c'è freddo costantemente per parecchi mesi, da noi un giorno c'è caldo e l'altro si và sottozero e con questo tipo di riscaldamento se c'è caldo devi aprire le finestre, perché se intervieni sul termostato per abbassarlo, poi tornare alla temperatura di regime, occorrono ore...

    Se ti capita per qualunque motivo una perdita, diventa difficilissimo trovare il punto esatto della perdita stessa, portando spesso alla rottura di tutta la pavimentazione... Se ho molto freddo perché non mi sento bene o perché ho più freddo del solito, con questo tipo di riscaldamento non posso permettermi di avere nel giro di pochi minuti un sensibile aumento della temperatura nell'ambiente ove richiesto...

    Nel bagno è preferibile inserire un termoarredo collegato all'impianto ad alta temperatura, per apportare quell'apporto calorico aggiuntivo che ci serve quando siamo senza abiti, volendo lo si può collegare alla bassa temperatura, ma ciò implica un surdimensionamento del radiatore quindi porta via molto più spazio ed i costi aumentano...

    Non si hanno movimenti di polvere, in quanto non esiste moto convettivo...

    Nell'area delle finestre non ci sono più i radiatori che portano via spazio utile all'ambiente, in questo caso si ha più spazio fruibile, quindi diventa anche un valore aggiunto per l'immobile...

    Se cambi aria nelle stanze, non puoi permetterti di tenerle aperte a lungo, altrimenti per far tornare a regime la temperatura, ci vogliono alcune ore, in quanto hai fatto raffreddare pareti e pavimento...

    Se devo cambiare una piastrella, basta un errore per fare danni letali all'impianto sottostante...

    Può essere utilizzato anche per il raffrescamento, ma in questa modalità, occorre deumidificare l'ambiente con un impianto cosatoso ed ingombrante, per cui consiglio l'utilizzo dello split, che risulta essere meno bello ma molto meno costoso.

    Per quanto concerne il riscaldamento battiscopa vige un problema non trascurabile, i mobili della tua abitazione sono un serio ostacolo al suo funzionamento, per cui bisogna valutare bene prima di installarlo.

    In conclusione , da quanto si evince a livello economico realizzativo, l'impianto tradizionale costa molto meno di quello radiante a pavimento, mentre se vogliamo considerare il confort di vivibilità, un senso di calore piacevole e più sano per il nostro corpo, volendo può diventare un impianto di raffrescamento (leggi sopra), il riscaldamento a pavimento vince inequivocabilmente.

    Vi ricordo che per risparmiare, la caldaia deve rimenere spenta il più possibile, per fare ciò, bisogna isolare bene la casa, altrimenti non c'è caldaia che tenga...

    Il nostro è un parere lato utente non da operatore del settore, magari non del tutto condivisibile, ma del tutto personale...

  • galileo4
    Galileo4 Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 11 Febbraio 2010, alle ore 11:37
    1.
    Grazie per la risposta, che del resto avevo già letto in una precedente discussione.
    2.
    Come detto, io rientro nel caso b), con moglie casalinga e casa usata nella stagione fredda pressochè sempre, salvo parentesi di poche ore.
    3.
    Riformulo la questione. Descrivo la casa (piuttosto bella, del 1969):
    - primo piano di bifamiliare;
    - cappotto e serramenti nuovi;
    - nuova caldaia a condensazione, assistita da pannelli solari o fotovoltaico;
    - nuova stube a legna per la zona giorno.

    Un mio amico ingegnere edile, vedendo i bei pavimenti attuali, mi suggerisce di rinunciare a realizzare il riscaldamento a pavimento, per risparmiare. Potrei realizzare:
    a. riscaldamento a battiscopa;
    b. risc. a soffitto/parete (in soffitta potrei facilmente posizionare parte delle tubazioni);
    c. risc. a radiatori;
    d. altro (fancoil, misto, ...)
    Otterrei un risparmio (meno costi, anche perché manterrei parte degli attuali pavimenti). Mi conviene? Il riscaldamento a battiscopa - soffitto/parete - radiatori - fancoil o altro, è inferiore, e di quanto, a quello a pavimento?

  • radiante
    Radiante Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 11 Febbraio 2010, alle ore 12:01
    Fai un impianto a radiatori ,calcola i radiatori per far funzionare al meglio la caldaia a condensazione (basta aumentare le dimensioni dei radiatori) la minore spesa con la maggiore resa,a mio avviso

  • vdt70
    Vdt70 Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 11 Febbraio 2010, alle ore 18:38
    Ciao ragazzi ho un dilemma...... praticamente sento tanti pareri ma non so cosa fare !! sto ristrutturando una casa colonica in un borgo antico tra il mare e la montagna e devo pensare a come riscaldarla . naturalmente migliore impianto qualita'prezzo. io avevo pensato al termocamino con radiatori e produzione di acqua calda visto anche il fatto che non abbiamo il metano. mio marito invece vorrebbe mettere un riscladamento a pavimenti , un tipo americano che funziona elettricamente a 18 volt. mi sapete dire i prezzi di un impianto del genere ( a proposito la supeficie da coprire e di circa 150 mq e naturalmente e' una casa di vacanze ) e soprattuttto voi cosa fareste ??

    grazie


  • radiante
    Radiante Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 11 Febbraio 2010, alle ore 18:59
    Cambiare marito? 18 volts di resistenze elettriche per 150mq dando 100watt al mq sono esattamente 15kw poi dovrai mettere uno scaldabagno elettrico per 4 bagni 3kw piano cottura forno lavatrice lavastoviglie micronde altri 5 per l'illuminazione facciamo altri 3 per un totale di 29kw di punta massima ,l'enel ringrazia vivamente se non hai metano puoi vedere se riesci a mettere il gpl con caldaia e impianto a termosifoni,lo accendi due gg prima e trovi la casa calda,con il pavimento per stare tranquilli non lo devi mai spengere,puo essere un idea anche il termocamino ma forse se fai una stanzetta con una caldaia a pallet la vedo meglio ,il camino lo metti normale

  • galileo4
    Galileo4 Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 11 Febbraio 2010, alle ore 20:14
    Ringrazio anche vdt70, che ha arricchito la discussione, sebbene il ricorso all'energia elettrica sia notoriamente poco consigliabile, a meno che non si tratti di votovoltaico.
    Pure io non so ancora cosa fare: riscaldamento a pavimento, radiatori, battiscopa, parete, soffitto...
    Meno male che rimango convinto della stube, in ottimale posizione centrale, per la zona giorno. Ma per il resto?
    Per valutare meglio chiederò le differenze di costi all'impresa edile.
    Aspettiamo altri consigli o esperienze.

  • radiante
    Radiante Ricerca discussioni per utente
    Giovedì 11 Febbraio 2010, alle ore 23:07
    Se vuoi un consiglio non chiedere nulla all'impresa edile,se vuoi una stube "bellissime " contatta chi le fa e le monta per gli impianti stesso discorso,l'impresa edile deve occuparsi solo di mattoni e di fare cio che gli installatori chiedono

  • archibagno.it
    Archibagno.it Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 12 Febbraio 2010, alle ore 00:22
    Benvenuto vdt70,

    ti prego di aprire un nuovo topic...

  • galileo4
    Galileo4 Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 12 Febbraio 2010, alle ore 09:59
    Se vuoi un consiglio non chiedere nulla all'impresa edile,se vuoi una stube "bellissime " contatta chi le fa e le monta per gli impianti stesso discorso,l'impresa edile deve occuparsi solo di mattoni e di fare cio che gli installatori chiedono
    Vi confesso che l'impresa edile a cui conto di affidare i lavori mi trasmette più fiducia della maggior parte dei professionisti (anche amici/conoscenti) con cui ho parlato.
    Semplicemente chiederò, indicativamente, "quanto costa" riferito alle varie ipotesi.
    Per la resa, per vantaggi e svantaggi delle varie soluzioni, aspetto anche che in questo forum qualcuno mi racconti qualcosa.

  • marchigiano
    Marchigiano Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 12 Febbraio 2010, alle ore 16:44
    Devo ristrutturare una casa (del 1969), usata durante tutto il giorno (moglie casalinga). Per il "termico", faremo il cappotto (cm 12, siamo in zona climatica E) e nuovi serramenti (ovviamente tipo "detrazione 55%"). Al posto dei vecchi radiatori, ....

    Ti voglio far notare che se esiste già un impianto di "vecchi radiatori", le loro dimensioni dovrebbero essere molto maggiori (facciamo 50%) rispetto a quelle che verrebbero fatte per una casa con cappotto di 12 cm e serramenti moderni a bassa trasmittanza.
    Quindi, se li lasci così come sono (o cambi solo i termoarredi per ammodernare ma mantenendo la stessa superificie radiante) ti ritroveresti con un bell'impianto a bassa temperatura, azzardo un 45°, dall'efficienza paragonabile almeno almeno ad un impianto a battiscopa. Ma con molti soldi in meno.

    Anch'io sto ristrutturando una casa di quegli anni e mi trovo appunto in quella condizione, con la differenza che tutto l'impianto, compreso termoarredi, tubazioni in rame e caldaia, è stato fatto nel 1998 ed usato solo un anno... una bella fortuna..

  • galileo4
    Galileo4 Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 12 Febbraio 2010, alle ore 19:31
    In effetti sto mettendo a fuoco che dal punto di vista strettamente economico la soluzione tradizionale dei radiatori potrebbe essere la migliore. Soprattutto nel mio caso, in quanto l'impianto lavorerebbe poco (grazie alla stube accesa nella zona giorno e al buon isolamento).
    Quanto alle dimensioni dei radiatori, preciso che gli attuali erano insufficienti, e pertanto non andrò a diminuire le dimensioni. Ma dipende anche dalla resa, tenendo conto che, ovviamente, vorrei radiatori che lavorino a bassa temperatura, per sfruttare al meglio la caldaia a condensazione.
    Da ignorante chiedo: sono radiatori particolari? Sono identificati con un nome? Devono essere più grandi dei radiatori "normali"?

  • marchigiano
    Marchigiano Ricerca discussioni per utente
    Venerdì 12 Febbraio 2010, alle ore 20:06
    No Galileo, niente di particolare, è che il termotecnico di solito calcola il numero di elementi (i radiatori sono composti da singoli elementi accoppiati) in base alle esigenze di riscaldamento della casa ipotizzando una temperatura di regime della caldaia diciamo di 55-60 gradi. Al crescere del numero degli elementi corrisponde un abbassamento della temp della caldaia per ottenere lo stesso calore irradiato. Ergo, se si aumenta il nro di elementi dallo stretto indispensabile, ecco che la temp necessaria dell'acqua da raggiungere in caldaia, scende. Impossibile arrivare ai 35° gradi del risc. a pavimento ma dai 60° si può scendere un bel pò. Ed ecco che la caldaia a condensazione opera in regime di condensazione, sotto i 55° mi pare, quindi efficientemente, anche con radiatori normali. Il difetto è che hai grandi radiatori, non il massimo per la vista e per l'arredamento della casa. Ma è la soluzione piu economica per avere un impianto a temp. medio-bassa, cioè efficiente.

  • galileo4
    Galileo4 Ricerca discussioni per utente
    Mercoledì 17 Febbraio 2010, alle ore 20:12
    Aggiungo che non credo possa mantenere i vecchi radiatori e soprattutto le vecchie tubature. O almeno così mi hanno detto.
    L'impianto ha 40 anni. Nel piano sottostante della bifamiliare mio cognato ha appena finito di risrtutturare e ha cambiato, anzi rivoluzionato, tutto l'impianto. Mi ha detto che hanno trovato tubature in cattive condizioni.
    Voi al posto mio cambiereste tutte le tubature? O si tratta di catastrofismo mirato ad aumentare i lavori e la spesa?

  • marchigiano
    Marchigiano Ricerca discussioni per utente
    Sabato 27 Febbraio 2010, alle ore 10:47
    Mi meraviglio che qualche esperto non ti abbia ancora risposto galileo. Nella mia ignoranza direi che se le tubazioni sono in rame (ma 40 anni fa credo non usasse) non dovrebbero essere degradate.

    Per avere un giudizio sui radiatori da qualche esperto credo ti avvantaggeresti specificando di che materiale sono (e postando una foto) in modo che ti possano dire se sono efficienti o meno dal punto di vista della trasmissione del calore. All'interno ci sarà molta schifezza ma credo si possano smontare e ripulire per bene.

    Senza dubbio tutti ma tutti quelli che devono farti lavori sono tendenzialmente in conflitto d'interesse con te e la frase piu frequente è : buttare via tutto e rifare.....

  • gimmi
    Gimmi Ricerca discussioni per utente
    Martedì 2 Marzo 2010, alle ore 15:37
    Ciao, se la casa ha i soffitti alti puoi prevedere il riscaldamento a soffitto, è inferiore a quello a pavimento ma superiore ai radiatori ed ai battiscopa. Inoltre nell'intercapedine puoi far girare tutti i tubi con minimi interventi sulle murature esistenti (io ha fatto così). Il comfort è elevato, puoi usare acqua a bassa T (anche quella dei pannelli solari termici) o pompe di calore. Inoltre, cosa importante, non hai tra le P.... gli odiosi ed antistetici radiatori.

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