Edificio condonato da demolire e ricostruire
Buongiorno,
per un cliente devo presentare una SCIA per demolire e ricostruire un garage (con stessa sagoma e volumetria) posto nel cortile di una casetta bifamiliare.
Il garage insiste su cortile a uso esclusivo e sorge a 30 cm dal muro della casa (con una fastidiosa intercapedine tra i due edifici).
Il proprietario del garage è proprietario dell'appartamento al piano primo.
Le finestre del piano terra sono dunque dell'altro proprietario.
Il garage fu condonato.
Da una verifica ho riscontrato che tra garage e finestra del vicino non ci sono i 3 metri.
I miei quesito sono:
Nel demolire e ricostruire fedelmente il garage, il fatto che esso sorga nuovamente a meno della distanza legale dalla finestra dell'altro proprietario può dare dei problemi?
E necessario che il vicino firmi un consenso scritto per autorizzare l'esecuzione di questa demolizione e ricostruzione?
Grazie
per un cliente devo presentare una SCIA per demolire e ricostruire un garage (con stessa sagoma e volumetria) posto nel cortile di una casetta bifamiliare.
Il garage insiste su cortile a uso esclusivo e sorge a 30 cm dal muro della casa (con una fastidiosa intercapedine tra i due edifici).
Il proprietario del garage è proprietario dell'appartamento al piano primo.
Le finestre del piano terra sono dunque dell'altro proprietario.
Il garage fu condonato.
Da una verifica ho riscontrato che tra garage e finestra del vicino non ci sono i 3 metri.
I miei quesito sono:
Nel demolire e ricostruire fedelmente il garage, il fatto che esso sorga nuovamente a meno della distanza legale dalla finestra dell'altro proprietario può dare dei problemi?
E necessario che il vicino firmi un consenso scritto per autorizzare l'esecuzione di questa demolizione e ricostruzione?
Grazie
Arch-ily Ricerca discussioni per utenteMartedì 17 Novembre 2015, alle ore 10:45A mio parere no, in quanto si tratta di un edificio preesistente a cui quasi tutti i Regolamenti Edilizi applicano una deroga dal rispetto minimo delle distanze.
Mi spiego meglio: in quasi tutti i regolamenti edilizi si prescrive che le distanze minime per edifici preesistenti sono appunto quelle già esistenti. In altre parole, si può ricostruire sulla stessa sagoma o arretrare il fronte ma non avanzare.
Ritengo quindi doveroso un accurato studio del R.E. e un eventuale colloquio di chiarimento con un tecnico del Comune, se necessario.
Grazie della risposta. Sicuramente parlerò con il tecnico.“A mio parere no, in quanto si tratta di un edificio preesistente a cui quasi tutti i Regolamenti Edilizi applicano una deroga dal rispetto minimo delle distanze.
Mi spiego meglio: in quasi tutti i regolamenti edilizi si prescrive che le distanze minime per edifici preesistenti sono appunto quelle già esistenti. In altre parole, si può ricostruire sulla stessa sagoma o arretrare il fronte ma non avanzare.
Ritengo quindi doveroso un accurato studio del R.E. e un eventuale colloquio di chiarimento con un tecnico del Comune, se necessario.”
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